giovedì 27 aprile 2023

Riccardo Ruggeri Feat. Emma Elle - Pharmakon

 Il quarto singolo estratto dall’album 
“non ci aspetta nessuno (se non miliardi di foto)”
esordio solista del cantautore piemontese



Un funk old style sulla fine dell'amore con ospiti musicali d’eccezione.


Cosa decreta la fine di una storia? L’orgoglio, la noia, o il caso? 

La risposta sta tra le righe di questo funk old style che ospita la voce della cantante milanese Emma Elle, già attiva nei collettivi Deaf Kaki Chumpy e Soul Circus. Nel brano suonano inoltre Carmelo Isgrò (Fiorello) al basso, Max Tempia alle tastiere e Matteo Gallus che a distanza, da Parigi, ha curato l’arrangiamento degli archi. Il mastering è di Andrea Debernardi di Fonjka Factory.


Il brano è estratto da “NON CI ASPETTA NESSUNO (se non miliardi di foto)” primo album solista del cantautore piemontese. Dodici tracce che raccontano il contemporaneo con schietto cinismo, passando in rassegna ricordi e strizzando l’occhio alla scena electro pop funk nazionale e internazionale. Un lavoro nato negli ultimi due anni, in cui Riccardo Ruggeri ha composto i brani e suonato tutti gli strumenti e lo ha fatto in parallelo ad altre produzioni per Gibilterra, Syndone, Lomè, Lavatrici Rosse e Stalker Teatro. Canzoni, esperienze ma soprattutto amicizie che in questo album si sono trasformate in collaborazioni, condensando in un disco oltre 15 anni di attività musicale. “Pharmakon” è il quarto singolo pubblicato, dopo “Io non son figlio di Maria”, “le Formiche” e “Un populista”.



Dicono di “NON CI ASPETTA NESSUNO (se non miliardi di foto)”


«Le nuove frontiere del pop targato Riccardo Ruggeri guardano al melting pot dei generi più disparati, con riferimenti azzeccati e mai inopportuni.» Rockit


«Il fatto che a Ruggeri non piaccia ripetere se stesso e che ogni traccia sia a se stante rende il lavoro ancora più particolare... Osare è senz’altro una parola che piace al cantautore piemontese, anche quando deve dire cose che verrebbero guardate storte dalla maggior parte delle persone Exitwell


«Non ci aspetta nessuno (se non miliardi di foto)” è un lavoro denso, pregno dell’indole eclettica di Riccardo Ruggeri. È un disco studiato, a mio avviso forse un po’ troppo, che pecca di una sorta di forzatura artistica. La tecnica e la qualità sonora non mancano, ma non sempre ripagano: l’ascoltatore vuole la sua parte.» Impatto Sonoro


Etichetta: Vina Records 

Distribuzione: ADA Music Italy

Radio date singolo: 14 aprile 2023

Release album: 14 aprile 2022


Cantante, autore SIAE e performer, Riccardo Ruggeri odia i dischi mono-genere e l’accademismo, ama suonare per strada quel che gli pare, ha all’attivo una decina di pubblicazioni discografiche distribuite nel mercato internazionale con gruppi come Lomè (4 Lp e 1 Ep), Syndone (6 Lp), Lavatrici Rosse (1 Ep) e Gibilterra (1 singolo e 1 Ep). Ha partecipato ad importanti festival internazionali e concorsi (Premio Tenco, Heineken Jammin Festival, Premio Bindi, Premio Demetrio Stratos, Gouveia Art Rock 2015, Veruno Prog 2016, Prog-Restite 2019) parallelamente ad una costante attività live nei club di tutta Italia.


Nel corso degli anni ha suonato con musicisti del calibro di: Aldo Romano, Louis Sciavis, Irene Grandi, Patrizio Fariselli, Sandro Cerino, Bobo Stensson. Compositore di musiche per performance teatrali ha collaborato negli anni con il Collettivo Alipus, Michelangelo Pistoletto, Stalker Teatro, Mercato dei Sogni, Teatro Stabile di Biella e Odin Teatret con i quali Ruggeri si è esibito in tutto il mondo, citiamo a titolo d’esempio l’Ansan Festival in Korea, il Nature and art festival in Cina, il Cirk in Belgio, Imaginarius in Portogallo, Olala in Austria, Spoffin in Danimarca.

