venerdì 29 gennaio 2021

GOGAIA “Big Star” l’ultimo singolo estratto dall’Ep di Gaia Trussardi per il suo progetto tra musica, imprenditoria e integrazione

 Prosegue, con un messaggio di gioia e speranza per un amico immigrato, l’obiettivo di Gaia di promuovere l’integrazione attraverso il linguaggio universale della musica.

In radio dal 29 gennaio

 

Big star” è un brano che si rivolge ad un amico immigrato di Gaia che ha dovuto lasciare la sua nazione e la famiglia a causa delle ingiustizie subite. Dopo torture e un viaggio molto duro per arrivare in Italia, ora qui, sta incontrando altre difficoltà ad integrarsi, con la consapevolezza di ciò che ha lasciato indietro e i soprusi che vengono ancora inflitti alla sua famiglia. 

Gaia Trussardi racconta di lui come una bella persona, un’anima moralmente pulita. La sua tristezza e malinconia, che sfociano a volte nel desiderio di arrendersi, hanno ispirato questa canzone che vuole spronarlo con gioia e leggerezza.

Gogaia è un progetto che nasce per dare voce ad artisti di altre culture e per creare così, attraverso la musica, nuove opportunità di ascolto accessibili a tutti. Gaia Trussardi, sociologa e antropologa, ha trovato nella sua passione per la musica lo strumento ideale per il messaggio di integrazione che vuole costruire, anche attraverso azioni imprenditoriali concrete.

L’ep Gogaia, uscito il 25 settembre 2020, è la prima produzione artistica di Gaia Trussardi che racconta una storia di integrazione in forma pop. Dopo la scrittura dei 5 pezzi, Gaia ha messo insieme un trio formato da lei e due artisti africani, Ezy Williams e Haruna Kuyateh, i quali partecipano e si integrano perfettamente nei brani con il loro stile, dando vita a  ballate dal gusto pop raffinato, arricchite di classicità, tradizione e beat contemporanei. Tutti i diritti editoriali dei brani andranno ai due musicisti.

I testi trattano temi esistenziali con un linguaggio piuttosto metaforico e astratto, sempre con un messaggio finale di speranza e positività.

Contemporaneamente all’uscita del disco, Gaia Trussardi è partita con una nuova società che agisce come incubatore di startup per immigrati, con l’intento di aiutarli e seguirli in tutte le fasi dei loro progetti, dal fondare la propria impresa fino al loro debutto e oltre.

La prima prova, il progetto pilota di questa società è Zenam, una capsule collection ideata da un creativo camerunense.

Nello specifico si tratta di un innovativo concetto di Digital Native Vertical Brand, di radice africana, rivolto ad un pubblico eterogeneo. 

Zenam vuole diffondere un’onda positiva ai propri clienti, dipendenti, stakeholders e a tutta la società, anche grazie ad un modello imprenditoriale locale finalizzato all’integrazione sociale ed economica di migranti e rifugiati.

Zenam, che in dialetto Bamiléké significa “raggio di sole”, esprime la varietà di influenze presenti nel percorso del designer Paul Roger Tanonkou, riflettendosi nelle sue creazioni che diventano metafora di apertura e positività multiculturale, portando con sé un importante messaggio di integrazione.

 


Radio date: 29 gennaio 2021

Release Ep: 25 settembre 2020

 

Gaia Trussardi si è laureata in Antropologia/Sociologia a Londra. Ha diviso la sua carriera tra moda e musica, portando avanti una viva passione per la multiculturalità che oggi la vede sempre più impegnata nel sociale.

 

Contatti e social

Instagram: @trussardigaia 

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PIA TUCCITTO “Perchè tutto muore” “Porque todo muere” il singolo della cantautrice rock bolognese apre lo spettacolo “ioelei” con Federica Lisi

  Il quarto brano estratto dall’album “Romantica io” è una toccante ballad rock adattata in lingua spagnola dall’autrice madrilena Marghina Garcia




In radio dal 29 gennaio

 

Perché tutto muore”, interpretato anche nella versione spagnola “Porque todo muere”, è la presa di coscienza dell’abbandono descritta nei suoi particolari, partendo proprio dalla consapevolezza che tutto muore: un’amicizia, l’amore, la vita

Proprio quest’ultima, attraverso la musica, si eleva in una dimensione spirituale, donando la forza per superare la mancanza e ricominciare.

Il brano apre lo spettacolo “ioelei, portato nei teatri di tutta Italia con Federica Lisi, stella della pallavolo femminile, che al culmine della sua carriera abbandona lo sport per dedicarsi alla famiglia. La tragica scomparsa del marito Vigor Bovolenta la porta a raccontare ciò che affronta nel libro “Noi non ci lasceremo mai” (ed. Mondadori) da cui nasce il progetto del Tour “ioelei” insieme a Pia Tuccitto. Il reading è la storia di due vite in un’emozionale sintesi di parole e note. “ioelei” è uno spettacolo indipendente che si può legare a progetti sociali. Dal 2020 lo spettacolo ha sposato il “Progetto Brasile” della Fraternità Francescana di Betania. Federica Lisi è la protagonista del video “Perché tutto muore” “Porque todo muere” insieme alla rocker.





