martedì 29 dicembre 2020

GiusiPre “Ci pensa il vento” una scrittura intima e malinconica caratterizza il terzo singolo estratto dall’Ep “Canzoni indigeste”

  Le sonorità anni ‘90 colorano il ricordo, la malinconia e il realismo interpretato con deciso romanticismo dalla cantautrice calabrese, romana d’adozione

In radio dal 29 dicembre

 

Ci pensa il vento” è il terzo singolo estratto dall’EP di GiusiPre  “Canzoni indigeste”, pubblicato ad ottobre 2020. Il brano, fortemente influenzato da sonorità anni ’90, rivela il lato malinconico della cantautrice: il testo è  intriso di una scrittura più intima e affronta i temi del ricordo e del tempo che passa, oscillando tra malinconia e realismo, tra bisogno di amore e orgoglio. 

Le immagini evocate dall’autrice restano sospese in un’atmosfera musicale eterea e sognante, dove la voce di GiusiPre risuona triste e malinconica, con il piano e la chitarra che si intrecciano e compongono il vero tappeto sonoro, cullando con cura chi ascolta.

Il singolo autoprodotto, ha visto la collaborazione per la composizione e gli arrangiamenti, del polistrumentista Daniele Giuili e del produttore e fonico Nicola D’Amati, con registrazione e post-produzione presso il Merlo Studio di Roma (2020). La masterizzazione è di Eugenio Vatta.

 

L’EP “Canzoni indigeste” è un viaggio tra le passioni musicali dell’autrice: si spazia dalle suggestioni anni ’80 al punk e al post-punk, fino a toccare il trip hop anni ’90, misurando e rielaborando il tutto con uno spruzzo di contemporaneità. 

 


 

Etichetta: Autoproduzione

Radio date: 29 dicembre 2020

 

Dicono di lei

 

«C’è della filosofia e della denuncia, esiste la morbidezza del tempo e quei particolari main stream che fanno di questo esordio “punk d’autore” italiano una nuova via di fuga, con stile e intelligenza, dal grigiore di ogni giorno, di cui siamo noi i primi responsabili, forse!» Exitwell

«”Canzoni indigeste” è un viaggio musicale caleidoscopico che va dal punk al post-punk, dal trip hop anni ‘90 al pop contemporaneo» Traks magazine

«Una produzione personale che impiega poco a cementarsi alla memoria anche dopo un ascolto distratto… GiusiPre sa benissimo equilibrare il gusto estetico, ma anche una ricerca a ritroso nel tempo, pescando dalla letteratura del classico post-punk elettronico, eclettico e visionario anche nelle liriche» Raro magazine

«Come fa il vento, che modella l’elettricità dei nostri capelli quando siamo sovraesposti alle sue raffiche, così le canzoni di questo EP ci restano addosso, fisicamente». Le Rane

«Punk in rosa, pop in rosa, mascolinità dietro le tinte melodiche di voce, arroganza ma anche tantissima dolcezza “folk”» Mondo spettacolo



BIO

Giuseppina Prejanò, in arte GiusiPre, classe 1985, calabrese d’origine trapiantata a Roma, dopo un periodo dedicato alla formazione filosofica, decide di ridare spazio alla musica, tra un lavoro precario e un altro. Gli studi di canto e l’esperienza come voce, autrice e chitarra per i “Loiola”, la portano ad intraprendere un percorso solista, inaugurato con la pubblicazione del primo singolo “Caos contemporaneo” che ha anticipato l’ep “Canzoni indigeste”, pubblicato nell’autunno 2020.

 

Contatti e social

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Arianna Trivelli, Sottosopra

 in promozione il secondo singolo dell’artista romana 


 

L’amore è la cosa più normale del mondo e si nutre di cose normali. Spesso le canzoni sono piene di amori tormentati mentre la cosa più comune è fare insieme tutte quelle cose semplici che riempiono la vita e le giornate di una coppia. E per coppia qui intendiamo due persone unite dall’amore, non importa  quale sia il loro sesso, la loro razza, l’età o qualunque cosa li distingua. Due persone che si amano, all’interno di una vita normale. Banale? E perché? La normalità non è mai banale finché vive di emozioni. 