Dal 2017 collabora con il pianista svedese Bobo Stenson su produzioni e concerti jazz.


Ruggeri si è laureato presso il Conservatorio di Alessandria in canto jazz e musiche improvvisate, ha effettuato un Master in vocologia (2018) e, negli anni, ha affiancato alla formazione accademica altri studi: canto funzionale presso l’Istituto MODAI, canto armonico con Tran Quang-Hai (CNR Parigi), canto estremo con Enrico Di Lorenzo, improvvisazione con Stefano Solani e Stefano Battaglia, Circle Song con Albert Hera, Sachal Vasandali (jazz/New York), studi e ricerche personali nel campo dell’Etnomusicologia (Rete Italiana di Cultura Popolare), della musica elettronica e della sperimentazione vocale, a questi si aggiungono esperienze di danza e musiche popolari della tradizione italiana con il gruppo torinese Melannurca e della Capoeira.


Dal 2006 è insegnante presso la Scuola Sonoria di Cossato e dal 2017 per Accademie Lizard Torino. Attualmente sta terminando il biennio in regia e multimedia presso il conservatorio di Torino

Ha tenuto di recente laboratori di vocalità e linguaggi musicali presso scuole elementari, medie, licei e strutture private. E’, inoltre, direttore artistico del format live Open Mic Biella e organizzatore di eventi ed iniziative sociali con l’Associazione Groove aps.


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Unkle Kook - Missing the fourth

 Il nuovo singolo della band che spazia tra surf music, rock psichedelico,
calypso e cumbia
 





Un racconto in musica intriso di un'ironia tragicomica.

Un gioco di parole, uno scherzo musicale. Il protagonista della storia si trova in una situazione idilliaca, pronto a passare una fantastica giornata di mare e di surf, con tutti i comfort del caso. Ma che succede? La sua tavola da surf non si trova, il suo compare è scomparso. Per ingannare l'attesa si fanno nuovi incontri ed esperimenti psichedelici. Il risultato è una sbornia colossale e, inevitabilmente, niente surf.


Una mancanza espressa anche musicalmente poiché, come dice il titolo, manca un quarto alla strofa della canzone; da qui il suo incedere “azzoppato”, su una base ritmica che trae ispirazione dalla “Summertime” dei leggendari Mungo Jerry, mentre le atmosfere giocose e corali vogliono omaggiare i Calypso del grande Harry Belafonte, con un'eco di Giamaica e Caraibi. I temi di chitarra e sassofono ci fanno sognare il mare e le onde, ma così come la ritmica, anche i cori di molte voci all'unisono non fanno che ricordarci che manca sempre qualcosa.


Tutto ciò perché gli Unkle Kook amano il surf, ma non sanno surfare. Vengono dal mare ma vivono in città. Come moltissime persone oggigiorno, sognano di ritrovare un contatto con la natura e di costruirsi una vita che gli assomigli di più, ma finiscono per perdersi nella tossicità di questo mondo moderno e frenetico, di cui siamo vittime e artefici. 


«Riflessioni forse un po' ambiziose, ma la morale in fondo è quella di imparare ad accettare le contraddizioni, cavalcarle come onde e soprattutto non dimenticarsi che ridere fa buon sangue» Unkle Kook.


Etichetta: Brutture Moderne


Il progetto Unkle Kook mette radici nel 2019 grazie a cinque musicisti provenienti da generi diversi, accomunati dall’interesse per la surf music. Il gruppo nasce a Bologna (Italia) ed è formato da Andrea Faidutti (chitarra/voce), Giuseppe Calcagno (Chitarra/voce), Tommaso Quinci (sax tenore), Fabio Arcifa (Basso/voce) e Manuel Franco (Batteria/percussioni).

