“The
Man into the map”
Dal
6 al 12 luglio, al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia
Leonardo Da Vinci di Milano, la quinta edizione del festival dedicato
all’arte e all’innovazione tecnologica
Milano,
8 giugno 2015
– Appuntamento tra i più significativi dell’estate milanese,
torna per la sua quinta edizione il festival dedicato all’arte e
all’innovazione tecnologica Video
Sound Art a
cura dell’associazione culturale Le
Cicale dell’Arconte
e con il contributo del Comune
di Milano
e della Regione
Lombardia.
Ospite per
il secondo anno al Museo
Nazionale della Scienza e della Tecnologia
di Milano dal
6 al 12 luglio,
il festival presenta il nuovo capitolo di un programma biennale,
inaugurato lo scorso anno, dal titolo “The
Man into the map”.
Al
centro dello spazio performativo che ospita gli interventi di Video
Sound Art, uno dei simboli del Museo: il Transatlantico
Biancamano.
Quest’anno, infatti, l’area Polene, la Sala Biancamano e
naturalmente la facciata del Transatlantico saranno animati dalle
opere degli artisti di Video Sound Art, vere eccellenze all’interno
del panorama internazionale.
In
questa nuova edizione del festival, arte, tecnologie digitali e nuovi
sistemi di comunicazione dialogano tra loro in un rapporto che si fa
sempre più sinergico grazie anche alle collaborazioni che il
festival stringe con importanti istituti di ricerca scientifica,
primo fra tutti il Politecnico
di Milano,
con cui Video Sound Art firma nuove produzioni artistiche sul tema
che, da due anni, attraversa come un fil
rouge
la manifestazione: “The
Man into the map”.
Negli
ultimi 15 anni, la ‘mappa’ è assurta a strumento espressivo per
eccellenza, e molti artisti, partendo da questo concetto, ne hanno
scomposto l’idea di neutralità, alla base delle rappresentazioni
cartografiche, dandone nuove letture e reinterpretazioni: ne sono
nate originali raccolte di opere raffiguranti itinerari e territori
personali, mappe
geografiche o metropolitane, cartografie concettuali, interattive,
raccolte di dati e mappature sonore, al cui centro trova naturalmente
posto l’individuo, invito ad indagare il rapporto
tra uomo e mappa.
Il
programma artistico: le anteprime, il percorso tecnologico e le nuove
produzioni internazionali
Facendosi
sempre più racconto visivo del confronto tra l’universo digitale e
le nuove frontiere dell’arte, la quinta edizione di Video Sound Art
si presenta particolarmente ricca per numero e varietà di
appuntamenti: videoinstallazioni, performance live, dimostrazioni,
concerti, videomapping. Tutte le opere presentate, inoltre,
descrivono due macro aree di interesse: da una parte le nuove
produzioni presentate in anteprima
al festival, dall’altra un
ideale percorso
tecnologico
che consente al fruitore di cogliere anche gli strumenti digitali
utilizzati e il contributo tecnologico all’estetica artistica.
Infine, quasi a celebrare il primo lustro della giovane ma già
convincente storia del festival, tornano alcuni dei migliori
artisti selezionati
nelle precedenti edizioni di Video Sound Art, con nuove e originali
opere.
Le
anteprime e le produzioni di Video Sound art
Dalla
collaborazione con il Politecnico di Milano e con Monica
Bordegoni
nasce la nuova produzione di Video Sound Art, con la direzione
artistica di Laura
Lamonea:
“I
meet you, I remeber You” (2015),
installazione video-olfattiva ispirata dalle immagini di alcuni
filmati dell’Archivio Prelinger, raccolta di ‘video effimeri’
di rilevanza storica, sulla vita culturale e sociale del Nord America
dagli anni Trenta agli anni Ottanta. L'installazione
è stata realizzata in collaborazione con Oikos
Fragrances,
società̀ specializzata nella progettazione di profumazioni
d'ambiente e tecnologie per la loro diffusione. La tecnologia
brevettata SFR (Solid Fragrance Release) permette di utilizzare
fragranze, profumi e note odorose allo stato solido che vengono
diffusi naturalmente, per semplice ventilazione.