Arianna nasce a Roma in un caldo giorno di luglio del 1995.
All’età di 14 anni inizia a studiare canto. Non contenta, e spinta da una forte passione per il musical, studia recitazione e partecipa a vari stages formativi sia nel settore musicale che in quello teatrale.
Partecipa a vari concorsi canori a livello regionale, facendosi presto notare dagli addetti ai lavori per la sua voce e la grinta con la quale affronta il repertorio blues, soul e pop nazionale e internazionale.
Da qualche anno studia con la vocal coach Jacqueline Maria Ferry.


Dal 2020 Arianna entra nel rooster di PF Music con un progetto molto interessante che la porterà a realizzare un CD , la cui uscita è prevista per il 2021, che le consentirà di mettere in mostra le sue capacità interpretative.
Sottosopra è il suo secondo singolo.

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Gentile “Solo musica” il primo singolo estratto dall’album di prossima uscita del cantautore pugliese

 Una ballad pop rock con venature blues, ispirata ad un episodio della vita personale dell’artista.



In radio dal 29 dicembre


«“Solo musica”  è una ballata  pop/rock, scritta tra le mura di un ospedale mentre accudivo mio padre subito dopo un intervento importante, un momento mistico nel  quale ho riflettuto sul senso della vita  e i  valori  per me  più importanti …come la famiglia.» 

L’artista ha voluto narrare questo racconto attraverso sonorità che vanno dal brit-pop al blues-rock conservando un’atmosfera orchestrale e contemporanea. Il brano è stato registrato negli studi Flowerstudioitaly con la collaborazione di Saverio De Bellis e Antonio Colangelo.




Etichetta: Autoproduzione

Radio date: 29 dicembre 2020



BIO

GENTILE  è un cantautore pugliese, inizia a comporre musica  già da adolescente ispirato dalla passione per il mare. La sua sonorità nasce da ritmi in levare, attraversa  il rock e  approda al pop-indie italiano. Presto il suo primo album anticipato dal singolo “Solo musica” fuori dal 29 dicembre 2020.


Contatti e social


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Le Vele al Vento di Nietta Vessia

Dall' 1 al 15 Gennaio 2021 per la rassegna 'Arte in vetrina 2021' il Centro d'Arte e Cultura  'L. da Vinci'  di Bari S.Spirito espone tre dipinti dell'artista Nietta Vessia dal titolo "Vele al vento".


Nietta Vessia ,  palese di nascita e santospiritese d'adozione, ha studiato presso l'Accademia di Belle Arti di Roma con Scialoja  e le sue prime mostre le ha tenute a Roma : presso la Galleria "l'Etrusca" nel 1970 e la Galleria "il ferro di cavallo" nel 1975. Ha partecipato a diverse manifestazioni aggiudicandosi premi e riconoscimenti ( si ricordano fra i tanti il Trofeo "Magna Grecia" a Taranto nel 1977 ed il Trofeo "Città Bianca" a Ostuni nel 1981 ).

Gioia Bertelli , Ordinario di Storia dell’Arte Medievale presso l’Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari  ha scritto di lei: "Nietta ha un dono magnifico. Ha la capacità di dare forma ai sogni, a quelle immagini indefinite che la nostra mente produce durante il sonno. A volte i sogni sono talmente chiari e realistici da non riuscire a distinguerli dalla realtà ma, una volta svegli, così indescrivibili e profondi che finiscono per esser dimenticati. Quel che rimane dei sogni sono le emozioni e le sensazioni provate, le luci e le ombre, i colori e le linee disordinate e spontanee. Così l’opera di Nietta. Una finestra sul sogno, sulla visione, e la scoperta di un mondo di colori, di luci, di emozioni. Puoi quasi sentire il vento soffiare tra i capelli e il caldo del sole bruciare la pelle, senza dover chiuder gli occhi… il classico sogno ad occhi aperti!".

"Nietta [scrive G.I.C. , una sua cara amica] artista eclettica e creativa, sembra allontanarsi dagli altri artisti contemporanei per la maniera di approcciarsi alla realtà che la circonda.
Ammirando le sue opere traspare un velato senso poetico che però si manifesta nella mescolanza dei colori, nelle sfumature, nei tratti cromatici che danno vita a forme e figure capaci di infondere bellezza ed originalità.
Nella pittura di Nietta vi è la trasposizione delle sue emozioni, della sua interiorità sensibile e sempre tesa alla ricerca della serenità.
E così i colori si fanno poesia e in un'atmosfera fra il sogno e realtà introducono l'osservatore in una dimensione quasi magica e fatata dell'esistenza."

