giovedì 27 aprile 2017

PREMIO LUNEZIA 2017 RIAPERTE LE ISCRIZIONI ALLA SEZIONE NUOVE PROPOSTE



Più spazio e progetti per gli emergenti.
Radio Rai e grandi autori per promuovere i finalisti Nuove Proposte, inoltre ad uno di questi andrà il premio "Lunezia on Air" da parte de L’Altoparlante




Il Premio Lunezia annuncia una prima svolta nei programmi del futuro. Vista la crescente qualità dei partecipanti alla sezione Nuove Proposte, il progetto è quello di intensificare la promozione dei giovani emergenti, con spazi più ampi durante il Festival e coinvolgimento di grandi autori.

Nel 2018 verrà aperta anche una peculiare sezione interpreti.
Alla luce di questa progettualità la direzione artistica, grazie alla neo collaborazione con Grazia Di Michele, ha dato vita ad una rosa di affermati autori che si impegneranno a offrire promozioni e aiuti artistici ai finalisti del Premio Lunezia Nuove Proposte.
Tra essi Cesare Chiodo, collaboratore di importanti nomi della musica, Mariella Nava, Bungaro, Fabrizio Moro (quest'ultimo offrirà al vincitore l'apertura delle sue serate) e altri Big che la direttrice artistica Loredana D'Anghera si riserverà di comunicare prima della fine di Maggio.

Ricordiamo che questa promozione è riservata a band e cantautori che potranno iscriversi sino al 12 giugno, facendo capo al sito www.lunezia.it.
La direzione artistica è altresì impegnata nella migliore visibilità televisiva del Premio Lunezia 2017, patrocinato dal Ministero della Cultura e che raggiunge il traguardo della XXII Edizione.

Le date centrali della manifestazione prevedono la partecipazione di otto finalisti Nuove Proposte (messi in rotazione da Radio Rai) e sono in programma il 21 e 22 luglio in Piazza Menconi a Marina di Carrara, serate che vedranno anche i Big premiati.
Inoltre anche quest’anno uno dei finalisti potrà aggiudicarsi il premio per la promozione radiofonica di un singolo "Lunezia on Air" messo in palio dall’agenzia di comunicazione musicale L’Altoparlante.

Almeno altre due date collaterali, sempre a Marina di Carrara, saranno annunciate prossimamente e coinvolgeranno altri Big della musica. 

Sito web ufficiale: www.lunezia.it

Infissi e sicurezza: ecco le caratteristiche da considerare per acquistare finestre inespugnabili

Intervista a Marco Pavanello sulla sicurezza degli infissi

Con il costante aumento della criminalità e i piccoli furti in casa, sempre più famiglie desiderano sentirsi al sicuro essendo certe di avere una casa “a prova di ladro”. Una delle preoccupazioni maggiori sono le entrate principali di una casa, le porte e le finestre.

In particolar modo i serramenti in legno, pur avendo molti pregi, nell’immaginario comune sono più fragili e più facilmente violabili da un eventuale tentativo di effrazione. Infatti, siamo sempre stati portati a pensare che il legno sia un materiale debole, poco resistente, insomma il perfetto incentivo per il malvivente di turno. Ma è davvero così?


Partiamo con una premessa. Dalle statistiche, emerge che i maggiori furti avvengono tra le 12.00 e le 20.00. Più dell’80% degli scassinatori passa dalle finestre.



Come avviene lo scasso?

Siamo portati a immaginare il tipico ladro che utilizza un piede di porco per forzare la finestra, o additittura per infrangerne il vetro: nulla di più lontano dalla realtà. Secondo le statistiche, i ladri entrano dalle finestre utilizzando dei piccoli arnesi, come semplici cacciaviti. Per la precisione quasi il 70% degli scassi alle finestre avviene con cacciaviti con lama di lunghezza tra i 6 e i 12mm.
Quali sono gli elementi che vengono presi di mira?

Principalmente vediamo come il telaio sia l’elemento più gettonato dai malviventi, seguito dalle finestre posizionate a ribalta e la rottura del vetro o la rotazione della maniglia.


