martedì 31 marzo 2020

ZUIN “Missili a Baghdad”


In radio e sulle piattaforme digitali il nuovo singolo di Zuin

Cover: Ludzeg

Quando la scuola, il lavoro, ti schiacciano e mettono il merito all'ultimo posto, la sfida è non arrendersi e prendersi la propria rivincita. In fondo "anche Margherita Hack andava male a scuola"

La produzione artistica è affidata ancora una volta al chitarrista e produttore Claudio Cupelli, con cui aveva collaborato per la realizzazione del disco d’esordio PER TUTTI QUESTI ANNI (Volume!, 2018).

La cover del singolo è stata realizzata con la tecnica del collage a mano dall’artista brasiliana Ludzeg, pseudonimo di Ludmilla Zeger.

Il cantautore rock che nel 2018 ha suonato sul palco del Primo Maggio Roma, ha partecipato qualche giorno fa al progetto #specialstage di Officine Buone per dare supporto ai pazienti del Centro Clinico Nemo di Milano tramite la musica live suonata da casa:


Con lui artisti come Brunori SAS Margherita Vicario, Eugenio in Via di Gioia, Marco Maccarini, Cimini e tanti altri.

RADIO DATE: 27 marzo 

ETICHETTA: VOLUME!

BIO
Zuin è un progetto nato nel 2016 con la voglia di raccontare storie, sentimenti e sensazioni. Fin da subito per Zuin inizia un never-endig tour, chitarra e voce, che lo porta a suonare su palchi importanti e come supporter di artisti di punta della scena musicale indipendente italiana. Nell’aprile 2017 partecipa alla finale di Special Stage di Officine Buone, ricevendo il Premio Social, fino ad arrivare nel 2018 al prestigioso palco del Primo Maggio a Roma come uno dei tre vincitori del contest 1MNext.
Con l'etichetta VOLUME! pubblica tre singoli: Fantasmi (maggio 2017), Oh mio Dio! (novembre) e a giugno 2018 Io non ho paura, title track dell’ep eponimo contenente i tre brani pubblicati più l’inedito Credimi. Tutti i brani sono realizzati con la collaborazione artistica di Claudio Cupelli (produttore artistico e co-arrangiatore dei brani), e i tre singoli sono accompagnati dai relativi video in premiere su prestigiosi portali e raggiungono la TOP 20 della Indie Music Like, classifica di gradimento delle radio indipendenti italiane. Il 20 novembre 2018 esce Bianco (cantata in coppia con Daniela D’Angelo) che anticipa di qualche giorno l’uscita del disco d’esordio PER TUTTI QUESTI ANNI sempre con l’etichetta VOLUME! Gli ultimi estratti dall’album sono Monza Saronno e Hannah Baker.

Contatti e social
Zuin
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Volume!
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Ludzeg
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Invisible Wave, Call my name

in promozione  radiofonica  il primo singolo estratto dall'EP "Stay safe



Call my name” è il brano " degli Invisible Wave.
Una canzone che si interroga sui temi dell'esistenza, con uno sguardo sul mistero della vita e sul suo senso. E' allo stesso tempo una dedica, in cui l'autore e cantante Guido Tonizzo (che è anche scrittore) parla della perdita della madre e dedica a lei questo brano. Una canzone emozionante, melodica, a cavallo tra il pop-rock e l'ambient-electro (richiama un po' certe atmosfere Coldplay e U2). Questa canzone, inoltre, è stata presentata in prestigiosi contesti, con gli Invisible Wave, in concomitanza con la presentazione dell'ultimo libro dello stesso Guido Tonizzo, "Vita, Conoscenza e Mistero"(Caosfera edizioni), dove sono trascritti interessantissimi scambi d'opinione tra lui e personalità che provengono dal mondo della scienza, della medicina, della spiritualità e della ricerca, con tema proprio il senso della vita.