Nel giugno 2021 esce il loro primo singolo Surf in Maremma seguito da Polkaina, entrambi editi dall’etichetta Brutture Moderne che nello stesso anno pubblicherà un EP dal titolo Surf Beat. 

Dopo la pubblicazione dell’EP (17 dicembre 2021) la band si esibisce in numerosi live tra cui Reset festival (BL); Time in Jazz 2022 (SS); Sun Donato festival (BO); Suner Festival (Emilia Romagna).

Il 2022 è un anno proficuo, al rientro estivo la band lavora a brani nuovi e ritorna in studio con l’intenzione di produrre il primo album in uscita a maggio 2023 dal titolo Coming In Bunches.

Nello stesso anno pubblicano due singoli Shark Spottin’ (agosto 2022) e Sert beat (dicembre 2022).

Gli Unkle Kook, sin dalla nascita del loro progetto, si sono esibiti in diversi live lungo la penisola italiana pertanto hanno fatto del live la loro icona di stile energico ed elegante allo stesso tempo. Se la surf music è stata un punto di partenza, sicuramente non ne ha determinato un limite, lasciando spazio ad una composizione spesso sorprendente.

Il suono resta molto elettrico, chitarre riverberate ed un sax che si dà da fare a perdifiato.

In studio tutto è registrato in presa diretta su nastro nei Duna studio (RA).


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Dany - La ballata dell’amor perduto

 Il nuovo brano del cantautore barese 



Luna e fate danzanti, su uno specchio di luce riflessa, che incanta il mare calmo di una notte d'estate.


La nostalgia di un ricordo capace di riaccendere la passione di un tempo che è stato, a cui una ballata rende omaggio, magnificando il significato dell'amore puro e unico per chiunque l'abbia fatto risuonare nel profondo dell'anima.


«Vorrei che chi si pone all’ascolto lasciasse che la melodia del brano lo trascini, chiudendo gli occhi, danzando con sé stessi, per ritrovare quell'emozione dimenticata ma mai persa» Dany


Etichetta: GRECORDS 


Donato Poliseno in arte Dany, nasce a Bari nell'ottobre dell'81. Autodidatta, inizia a comporre brani inediti, con la voglia di dare una voce e una melodia alla sua anima e ai suoi pensieri.

Collabora con diversi musicisti e vanta di collaborazioni importanti come quella con il noto artista/pianista Luca Medici (Checco Zalone), scrive brani anche per altri artisti, vantando la partecipazione ad uno stage alla Ricordi di Teddy Reno e Rita Pavone dove si presenta come paroliere e compositore per un artista che si proponeva per il concorso. Gli sono stati dedicati alcuni articoli di stampa dove lo si definiva come un “poeta prestato alla musica”, nel 2001 collabora con la Rai radio filodiffusione dove sponsorizza il suo primo album “anima e stelle”.

Oggi, con due album auto-prodotti, continua a scrivere per sé e per altri artisti, con la voglia e lo spirito di voler esprimere e condividere le sue emozioni con chiunque abbia voglia di ascoltare, ed emozionarsi insieme a lui.

Mr Joy - Mancandoti l’aria

 

Un nuovo singolo dell’artista milanese che anticipa l’album di prossima uscita






Sentire l’affanno della vita, una sensazione comune, al giorno d’oggi, nella nostra società.  

“Mancandoti l’aria”, una frase che dice molto di questi ultimi periodi, dove purtroppo, anche fisicamente, viviamo tutti in questa condizione di affanno continuo.

Il respiro è vita e quando si fa fatica a respirare arriva la paura, la paura di morire, di fallire, di non farcela.

Il respiro può aiutare a calmarsi, a raggiungere una sorta di pace interiore.


«Con questo brano cerco di dare forza e speranza, voglio dare un consiglio, ossia di aprirsi agli altri, a chi ti viene incontro, e non avere paura di accettare una mano. 