Autoproduzione 

Radio date: 29 gennaio 2021

Pubblicazione album: 31 gennaio 2020 



BIO

Pia Tuccitto è una cantautrice rock. Si laurea al DAMS con la tesi “Il Rock al femminile”, nel 1993 debutta al Festival per Voci Nuove di Castrocaro, non vince ma entra nella scuderia di Vasco RossiCome autrice scrive per Patty Pravo (2000) e per Irene Grandi (2003), entrambe prodotte da Vasco, con il quale ha condiviso il palco in importanti occasioni, come tre edizioni dell’Heineken Jammin’ Festival (2000 -2005-2008), al Rock R’evolution di Zocca, e come sua supporter in tour per 8 anni. Il debutto discografico è nel 2001 con Ciao Amore, un singolo prodotto da Pia per l’etichetta Bollicine di Vasco Rossi, al quale fa seguito un secondo singolo nel 2003, Quella Vispa di Teresa. L’anno seguente tra le canzoni della Rocker, Vasco sceglie “E…”. Nel giugno del 2005 esce l’album d’esordio UN SEGRETO CHE, seguito tre anni dopo dall’album URLO, prodotto da Frank Nemola e Guido Elmi per l’etichetta Bollicine/EMI Capitol Music. Il 21 giugno 2009 Pia partecipa all’evento Amiche per l’Abruzzo. Dall’incontro con Philippe Daverio è nata un’amicizia e una collaborazione con il fratello Christophe, che si è concretizzata nella Collezione Mutant Canvas #1 di Nicola Artico in cui il ritratto mutante con Pia è ripreso dall’opera “Ecate” di William Blake. Pia diventa modella per la fotografa Anna Rosa Gavazzi. Dall’ 8 aprile al 12 giugno 2011 Pia fa parte del Progetto fotografico di Monica Silva “L’io dentro me”. Nel maggio e ad ottobre del 2011 escono i due singoli da indipendente: Com’è bello il mio amore e Sto benissimo, quest’ultimo diventerà lo spunto e la colonna sonora de L’Italia di Pia, video story visibile su sito realizzata in collaborazione con Livia Elena Laurentino e Massimo Persiani. A novembre 2012 Pia viene invitata a rappresentare l’Italia in occasione del Festival del Mar Rosso Red Sea – Italian Festival ad Hurgada in Egitto, per celebrare l’incontro tra la cultura italo-egiziana. Il 29 ottobre 2013 esce il singolo intitolato 7 Aprile. Il 1° dicembre Pia è ospite con la band al Roxy Bar. Il 4 marzo 2014 la rocker partecipa alla seconda edizione de La strada e la Stella, spettacolo organizzato a Bologna, per ricordare Lucio Dalla. Il 16 aprile a WeLoveFreak, l’evento organizzato in ricordo di Freak Antoni, Pia accompagnata dagli Skiantos canta “Ti rullo di Kartoni” e inizia con loro una collaborazione artistica. Il 28 agosto esce il nuovo singolo My Radio che, su invito del Ministero del Turismo Egiziano, viene presentato live al Cairo in occasione della 3° Edizione dell’Italian Egyptian Festival. Il 7 dicembre la Rocker presenta il suo My Radio Ep, prima raccolta contenente i 4 singoli da indipendente, alla Maratona musicale di Cantautrici e Cantautori organizzata dal MEI a Milano.

Il 5 gennaio 2015 Pia è ospite al Teatro Petruzzelli di Bari, in occasione della 7° Edizione del Premio Mimmo Bucci e il 17 condivide il palco con Gianni Morandi, Cesare Cremonini, Francesco Renga, in occasione del grande spettacolo Starteraphy, organizzato da ANSABBIO all’Istituto Rizzoli di Bologna. A marzo viene pubblicato su iTunes e su tutti gli Store Digitali Que bonito mi amor, scritta insieme all’autrice madrilena Marghina Garcia, versione spagnola di Com'è bello l’amore singolo del 2011, anticipato dalla presentazione in anteprima internazionale su La Tecno Fm 88.3 di Buenos Aires (Argentina). Il 19 settembre viene presentato in Prima Nazionale a Bologna ioelei Tour, il nuovo progetto nato dalla collaborazione con Federica Lisi. Nello spettacolo si alternano le letture tratte da “Noi non ci lasceremo mai "– Ed.Mondadori 2013 alle canzoni di Pia. Del progetto ioelei ne hanno parlato quotidiani nazionali e i settimanali Donna al Top e F, le trasmissioni Barone Rosso, Roxy bar, Domenica In, Maurizio Costanzo Show, TV 2000, Rai 2 Rai 3, Rai Sport, SKY Sport, Radio 2, e Radio Dj. Il 4 ottobre 2019 esce il singolo “Tu sei un sogno per me” ft, Federica Lisi.

Il singolo è stato dato in esclusiva in Argentina a Dial RadioTV - 101.1 FM San Rafael - 103.9 FM Malargüe - 104.1 FM General Alvear - Mendoza. Il 10 gennaio viene presentato il singolo “E…” anticipando il disco “Romantica io”, pubblicato il 31 gennaio 2020 e che ha raggiunto la TOP 10 di tutte le classifiche indipendenti italiane. L’album viene presentato il 2 febbraio durante la trasmissione “Sky Sunday Morning” di SKY Sport24 e il 10 febbraio al Barone Rosso di Red Ronnie e nelle radio Argentine: Sensaciones ItalianasLa Tecno FM 88.3. Il 19 giugno 2020 torna in radio con il singolo “Com’è bello il mio amore”, anche nella versione spagnola “Que bonito mi amor”. Il singolo è stato dato in esclusiva in Argentina a Dial RadioTV - 101.1 FM San Rafael - 103.9 FM Malargüe - 104.1 FM General Alvear - Mendoza. Il 23 ottobre esce il terzo brano “Stupida per te”, accompagnato dal clip che vede protagonista insieme a Pia il cantautore Franco Simone. Dial RadioTv ha l’esclusiva per l’Argentina. Il 27 ottobre 2020 la rocker presenta il video nel programma di Red Ronnie “We have a dream”. Il 17 novembre esce il servizio di Cinzia Terlizzi de La Rocker sul Tg2 Rai. Il 9 dicembre viene intervistata da Mara Miceli su Radio Vaticana e, in occasione delle Feste di Natale una delle luminarie di Rimini s'illumina con la frase della canzone "E..." "Se non mi trovi cercami in un sogno".