Gli Invisible Wave (IW) sono un progetto artistico musicale il cui focus è la ricerca interiore, la spiritualità e, specularmente, l’attualità.
La loro musica è un viaggio, tra melodie e raffinate sonorità, tra pop, rock, ambient, indie ed elettronica. Possono ricordare da un lato grandissime band quali sono gli U2, i Coldplay, i Muse, i Depeche Mode e i The Killers, e al contempo richiamare atmosfere suggestive vicine ai Massive Attack e a Moby.
Oltre a richiamare alla mente questi grandi musicisti, gli IW esprimono con la musica una loro identità ed originalità tutta da scoprire, sia energica sia elegante, con inediti che rimangono in mente, alcuni di essi fanno riflettere, altri trasmettono emozioni, altri ancora fanno saltare e cantare. 
Gli IW sono stati fondati da Guido Tonizzo, scrittore e mental coach, oltre che cantante della band. I suoi testi sono la continuazione di quanto egli già propone con libri ed iniziative culturali e di miglioramento personale.
Uno dei forti messaggi degli Invisible Wave è questo: ognuno è speciale! Scoprire e valorizzare questa unicità può aiutarci a vivere autenticamente e aiutare chi ci sta intorno.
Si sono esibiti in festival di rilievo e in location suggestive, tra il 2018 ed il 2019, anche in accompagnamento al tour di presentazioni dell'ultimo libro di Guido Tonizzo: "Vita, Conoscenza e Mistero".
E’ appena uscito il loro nuovissimo EP intitolato “Stay Safe”, che porta con sé un auspicio per tutti per una vita autentica e stimolante e, proprio per questo, invita ognuno a darsi da fare (interiormente ed esteriormente) per Vivere con la V maiuscola e dare una mano al mondo che ci circonda. 
LA BAND:
Guido Tonizzo (cantante, pianista-synth, autore-compositore)
Cristina Spadotto (chitarrista)
Stefania Della Savia (bassista)
Alberto Zenarolla (batterista) 

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martedì 24 marzo 2020

Ivan Francesco Ballerini,” Gufo Grazioso”

In radio il brano estratto dall’album  d’esordio

Gufo Grazioso  è Il primo singolo estratto dall’album che  si intitola “Cavallo Pazzo” l'esordio discografico del cantautore toscano Ivan Francesco Ballerini pubblicato e distribuito da RadiciMusic Records.
Nel brano si narra dell’incontro avvenuto realmente tra Nuvola Rossa e Gufo Grazioso.
La canzone è frutto della fantasia dell’autore, che ha cercato di ricostruire a livello immaginario, quello che potrebbe essere stato lo scenario del primo incontro tra i due personaggi.



Sono 10 brani inediti. Si tratta sotto tutti gli aspetti di un concept album in cui si narra la storia di Cavallo Pazzo, leggendario nativo americano della tribù degli Oglala Lakota vissuto fin verso la fine dell’800.
Di nuovo un ricco artigianato d'autore come ci ha abituati la label di Aldo Coppola Neri, sempre attenta alle penne di spessore e di contenuto. Dalla maremma dei butteri, terra d'origine di Ballerini alle praterie sconfinate del centro America “fluttuando su un piano emotivo interiore di pace e contatto circolare con la natura” (F. Balestrelli). 


“Cavallo Pazzo” è anche la cultura e le tradizioni dei nativi d'America, di personaggi realmente esistiti... ma è soprattutto il racconto della terribile distruzione di un popolo, voluta dall'industrializzazione spietata  da chi si vantava di portare con se il futuro. Insomma, la storia che conosciamo tutti e che qui, in  forma di canzone diviene specchio e metafora di quella che vantiamo essere la nostra attuale (in)civiltà omologante e omologata, perpetrata dai poteri forti e da governi che puntano alla distruzione delle singole individualità. 
Canzoni morbide, canzoni di suoni puliti, canzoni di arie fresche e praterie al tramonto. Tutto come stare a cavallo, passeggiando tra la vera storia dei nativi americani, guardandoci le spalle ed il cuore, osservando il mondo come piano piano lo stiamo distruggendo... tutte sensazioni che si respirano fin dentro il bellissimo video di lancio del singolo “Gufo grazioso” diretto da Nedo Baglioni.

