lunedì 13 aprile 2015

Enigmi e leggende della Liguria nascosta e misteriosa


Un interessante saggio tra storia e folclore di Danilo Tacchino

La Liguria è una terra affascinante, rivierasca e montuosa, abitata da un popolo di antiche origini, fiero della propria identità, cultura e tradizioni.
Ma la Liguria è anche una terra di misteri e di leggende, di creature fantastiche e di personaggi marinari, stretta com’è tra l’abbraccio del mar Ligure da un lato e quello di fitte schiere di monti selvosi dall’altro.
Nell’immaginario di chi ligure non è, si tratta, essenzialmente, di una terra balneare, di ombrelloni e di spiagge, di località marittime che attirano per ferie e vacanze soprattutto piemontesi, valdostani e lombardi, e che, quindi, viene sovente ridotta allo stereotipo consumistico di terra che espleta una funzione quasi esclusivamente da “stessa spiaggia, stesso mare”, tanto per dirla citando il verso di una celebre canzone dei mitici Anni Sessanta.
Però, leggendo questo intrigante libro di Danilo Tacchino, intitolato “Liguria nascosta e dimenticata” (pagine 314, Euro 17,90) pubblicato dalle Edizioni Ligurpress di Genova, ci si accorge subito che, per fortuna, la Liguria non è solo questo…
È infatti una terra che ha una lunga storia, e come tutte le terre che hanno alle spalle una lunga storia, è ricca di tradizioni, miti, leggende e fiabe che, spesso, sono note soltanto ai cultori di storia locale, folclore e tradizioni popolari.
Ecco che allora questo libro, che si presenta con una taglio decisamente divulgativo, apre la strada alla conoscenza di una Liguria ben diversa dall’immagine vacanziera che di lei abbiamo in mente.
È una Liguria un po’ arcana, a tratti fiabesca, intrisa di elementi mitologici, una Liguria, per l’appunto nascosta e dimenticata, come suggerisce già il titolo stesso del libro.
Ed è una Liguria incredibilmente affascinante, perché è la Liguria delle streghe e dei diavoli, degli animali fantastici e delle vestigia di antiche civiltà, di femmine fatali e di audaci navigatori, di avventurieri e di pirati…
Danilo Tacchino, con un’abilità divulgativa davvero degna di rilievo, riesce a mantenere desta l’attenzione del lettore, proponendogli storie e leggende di suggestivo fascino, come, per esempio, quella del pirata vichingo Hasting, che s’innamorò di una splendida statua di Venere da lui stesso razziata durante il saccheggio della città di Luni; oppure, la storia legata allo Scoglio di Panèa e alla commovente leggenda del drago pietrificato; o, ancora, la leggenda molto inquietante del Diavolo del Branco, in cui si parla di un tenebroso baratro, situato tra Pietra Ligure e Toirano, sul fondo del quale si troverebbe un arcano accesso nientemeno che per i terrificanti abissi dell’Inferno.
E poi, ancora, storie sanguinose di invasioni e di scorrerie, dai predoni saraceni ai longobardi, dai pirati turchi alle armate napoleoniche, a testimonianza che la Liguria, in quanto terra di mare, ha vissuto sulla propria pelle anche tutti i rischi e tutti i pericoli che questo, soprattutto nei secoli passati, comportava…
E sono tutte leggende molto avvincenti, storie piene di fantasia, aneddoti e vicende che affascinano perché sono tuttora intrise di mistero e avvolte da un alone di magia che, inevitabilmente, seduce ed incanta la fantasia del lettore.
Ma la Liguria nascosta e dimenticata non è solo questo: c’è un lungo lavoro di letture, di studio, di accurata e minuziosa ricerca dietro la scrittura di questo libro. Un lavoro attento, meticoloso, serio e ben documentato, che traspare chiaramente soprattutto da capitoli come quello dedicato ai nove Papi liguri, oppure quello che indaga sulla nobiltà sepolta o, ancora, il capitolo (molto affascinante sotto molteplici punti di interesse) dedicato alle Storie dei Camalli.
Ma il lungo lavoro di ricerca effettuato da Danilo Tacchino si riscontra anche ad ogni pagina della seconda parte del volume, interamente dedicata agli “aneddoti”, che contiene storie interessanti su Cantarana e la grotta dei Saraceni, oppure sul paese di Montalto e i suoi insostituibili muli, o, ancora, le notizie sulla drammatica passione del Venerdì Santo a Vallebona, oppure le pagine dedicate all’affascinante storia del celebre Principato di Seborga.
È dunque un volume assai importante quello che avete tra le mani, cari lettori, perché la sua lettura vi condurrà alla scoperta di una Liguria ignota, lontana dalle abituali mete vacanziere, circonfusa da un alone di mistero e di leggenda che affascina e seduce, anche per merito dell’abilità con cui un valente scrittore qual è Danilo Tacchino ha saputo divulgare e rendere accessibili a tutti, tematiche e argomenti che, il più delle volte, restano di esclusiva appartenenza di schiere di lettori specializzati o particolarmente interessati a questo genere di soggetti.
Con questo bel libro, la Liguria descritta da Danilo Tacchino ci appare un po’ meno nascosta e un po’ meno dimenticata, e, forse, la sua lettura può stimolarci ad andare a visitare i paesi e le località che l’Autore ha saputo così efficacemente descrivere.
Il volume può essere richiesto direttamente all’Autore, e-mail dantacc@tin.it, oppure alla Ligurpress tel. 010-8301701.


Fabrizio Legger











































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