 

Il 29 gennaio 2021 esce il quarto singolo  in bilingua “Perché tutto muore” “Porque todo muere” (autrice madrilena Marghina Garcia), accompagnato dal video dove vede protagonista Federica Lisi insieme a Pia. Dial RadioTv  ha l’esclusiva per l’Argentina. 

 

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FRANCESCO COLOMBO “Looking for you” il nuovo brano del chitarrista, compositore e cantautore di varese

  Un brano a metà strada fra connotazioni jazz e impronte soul che vanta la partecipazione del giovane e talentuoso sassofonista polacco Tomasz Wendt.


In radio dal 29 gennaio

 

Scritto da Francesco Colombo, “Looking for you” ha un testo semplice e conciso che descrive una disperata, ma silenziosa e solitaria malinconia, che riempie il vuoto lasciato da un’assenza. A mancare è una donna, non una persona concreta e reale, ma quella figura femminile che per l’autore rappresenta l'unico vero amore.

Il brano, strutturato e guidato tanto dalla voce quanto dal trio chitarra-basso-batteria e impreziosito dagli interventi solistici del sax di Tomasz Wendt, prende il via da un intro di chitarra che apre le porte a una prima strofa open time, prima di articolarsi in un groove soul in tempo moderato e aprirsi in atmosfere jazz

 

 

Etichetta: Autoproduzione

Radio date: 29 gennaio 2021



BIO

Chitarrista, compositore e cantautore varesotto, ha pubblicato nel 2018 l'album The Loner And The Winding Roads, da cui è stato tratto il singolo Come Baby Come.

Nella sua carriera di musicista e compositore Francesco Colombo ha solcato importanti palchi come Getxo Jazz Festival (Spagna), Piper Club di Roma, Hard Rock Cafè di Roma, oltre a diversi club, jazz club e festival. La sua  proposta musicale collocata tra jazz, soul e pop, si evince con chiarezza non solo dalle composizioni, ma anche dallo stile vocale e da quello chitarristico.



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giovedì 28 gennaio 2021

LUCIANO VARNADI CERIELLO “Grande quanto te” il primo singolo estratto dall’album di prossima uscita del cantautore e scrittore veneto-campano

  Un episodio della vita dell’autore fa da ispirazione a questo funky-rock che lancia un messaggio sull’unicità di ogni persona e anticipa l’uscita dell’album “Radio Varnadi 2.0 Family Edition”.


In radio dal 28 gennaio

 

L’autore ha scelto la data di uscita del suo nuovo singolo non a caso, infatti il 28 gennaio è il giorno del suo 50° compleanno. Nel suo brano invita una ragazza a rimuovere le barriere che si auto-impone a livello mentale e allo stesso tempo a spezzare le catene che la legano agli stereotipi conformisti del vivere quotidiano, fino a far emergere la bellezza della sua anima. Nel testo è citata la metafora del treno “…partirà da una stazione un treno che contiene un pieno di parole…”, simbologia del viaggio, della luce, tra rinascita e nuova vita.

 

«L’ispirazione per la scrittura di questo brano mi è venuta in un giorno di sole, mentre ero alla stazione di Napoli. Ero in ritardo e stavo correndo per non perdere il treno, quando il mio sguardo si è posato sul volto di una ragazza seduta sulle scale che portavano al sottopasso, aveva le gambe rannicchiate come fosse una bambina, era magrissima, i suoi occhi azzurri, malinconici e sognanti guardavano verso il basso, seguivano i contorni della sua ombra e una ciocca di capelli biondi le velava il profilo. 

Ce la feci a prendere il treno, ma l’immagine di quella ragazza mi rimase impressa nella mente e durante il viaggio, pensai a lei e alla condizione di mestizia che la sua immagine mi aveva comunicato. Avrei tanto voluto parlarle e dirle che ogni persona, all’interno della propria unicità, è un essere meraviglioso. Ma come avrei potuto farlo? Ho così preso carta e penna e ho scritto il testo di “Grande quanto te”, così, di getto, augurandomi che un giorno, nell’ascoltarla, lei e tante altre persone, riescano a comprendere la meraviglia della propria bellezza interiore» Luciano Varnadi Ceriello

 




Etichetta: CURTI ARNALDO S.r.l.

Radio date: 28 gennaio 2021

 

BIO

 

Luciano Varnadi Ceriello è nato a Rovigo nel 1971. Cantautore e scrittore, vive ad Avellino, è laureato in Lettere Moderne e svolge la professione di insegnante. 

Gli è stato conferito l’Oscar della Letteratura 2020 al Golden Book Awards e si è aggiudicato il Primo Posto al Premio Etna Book 2020 con il romanzo Il segreto di Marlene (Curcio Editore). 

È Vincitore Assoluto del Rive Gauche Festival 2019 con l’album Oniric Chopin ProsiMeloMetro N°1 ed è risultato finalista e vincitore di diversi premi letterari e cantautorali (Premio Augusto Daolio, Premio Vallecorsi,  ecc.)

Ha pubblicato per Armando Curcio Editore i primi due volumi della “Trilogia di Reinhard Friedman”: Il segreto di Chopin (Armando Curcio Editore, 2017) vincitore di 22 premi letterari, risultato il quinto libro più bello d’Italia, e Il segreto di Marlene - Viaggio alla ricerca del sé (Armando Curcio Editore 2019). L’uscita del terzo romanzo della trilogia è prevista nel mese di aprile 2021.