Nasce a Manciano, in provincia di Grosseto, il 15 Gennaio del 1967.
Sin dai primi mesi di vita, mostra un forte  interesse sia per la musica che per il canto.
Studia pianoforte appena finite le scuole elementari anche se poi sarà la chitarra la sua vera passione. Non essendoci un insegnante di chitarra nel paese in cui vive, decide di approfondire le sue conoscenze utilizzando il metodo di Franco Cerri e Mario Gangi.
Negli anni novanta inizia con le prime serate live, chitarra e pianoforte elettronico, girando un po’ in tutta la Toscana.
Nel 2013 forma un duo, chitarra e voce con l’amico chitarrista Oriano Marretti, con cui tutt’ora collabora.
Dopo numerosi live sul territorio nazionale arriva l'esordio nel 2017 con un primo disco di omaggi e di rivisitazioni personali dal titolo “Ivan & Oriano - canzoni d’autore”.
Nel Gennaio del 2019  inizia a scrivere alcuni brani propri, affrontando tematiche generali, di attualità e di accadimenti riguardanti gli indiani d’America.
Tra questi brani spiccano “Cavallo pazzo” e “Preghiera Navajo” per intensità della musica e dei testi. La canzone “Preghiera Navajo” inoltre partecipa ad un concorso di poesia della casa editrice Aletti – Mogol e sarà selezionata ed inserita in una loro antologia.
Con l’arrangiatore – chitarrista Alberto Checcacci decide di perseguire la strada del concept album, scrivendo ed arrangiando 10 brani inediti, tutti incentrati sulla vita degli indiani d’America. 
Esce così “Cavallo Pazzo” per la RadiciMusic Records di Aldo Coppola Neri che vede in rete il video ufficiale di “Gufo Grazioso” diretto da Nedo Baglioni.

Attualmente Ivan Ballerini sta lavorando per la produzione di un nuovo album che vedrà la luce nella seconda metà del 2020: tematiche sociali, dalla solitudine al desiderio di cambiare vita... anche l'amore viene trattato dall’autore, l’amore che è poi il vero motore che spinge un artista a comporre, sia che si tratti di amore verso una donna, o verso la musica.



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giovedì 19 marzo 2020

Esc “La principessa sul triciclo”

Esc “La principessa sul triciclo”

In perfetto equilibrio tra scrittura di stampo cantautorale e un sound contemporaneo, il cantante romano presenta il suo singolo come una delicata favola metropolitana. Il brano anticipa il suo disco “Argonauta”.

In radio dal 12 marzo. 



Nella ruota destra farfalle e musica
Nella sinistra una stanza gelida

La Principessa sul Triciclo è un inno alla delicatezza, al rispetto del tempo, del vissuto e della ricerca personale degli altri. Ricerca che può portare ad allontanarsi per scovare se stessi o addirittura proteggersi. Il testo invita a rispettare questa ricerca anche (e ancora di più) quando si è innamorati.

La produzione artistica del musicista e arrangiatore Alberto Paderni rende il brano una realtà onirica, in cui beat, archi, pad e synth trovano la loro comfort zone, incanalando la narrazione della canzone in un ambiente caldo e dai contorni sfumati, quasi subacqueo. 
La produzione di questo singolo vede anche la collaborazione di Antonio Pagano e Simone Visani.

La copertina del singolo è una foto scattata dallo stesso ESC, sulla quale è stato aggiunto il titolo in un font illustrato che cita quello della copertina di “Storia di un impiegato” di Fabrizio De André.  

Il singolo è tratto dall’album d’esordio di ESC intitolato “Argonauta”.

«Argonauta è il mio disco 0, rappresenta tutto ciò che non ho fatto fino ad oggi in campo musicale ed è il punto di partenza di un percorso artistico che voglio coltivare al meglio. Sono sempre stato interessato ai contrasti e alle analogie tra le parti opposte e tanto Esc quanto Argonauta ne sono pervasi. Esc come nome nasce da una mattina di hangover: dopo una festa, avevamo scritto i nomi sui bicchieri ma sul mio era rimasto solo “ESC”. Allo stesso tempo il nome ha un forte legame con la scelta del percorso che ho scelto di intraprendere che mi ha portato a lasciare la mia vita da ingegnere per scrivere e cantare canzoni, qui il contrasto. Argonauta, oltre a essere il nome del mio storico gruppo di amici “argonauti”, non solo rappresenta il viaggio ma è un nome che sicuramente rimanda al classico. Al contrario, a livello di “suono” rimanda a qualcosa di più “scientifico” o “spaziale”». Esc.