1.       Sentiamo cosa ne dice Marco Pavanello, Direttore Commerciale della Pavanello Serramenti

A fare la differenza sono le proprietà intriseche del legno, che permettono all’infisso di resistere efficacemente e di essere durevole nel tempo.
Ma non è solo il materiale (legno, alluminio o PVC) a determinare la resistenza del serramento, bensì anche le ferramenta che giocano un ruolo fondamentale nel fattore sicurezza di una finestra.
Le ferramenta non sono altro che tutte le parti metalliche dell’infisso che tengono unite anta e serramento. Ricordiamo che secondo le statistiche i ladri utilizzano dei cacciaviti per scardinare proprio le ferramenta. Di conseguenza, solamente agendo su questo elemento è possibile escludere la maggior parte dei malintenzionati, ovvero tutti coloro i quali utilizzano piccoli arnesi per manomettere le finestre.
In Pavanello Serramenti utilizziamo le ferramenta antieffrazione Maico, certificate con il marchio di qualità RAL, che garantiscono un’apertura confortevole dall’interno, garantita per oltre 10.000 aperture senza difetto (2 aperture al giorno per 14 anni), ma anche una notevole resistenza alle sollecitazioni esterne. Non solo: Pavanello Serramenti è l’unica azienda italiana ad utilizzare per tutti i propri prodotti i meccanismi con trattamenti TRICOAT (Maico), che permettono di garantire le ferramenta per 15 anni. Si tratta di meccanismi potenziati con 3 strati protettivi che consentono di preservare le ferramenta anche nelle condizioni più estreme. Ciò si rivela un vantaggio per la sicurezza: il TRICOAT infatti non si ossida, mantenendo le ferramenta stabili e durature nel tempo, garantendo così la stessa sicurezza del prodotto appena acquistato anche dopo anni.

2.       Un privato che vuole acquistare dei serramenti per sentirsi più protetto nella propria abitazione come può effettuare la sua scelta? Quali sono le caratteristiche da tenere presenti riguardanti la sicurezza di un serramento?

Sono tre gli elementi da tenere in cosiderazione per scegliere un infisso sicuro: materiali, assemblaggio e installazione. I materiali devono essere di qualità e certificati secondo i più recenti standard del settore, al fine di garantire non soltanto la resistenza degli infissi alle intemperie e al tempo, ma anche la loro robustezza in caso di effrazioni. Nel caso dell’assemblaggio è necessario assicurarsi del corretto montaggio delle parti che costituiscono l’infisso in sede di creazione. Anche se questo parametro dipende molto dai processi produttivi, dalle tecnologie e dalla manodopera proprie dell’azienda costruttrice, è facile assicurarsi della qualità degli infissi anche presso i vari rivenditori. Il terzo fattore da considerare è quello relativo all’installazione. Spesso questo è uno dei punti più critici e meno considerati quando si parla di infissi: molte volte infatti l’installatore non è della stessa ditta dell’infisso o in altri casi non conosce nel dettaglio tutte le caratteristiche e le funzionalità della finestra in questione. Di conseguenza, spesso si può incorrere in problemi più o meno gravi, che possono andare da una vite traballante fino a cedimenti o rotture di elementi che in realtà sono studiati per essere garantiti anni. In Pavanello lo sappiamo e abbiamo studiato una soluzione: gli infissi vengono installati da personale selezionato e formato direttamente da Pavanello Serramenti. In questo modo, oltre a garantire la corretta procedura di installazione dell’infisso, è stato possibile ottimizzare i tempi e ridurre a zero gli eventuali problemi legati all’installazione dell’infisso nella casa o nell’appartamento.
In Pavanello offriamo tre gradi di sicurezza: sicurezza di basesicurezza con ferramenta AHS sicurezza CR2.

1 - Sicurezza di base
Pavanello usa già di base una sicurezza antieffrazione. Infatti, per costruire finestre che proteggano dagli scassinatori non serve cambiare meccanismi, perché tutti i punti di chiusura della ferramenta Multi-Matic (utilizzate dagli infissi Pavanello) sono già dei meccanismi di tipo a “fungo” autoregolante. In questo modo la testa dei funghi si incastra negli scontri di sicurezza sul telaio e ne ostacola di conseguenza lo scardinamento.

2 - Sicurezza con ferramenta AHS
Come step ulteriore, Pavanello offre serramenti che sfruttano la ferramenta certificata RAL a 200 e 300Nm: sono dei valori che corrispodono a scassi provocati rispettivamente da un cacciavite con lama larga da 8 e da 14mm (quindi come visto in precedenza in grado di prevenire il 70% degli scassi).