In qualità di cantautore ha pubblicato gli album "Deserti irreali" (Digital World 2000), “Radio Varnadi” (AFREmusic 2008) e “Contestatore Romantico” (AFREmusic 2012), coi quali è stato accostato a nomi del calibro di Fabrizio De Andrè, Franco Battiato e Enzo Jannacci. Ultime sue produzioni discografiche sono “Oniric Chopin ProsiMeloMetro N.1” (MAXSound 2019), che vede la collaborazione di Juri Camisasca (Storico collaboratore di Franco Battiato, autore del brano “Nomadi”) e “Radio Varnadi 2.0 Family edition” (Curti 2021).

In totale sono 5 gli album all’attivo. Dal 2012 si innamora della musica classica e scrive un testo sulla linea melodica del secondo Notturno di Chopin, l’ Op. 9 N° 2 a cui fanno seguito i testi per tutti e 21 i Notturni di Chopin (Ad ogni nota corrisponde una sillaba) che ha inserito sia nel romanzo “Il segreto di Chopin”, sia nell’Opera Teatrale “Ho sognato Chopin”. 

Ha scritto i testi, sempre con corrispondenza sillabica, per le 49 “Romanze senza parole” del compositore tedesco Felix Mendelssohn e li ha inseriti nel romanzo “Il segreto di Marlene – Viaggio alla ricerca del sé” e per le “Quattro stagioni di Vivaldi”, destinate al terzo capitolo della “Trilogia di Reinhard Friedman”.

Adesso è ritornato il suo amore per il pop-rock ed è in uscita con l’album Radio Varnadi 2.0 Family edition” per la label CURTI, disco tributo al mondo delle radio, nel quale ha coinvolto a livello artistico l’intera famiglia (moglie e quattro figli).



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lunedì 25 gennaio 2021

Riff Willer “Streets of chance” segna l’esordio del cantautore abruzzese

 Lo stile brit rock caratterizza le otto tracce dell’album, dense di emozioni e spunti autobiografici.

 



«Concepito e scritto in inglese, l’album, il primo, è un po' il riassunto dei miei 23 anni: un’altalena di sogni e speranze, ambizioni e giornate no, sfiducia improvvisa alternata alla voglia un po' folle di farcela, di ritagliarmi uno spazio tutto mio nel mondo che più amo, la musica» Riff Willer. 

Su tutto il lavoro ha influito il suo forte ascendente britannico: il Regno Unito è per Riff Willer la culla del rock e del pop. Una miniera che lo affascina da sempre: fin da piccolo ascoltava infatti per ore i Queen, Bowie, i Gallagher e che ha avuto modo di conoscere più da vicino in una recente, seppur breve, ma significativa esperienza in Gran Bretagna. Così, tra le atmosfere di Manchester e le corse a perdifiato nel verde dei prati e tra i laghi del Nord Ovest, a due passi dalla Scozia, il suo progetto ha preso forma.


TRACK BY TRACK

Paper Planes - «La prima traccia. A volte, pensando alla mia passione musicale e al sogno di farcela, mi chiedo se, invece, sono soltanto un parassita che sta perdendo il suo tempo. Poi però penso che, stare dietro la scrivania di un ufficio a lanciare aeroplanini di carta per la noia di un lavoro non appagante, sarebbe ancora peggio».

Lou - «Mi sono ispirato a Freud, nello specifico alla sua teoria dei sogni. Quando si dorme e si sogna, l’inconscio proietta immagini, scene. Se si ha un desiderio, anche sessuale, potresti vederlo in maniera insolita, pure bizzarra. “Niente è reale, tutto è chiaro”, canto nel pezzo, perché, in generale, si sogna qualcosa che si desidera, ma non lo stai vivendo per davvero, perché stai dormendo. Un animo tormentato e problematico che si prefigge di “lasciarsi tutto alle spalle e di trovare la pace dei sensi”».

Step Outside - «Un inno alla gioia del vivere, del viaggiare e dell’uscire dalle proprie certezze e dai luoghi abituali per abbracciare l’avventura. “Esci fuori, abbraccia la tempesta, non c’è motivo per nasconderti”».

I’m not sleeping - «“Sono travolto dalla realtà che uccide la mia filosofia”, consapevolezza di avere un altro tipo di mentalità. Nel brano propongo la difficoltà di conformarsi a una realtà morta intellettualmente fino al punto di sentirsi sbagliato».

Tidal Wave - «Ricalcando il dottor Faustus di Marlowe e il suo patto col diavolo, molte persone, per raggiungere egoisticamente i loro scopi, sembrano stringere un patto diabolico, senza pensare alle conseguenze che potrebbero arrecare alle persone vicine. Ma non sono immortali e un’ondata li travolgerà».

Streets of Chance - «Alla mia età ci si trova a camminare lungo una strada dove ci sono molte possibilità da afferrare, si è consapevoli che bisognerebbe avere uno scatto di maturità, ma l’ansia e la pigrizia non le fanno percepire. Un pezzo coinvolgente, che al volante ti fa portare il tempo al ritmo delle percussioni».

Rusty Tracks - «Forse la più intima. Per andare all’università prendevo il treno tutte le mattine, da Vasto alla fermata di Pescara Tribunale. In stazione mi fermavo a osservare la gente che, come me, faceva un viaggio, aveva i suoi obiettivi da raggiungere. Allora, con lo zaino a tracolla, pensavo alla mia condizione di studente ma, come canto nel testo “questi libri cominciano a pesare sulla mia spalla, desidero una vita più dinamica, più attiva, di prendere un aereo e abbandonare il treno di quella stazione per raggiungere il sogno di una vita”».