Radio date: 12 marzo 2020
Pubblicazione album: maggio 2020

BIO

Nato a Roma da padre emiliano e madre romana, Francesco Botti, in arte ESC, inizia a suonare entrando a far parte dei For a Saleswoman’s Sake, gruppo post rock romano, e con loro apre nel 2009 un concerto dei Bologna Violenta, progetto solista di Nicola Manzan, chitarrista del Teatro degli Orrori
In seguito ESC vince una borsa di studio al Centro Europeo di Tuscolano (CET), accademia di musica di Mogol, dove segue lezioni di composizione, scrittura testi ed interpretazione della canzone italiana. Nello stesso frangente, fa la conoscenza di diversi artisti provenienti da tutto il territorio nazionale.
Dopo la laurea in ingegneria, si trasferisce a Modena ed è proprio lì che compie i passi più importanti. Attraversa una nuova fase di scrittura, che si conclude con la produzione di nuovi inediti. I pezzi vengono arrangiati in elettrico con una formazione efficace e solida, e riscuotono da subito un ottimo riscontro, procurando a ESC l'opening del concerto dei SickTamburo + Ros all'Ardeforte Festival 2018, e permettendogli di salire anche sul palco del "Che Effetto Fa Tour" in apertura ai Kutso. 
Durante l'estate 2019, ESC lancia il "Pazzesco Cover Contest", 8 brani provenienti dalla scena nazionale e non, riarrangiati e presentati sul suo profilo Instagram; una gara che coinvolge i suoi followers tanto da trasformarsi in un mini tour estivo, il "Pazzesco Summer Tour".
Il singolo “La principessa sul triciclo” anticipa “Argonauta“, album di esordio del cantautore romano – ad  oggi alle fasi finali di mix con la produzione di Alberto Paderni (BlueBeet Studio di Reggio Emilia) – la cui uscita è prevista per maggio 2020.


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Beppe Dettori & Raoul Moretti “BALLU” anticipa l’album “(IN) CANTO RITUALE - Omaggio a Maria Carta” in uscita il 27 marzo

Il primo singolo estratto, dal 13 marzo in radio e su tutte le piattaforme digitali 



 La canzone dell’indimenticata cantautrice sarda Maria Carta, reinterpretato dal duo composto dalla storica voce dei Tazenda e dall’arpista italo-elvetico.



BALLU”, il singolo di Maria Carta reinterpretato da Beppe Dettori & Raoul Moretti, ha l’energia e l’allegria di una danza carica di speranza e di visioni legate ad un mondo futuristico.

Un ballo in lingua sarda ritmato e forsennato, capace di portare la mente lontano dal corpo e diventare quasi un atto meditativo, con cui le piccolezze terrene perdono significato e si fortifica la coscienza. Musicalmente un incedere quasi “progressive” che porta a un finale travolgente. 

Il singolo è estratto dall’album (IN) CANTO RITUALE - Omaggio a Maria Carta”, in arrivo il 27 marzo 2020, in cui il duo ha cercato di tenere una linea sonora personale, innovando, seppur mantenendo la matrice identitaria e tradizionale. Il tentativo è quello di far coesistere diverse tradizioni culturali così distanti geograficamente, ma così vicine nello spirito etnico. 

Così nasce l’omaggio a Maria Carta, 8 tracce del repertorio della grande artista di Siligo. Sette brani “tradizionali” e un inedito: “Ombre”, che è Il ricordo di una poesia meravigliosa che apre il libro “Canto Rituale”, e che riporta una Maria, bimba di 8 anni, che alle 5 del mattino andava al fiume a lavare i panni, distante 4 km dal paese. Nel tragitto intonava i canti a “voce delirante” per proteggersi e per scacciare le paure date dai rumori del crepuscolo, le ombre, gli spettri, i fantasmi della fantasia di una bimba che anziché rientrare in casa e cercare protezione, affrontava con coraggio da leonessa, col carattere che, poi, la accompagnerà in tutto il corso della sua esistenza come artista, donna e madre.
La bibliografia, gli aneddoti, le testimonianze di affetto e stima sono tutelati, custoditi e pubblicati dalla Fondazione Maria Carta con sede in Siligo, suo paese natale, e che ha voluto fortemente la realizzazione di questo lavoro. 
Un lavoro in cui si fondono tradizione e cultura, sacralità e paganesimo, idiomi e linguaggi, poesia e narrazione, radici ben salde e contaminazione.