3 - Sicurezza CR2
L’80% degli scassi avviene sul telaio. Come proteggere anche dal restante 20%?
Pavanello possiede la certificazione CR2, che certifica l’intera finestra: non solo ferramenta, ma anche assemblaggio, installazione, vetro e maniglie a prova di ladro.

Ma spesso avere una finestra a prova di ladro non basta: per una sicurezza in più è possibile collegare l’infisso ad un sistema di allarme. Pavanello Serramenti offre due tipologie di allarmi.
I kit a sorveglianza d’apertura e quelli a sorveglianza di chiusura.

Il primo è il classico allarme che viene attivato quando l’anta lascia il telaio, ma presenta una serie di limiti. Ad esempio, se l’anta della finestra è aperta ma appoggiata al telaio, l’allarme non scatta (questo perché la parte magnetica dell’allarme è montata sull’anta ed è quindi fissa).
Il secondo kit è più evoluto e supera il limite dell’allarme a sorveglianza d’apertura. La sorveglianza di chiusura è progettata in modo da far scattare l’allarme quando si aziona la maniglia (cioè quando la ferramenta si muove). Con questo tipo di allarme non è possibile “ingannare” il sensore in quanto l’allarme può scattare anche con l’anta chiusa ma con la maniglia aperta.

3.       Come verificate l’effettiva resistenza dei vostri serramenti ai tentativi di scasso?
In Pavanello Serramenti siamo molto attenti al tema della sicurezza: proprio a questo proposito abbiamo studiato diversi test che ci permettono di analizzare la resistenza e la durabilità di tutti i nostri serramenti sia in caso di intemperie sia in caso di tentativi di effrazione (per tutte le finestre certificate CR2). Nel nostro stabilimento effettuiamo dei test rigorosi, scientifici e precisi per controllare diversi parametri degli infissi e delle loro parti simulando molti scenari avversi – dai danni provocati dalle intemperie fino ai tentativi di scasso veri e propri. Ci accertiamo che tutti i materiali utilizzati e testati in laboratorio mantengano le stesse caratteristiche anti-effrazione anche a distanza di anni, in modo che gli eventuali malintenzionati facciano la stessa fatica che farebbero su un infisso appena montato.
Le ultime collezioni (tra cui Sinthesi 2.0) vantano livelli di sicurezza nettamente superiori a quelle passate. Lavoriamo costantemente per studiare i nostri prodotti e renderli il più sicuri possibili affinché i nostri clienti possano essere sempre un passo avanti ai ladri. Dormire sonni tranquilli non dovrebbe essere un optional, soprattutto quando si parla di finestre: esse sono i nostri occhi sul mondo, e proprio per questo è necessario essere certi della loro sicurezza. Sempre.

Francesco Pastoressa
Ufficio Stampa L’Ippogrifo®
Tel. +39 040 761404
www.ippogrifogroup.com

mercoledì 26 aprile 2017

Ginevra presenta il suo singolo “Feel the pain”



in radio l’interessante brano  della cantante umbra


Ginevra presenta “Feel the pain” il suo singolo ."Feel the pain” è senza dubbio un brano  interessante che sicuramente colpirà gli ascoltatori.  Incisivo e raffinato è un pezzo ben strutturato, diretto che arriva subito al cuore e lo avvolge in una calda melodia.
Per il tempo in cui ci lasciamo trasportare dalla voce di Ginevra dimentichiamo per tre minuti di essere in Italia e sogniamo di vivere una vita alternativa che nella realtà non ci appartiene. Lo scopo della musica e questo, farci viaggiare da una parte all'altra del mondo semplicemente facendo play su un brano e ascoltarlo in qualunque contesto ci troviamo ad una velocità immaginativa senza limiti. Ma c’è anche il tempo per tornare alla normalità ed essere consapevoli di aver sentito qualcosa che ci è rimasto dentro.
Ginevra si propone così con questo lavoro, cercando di sollecitare l’ascolto del pubblico e degli addetti ai lavori, con la forza e la speranza di poter lasciare un segno. Un segno che possa catturare   i giusti consensi per farla continuare a crescere e ad immagazzinare l’energia necessaria per avventurarsi nel difficile sentiero che ha come punto d’arrivo la realizzazione di una passione e di un sogno. 
Ginevra Piccini in arte solo Ginevra, nasce a Terni il 7 settembre 1999. Si appassiona fin da subito al genere Punk- Rock. Come chiunque ha la grande passione per la musica inizia a prendere le prime lezioni di canto Ma nelle sue vene scorre sangue Dark ed è con l’ascolto e l’interesse per i più grandi miti di questo genere che si forma e cresce.
La sua passione si fa giorno dopo giorno sempre più grande e la voglia di crescere e sempre costante tanto da affrontare sempre con più impegno il lavoro per una crescita professionale.
Collabora con il noto compositore Francesco Arpino e con la partecipazione del celebre bassista Phil Spalding ha la soddisfazione di realizzare una prima esperienza in studio registrando un album inequivocabilmente rock.
Il 2017 con la Ghiro Records si presenta al pubblico radiofonico con il singolo Feel the pain.