Guarda qui il video del primo singolo estratto: Until tomorrow



Autoproduzione

Pubblicazione album: 6 novembre 2020



BIO

Riff Willer, al secolo Amedeo Quagliarella, 23 anni, nasce il 19 agosto 1997 e vive a Vasto, in Abruzzo. Si  appassiona alla musica fin da piccolo. Dai programmi e dai concerti seguiti in tv passa in breve a suonare la chitarra, dandosi alle prime esperienze di palco con band locali. Le cover, però, gli stanno strette, non le sente sue, per cui rinuncia a girare d’estate per le feste nei paesi di provincia. Vuole dare libero sfogo alla sua creatività e così comincia a comporre.  Per un po' si sposta nel Regno Unito, dove perfeziona il suo inglese e dove, soprattutto, fa suo il sound che ne contraddistingue i primi passi da solista. A influenzarlo sono, tra gli altri, Paul McCartney, Blur, Bowie, Noel Gallagher, ma non disdegna l’ascolto attento degli altri mostri sacri del rock internazionale.

Schivo, a tratti spigoloso, appassionato di filosofia e letture colte, Riff Willer si affaccia sulla rete con singoli di tutto interesse, “To me”, per esempio, col suo video d’esordio, ma, soprattutto, con la precedente “Paradise Lost”, una struggente ballad che gli porta consensi da diverse parti del mondo. Maturo, ormai, per la prova dell’album, Riff Willer si affida allo studio di registrazione di Fabio Tumini, dove mette uno dietro l’altro gli otto brani di “Streets of Chance”.  Li scrive tutti di suo pugno, in inglese, lingua con cui l’autore esordiente sceglie di cantare. Pubblicato il 6 novembre 2020, disponibile anche su cd, il lavoro riscuote subito le simpatie del pubblico.


Contatti e social


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venerdì 22 gennaio 2021

Bruno Caruso “ASSSolutamente” il nuovo singolo estratto dall'album d’esordio del cantautore romano d’adozione

  Una ballad che narra una triste storia di violenza attraverso gli occhi di un bambino.

In radio dal 22 gennaio

 

L’infanzia di un bimbo sporcata da un padre violento nei confronti della propria madre. Un bimbo che rivendica a gran voce la voglia di avere una vita normale, come tanti altri bambini. È questa la delicata tematica affrontata nel nuovo singolo del cantautore Bruno Caruso. E “ASSSolutamente” è anche il titolo dell’album d’esordio dell’artista, il quale specifica: «il titolo è volutamente scritto così per dare forza e incisività ad un termine che è già di per sé penetrante. Vuole essere uno slogan di coraggio e tenacia».

Il disco autobiografico, ispirato da sonorità rock dai tratti melodici, in linea generale parla di voglia di riscatto, sia sociale che personale, esortando l’ascoltatore a credere che non sia mai troppo tardi per ottenere quello che si desidera, cercando di godere a pieno ogni attimo della propria vita.  


DICONO DI LUI

«La musica di Caruso è efficace laddove affronta il dolore e le difficoltà, con una schiettezza e umanità che riscalda e dà forza.» Music Map

«Il dolce rock fatto pop di Bruno Caruso è sincero, ma soprattutto trasparente. E su questo non c’è etichetta o didattica che tenga.» Musicletter

«Un disco pulito, diretto e senza ridondanze, antico nel suono e fin troppo moderno nelle liriche romantiche.» Raro

«Venature pop-rock tra coraggio e tenacia.»  Musica Intorno




Autoproduzione

Radiodate: 22 gennaio 2021

Pubblicazione album: 1 dicembre 2020

BIO

 

Bruno Caruso nasce in Germania da genitori emigranti, ma cresce in Calabria. Si avvicina alla musica fin da bambino iniziando a studiare prima pianoforte e poi chitarra. Successivamente sente l’esigenza di comporre la propria musica e decide così di trasferirsi a Roma (dove attualmente vive), per fondare la sua prima band come frontman/vocalist, i Dukin Hash, con cui si esibisce in diversi locali della capitale. Dopodiché forma un secondo gruppo, la cover band di musica rock italiana “342-Trequattrodue”. Il suo chiodo fisso resta però comporre la propria musica, esigenza che lo porta a concentrarsi esclusivamente sulle sue produzioni: escono così i primi singoli ad anticipare il suo album d’esordio: “Aria”, “Con un brivido”, “Qualcosa da Dire” e “Rispetto a prima”. Il disco dal titolo “ASSSolutamente” viene pubblicato a dicembre 2020. A gennaio 2021 esce il singolo che porta proprio il nome della title track dell’album.



 

Contatti e social

 

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Naftalinas “Mondo Alieno!!!” il nuovo singolo estratto dall’album d’esordio dell’istrionica band

  Con un set acustico da folk americano ed un intro che rimanda al manouche, i Naftalinas ci raccontano una storia che si rivela essere profondamente attuale. 

In radio dal 22 gennaio

 

Il brano racconta una storia immaginaria sul traumatico arrivo di un extraterrestre sulla terra. Inviato come ricognitore, per considerare la possibilità di invasione e sfruttamento del pianeta, il marziano in questione scoprirà ben presto i limiti e le contraddizioni di questo mondo e soprattutto dei suoi abitanti, arrivando alla conclusione che l’unica soluzione è distruggerlo.

Il testo, strutturato come un racconto è un pretesto per parlare con leggerezza di argomenti più profondi, quali il razzismo e l’ecologia, con il ritornello «Asteroide io ti voglio…» che è un’invocazione che sempre più spesso negli anni si è sentito citare da gente stanca di leggere e sentire castronerie . 

Il dubbio è: ma davvero solo un asteroide ci può salvare? 