Radio date: 13 marzo 2020
Pubblicazione album: 27 marzo 2020
Etichetta: UNDAS EDIZIONI MUSICALI

BEPPE DETTORI: VOCE E CHITARRA ACUSTICA
RAOUL MORETTI: ARPA ELETTRICA ED ELETTRONICA

BIO – BEPPE DETTORI 

Beppe Dettori si trasferisce dalla Sardegna a Milano all’età di 22 anni. Dopo le prime difficoltà, molto utili sono i consigli ricevuti da Fabio Concato, che lo aiuta a muoversi nell’intricata industria discografica. Dal 1994 al 1996, lavora in studio per Ron, Vasco Rossi, Enrico Ruggeri e va in tour con Gatto Panceri. Nel 1997, scrive per i Ragazzi Italiani, che partecipano a Un disco per l’estate con la canzone Non finire mai. 
Nel 2000, scrive Il mio amore per te per Eros Ramazzotti, inserito nell’album Stile libero. Inoltre nel 2004 scrive il brano Canto alla vita per Josh Groban, prodotto da David Foster, che vende in tutto il mondo oltre 6 milioni di copie. Altre collaborazioni importanti negli anni a seguire sono quelle con Paolo Meneguzzi e Gianluca Grignani. Nel 2006, ha pubblicato l’album “Kapajanka Project 01″. Nel novembre dello stesso anno, diventa la nuova voce del gruppo dei Tazenda, a poco più di un mese dalla morte del leader storico Andrea Parodi. Con i Tazenda, duetta con Eros Ramazzotti, (Domo Mia), Francesco Renga (Madre Terra), Gianluca Grignani (Piove Luce), e ospiti di Marco Carta a Sanremo. Beppe è anche vocalist di numerosi spot pubblicitari e collabora con Mediaset sia per show televisivi (La sai l’ultima?, Meteore e Matricole e Viva Napoli), sia per sigle di cartoni animati (ha cantato “Beyblade VForce” con Giorgio Vanni, “Sherlock Holmes indagini dal futuro”, “Belfagor”, “Gladiator’s Academy”, “Quella strana fattoria” con Cristina D’Avena, e infine “Pokémon: the master quest” con Giorgio Vanni e Cristina D’Avena).
Nel 2009 e 2010 partecipa e collabora ai convegni internazionali de “La Voce Artistica” a cura del Dr FUSSI, luminare della foniatria internazionale, sul tema della voce diafonica e le applicazioni agli stili musicali. Pertanto intraprende la via della didattica con lezioni individuali e di gruppo (masterclass), in ogni parte di Italia.
Verso la fine del 2012 termina la collaborazione con la leggendaria band dei Tazenda che inizio già nel 2006, collezionando 5 album, 3 di inediti e 2 live, vendendo quasi 200.000 milka copie. Nel 2015 scrive un nuovo album in “Limba” (lingua sarda) dal titolo “ABBA”, dal quale viene estratto l’omonimo singolo. Collaborano al singolo Paolo Fresu e i Tenores di Bitti. Nello stesso periodo scrive per Valerio Scanu “COSI’ DISTANTE”, all’interno del progetto discografico che lo vide vincitore a Sanremo.
Nel 2017 dallo stesso album estrae un ulteriore singolo in una veste completamente vocale, “BRINCARE”. Nell’album presente anche la versione integrale e strumentale. Verso la fine dello stesso anno pubblica l’intero album ABBA con 11 tracce tutte in lingua sarda. L’anno 2018 è un anno di progetti teatrali di alto spessore culturale. BIANCOENERO, in merito alla longevità dei centenari sardi, progetto musico-fotografico che risalta la peculiarità culturale e tradizionale, oggetto di studio da tantissimi studiosi e scienziati di fama nazionale e internazionale. Ideata e prodotta da Kaos Lab. Nel 2019 è la volta invece di S’INCANTU ‘E SAS CORDAS (l’incanto delle corde) progetto musicale con l’arpista comasco Raoul Moretti, dove si esalta il suono e la vibrazione delle corde (voce, chitarra acustica e arpa elettrica ed elettronica). Prodotta dal Teatro Alidos. E ancora, un “reading dinamico” dal titolo LA VERA STORIA DEGLI ELEMENTI di Leonardo Omar Onida. Beppe cura le musiche in gran parte tratte dall’album ABBA. Performance coreografiche di Bianca Maria Lay. Imminente uscita è il lavoro discografico @90 con il produttore Giorgio Secco. Nasce l’Etichetta editoriale sarda “UNDAS” (ONDE) www.edizioni.undas.it con lo scopo di divulgare e tutelare i prodotti musicali realizzati in Sardegna e fornire loro, così, una “finestra nel mondo”. Il 27 marzo 2020 viene pubblicato l’album (IN) CANTO RITUALE - Omaggio a Maria Carta, realizzato assieme a Raoul Moretti, anticipato dal singolo “Ballu”. 