I dipinti sono visibili tutti i giorni della settimana dall'esterno della location (vetrina in via Verdi 7 S.Spirito, quindi in massima sicurezza per quanto riguarda le norme anti-Covid).



Nietta Vessia - Vele al vento
Dall' 1 al 15 Gennaio 2021

Location
Vetrina Centro d'arte e cultura L. Da Vinci
Santo Spirito, Via G.Verdi, 7, (BA)

Orario di apertura
Tutti i giorni, 24/24 h

info evento: 
330454793


A cura dell' Associazione 'Leonardo Da Vinci'

mercoledì 23 dicembre 2020

Be Klaire, People’s Eyes

 su tutte le piattaforme digitali il singolo d’esordio del giovane artista 

 


 

Gaetano De Caro, in arte Be Klaire, originario di Casamassima (BA), a soli 14 anni esordisce con il suo primo singolo coscritto assieme alla sua coach Antonella Sgobio e pubblicato dall’etichetta discografica DMB Management.

“People’s Eyes" vuole essere un  invito ad essere sempre se stessi , è una sorta di analisi tra individuo e società, tra imposizioni e libertà. 
Essere adolescenti e sentirsi sempre  gli occhi della gente addosso ci induce a cambiare, così chi è debole cerca di piacere agli altri dimenticandosi la propria strada. Ho voluto esprimere il difficile tentativo attuale di molti giovani di sentirsi se stessi, in uno spazio ideale di libertà  che identifico con gli occhi della gente comune, che rivela la paradossale esigenza di doversi adeguare alle leggi e alla moda che l'immaginario impone per raggiungere l'accettazione sociale . 
E’ quello che ho vissuto con alcuni miei amici, li ho visti cambiare, ho notato che avevano accantonato i nostri ideali per seguire le diverse mode che ci circondano e ci fanno perdere la nostra unicità. Ho sofferto per questo, ho sofferto perché  li vedevo allontanarsi, ma io non volevo cambiare, ho sempre voluto seguire le mie idee. Per questo credo che gli occhi della gente, spesso, diventino  un ostacolo per l’individualità , soprattutto negli adolescenti.”


Il brano nato in una sessione di scrittura durante il lockdown dello scorso inverno ha coinvolto anche altri professionisti del settore come Giorgio Parisi che ha curato la produzione musicale; L’Orange Studio ,dove è stato registrato e mixato il singolo; Francesco Carrabino che ha invece curato la regia del video disponibile su YouTube ed un ringraziamento speciale va ad Alexandra Ufnarovskaia  (Coprotagonista del videoclip).

Gaetano inizia a suonare la chitarra a 5 anni , a gennaio 2017 partecipa come cantante, allo spettacolo teatrale ‘Si vede bene solo con il cuore’ ispirato al romanzo ‘Il piccolo Principe’, in diversi teatri sia a Bari che a Roma.
Partecipa a  numerosissimi concorsi aggiudicandosi sempre ottimi consensi da parte della giuria e del pubblico. Attualmente studia canto, pianoforte e solfeggio presso l’APULIA MUSICA ED EVENTI di Taranto, dopo anni di studio e dedizione all’arte seguito da diversi noti insegnanti.
Il brano è disponibile su tutti i digital stores, per seguire invece il giovanissimo Be Klaire sui social basta visitare i seguenti link:

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martedì 22 dicembre 2020

Sheffer, Solitudine

 in radio e su tutte le piattaforme digitali 

 



Sheffer, alias Daniele, classe ’99, cantautore della provincia di Milano, cresce con un obiettivo ben chiaro in testa: diventare un musicista, anzi, polistrumentista. Inizia a studiare chitarra elettrica all’età di 9 anni per poi passare alla batteria acustica. Collabora a formazioni di band, suonando e divertendosi come un matto, ovunque ne avesse spazio e possibilità, fino a giungere alla scelta di intraprendere un percorso da solista. Negli ultimi anni, ha imparato a produrre brani (da autodidatta) per costruire e lavorare al proprio progetto inedito con lo pseudonimo “Sheffer”, come cantante rapper/producer.