Tra
i video dell’Archivio Prelinger, “Robot at the mit lab” è
stato ispiratore per l’opera “Were
Robort” (2015)
con
lo sviluppo tecnologico di Giorgia
Petri del
duo
Calembour,
che firma il lavoro. L’opera si propone di indagare il rapporto tra
passato e presente attraverso l’uso della tecnologia. Prodotta da
Video Sound art, il lavoro ha la particolarità di interagire
direttamente con il precedente “I
meet you, I remeber you”.
Dall’incontro
tra le nuove tecnologie, le forme classiche di rappresentazione e
un’indagine sociologica sul tema dei riti e della ritualità
dell’uomo nasce invece la terza produzione di Video Sound Art, da
un’idea di Laura
Lamonea
e Ivan
Casagrande Conti:
“Bodymap”
(2015), video installazione complessa realizzata con 15 schermi che
simultaneamente riproducono parti del corpo umano su cui vengono
videomappate immagini relative a differenti riti sociali.
Tra
gli altri protagonisti di questa nuove edizione, i milanesi Otolab,
collettivo fondato nel 2001, impegnato nella realizzazione di opere
sperimentali nell’ambito dell’arte digitale e della musica
elettronica. Per Video Sound Art il collettivo realizzerà
l’installazione ambientale audiovisiva
“Acrossing
Luma”
(2015),
risultato del laboratorio creativo tenuto a giugno sul tema
“Attraversamenti, Mutazione e Cambiamento”. Frutto dell’indagine
sul rapporto simbiotico tra suono e immagine, e sulle percezioni
sinestetiche sono gli Strumenti
autoprodotti (2015),
realizzati
secondo
i
principi dell’etica Do
It Yourself,
che gli Otolab presentano al pubblico, anche con dimostrazioni
performative (10 luglio, ore 21).
Non
solo il Transatlantico, anche il Blériot XI, monoplano celebre per
la transvolata della manica nel 1909, ora esposto al Museo nella
sezione Trasporti Aerei, è al centro di una delle opere presentate
in questa edizione di Video Sound Art: l’installazione
dell’architetto e designer Davide
Angheleddu,
“La
mappa del Blériot” (2015),
ovvero una singolare mappa bidimensionale dell’aereo.
Il
percorso tecnologico
Nomi
già noti e cari al pubblico del festival, tornano alcuni
protagonisti del panorama artistico contemporaneo che a Video Sound
Art presentano le loro nuove produzioni. I
lavori sono inseriti all'interno di un percorso dedicato all’impatto
delle nuove tecnologie nell’ambito della produzione creativa. La
divisione in categorie permette ai fruitori di riconoscere gli
strumenti digitali utilizzati nella creazione delle singole opere.
L’artista
e designer americano, direttore del Data Art Creative Lab di Google,
Aaron
Koblin,
in collaborazione con il regista Ben Tricklebank
presenta
l’opera di data
visualisation
“Light
Echoes”
(2013),
primo capitolo di una serie attualmente in corso d'opera: un
laser a bordo di un treno in movimento trasmette, sui paesaggi che
attraversa, tracce di luce; così, spazio e tempo si dissolvono in
immagini che traducono impulsi di dati sotto forma di luce, facendo
riflettere terra e materia.
L’artista,
programmatore e vj giapponese Daito
Manabe presenta
il suo recente “Right
Brain” (2015),
progetto di interactive
design
nato dalla collaborazione con la compagnia di danza giapponese
Elevenplay.
Lo
studio di animazione londinese Zeitguised
presenta l’opera di
motion graphic
“Ectopic”
(2014),
mentre
dell’art director tedesco Daniel
Rossa
il festival propone il videomapping
“Sydney
Opera House” (2012)
sulla facciata dell'Opera House di Sidney, omaggio all'architetto
Jørn Utzon.
Il
regista e autore parigino François
Vogel
presenta due nuove opere: in “Marchant
Grenu”
(2013)
l'artista
interpreta
la poesia di Henri Michaux “Marchant grenu” mentre sale le scale
di Montmartre; la più recente
“Elongation”
(2015) è un’imponente videoinstallazione realizzata con 12
schermi.
Infine,
Ced
Pakusevskiy,
anche noto per essere stato il primo art director di MTV
International, oltre che per i numerosi riconoscimenti internazionali
ricevuti per il suo lavoro, presenta in
esclusiva
per il festival Video Sound Art l'opera “Range”,
videoinstallazione
riflessa in un piccolo lago artificiale sensibile al suono.