L’amore è ciò che salverà noi e il mondo intero» Mr Joy


Etichetta: G records 


Mr. Joy - alias di Andrea Robicci - nasce a Milano nel 1970, da una famiglia di importanti gioiellieri. A 17 anni si inventa il mestiere di PR e la sua “bigiata party” fa storia nella “Milano da bere”. 

Diventa un creativo che anima i locali più “in” di tutta Italia e inizia parallelamente la carriera di cantautore e produttore. Mr. Joy esordisce a Milano all’Osteria della Musica in una serata improvvisata, che gli regala una nuova consapevolezza.

Suona e riempie piazze e collabora con il Maestro Massimo Luca, chitarrista e produttore di Lucio Battisti, Grignani, Minetti, Moro e molti altri, arrivando in finale all’Accademia di Sanremo durante la direzione artistica di Pippo Baudo. Pubblica due singoli, poi dopo il tour con Radio Italia, incide il brano “Vivere” prodotto con Gabriele Fersini, chitarrista di Laura Pausini, Biagio Antonacci ed Eros Ramazzotti. 

Il 2 settembre pubblica "Pinocchio", brano dedicato alle maschere che ognuno indossa ogni giorno. Mentre a dicembre esce col brano “Natale senza”, la più classica delle melodie per consolare chi si sente solo. Poi l’11 aprile 2023 è la volta del brano “Mancandoti l’aria” che anticipa l’album in uscita prima dell’estate.



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mercoledì 26 aprile 2023

Premio Lunezia Nuove Proposte e Legambiente

 Nasce una nuova nuova sezione musicale:
"Premio Lunezia Canzoni Sostenibili" per la Sezione musicale ambientalista



La nuova categoria va ad aggiungersi alle sezioni cantautori, band e autori di testo, sezioni non tematiche e libere. 


Il Premio Lunezia, patrocinato dal Ministero della Cultura e prossimo al trentennale, propone per l'edizione 2023 una singolare iniziativa musicale dedicata alla tutela dell'ambiente, tema caro ad artisti e chansonnier. 


L'iniziativa è già sostenuta da Legambiente Provincia della Spezia. 


Il Concorso è aperto ad ambosessi senza limiti di età e di qualunque nazionalità. 

Seguendo sul nostro sito il regolamento, i candidati dovranno inviare un brano inedito che abbia natura e spirito a sostegno della cultura ambientalista. L'intenzione sociale e artistica del Premio Lunezia è quella di scegliere uno spot cantautorale che possa diventare un messaggio musical-letterario per i media, il web e per le iniziative di Legambiente. 


In sede di spettacolo (luglio - agosto 2023 - Aulla e La Spezia) saranno prescelti 3 finalisti per il palco e sarà quindi decretato il podio.  


"Riteniamo si tratti di una iniziativa perfettibile e potenziale, nobile e attuale, visto che molti movimenti internazionali sono impegnati su questo delicato tema" - dichiara il Patron Stefano De Martino - "Saremo il primo Festival musicale che converte una sezione autorale su questo specifico argomento" 


Il Premio Lunezia è seguito da Rai ISO Radio e da altri servizi Rai in tema di rubriche e notiziari. 


https://www.premiolunezia.it



Contatti 


Sara Acerbi

Segreteria Stampa 

Premio Lunezia

347 3065739 - 347 9660177 

Bob Balera - Il Song – Book Di Pianeti


 Un viaggio emozionale e fotografico alla scoperta del secondo album del duo veneto



GUARDALO QUI


Voglia di ballare, il funk rock anni ‘70/’80, testi che si ispirano alla scuola Mogol - Battisti e l’amore al centro di tutto.  


“Pianeti” è un disco più coerente e omogeneo rispetto al precedente esordio del duo veneto. Se “È Difficile Trovarsi”, infatti, scontava ancora la ricerca di una dimensione che questa volta appare più netta e definita, ponendosi comunque in equilibrio. Un  equilibrio tra cantautorato italiano anni ‘70/‘80 e una pronunciata vena rock.  