«Collaboro con Gabriel, ottimo musicista, in particolare chitarrista, ma soprattutto grande amico d’infanzia. Con lui porto a terminare il lavoro, aggiungendo dettagli, arricchendo la produzione elettronica con strumenti acustici e non.
Dopo aver avviato il lavoro e trovato a parer nostro la giusta dimensione, entra in gioco Rosa, la mia manager, figura che organizza al meglio il mio lavoro, la mia testa e mi sprona a fare sempre di più. In lei ho trovato la mia stessa grinta e voglia di fare. Caso vuole che si chiami proprio ”Rosa”, nonché simbolo portante del progetto: la rosa è un fiore che mi ha sempre affascinato, dal colore alla fattezza e rappresenta in tutto e per tutto il mio dualismo lirico con i suoi petali e le sue spine; un lato romantico e uno pungente».


Il singolo “Solitudine” rispecchia la sua voglia di sperimentare e spaziare tra generi: 

«Amo il funk anni ’80, il metal ma anche il pop, mi piace rappare e cantare. Quindi, non voglio avere limiti di alcun tipo e voglio sentirmi libero di potermi esprimere come più mi piace.
Il brano nasce, dapprima “solo” con la chitarra. Scritto in un periodo in cui eravamo costretti ad essere soli, durante il primo lockdown, chiesi a Gabriel di comporre una linea di chitarra che ricordasse la solitudine. Mi inviò una parte che mi colpì subito, che aveva pensato a 70 bpm, per indurre malinconia. Io, al contrario, ho composto il resto dello strumentale a 140 bpm, rendendola più UpTempo e ballabile, così che chiunque avesse ascoltato il brano, non si sarebbe sentito realmente solo.
Anche il testo rispecchia questa varietà di sentimenti: si sente tanta malinconia e voglia di ricevere/dare affetto, il tutto corredato da elementi fantastici, quali l’amico immaginario o la meteoropatia, perché nel momento in cui si è costretti a vivere noia e solitudine insieme, l’unico modo per evadere è con la mente, viaggiando con la fantasia».


Occhi su Sheff! “Solitudine” è solo il singolo apripista di un progetto musicale super moderno, hip hop, rap, alternative, che ci catapulterà di volta in volta in un mondo di suoni esageratamente contaminati.

MultiLink: https://linktr.ee/Shefflower

Alberto “Caramella” Foà “Basta unire i puntini” il nuovo singolo del cantautore che darà il titolo all’album in uscita il 20 marzo 2021

 Una ballad sognante che attinge al patrimonio cantautorale italiano, racconta per immagini le scelte di un uomo e ne disegna il percorso di vita



In radio dal 22 dicembre


"Basta unire i puntini" è il nuovo singolo di Alberto "Caramella" Foà ed è anche la canzone che darà il titolo all'album, in uscita il 20 marzo 2021.

Più di una canzone il brano diventa quasi una narrazione (e al tempo stesso una spiegazione) di un percorso e delle scelte che lo hanno delineato, ma anche di incontri, accadimenti, ricordi, immagini, amori e soprattutto emozioni che vanno via via a tratteggiare l'intensità della vita stessa. Perché in fondo la vita di tutti è sempre in divenire e dipende da ciò che, vivendo, scopriamo. Una confessione d'autore che permette a chi ascolta di essere coinvolto e travolto dalla forza delle parole, arricchite dalla musica suadente e incisiva, composta e arrangiata dal Maestro Massimo Germini, da oltre 20 anni chitarrista del professor Vecchioni e compagno d'arte, avventura e amicizia di Alberto, che di Vecchioni è allievo ispirato. Nel testo di "Basta unire i puntini" anche il contributo di Elisa Alloro, mentre al produttore Lele Battista e al suo studio "Le Ombre" di Milano va il merito di aver costruito un suono originale e schietto. 


«I puntini danno una traccia, un po' come nel gioco della Settimana Enigmistica, con la sola, imprescindibile differenza, che lì la figura è prestabilita, mentre a noi per fortuna è consentito giocare e scegliere quali puntini toccare, e soprattutto su come e con chi» Alberto "Caramella" Foà.