Gli
appuntamenti live: mapping, performance e concerti
Già
protagonista durante la scorsa edizione del festival, torna
quest’anno con un opera originale appositamente realizzata per il
festival, l’illustratore milanese Beppe
Giacobbe,
autore delle immagini che costituiscono l’oggetto del videomapping
sulla facciata del Transatlantico Biancamano “Mare
Senza”,
realizzato da Nobu
Lab con
musiche di Francesco
Di Loreto interpretate
dal vivo (tutti i giorni alle ore 21 e 23.30).
Il
Transatlantico sarà la superficie su cui verrà realizzato anche il
videomapping di Francesco
Briganti che
nell’opera
“Sonar” ripropone
la storia del sonar
partendo
da
tre
distinti punti di vista: geografico, storico e scientifico (tutti i
giorni alle ore 21.15 e 23.45).
Tra
le nuove produzioni presentate quest’anno, anche la performance di
danza interattiva di Micron,
“Punti
Linee superfici”,
con coreografie e performance di Serena
Zanconato,
produzione visual di Rajan
Craveri
e musiche originali di Ozmotic.
Una sperimentazione coreografica ispirata al pittore Vasilij
Kandinskij che incontra nuove evoluzioni visive e sonorità
tecnologiche (il 7 e 8 luglio alle ore 21.30).
Il
6 luglio, alle ore 22.30 in Sala Biancamano, gli Otolab riproporranno
la performance audio visiva Dystopia:
sulle
tessiture ritmiche dub/techno di Massimiliano Gusmini) si sviluppano
le atmosfere ambient/noise, generate da strumenti autocostruiti
(Lumanoise)
e suonati con luci crepitanti e fluorescenti da Luca Pertegato.
Non
solo arti visive, Video Sound Art è anche vetrina delle nuove
tendenze musicali
del panorama internazionale. Quest’anno, la direzione artistica
della sezione ‘Sound’ è stata affidata al musicista, direttore
artistico e sound artist Marco
Mercuzio Peron,
voce, chitarra e synth degli Arirang,
che dopo
il
successo della passata edizione tornano al Museo della Scienza e
della Tecnologia anche quest’anno, ad inaugurare il programma dei
concerti, l’8 luglio alle ore 22.30. La stessa sera, a seguire (ore
23.30) si esibiscono i Giӧbia,
band
psichedelica
italiana tra le più influenti degli ultimi anni. Da Ivrea arrivano –
il 9 luglio alle ore 22.30 – i Drink
to me,
con il loro sofisticato tecno-pop e l’ultimo album Bright White
Light (2014).
Talentuoso
musicista e compositore britannico di adozione berlinese, Greg
Haines è
atteso il 10 luglio (ore 22.30). Con all'attivo cinque album da
solista e l'ambizioso side project Alvaret
Ensemble,
condiviso con Jan Kleefstra, Romke Kleefstra, Sytze Pruiksma, a
cavallo tra world music e free-impro, Haines torna in Italia dopo
anni di assenza e per l'occasione, abbandonando synth e modernariato
analogico, torna a sedersi al suo pianoforte, da cui tiene una
performance che oscilla fra la poetica intimista e l’estetismo
melodico.
L’11
luglio, alle ore 21.30 sono in scena Giacomo
Carlone e Benoit Trigari,
in arte DaEDAL,
con il loro primo Ep “Ai” completamente autoprodotto, live in
anteprima assoluta a Video Sound Art. L’esibizione del duo milanese
farà da apertura al concerto di Vaghe
Stelle (ore
22.30), il più recente progetto del musicista e producer torinese
Daniele Mana, che trae ispirazione dalla scena krautrock anni ’70:
atmosfere rarefatte che puntano al centro del dancefloor, colpendolo
con i suoi ritmi ipnotici e suoni psichedelici.
L’
Open Call di Video Sound Art
Anche
quest’anno, accanto agli artisti invitati al festival, attraverso
una Open Call Video Sound Art lancia un bando per selezionare giovani
talenti nell’ambito delle visual
art
e, per la prima volta, anche nell’ambito della produzione musicale.
Ai partecipanti è stato chiesto di realizzare un’opera, visiva o
musicale, su tema “The
Man into the map”
a partire elementi dati, raccolti in due librerie di Video Sound Art:
12 video selezionati tra quelli dell’Archivio Prelinger (cfr. la
pagina
del bando sul sito VSA ) e 12 tracce sonore prodotte dagli
artisti di Video Sound Art
(cfr. la pagina
del sito dedicata al bando).