BIO – RAOUL MORETTI

L’italo-svizzero Raoul Moretti è un arpista versatile e sperimentale con un approccio molto originale allo strumento. Tale approccio, negli anni, lo ha condotto a sviluppare un percorso artistico alla ricerca di uno stile personale. Oggi è uno degli arpisti più innovatori con una traiettoria artistica internazionale, portando la sua arpa in differenti mondi musicali (avant-garde, pop-rock, world music, electronics, nu-dance, classic, free improvising) ed in altre forme di arte (danza, pittura, cinema, video-installazioni) , in ambienti diversi (teatri, clubs, discoteche, case, stazioni, strade, strutture ospedaliere e centri medici)ed intrecciando numerose collaborazioni con musicisti ed artisti di ogni genere. Oggi è uno degli arpisti più richiesti per l’uso dell’arpa elettrica con elettronica, tenendo workshop in tutto il mondo sull’argomento, è stato invitato ad esibirsi, presentando i suoi progetti discografici Harpscapes, Harpness e l’ultimo IsolaMenti in Italia, Svizzera, Francia, Belgio, Spagna, Croazia, Serbia, Bulgaria, Polonia, Slovacchia, Grecia, Cina, Hong Kong, Paraguay, Cile, Messico, Caraibi francesi, Dominica, Venezuela, Brasile, Argentina e Australia.  È ideatore e direttore artistico del Festival Internazionale Arpe del Mondo, che riunisce in Sardegna arpisti da ogni parte del mondo. Il 27 marzo 2020 viene pubblicato l’album (IN) CANTO RITUALE - Omaggio a Maria Carta, realizzato assieme a Beppe Dettori, anticipato dal singolo “Ballu.

Contatti e Social

Sito Beppe Dettori: www.beppedettori.com/
Sito Raoul Moretti: www.raoulmoretti.it 


Sylvia, Tra Sogno e Realtà

In radio e  su tutte le  piattaforme digitali



Progetto d’esordio per Sylvia Meritano, la giovanissima cantante Piemontese, che inizia la sua carriera proprio dalle stupende colline dell’astigiano partecipando a diverse edizioni del Nastro D’argento.

Si trasferisce  per un periodo a Milano per studiare canto e si esibisce live a diverse manifestazioni e galà musicali. Proprio in un occasione  di queste,  al Teatro Vittorio Alfieri di Asti,  conosce il Maestro Piero Mazzocchetti, tenore crossover conosciuto in tutto il mondo, che la invita a studiare alla sua prestigiosa accademia di canto a Pescara la Crossover Accademy. Qui Sylvia, incontra tanti suoi coetanei innamorati del canto e della bella musica, patrimonio culturale della tradizione italiana.

Inizia un intenso e stimolante percorso di crescita artistica che sfocia in un singolo d’esordio “Tra Sogno e realtà” , un brano d’amore intenso e melodico che Sylvia interpreta con la sua voce cristallina.  Il brano è stato scritto e composto proprio da Piero Mazzocchetti e Flavio Mazzocchi  e prodotto da Marco De Antoniis per Flender Produzioni di Roma.



Il suo primo Videoclip è a firma del giovane regista Marco D’Andragora. 