Press, radio, Tv Agency
DCOD Communication By GB Play

lunedì 24 aprile 2017

LISA GIORÈ “PARLO DI TE” È IL NUOVO SINGOLO ESTRATTO DALL’ALBUM “LE VIE DELL’INSONNIA”



La cantautrice senese descrive in musica l’iter evolutivo di una storia d’amore: dai primi passi fino alla trasformazione che accompagna i cambiamenti caratteriali dei due protagonisti.




Parlo di te” è la lucida analisi dell’evoluzione di una storia d’amore che è cambiata col tempo insieme alle persone che l’hanno vissuta e che attraversando la scoperta dei difetti dell’altro, le intemperanze caratteriali e tutto ciò che è accaduto negli anni, è maturata fino a diventare un rapporto solido e sereno.



Le vie dell’insonnia” è un album dall’identità musicale eclettica. Una radice pop-cantautorale sfiora in ogni brano rock ed elettronica, swing e folk. Si viaggia fra brani ritmati e pieni di cambi di tempo repentini a altri più eterei e sofisticati, senza perdere mai di vista il senso della melodia.


DICONO DI LEI

Incanto surreale e fantastico con il suo timbro di voce, per questo motivo si respirano ovunque tonalità e sapori di boschi e fiabeschi dipinti...” Red, Sound 36

Le vie dell’insonnia dunque, eccezion fatta per questo e pochi altri passaggi, non si vuole mescolare sugli scaffali dei tanti tutti uguali”. Luca Marsi, Full Song

"Un lavoro sentito e ricco di ispirazione.” Marco Vittoria, Vento Nuovo

"Lisa Giorè dalla sua ha l’incanto di chi conosce ciò di cui parla” Gianluca Clerici, Just Kids Magazine

"Piace al primo ascolto per la leggerezza nel trattare temi pesanti. È questo il segreto della musica pop, e la giovane Lisa Giorè, sembra averlo capito al primo disco. Vedremo in seguito …” Alligatore

"Voce sicura e duttile, testi solidi e intelligenti senza sbavature, musiche e arrangiamenti raffinati, il tutto arriva con naturalezza estrema benché non sia affatto immediato, easy listening per intenderci.” Shake, Grandi Palle di Fuoco

"La Giorè non sceglie mai cose scontate nè tantomeno scrive testi filiformi e snelli per una conversazione popolare: l’intimità e l’introspezione passa anche attraverso metafore e allegorie che delle volte sanno di epico e altre volte di “psichedelicamente” personali.” Exit Well

"È un esordio importante, questo ''Le vie dell'insonnia'', parecchio positivo sul piano musicale come su quello testuale: Lisa Giorè è una giovane promessa del cantautorato nostrano” Music Map

"Alla faccia dell’esordio! Mi sembra l’opera, il lavoro, e l’impegno di una cantautrice navigata ed esperta che ha tanto, ma tanto, da dire e, soprattutto da cantare!” Vanni Versini, Onda Musicale

"Un disco ispirato e sinceramente reale “. Box Musica

"Un album dall’anima eclettica; il pop e lo stile della cantautrice sposano in ogni traccia del disco il rock, con un occhio anche all’elettronica più d’avanguardia, poi a chiudere in originalità vi sono puntate allo swing e al folk. (…) Album consigliatissimo ma attenzione a non rimanerne stregati.” Quadri Project