 

Il brano fa parte del disco “Dieci storie sempre al limite del guaio che racconta tra le righe una storia nelle storie, quella di amicizie fatte sul campo, compagni di viaggio conosciuti casualmente nei festival musicali della penisola, che hanno finito per essere nelle tracce dell’album. L’approccio è scanzonato perché potesse emergere il gioco e il divertimento, divertimento provato anche durante le registrazioni di un disco dalla gestazione lunga e pieno di belle collaborazioni.

La forma scelta per i testi è il racconto, piccoli cortometraggi che tracciano e ricordano il secondo vero amore del gruppo, quel cinema spesso citato anche con la musica, in un gioco di rimandi e citazioni.

Hanno suonato 16 musicisti: trombe, tromboni, contrabbassi, mandolini, chitarre, pianoforti e percussioni si sono prestati alla causa. Convivenze mai forzate e miscellanea di generi (swing, di musiche giamaicane, jazz e country) che rendono il disco un'operazione di equilibrismo ben riuscita. 

 

LINK ASCOLTO ALBUM

 

Autoproduzione

Radiodate: 22 gennaio 2021

Pubblicazione album: 20 ottobre 2020



BIO

 

Il progetto Naftalinas nasce nel 2015 dall'incontro tra Cesarino Cortassa, voce storica dell’ambito torinese e  Antonio Bucci, musicista pugliese con un passato nel combat folk, in un festival italiano dell'ukulele. Il nome tutt'altro che casuale giustifica gli intenti: sdoganare le canzoni di una volta o comunque riportare in vita melodie che giacciono sommerse nella loro mente per colpa dei padri se non addirittura dei nonni. 

Canzoni che hanno vissuto il successo in epoche più o meno remote che oggi sono finite nel dimenticatoio. Pescare dal cassetto della memoria gioielli musicali in naftalina appunto.

Il gruppo nasce quindi come un progetto di “riciclo” di canzoni del repertorio italiano che andavano dagli anni 30 agli anni 70. 

Istrionici e chiassosi, i Naftalinas nei loro live sono apparsi vestiti da legionari, marinai, ebrei e tanto altro, esibendosi grazie a questo repertorio, in diversi festival musicali ottenendo consensi e sempre più seguito. 

Anfitrioni del retrò i quattro si rendono conto di poter andare oltre e negli ultimi 3 anni si sono cimentati nella registrazione di un disco di canzoni originali che ha visto finalmente la luce ad ottobre 2020: “Dieci storie sempre al limite del guaio”, questo il titolo del loro primo disco, pieno di riferimenti musicali, legati alle esperienze precedenti dei componenti del gruppo. Così il jazz manouche, lo  swing, il reggae, il country e molto altro si susseguono senza soluzione di continuità, in un concentrato, che pur prendendo a piene mani da linguaggi classici, riesce ad andare oltre il già sentito, forse anche  grazie ai testi ironici e tragicomici, conditi da finta nostalgia, racconti di vita vissuta o surreali, dai personaggi grotteschi, a volte amari ed altre simpaticamente sinceri. A impreziosire il tutto una pletora di musicisti amici, alcuni session man di fama nazionale che hanno colorato le tracce del disco.

I Naftalinas sono: Cesare Cortassa ukulele e voce, Vincenzo Vona ukulele e cori, Davide Camilletti basso e ukulele, Antonio Bucci ukulele, fisarmonica piano e cori.

Al disco hanno partecipato tra gli altri: Giorgio Tebaldi, Enrico Farnedi, Angelo Capozzi, Clara “Zucche” Zucchetti.




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MAUTO “Che cosa sono le nuvole” il nuovo singolo del musicista e cantautore romano

  Suggestioni elettroniche caratterizzano questo brano che omaggia l’opera di Pasolini e il cantautorato italiano di Modugno





In radio dal 22 gennaio


Come fossero un segnale da un’altra dimensione, le nuvole ci aiutano a riscoprire le cose: il blu del cielo, il vento che le modella, i toni della tempesta e del sereno. Sono una presenza, che invia segnali e permette di compiere scelte nei momenti di difficoltà. Il titolo di questo brano è un omaggio e tributo sia all’opera di Pier Paolo PasoliniCosa sono le nuvole”, che alla canzone omonima di Domenico Modugno, mentre il testo invita a cercare il senso dell’esistenza e la verità al di sopra delle apparenze, seguendo appunto, le evoluzioni delle nuvole nel cielo.


«Con questo brano ho provato a vedere dall’alto la nostra esistenza ai margini, sempre in balia di turbamenti e disorientamenti, trovando nelle evoluzioni delle nuvole nel cielo il senso di percorrere questa strada che è la vita». Mauto


Il singolo è estratto dall’album “Il Tempo Migliore”, prima parte di un progetto discografico che darà vita a un doppio album con due anime, una più rock, l’altra più acustica.




 

Etichetta: Eea Music

Radio date: 22 gennaio 2021




BIO

Nato a Roma nel 1975, Gianfranco Mauto ha scoperto la musica all'improvviso, in una stanza della scuola media. Pianista, fisarmonicista ed autore, ha ottenuto vari premi e riconoscimenti (Poggio Bustone, Pigro, MEI, Donida, Biella Festival) e nel 2014 è stato tra i finalisti del Talent GenovaXVoi oltre ad esibirsi sul Palco Smeraldo di Eataly a Milano.

Nel 1999 è stato tra i fondatori di CiaoRino, il primo tributo a Rino Gaetano, ed ha suonato e collabora tuttora con artisti italiani e stranieri (Il Volo, Tomy Renis, Kacey Musgraves, Kevin Costner, Amedeo Minghi, Daniele Silvestri, Niccolò Fabi, Simone Cristicchi).