Due
giurie d’eccezione selezioneranno le opere vincitrici: per la
sezione arti visive, a presiedere è l’artista e regista François
Vogel,
e accanto a lui Enrico Benincasa, Emmanuel Cuisinier, Rajan Craveri,
Laura Lamonea, Bertram Niessen, Ced Pakusevskij, Davide Sgalippa,
Frieder Weiss.
La
giuria musicale, invece, con presidente Marco
Mercuzio Peron
è composta da Steven Jonger, Iokoi, Jen Reimer & Max Stein,
Painè Cuadrelli, Bertram Niessen, Enrico Benincasa, Giacomo Carlone.
Il
25
giugno
verranno decretati i vincitori
delle Open Call, che parteciperanno così alla quinta edizione di
Video Sound Art, accanto ai grandi nomi del panorama artistico e
musicale internazionale.
VIDEO
SOUND ART
“The Man into the map”
“The Man into the map”
6
– 12 luglio 2015: dalle ore 19.30 alle 00.30
Museo
Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci
Via
S. Vittore, 21 - Milano
Programma
6-12
LUGLIO 2015
h
19.30 – 00.30 Festival exhibition
GUESTED
ARTISTIS
Davide
Angheleddu
Francesco
Brigante
Beppe
Giacobbe
Aaron
Koblin
Daito
Manabe
Micron
Otolab
Ced
Pakusevskij
Giorgia
Petri
Daniel
Rossa
Francois
Vogel
Zeitguised
PROGRAMMA
LIVE PERFORMANCE
6
LUGLIO 2015
h
21.00 Video mapping on Transatlantico Conte Biancamano - Artist:
Beppe Giacobbe with live classic music performance
h
21.15 Video mapping on Transatlantico Conte Biancamano - Artist:
Francesco Brigante
h
22.30 Live performance - Dystopia by Otolab
h
23.30 Video mapping on Transatlantico Conte Biancamano - Artist:
Beppe Giacobbe
h
23.45 Video mapping on Transatlantico Conte Biancamano - Artist:
Francesco Brigante
7
LUGLIO 2015
h
19.30 – 00.30 Festival exhibition
h
21.00 Video mapping
h
21.30 Interactive live performance – Punti, linee, superfici by
Micron
h
23.30 Video mapping
8
LUGLIO 2015
h
19.30 – 00.30 Festival exhibition
h
21.00 Video mapping
h
21.30 Interactive live performance – Punti, linee, superfici by
Micron
h
22.30 Concert – Arirang
h
23.00 Video mapping
h
23.30 Concert - Giӧbia
9
LUGLIO 2015
h
19.30 – 00.30 Festival exhibition
h
21.00 Video mapping
h
22.30 Concert – Drink to me
h
23.30 Video mapping
10
LUGLIO 2015
h
19.30 – 00.30 Festival exhibition
h
21.00 Dimostrazione sugli strumenti autoprodotto condotta dal
collettivo Otolab
h22
Video mapping
h
22.30 Concert – Greg Haines
h
23.30 Video mapping
11
LUGLIO 2015
h
19.30 – 00.30 Festival exhibition
h
21.00 Video mapping
h
21.30 Concert – Daedal
h
22.30 Concert – Vaghe stelle
h
23.30 Video mapping
12
LUGLIO 2015
h
19.30 – 00.30 Festival exhibition
h
21.00 Video mapping
h
22.30 Concert – Da definire
h
23.30 Video mapping
Durante
i giorni del festival sarà attivo un servizio bar.
INFORMAZIONI
E BIGLIETTERIA
Museo
Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo Da Vinci
Via
S. Vittore 21 – Milano
Dal
6 all’11 luglio 2014
Dalle
ore 19 alle ore 24
Ingresso
libero al festival
Costo
ingresso ai concerti:
Ingresso
€ 5 ai concerti di: Otolab, Arirang, Giӧbia, Drink to me, DaEDAL,
Vaghe Stelle
Ingresso
€ 6 al concerto di Greg Haines
Per
informazioni:
Per
la stampa:
Ufficio
stampa VSA
Cinzia
Santomauro - Cell. 340 8415163 - ufficiostampa@videosoundart.com
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