"Un disco di musica leggera italiana, un lavoro squisito che sceglie con cura il target di pubblico adatto ad un simile ascolto.” Marco Vigliani, Sound Contest

"Un susseguirsi di canzoni ricercate sia a livello testuale, armonico e di arrangiamenti, una fatica che ha sicuramente dell’ottimo per essere un esordio”. Giovanni D’Iàpico, Audiofollia

"Lisa Giorè dimostra di avere le idee ben chiare e di avere tutte le capacità per realizzare le sue idee. Il risultato finale è una passeggiata su sentieri di erba alta a piedi scalzi: una sensazione di libertà contagiosa.” Viva Low Cost

"È un progetto molto ben curato, da cui traspare l’impegno e la passione per la musica della Giorè.” Marco Selvaggio, Musica intorno

"C'è una forte atmosfera creata da un intrigante intreccio di sonorità (quasi) acustiche leggere e delicate.” Clip Bands

"Un disco di matrice pop che sa spaziare dal folk, allo swing, all’elettronica e nel quale ogni brano è una storia a sé. Decisamente un lavoro degno di un orecchio sensibile e attento.” Cinzia Canali, Non Sense Mag

"Le vie dell’insonnia è un disco che vale la pena di ascoltare, ma non solo, è un disco con cui è molto facile fare amicizia e condividere momenti della quotidianità” Eleonora Montesanti, La Musica Rock


Etichetta: Volume! Discografia Moderna
Distribuzione: Boxtune/Believe Digital



BIO
Elisa Giorello, in arte Lisa Giorè, nasce a Siena nel 1986. Bassista per ripiego, cantante per ostinazione, cantautrice tardiva, è cresciuta immersa nella collezione di musicassette e cd della madre, sviluppando una precoce predilezione per i lavori di Alice, Franco Battiato e Matia Bazar. A quindici anni inizia a studiare musica partendo dalla chitarra, per poi scegliere il canto moderno come materia principale già l’anno seguente ed aggiungendo infine lo studio del basso elettrico dieci anni dopo, durante un momento di crisi personale in cui aveva deciso di abbandonare il canto. Scrive i primi inediti intorno al 2010, ma il progetto legato a questi si arena più volte fino ad essere abbandonato. Nel 2014, decisa a riprendere in mano i brani rimasti incompiuti, ricomincia la ricerca di musicisti disposti a collaborare, in seguito alla quale arriva l’incontro con il chitarrista Leonardo Montalbano, seguito dal batterista Nicolò Grascelli e da Debora Porciello, pianista e flautista con cui la cantante collaborava già da tre anni: nasce così La Fabbrica di Polvere, la band con cui il progetto di inediti riuscirà finalmente a trovare una concretizzazione. Dal 2016 in poi decide di presentarsi come solista utilizzando per la prima volta lo pseudonimo Lisa Giorè, pur continuando a collaborare in studio e nei live con i tre amici: a settembre è uscito il primo album le vie dell’insonnia, una raccolta di dieci brani che raccontano gli anni di un’evoluzione avvenuta attraverso turbolente tempeste cerebrali.


Contatti e social

Website: www.lisagiore.it
Facebook: facebook.com/lisagiore
Twitter: twitter.com/lisagiore



giovedì 20 aprile 2017

LA DIFFERENZA “TIRA A CAMPARE” È LA REINTERPRETAZIONE DELLA CELEBRE COVER DI E CON EDOARDO BENNATO CHE ANTICIPA L’USCITA DEL NUOVO ALBUM “IL TEMPO NON (D)ESISTE”



La band abruzzese, con alle spalle una solida esperienza forgiata da un’animata attività concertistica e da un ventaglio di risultati da classifica, propone la rivisitazione di un brano del ’74 che si adatta perfettamente a tematiche sociali di grande attualità.



Quando Edoardo Bennato scrisse “Tira a Campare” per Napoli le cose erano molto diverse. Ma le canzoni, quando sono importanti come questa, vivono di luce propria abbracciando altre storie e sfilandosi dalla narrazione originaria per poi sconfinare verso nuove malinconie senza chiedere permesso, prestando così la voce persino a chi al tempo della prima pubblicazione non era ancora nato.
Ed ecco come una dedica d’amore contrastato ad una città diventi la più attuale delle ferite, con una generazione in bilico tra la rabbia del dover andar via e la riflessione sul restare, la più impietosa possibile.
Quel “c’è ancora un po’ d’umanità” del finale del brano ora non potrebbe che esser letto con acuminata ironia, resta comunque il dubbio di un mondo che sente di non avere scelta, e che la vita, quella vera, sia necessariamente altrove, come chiosava qualcuno.