 


Il brano su iTunes store



Come il brano, così anche il video di "Basta unire i puntini" ha preso «la forma antica, meravigliata e meravigliante della fiaba» come racconta lo stesso Alberto “Caramella” Foa, resa con la tecnica originale dei disegni di sabbia realizzati da Nadia Ischia, che ha valorizzato al meglio lo storyboard dell'autore dedicato proprio ad alcune delle sue passioni più accese: i cavalli, le stelle, l'andare contro corrente, i sogni e la musica. 






Etichetta: Engine Records

Radio date: 22 dicembre 2020



BIO


Alberto "Caramella" Foà nasce a Milano l'11 marzo 1964, affamato di vita e emozioni fin da bambino, innamorato da sempre dei cavalli e con il sogno irraggiungibile di diventare il miglior fantino del mondo. In compenso, grazie prima agli studi classici ed umanistici, poi da appassionato di libri e scrittura, riesce a diventare giornalista (di economia e finanza ma anche sportivo), manager di spettacolo, scrittore, sceneggiatore, autore, paroliere ed allenatore/psicologo, appunto, di cavalli. Con una frase che ama ripetere spiega: «Di lavoro, faccio tutte quelle cose che sono sempre meglio che lavorare» e, siccome sono contorno e realizzazione di alcune delle sue grandi passioni, nel farle riesce a infondere un entusiasmo ed un'empatia peculiari. Come è caratteristico il suo stile di scrittura, tagliente ed incisivo quando si tratta di inchieste e notizie, un po' poeta, a tratti romantico e in altri disincantato, quando a uscire dalla penna sono i testi delle canzoni. 

La carriera d'autore lo porta, dai 17 anni, a scrivere per altri, entrando, giovanissimo in Ricordi e in quasi 40 anni, firma e scrive moltissimi brani per altri interpreti. A cantare non ci ha proprio pensato, nemmeno quando i dischi si vendevano ancora. Poi, un po' per gioco e molto per contribuire a un progetto benefico a favore dei terremotati delle Marche, ha accettato di incidere "Dopo la fine del mondo", due anni fa. Ma solo durante il primo lockdown di quest'anno, complici la situazione emotiva e il tempo passato da solo, con la compagnia virtuale del musicista Massimo Germini, connesso da casa propria a comporre canzoni, cede alle pressioni dell'editore e dell'etichetta e scrive il suo primo album. Anticipato da due singoli: a fine agosto "Nocciola (il colore degli occhi)" e dal 22 dicembre "Basta unire i puntini"...


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Lak “Improvviserai” il singolo d’esordio del giovane cantautore piemontese

 Tanto tempo a disposizione e il filo dei pensieri che pian piano si snoda sulle note della chitarra caratterizzano la nascita di questa ballad dalle sfumature pop 



In radio dal 22 dicembre



“Improvviserai” nasce da un dialogo con sé stessi in una di quelle giornate, l’una uguale all’altra, trascorse durante il primo lockdown: a casa, con tanto tempo a disposizione per sistemare pensieri e obiettivi, ma senza la forza di farlo concretamente, mentre frigorifero e tv diventano tentazioni irrinunciabili al pari del continuo scrollare sullo smartphone, inseguendo i trend social. 

Un connubio fra solitudine e voglia di evadere che porta Lak a imbracciare la chitarra e scrivere seguendo il flusso dei pensieri. 

«Dovresti utilizzare quel tempo per raggiungere nuovi obiettivi e migliorarti, ma giri e rigiri per casa pensando a quale possa essere l’idea del secolo o il futuro perfetto, o peggio, cosa avresti potuto evitare e ciò che vorresti cambiare, anche soltanto un po’. Prendo l’acustica, parlo da solo e mi autocritico come ogni volta! E’ più forte di me, la voglia di scappare e andare via di qua.. E non importa dove, come o con chi, così nasce la mia canzone». Lak


Il brano è stato prodotto da VegvisirProducer



Radio date: 22 dicembre 2020 




BIO

Luca Ammazzini - in arte Lak - nasce a Bra (CN) il 1 Dicembre 1993. Fin dalla giovane età sviluppa una passione per la musica tanto che, non appena regalatagli la sua prima chitarra, decide di iscriversi all’indirizzo musicale nella scuola media di appartenenza.

Qui impara le basi dello strumento, della musica classica e l’emozione del suonare su un palco e davanti ad altre persone, un mondo che lo affascina fin da subito.