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mercoledì 18 marzo 2020

Emilio, Siamo Ancora noi

in radio il nuovo singolo del cantautore palermitano 



Il brano si intitola "Siamo ancora noi"  ultimo singolo facente parte della raccolta di canzoni chiamata Amore 2.0, canzoni che raccontano l' inizio e la fine di una storia molto travagliata ma nello stesso tempo il pezzo esprime molto ottimismo voglia di rivincita trasmettendo dei messaggi positivi e incoraggianti .
Il Singolo  oltre che disponibile su tutti i Digital Store e piattaforme di streaming  è accompagnato da un videoclip molto curato nei dettagli per esprimere al meglio il messaggio del brano.


Emilio Bellina in arte Emilio nasce a Palermo (Sicilia) il 09/04/1982, la sua predisposizione per la musica e in particolare per il canto, si manifesta precocemente fin dai primi anni, comincia così la sua passione per la scrittura iniziando a creare i suoi primi testi.
La formazione è principalmente autodidatta solo in età più adulta decide di iniziare a prendere lezioni di canto.
Nel 2014 entra in contatto con un rappresentante dell’ etichetta discografica Trecords con cui inizia a collaborare e a novembre del 2015 esce il suo primo inedito “Stai con me”.
Nel maggio del 2016 esce il suo secondo inedito “Dove si va” un brano dal ritmo molto spedito, una strofa decisamente movimentata che sfocia un un ritornello solare e orecchiabile.

Nel 2017 il suo primo Album “Atomi” dove l’ artista si racconta in ogni singola traccia, Atomi brano che da titolo all’ album entra in classifica Airplay come più trasmesso dalle radio nei mesi di marzo/aprile dello stesso anno.
Il 2018 è l’ anno di due singoli e di collaborazioni per Emilio a febbraio esce “Tutto è possibile” in featuring con DoppiaElle rapper e amico.

Tutto è possibile è un brano molto solare in cui traspare tutta la voglia di“…non mollare mai…”,di lottare sempre per quello in cui si crede anche se questo sembra irraggiungibile.
A distanza di pochi mesi esce “Mi viaje y mi destino” in duetto con Carla Andaloro cantautrice di Messina, un brano dalle sonorità dance/pop con un’ influenza latina visto il ritornello in spagnolo.
Il 07 febbraio 2020 il cantautore si è esibito presso il Teatro del Casinò di Sanremo durante il Festival della Canzone Italiana.



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martedì 17 marzo 2020

Endovenia, Borotalco 


il singolo d’esordio in radio e sulle principali piattaforme digitali

Una gustosa distesa urbana dai toni americani, che di molto richiamano alla mente quell’incedere disordinato e sbarazzino che aveva il rock britannico dei The Verve.”

Così come il borotalco serve ad asciugare la pelle e ad eliminare i cattivi odori, questo brano agisce nel medesimo modo sulla vita: schiarisce la vista asciugandola ed elimina o meglio nasconde, per poco, i cattivi ricordi.
Il Borotalco è un rimando all’infanzia, quando le nostre madri lo utilizzavano su di noi, una metafora per dire che erano loro a proteggerci dalla realtà esterna, tenendoci per mano. Una realtà vera ed essenziale che subentra nel momento in cui diventiamo adulti.

Nel video infatti si può notare il passaggio dal primo palloncino felice al secondo triste, proprio per sottolineare questo cambiamento che va a determinare e rendere essenziale la vita.
Da una felicità inconsapevole si passa ad una tristezza razionale, la quale esplode, come si nota nella scena finale del video, nel momento in cui matura la propria personalità e si arriva alla conclusione che tutto questo fa parte della vita.
Tutto ruota in un clima di assoluta incomprensione, illustrata da uno scarabocchio di un bambino, il quale non solo rimanda ai colori della maglietta, unica parte visibile del soggetto, bensì anche al tema dell’infanzia.

Endovenia è Mimmo e Paolo che suonano insieme da quasi dieci anni, già membri dei Pig Scream, con cui hanno collezionato un album autoprodotto e una serie di live. 
Suona un rock completamente imbevuto di post punk, post rock e qualsiasi altra cosa sia post. 
Il progetto nasce nel 2019 tra Pescara e la provincia di Foggia e in pochi mesi realizza il singolo Borotalco, che anticiperà l’uscita del suo primo EP.
La sua musica è il risultato delle esperienze artistiche e di vita, che marcano una cruda consapevolezza, con la quale accettare la realtà che continua ad osservare. 
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