venerdì 13 marzo 2015

Fondi pensione: come scegliere la miglior soluzione di pensione integrativa?

Pensione integrativa, complementare, “di secondo pilastro”: sono tanti i modi in cui è possibile indicare l’istituto di previdenza privata che sempre più lavoratori decidono di affiancare a quella pubblica, gestita dall’INPS.

Gli strumenti attraverso cui si costruisce la propria pensione integrativa si chiamano fondi pensione, ne esistono per tutte le necessità e per tutte le categorie professionali e altro non sono che strumenti nei quali il lavoratore versa una parte del proprio stipendio e che vengono investiti sui mercati finanziari; da qui ne ricava una rivalutazione che gli verrà restituita sotto forma di rendita vitalizia una volta che avrà smesso di lavorare.

Ma cosa sono esattamente i fondi pensione e quali sono le tipologie previste dall’ordinamento italiano? In genere, nel nostro Paese, si fa risalire la nascita di questo tipo di strumento previdenziale al 1993, quando il legislatore, di fatto, ne liberalizzò il mercato. In realtà, già in precedenza questi erano previsti per alcune categorie di lavoratori ed erano regolati da norme interne alle singole aziende.

In base alla modalità di partecipazione ai fondi, sono due le macro-categorie in cui è possibile distinguere questi strumenti di pensione integrativa: i fondi pensione a contribuzione definita e quelli a prestazione definita. Con i primi, il lavoratore versa periodicamente una quota prestabilita e ne ricava una rivalutazione variabile, in base all’andamento del mercato; nel secondo caso la società di gestione del risparmio con cui il lavoratore ha sottoscritto il fondo assicura a quest’ultimo una prestazione certa dei suoi conti; a variare sarà la quantità di capitale che il contribuente dovrà versare al fondo stesso.

Scegliere quale tipo di fondo pensione sottoscrivere non dipende però solo dal trattamento economico atteso, ma da tutta un’altra serie di fattori soggettivi e oggettivi che dipendono, a loro volta, dalle esigenze specifiche di ogni singola persona. Un passo avanti, da questo punto di vista, lo hanno fatto quelle società di gestione del risparmio che offrono ai loro aderenti la possibilità di utilizzare in maniera autonoma avanzati motori di ricerca per scegliere i comparti d’investimento più adatti al proprio profilo. Fra queste, Online Sim, società del gruppo Ersel  nata nel 2000, supporta i propri clienti fornendo un potente fund selector per confrontare l’andamento dei fondi pensione nei quali è possibile investire.


Non solo ampia possibilità di scelta e facilità di accesso ai fondi: con Online Sim pianificare il proprio piano di pensione integrativa è anche conveniente: grazie alla sua natura totalmente telematica, le commissioni di ingresso sono totalmente azzerate mentre le commissioni di gestione sono altamente competitive. 

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