A 14 anni inizia a scrivere i suoi primi testi, improvvisando accordi studiati da autodidatta ed influenzato da artisti come Max Pezzali, Edoardo Bennato, Alex Britti ed altri giganti del panorama pop.

Nel corso degli anni Lak, affezionato ormai alle sonorità della chitarra acustica, approfondisce lo studio iscrivendosi ad un istituto musicale, conoscendo il suo insegnante di chitarra ed attuale produttore.



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lunedì 21 dicembre 2020

Braska presenta Fez

 Pop, rap e soul quanto basta e la ricetta del nuovo singolo 
della giovane cantautrice

 



“Ho scritto la canzone Fez  per una persona che ho amato tanto”. Dice Braska. 
Il titolo del brano è un omaggio alla nazionalità di questa persona e si riferisce a quanto lontano lo avrebbe  portato con la sua  musica, attraverso la metafora della chitarra. In questo brano si intrecciano continuamente i due mondi da cui l’artista proviene, ossia il mondo rap e quello del cantautorato che omaggia nominando De André nel pre-ritornello. Non è casuale che sempre nel pre-ritornello nomina queste due sue passioni con due versi dedicati, dicendo “Mi sentivo sola, ascoltavo sempre De André” che sta a significare la vicinanza che ha provato come piccola cantautrice/scrittrice verso un pilastro della canzone italiana; ma dicendo anche “Non vivo senza rap ma neanche senza di te” perché questo genere è diventato parte di se per tanti motivi, primo fra tutti la sincerità con cui vengono espressi pezzi di vita ed un concreto aiuto  in un momento difficile della sua vita. Infatti specifica che non riesce più a farne a meno, tanto quanto la persona a cui è dedicato il brano. Fez è pop, Fez è rap, Fez è un po’ soul, Fez raccoglie tante influenze sonore e liriche che nel 2020 si inseriscono bene anche nel contesto musicale italiano.
Nonostante abbia già scritto parecchie canzoni prima di questa gli piace definire “Fez” come un punto di partenza, perché è solo l’inizio di una serie di brani che vogliono racchiudere queste due parti di se attraverso un sound unico e riconoscibile. 


Giulia Cerasoli (in arte Braska), nata e cresciuta a La Spezia, inizia a studiare canto e chitarra nell’anno 2011 presso la scuola Sonic Art Music Academy di Carrara. Ha partecipato a diversi concorsi canori in Versilia, a serate di musica live in piccoli locali e al concorso Clap&Win all’Alcatraz di Milano per ben due anni consecutivi, nel 2012 e nel 2013. Nello stesso anno prende parte a una formazione musical rock/blues con cui porta avanti un progetto di live e inediti fino al 2016. Sempre nel 2013 inizia un progetto discografico con etichetta milanese conclusosi nel 2016. Nel 2014 inizia a scrivere brani musicali (testo e musica) per poi partecipare nel 2017 al prestigioso Premio Lunezia, conquistando un posto in semifinale a Roma. Ha anche preso parte ad un coro gospel dal 2015 al 2018 ottenendo spesso ruoli da solista. In più dal 2016 diventa speaker ufficiale di diversi eventi di sport da combattimento (kick boxing, muay thai) con presentazione all’americana, cantando anche sigle d’apertura dei vari match. Sempre dal 2016 inizia a scrivere testi rap creando un progetto musicale attualmente in corso, il suo ultimo singolo uscito sul suo canale YouTube si chiama “GTT”.

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venerdì 18 dicembre 2020

Aban “Come un Clan” l’mc salentino torna con un messaggio alla scena, un singolo che preannuncia l’uscita, a gennaio, del suo prossimo album “Rap Inferno”

  Una coerenza da rivendicare, un’invettiva contro chi ha tradito il suono della strada, dimenticando le proprie origini.


In radio dal 18 dicembre

 

Come un Clan” è un vero e proprio «messaggio alla scena», un testo tanto diretto quanto duro, che vuole rivendicare un senso di appartenenza chiaro e imprescindibile, espresso senza possibilità di incomprensione dal verso «underground non si fa, underground si è». Aban torna con un singolo che parla della scena attuale e lancia il proprio monito.