Lontani anni luce dall'emulazione rigorosa di repertori di big shots della musica italiana, i ragazzi de La Differenza si propongono con un live intenso e sorprendente, zeppo di materiale divulgato tra i '70 e gli inizi dal duemila, letto però con lo spirito di chi pubblica canzoni mai sentite prima.
Il loro album in uscita in maggio per Smr/Universal, “Il Tempo Non (D)Esiste”, prodotto da Stefano Severini & Raffaele Zaccagna, è così un richiamo allo splendore del repertorio meno noto di alcuni tra i più grandi artisti del periodo, una ricerca mai pedante ad uso delle nuove generazioni, seppur priva di compiacimento nostalgico.

Etichetta: Smr/Universal
BIO

La Differenza è al quinto album, la maggior parte dei quali pubblicati con Major Companies. Grande esperienza live anche al di fuori dei confini italiani e tanti risultati di classifica con alcuni singoli tratti dai loro precedenti lavori. La Differenza è stata seconda classificata a Sanremo Giovani nel 2005, esperienza interessante e molto particolare. Dal 2016 è tornata a collaborare con Stefano Severini, il produttore storico della band, nel progetto di divulgare in modo attuale composizioni di grandi artisti e materiale che sembra attualissimo malgrado gli anni. L’album di prossima pubblicazione per Smr/Universal, dal titolo Il Tempo Non (D) Esiste”, è appunto una finestra sullo splendore del repertorio meno noto di alcuni tra i più grandi artisti del panorama musicale italiano, un delicato lavoro di ricerca e approfondimento ad uso delle nuove generazioni, seppur privo di compiacimento nostalgico, che vede la partecipazione di artisti del calibro di Edoardo Bennato, Enrico Ruggeri, Ron, Eugenio Finardi, Alex Britti, Alberto Fortis, Omar Pedrini, Garbo e Tony Cicco della “Formula 3”. La band è composta da Fabio (voce, chitarra e piano), Jakka (tastiere e sequenze), Mattia (chitarre), Davide (batteria) e Francesco (basso). Fabio e Mattia dal 2009 sono componenti della Nazionale Italiana Cantanti.


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mercoledì 19 aprile 2017

MICHELE CRISTOFORETTI “L’ALBUM DELLE POSE” È IL NUOVO SINGOLO ESTRATTO DAL DISCO D’ESORDIO “MUOVITI”


Il timbro graffiante, che è ormai marchio di fabbrica del rocker trentino, si presta ora ad una canzone di intima profondità che celebra all’ennesima potenza il pop/rock melodico italiano.

Il racconto di quella serie di atteggiamenti assunti da una persona in un periodo rivoluzionario riguardante il proprio essere ed il mondo che lo circonda. Questo il leit motiv del nuovo pezzo di Michele Cristoforetti.

«Quando ho scritto quel primo verso non avrei mai immaginato di metterlo in musica (…) Avevo rotto il ghiaccio con me stesso, mi ero scoperto completamente, accendendo tutte le luci». Michele Cristoforetti





Le tematiche dell’amore, della dipendenza, dell’analisi sociale e personale e dello scorrere del tempo, fanno del nuovo album del musicista, un lavoro artistico maturo ed ideologicamente eclettico. Si passa infatti da momenti narrativi caratterizzati da uno sguardo più generalista ad angoli di intimità carichi di sentimento. A fare da culla sonora al tutto è quel pop/rock melodico italiano capace traghettare l’emotività di chi lo ascolta verso le stanze più recondite della propria sensibilità.