Nel 2012 ha pubblicato il primo album “Cosa Cambia” il cui tour è durato quasi quattro anni e lo ha visto esibirsi in numerosi concerti in tutta Italia.

Nel 2018 è uscita la sua prima raccolta di poesie “E tutto si riveste di nuovo” per l’editore Terre Sommerse (Roma).

Il 1 maggio 2020 è uscito il brano “La tua rivoluzione”, adattamento in italiano del famoso brano “Talkin ‘bout a revolution” di Tracy Chapman, contenuto nel nuovo doppio lavoro discografico “Il Tempo Migliore” (versione studio e acustica). La prima parte di questo progetto è stata pubblicata il 27 Novembre 2020, anticipato dal singolo “L’Itaglia (Aida s’è persa)”. 




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Banchelli “Io chi sono” il nuovo singolo del poliedrico cantautore fiorentino, noto per la sua partecipazione a Sanremo ‘84 con “Madame”

  Un brano intenso e introspettivo, autobiografico, sincero.

 

In radio dal 22 gennaio


Dopo il singolo “Fuori e dentro me”, di chiara impronta swing dalle atmosfere folk, Banchelli ritorna con “Io chi sono”, un brano intimo con un forte pathos, che non lascia indifferenti.

Un pezzo caratterizzato dalla mano di  Fabrizio Federighi, storico produttore degli anni ‘80 (DeNovo, Neon e molti altri) che lo ha anche arrangiato e prodotto artisticamente . 

Il testo del brano è molto attuale e porta a riflettere sulle tante emozioni che spesso ci portiamo dentro, concludendosi poi con grande positività. È infatti la storia di un periodo difficile dal quale poi l’autore racconta di essere riuscito a rialzarsi anche grazie alla forza della musica, perché come dice lo stesso Banchelli «è solo guardandoci bene dentro che possiamo superare grandi difficoltà».

 

Autoproduzione

Radiodate: 22 gennaio 2021





BIO

Banchelli è un cantautore fiorentino (di Sesto Fiorentino).

Inizia la sua attività come ballerino tanto da vincere a 17 anni i campionati d’Europa di Rock ‘n Roll, e a 18 e 19 anni quelli mondiali con la squadra nazionale italiana. Come ballerino ha anche partecipato ad un video di Lucio Dalla e ha coreografato il primo clip di Ivana Spagna. È stato inoltre protagonista della commedia italiana “Rock & Roll”. In teatro ha partecipato all’ “OPERA DELLO SGHINAZZO” con il grande Dario Fo.

Al ballo e alla recitazione ha unito poi la sua passione per la musica, scrivendo canzoni e iniziando l’attività di cantante. Vince così il Festival di Castrocaro Terme nel 1983 e partecipa a due Festival di Sanremo da solista (nel 1984 con “MADAME” e nel 1985 con “BELLA GIOVENTÙ”), e ad un Festival di Sanremo d’autore (con un brano scritto per Petra Magoni nel 1997). Successivamente incide il suo primo album, “GUERRA”, dietro la produzione artistica di Fabrizio Federighi e la partecipazione dei musicisti del gruppo “Neon”. Nel suo secondo disco, “UN C'È’ VERSO”, scrive tutte le sue canzoni con la produzione di Davide Romani.

Insieme al gruppo dei DENNIS & THE JETS realizza il disco “TUTTA COLPA DEL ROCK AND ROLL”. Ultimamente ha ideato e realizzato il “PREMIO SPADARO”, festival che unisce la tradizione popolare alla musica d’ autore. Ha continuato la sua esperienza teatrale con “ANIMA TOSCANA”, uno spettacolo dedicato alla rielaborazione della tradizione popolare. Nel 2010 lo spettacolo è diventato anche un disco.

Nel 2012 esce l’album “SWING ITALIANO”. Nel 2013 ha portato in scena lo spettacolo “900”, la storia del XX secolo raccontata attraverso le canzoni e le danze. Nel 2013 ha organizzato il Festival “Alza la voce”, in collaborazione con Unicoop (a cui seguirà una seconda edizione nel 2014). Sempre nel 2014 ha portato in scena il musical “LA PORTI UN BACIONE A FIRENZE”.

A gennaio 2016 esce il suo nuovo disco “I CANTAUTORI NON BALLANO”, pubblicato dalla storica etichetta IRMA Rekord in collaborazione con RADIO COOP e MEI. Da questo progetto nasce lo spettacolo teatrale “IL SINCOPATO”, viaggio nello swing italiano, presentato alla storica Sala Vanni di Firenze. Segue nel 2017 il musical “HO UN SASSOLINO NELLA SCARPA”. Nel 2020 viene pubblicato il nuovo singolo “Fuori e dentro me” seguito dall’intenso brano “IO CHI SONO”.




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martedì 19 gennaio 2021

Santo Spirito, la sera


"La sera sfiora il giorno
dall'ultimo lembo di luce
dove si accendono le linee d'ombra
e si estenuano i lunghi barlumi.

La sera ha nascosti passi di danza
mentre barcolla lieve
verso il fuoco del silenzio."

Sono versi di Valentino Losito (attinti da "Sia fatta la volontà del silenzio" , SECOP edizioni, 2019 )
Immagini...all'imbrunire...naturalmente a Santo Spirito, malinconico - a volte - luogo dell'anima.


Il brano è Doodle di Opengameart.org

Dora Cardone “Napoletana”

 Il nuovo album,  un omaggio alla tradizione della più bella musica italiana

 


 

 C’è sempre bisogno di musica e come altri artisti Dora Cardone non si è fermata in questo periodo di confinamento, ma  ha messo in cantiere un progetto che da tempo le stava a cuore e che si è concretizzato con un doppio CD dal titolo “Napoletana”, uscito il 15 Dicembre.