«Questo brano nasce dall’esigenza di riuscire a comunicare quello che è stata la scena del rap italiano autentico. Come vuole il suo significato d’origine lontano da accezioni erroneamente negative, il concetto di Clan rappresenta l’unione di sangue, l'unione tra persone accomunate da una territorialità o da una linea di pensiero che le rende simili e che le porta a lottare per gli stessi ideali. Nel rap italiano, oggi, questo ideale si sta sgretolando. Il Clan è stata la forza di una musica che legava le persone che ne facevano parte. Più ci si aggregava insieme verso un obiettivo comune, più si era forti. Come essere umani, prima di tutto» Aban

Il singolo anticipa un ep in uscita a gennaio 2021.




Etichetta: Sud est records

Radio date: 18 dicembre 2020

 

Credits video

Produzione: Kiquè Velasquez

Fotografia e montaggio: Giovanni Cavallini

Regia: Luca Bianchini



BIO

 

ABAN, mc di origine leccese, classe '79, inizia la sua carriera musicale nel 1996. Inizialmente muove i suoi passi come solista dedicando gran parte del tempo al freestyle. Nel 1998, insieme ad altri mc, fonda la “Lupiae Squad”, storica formazione leccese. Nel 2001 si sposta a Perugia diventando mc e selecta del sound Shotta P. In quello stesso periodo incontra Tacco con cui fonda il “Thug Team”. Escono nel 2003 con “Luci & ombre” e, nello stesso anno, entrano a far parte del team due nuovi componenti: Weldgrira,di origine tunisina e Brigante. Nel 2002 Aban, assieme a Shotta P, dà vita al Tnt street club, con eventi nazionali e internazionali (Slim Village - Afu_ra - Grand agent). In collaborazione con Zona Dopa, organizza in Salento, la finale del 2 The Beat presso le Cave di Cursi, durante la quale si distingue nelle battle di freestyle. Tra il 2002 e il 2005 assieme a Shotta P e Ghetto Eden, infuoca le spiagge salentine organizzando party ragga - hip hop sotto il nome di “Scumbenati”. Nel 2005 il Team esce con il nuovo album “Strategie”, 23 tracce autoprodotte, con vari featuring tra cui, Sud sound system e Club dogo all stars. Nello stesso anno, Aban, rientrato a Lecce, conduce per un anno un programma musicale su radio manbassa, con interviste esclusive in diretta con i più grandi artisti internazionali hip hop e raggae. Nell'estate del 2006 il Thug Team produce un mixtape in collaborazione con Grand Agent e Liv Raynge e vari produttori provenienti dagli U.S.A. tra cui Oh no, Star Channel, Illmind. Il mixtape viene accompagnato da un tour che li porta su vari palchi d'Italia. Nel 2006 si forma ufficialmente la crew “South Fam”. Nel 2007, Aban, fonda e gestisce la Sud est records, prima etichetta indipendente del Salento con sede in Lecce. La prima produzione è l'album “Southfam - s.u.d.”. Nel giugno del 2008, esce il suo primo disco solista "La bella Italia" che contiene collaborazioni con Jake la Furia, Marracash, Gue Pequeno, Noyz Narcos, Co’ Sang, Don Joe, donando un'immagine rappresentativa della scena italiana di quel periodo. Nel 2009, con la nuova formazione “Southfam - s.u.d.” (Aban, Brigante, Pasco, Tacco, Dj Wp) produce l'Lp
"Ancora Fuori" riconfermando lo spessore lirico del gruppo, grazie anche all'entrata nel team del nuovo membro Pasco. Il 22 maggio del 2010, esce il primo singolo - “Il girotondo delle beffe - dell’album, "Nessun rimorso".
Nel 2011 prepara assieme a WP (dj e producer della SouthFam) il mixtape "Banned from radio" una raccolta di tracce originali, remix e inediti che viene distribuita in freedownload per tutti gli utenti del sito sudestrecords.com. Il 2011/12 lo vede impegnato nella lavorazione del suo nuovo doppio disco solista "Ordinaria follia", diviso nelle due rispettive parti "The Good Side" & "The Bad Side" forse attualmente il progetto più ambizioso della sua carriera.
Il video del singolo che annuncia la seconda parte del disco "The Good Side", intitolato "16 Barre", con la partecipazione di Noyz Narcos, raggiunge in poco più di un mese un milione di visualizzazioni ottenendo un ottimo risultato per un prodotto indipendente. Nel 2015 produce il nuovo disco "A Ferro e Fuoco" sotto il marchio Sud Est Records, tra le collaborazioni Chicoria, Lou X, Twin Gambino, Kill Mauri, Mopashà, Risy-O.