HANNO DETTO DI LUI

Tutto l'ascolto scivola con un piglio decisamente impegnato sul piano emotivo, un suono che tende a rendersi pulito e mai arrogante (…) “Muoviti” è un buon ascolto che racconta di se.” Paolo Tocco, Deapress

"
Un bel pop italiano dalla facciata mainstream con andamenti “cubani” e spiritualità rock da main stage con le chitarre firmate da un guru della scena italiana.” Box Musica

"Non possiamo non citare come prima cosa in un disco che si fa bello di pop nel più classico stile letterario italiano da anni e anni a questa parte. Elettronica quanto basta, quasi trasparente, un mood sincero di musica suonata e di chitarre che strizzano l’occhio a radici di rock…e, inaspettatamente, l’ascolto restituisce un sapore intimo e quasi solitario.” Loud Vision
"Da un passato consumato di band di provincia, tra cover di lusso di buon rock che ha fatto la storia di molti adolescenti degli anni '80, direi che il pop di Michele Cristoforetti oggi esce maturo e decisamente ricco.” Paolo Polidoro, Musicalnews


"Cristoforetti porta a casa un disco che di pop si nutre e di riflessioni personali – anche particolarmente profonde – si fa bello.”
 Alessio Primio, 100Decibel

"Michele Cristoforetti fa scorrere lungo lo stivale il suo morbido e intelligente pop d’autore.” Blog Della Musica

“Un album il cui percorso e la cui scrittura spiega e pieno quanto sia bello il concetto di umiltà, semplicità e onestà intellettuale”.
 Stefano Rossoni, Sound 36

"la musica di Michele Cristoforetti fa del pop con il cuore di chi non ha la presunzione di essere o di avere più di chissà chi…ed il gioco è fatto. Semplice, con i mezzi e con la pelle che si ritrova”. 
Marco Vittoria, Vento Nuovo

"Muoviti” è un lavoro parecchio ispirato, e una conferma è rinvenibile nei testi, vero punto di forza del disco, mentre le melodie accattivanti ma senza eccessi contribuiscono a farne un prodotto valido sotto tutti i punti di vista." Piergiuseppe Lippolis, Music Map

"Muoviti un disco che, nonostante la sua facciata patinata, rivela particolari di una personalità e un’umanità fragile, incerta e reale, come la voce non pulitissima e per niente neutra nella dizione che, in qualche modo, riesce ad affascinare. E poi c’è quel bellissimo e sottile velo di malinconia che mette in luce la sincerità di un musicista che parla al proprio pubblico prima come uomo e poi come personaggio di scena.” Alessandro Riva, Musicletter


Etichetta: Stivo Records
Management: Onda Musicale Promotion (www.ondamusicalepromotion.it)

BIO
Michele Cristoforetti si affaccia al mondo musicale nel 2005 quando inizia a suonare la chitarra nel garage di casa con un paio di amici. L'anno successivo forma una prima band formata da due chitarre, basso e batteria, che propone cover rock italiane.
Nel 2008 la band prende il nome Kascade e inizia a suonare in molti locali della provincia trentina, mettendosi in evidenza grazie alla buona tecnica ed ad una personalità distinta nelle interpretazioni. Nel frattempo la band cambia più volte il suo assetto, acquisendo una connotazione sempre più professionale e completa, e in questo periodo vengono sperimentate sonorità e idee rappresentative per la band. Inizia così il percorso solista di Michele Cristoforetti portando racconti di vita attraverso versi e melodie intimi ed intensi. Il 2013 è l'anno dell'ultimo lavoro come hard rock band, che peraltro ottiene un ottimo riscontro da parte della critica specialistica. Michele sente che è arrivato il momento di mettersi in prima persona per trasmettere i messaggi e le atmosfere con la massima personalità e coerenza artistica. Nasce quindi il "progetto musicale Michele Cristoforetti" che, grazie al sostegno di Onda Musicale, si affaccia al panorama musicale nazionale attraverso delle canzoni che riusciranno a catturare l'interesse e la curiosità di molti grazie a melodie accattivanti e a testi di notevole spessore. Nell'estate 2016 il brano "Sigaro Cubano" vede la preziosa collaborazione di Maurizio Solieri, chitarrista storico di Vasco Rossi. Solieri partecipa alla produzione del brano e compare nel videoclip di un vero e proprio "richiamo alla ricerca della felicità in elementi alla portata di mano". Segue, a fine anno, l'uscita di "Muoviti", disco d'esordio da solista, dal quale Cristoforetti estrae   i singoli “Il Mio Tempo”, “Sigaro Cubano”, “Capita che” e "L'Album delle Pose". Il ricavato della vendita di "Muoviti" viene devoluto ad Athena Onlus Trentino.



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