Il doppio album contiene un totale di 23 brani: nel primo disco troviamo una selezione di classici senza tempo della canzone napoletana d’autore, mentre nel secondo cd troviamo brani inediti scritti dalla cantante stessa ed altri composti con la collaborazione di svariati autori, tra i quali citiamo Simonetta Scimò, l’amica di sempre. Un omaggio forte e sentito alla sua città, culla di radici musicali ed autori che hanno fatto la storia della musica del nostro paese e al contempo una presentazione di brani personali che rappresentano il suo percorso sia artistico che di vita.
La selezione e rivisitazione dei classici napoletani comprende titoli come  "Tutt'e' ssere" di Pisano-Cioffi , "Scetate" di Costa-Russo; "Serenata Napulitana" di Costa-Di Giacomo; "O Surdato nnammurato" di Cannio-Califano; "Canzona Appassiunata” di E.A. Mario; "A Rumba de' scugnizzi"di R.Viviani; "Malafemmena"  A. De Curtis e "Niente di me" (unico brano recente tra i classici) scritto da A. Di Cesare.

Tra i brani che scandiscono la carriera di Dora e che narrano storie di vita e amori che vanno e vengono citiamo "Core e Stelle" scritta in collaborazione con Sergio Iodice, "Fammi andar via", "Cu'ttè", "L'attesa" (brano dedicato al padre),"Non ci posso credere" (storia di una coppia di amici, fidanzati da giovanissimi, che si ritrovano dopo tanti anni e vengono travolti da una trascinante passione) e "Siguiendo sus ojos" brano allegro e ballabile interpretato in spagnolo. Di questo progetto la cantautrice tiene ad evidenziare la parte strumentale, in particolare gli arrangiamenti  eseguiti magistralmente dal maestro Luigi Montagna, così come per un altro brano arrangiato con cura dall’ eccellente musicista Gianfranco Campagnoli.

Dora si considera un'artista melodrammatica, che racconta in musica la vita, le proprie radici, i sentimenti, l'amore condiviso e non..... Considera l’arte un “dono” che non ha età né definizioni. Tra i numerosi studi intrapresi citiamo quello della scuola di Arte Canora di Renata Tebaldi con il maestro Sabatino Raja, dal quale acquisisce un prezioso metodo, in chiave moderna, di “Tecnica vocale e respiratoria”, gradualmente affinata nel corso degli anni, tanto da diventare lei stessa insegnante di questo metodo. Cantante e pianista, Dora è inoltre compositrice ed autrice di canzoni e di colonne sonore per cortometraggi. Vincitrice di numerosi premi di manifestazioni canore internazionali, ha partecipato inoltre a varie trasmissioni televisive della RAI e collabora musicalmente con alcune trasmissioni del circuito Mediaset. Nel 2018 è stata protagonista al Festival della Musica Italiana a La Plata in Argentina e al Teatro Torlonia di Roma come rappresentante della canzone italiana ed ha pubblicato il CD “Ti porterò con me", disco contenente solo brani scritti in prima persona. Con questo ultimo lavoro “Napoletana” Dora Cardone ci dà conferma del suo “essere un’artista completa”.
 
Contatti
https://www.doracardone.it
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Sede Operativa: via Simone De Saint Bon 47 – Roma

Astro “Ti prometto” il nuovo singolo del rapper sardo

 Le parole scorrono fluide in questo brano che è insieme una cura per il dolore e un omaggio a chi ha arricchito la nostra vita 



In radio dal 19 gennaio


Una fotografia di tutte le sensazioni immediatamente successive ad un lutto, impresse in una melodia e in alcune parole. Tutto questo è “Ti prometto” il nuovo singolo di Astro, interamente dedicato al nonno, anche se il destinatario della lettera è chiunque ascolti. Questo pezzo è fatto soprattutto per aiutare, con empatia e solidarietà, chiunque si possa trovare in una situazione simile ed esprime tutta la necessità di rendersi vulnerabili, farsi investire talvolta da emozioni strazianti, per metabolizzare il trauma e in qualche modo far rivivere il lato migliore di chi ci ha lasciato. 

«Questa canzone è una lettera che parla di mio nonno, riflettendo su quello che veramente lui rappresentava per me. Ho scritto il testo della canzone il giorno dopo la sua morte. Qualcosa è scattato nel mio profondo, dovevo scrivere, scrivere di lui. Dopo un blocco iniziale la penna ha fatto il resto, scorreva da sola, non ci pensavo» Astro





Etichetta: Undas

Radio date: 19 gennaio 2021




BIO

Salvatore Angelo Canneddu, in arte Astro è un rapper e cantautore di Sassari. Inizia a interessarsi all’hip hop a 15 anni, e scrive i suoi primi testi assieme ai suoi migliori amici, con cui fonderà il gruppo della “Fastroupe”.

Inizia così ad affacciarsi sulla scena sassarese, prima con “Plug Walk RMX”, poi con “Serpi”, il suo primo singolo autoprodotto, che col video su YouTube, girato da Roberto Valca, riceve un ottimo riscontro col pubblico. Più avanti nel 2019 fa uscire su tutte le piattaforme digitali la canzone “Feeling Good” e “La ballata delle stelle” con cui riconferma la sua idea di musica.

Il 2020 si apre invece col suo primo EP, “PIANETA ALPHA”, con 4 brani inediti, tra cui “Ti Avevo Detto”, la più apprezzata dal pubblico. Ad agosto dello stesso anno pubblica il singolo “Maestrale” collaborando per la prima volta con Riccardo Macciocu, in arte Machoq, beatmaker nato anche lui a Sassari. I due lavorano insieme anche per l’arrangiamento di “Ti Prometto”. 


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