“Pianeti” contiene storie diverse fra loro accomunate da uno sguardo disincantato, a tratti malinconico, sull’amore e i rapporti umani.

Altro denominatore comune è rintracciabile nelle melodie, che mantengono l’obiettivo di far ballare, magari con gli occhi lucidi, a piedi nudi sulla spiaggia in autunno.


Track by track 


Dimmi che 

Un brano che parla di fiducia, di quanto questa sia fondamentale per la possibilità o meno di sviluppare un rapporto.

L’astronave 

Storia di un amore passato, mai dimenticato. 

Poco importa chi sia stato a portarcelo via, che sia un’astronave in sogno o uno sconosciuto. Poco importa che sia un bene o un male. È successo.

Veronica

In un rapporto di coppia si insinua una terza persona. Dapprima la cosa sorprende e fa soffrire, poi però sorge la possibilità di un amore condiviso.

Venezia in autostop

L’impossibile rappresentato da una raccolta di immagini surreali che si susseguono. 

Così apprezzare la bellezza dell’inferno diventa come girare Venezia in autostop.

Perdersi tra gli alberi
Ovvero rifiutare la fine di una relazione. Promesse, speranze e attese deluse. 

Quando tutto questo ci porta a una reazione che somiglia molto alla follia.

Ogni domenica

Ogni domenica è un pezzo ironico. Descrive la volontà di tornare a passare un pomeriggio da single: una domenica pigra, spesa tra birre, divano e televisione.

Solo tu

Un invito a uscire dal proprio guscio. Poco importa se i soldi sono finiti e se tutto ciò che ha un inizio avrà inevitabilmente una fine.

Maledetta America

Il testo è ispirato a una storia vera. Un amore che nasce e finisce durante un viaggio in America. Una riflessione di come, in fondo, l’amore dura esattamente quanto un viaggio: nasce, cresce, muore e viene dimenticato con la medesima velocità.


Etichetta: Dischi Soviet Studio


Bob Balera è nato come progetto elettro-pop da un'idea del cantante Romeo Campagnolo e del polistrumentista Matteo Marenduzzo.  Nel 2014, pubblicano il loro primo singolo Giorni da cicala e la b-side Rimbalzi con le quali ottengono buoni riscontri dal pubblico e dagli addetti ai lavori. Segue un’attività live intensa che porta la band ad esibirsi in varie zone d’Italia riscuotendo sempre un buon successo. Nel 2017, entrano a far parte della scuderia Dischi Soviet Studio e sfornano il loro album d’esordio È difficile trovarsi. Successivamente, grazie all’incontro con il produttore Claudio Corradini, danno vita ad un progetto musicale pubblicando il singolo Non chiami mai per poi dedicarsi anima e corpo ad un lavoro discografico più lungo e complesso. Purtroppo, la tragica scomparsa del mentore Corradini, avvenuta nel 2021, rallenta l’evoluzione di questo percorso della band, ma il tutto trova riscontro in una nuova guida musicale grazie al produttore Sandro Franchin, che sposa un’immagine un po’ più rock della stessa mantenendo però inalterati i connotati originali. Il 29 aprile pubblicano il singolo Rimini e il 23 settembre Dimmi che. Entrambi i brani anticipano l’uscita, il 28 ottobre, del disco Pianeti.


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lunedì 24 aprile 2023

Enne De Puta & Idee sbaglate - Il Bel Paese


 Il Bel Paese è una critica sociale in chiave pop punk





Il Bel Paese è un brano irriverente e ironico

La band parla della mancanza di fiducia nelle autorità, nei rapporti e persino nel futuro con acida leggerezza, caricato da un ritornello spinto e con citazioni della cultura punk italiana e mondiale.


Etichetta: Orangle Srl - www.oranglerecords.com


IDEE Sbagliate è un trio formato da ENNE DE PUTA (vocalist - Andrea Dall’Ò), Morgan Caprio (batteria) e Cristian Concio (Chitarra).


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IDEE SBAGLIATE

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