Nel 2018 esce con “Walkin Dead” (ultimo disco pubblicato, fino ad ora, dal rapper). Tra le collaborazioni troviamo Nex Cassel, Pasco, Bull Brigade.




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Ræstavinvè “Samurai” il nuovo singolo del duo pugliese che unisce la voce e la scrittura di Stefano Resta e Vincenzo Vescera

  Una lotta che si trasforma in danza, elegante e potente a un tempo, interpreta con le immagini il singolo cantato dal duo artistico che si prepara all’uscita dell’album d’esordio “Biancalancia”, supportato da Puglia Sounds Record.



In radio dal 18 dicembre


Il rumore di un piano che riparte sul manto nevoso di una notte colorata dai suoni orientali. Con questa immagine RaestaVinvè pubblica una nuova canzone d'amore dal gusto agrodolce, attingendo ancora dai brani che faranno parte dell'album “Biancalancia”. Ancora una volta il duo pugliese prova a costruire un indie senza tempo: una batteria britannica, un riff di piano sognante e qualche nota di telecaster harristoniana accompagnano la voce dei due cantautori, che si alternano per delineare i contorni indistinguibili di un amore naufragante. 

“Samurai” affonda le sue radici in un brano anglofono di Raesta, ma si smalta di note pungenti grazie alla voce di Vinvè. 


«Il risultato che volevamo raggiungere e che è stato assicurato da Maurizio Loffredo degli Artigiani Studio, era quello di offrire una poetica battaglia in un anno dai sapori compressi» RaestaVinvè


Il videoclip, ancora una volta, è affidato al regista francese Giovanni Di Legami (già all’opera con “Non sono nato ieri” e “Tequila”). Girato a Metz in Francia, è interpretato da Ania Kurek e Reda Brissel e si compone di frammenti che catturano le evoluzioni di un giovane e della sua compagna in una lotta senza esclusioni di colpi da cui i due usciranno arricchiti l'uno dall'altra.

 





L’album “Biancalancia”, di prossima uscita, vede la co-produzione di Maurizio Loffredo ed evidenzia la forte ricerca di nuove sonorità dal sapore internazionale. Intense sezioni ritmiche, tocchi rapidi di pianoforte, suoni sintetizzati e campionati alternati a strati di chitarre ipnotiche, sono il marchio di fabbrica dell’intero progetto. I RæstaVinvE non rinunciano alla poetica leggera ed autoironica della corrente indie italiana, senza però mai avvicinarsi al comune ed attuale mondo dell’home recording, volutamente low-fi.

Il progetto del duo è supportato e co-finanziato da Puglia Sounds Record 2020/2021, la nuova linea di intervento per sostenere e rilanciare il comparto musicale messa in campo da Puglia Sounds, il programma della Regione Puglia per lo sviluppo del sistema musicale regionale attuato dal Teatro Pubblico Pugliese. Un risultato importante per un’azione, unica in Italia, pensata per accompagnare il rilancio dell’attività di artisti, operatori, etichette discografiche, produttori.

Etichetta: VinveMultimedia

Radio date: 18 dicembre 2020


BIO

RæstaVinvE è un duo di origini pugliesi composto da Vincenzo Vescera (Vinvè), produttore e cantautore, e Stefano Resta (Ræsta), medico e cantautore polistrumentista. I due debuttano come unica ma biunivoca entità artistica con il progetto discografico di mutuo soccorso “Biancalancia”, che verrà pubblicato prossimamente. Il loro sound affonda le radici nell’alternative rock (è possibile riconoscere le influenze di alcuni artisti anglosassoni come Radiohead, Elliott Smith, Grizzly Bear), dando uno sguardo alle atmosfere indie più contemporanee e collegandosi anche ad un pop cantautorale italiano più tradizionale. Il 15 maggio 2020 esce il primo singolo estratto dall’album Biancalancia, “Non sono nato ieri". Il 19 giugno arriva in radio il secondo singolo “Senza cuore”, il 9 ottobre è il turno di “Tequila”, per arrivare al singolo “Samurai” in uscita il 18 dicembre 2020.



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