Un moderno programma di allenamento, che concerne nell’esecuzione di esercizi pluridirezionali, in grado di dare beneficio a tutto il corpo: il Gyrotonic®. Questa modalità di allenamento, fu inventata nei primi anni Ottanta da Juliu Horvath, un danzatore ungherese che cercava un metodo completo che esaltasse il beneficio previsto da ogni disciplina sportiva.
Il Gyrotonic® si basa su ben quattro tipologie di sport, la danza, il nuoto, lo yoga e le arti marziali. La sua funzionalità è dettata proprio dall’utilizzo sinergico di ogni singolo muscolo, non correndo il pericolo di allenare una zona maggiormente, rispetto a un'altra, che potrebbe causare un squilibrio fisico. Coinvolge l’intera muscolatura, utilizza tutte le articolazioni e rende il corpo più flessibile grazie all’esecuzione spiralizzata e ritmica del Gyrotonic®. Questo programma, è utilizzato da molto atleti al fine di sciogliere ogni rigidità muscolare, causata da un allenamento monotono e poco flessibile. Ogni esercizio è sincronizzato con la respirazione, con il ritmo cardiaco e con lo sforzo fisico necessario, si possono variare durante l’esercizio la resistenza e la velocità simulando le sensazioni fisiche che si provano durante la propria disciplina di partenza.
Il Gyrotonic® è basato su un allenamento aerobico; non solo migliora elasticità e tonicità del proprio corpo, ma massimizza anche la resistenza sportiva dell’atleta in maniera naturale ed efficace. Il Gyrotonic®, ha attirato molto interesse da parte delle comunità mediche internazionali, affermandosi nel mondo come tecnica ideale, volta al recupero fisico e funzionale delle persone che hanno subito un trauma fisico, e per il recupero e miglioramento rapido dei professionisti sportivi.
Il Gyrotonic®, prevede l’utilizzo di macchinari creati dallo stesso Horvath per poter applicare appieno questa disciplina. I macchinari sono costruiti in legno, acciaio e cuoio, queste attrezzature specifiche consentono il perfetto raggiungimento degli obbiettivi preposti dal Gyrotonic®, grazie alle sue specifiche che aiutano la libertà e la continuità del movimento durante il programma di allenamento.
Pubblica gratuitamente i tuoi comunicati stampa aziendali (press release e articoli): aumenta la tua popolarità e quella dei tuoi prodotti su internet. Richiedi ora l'accredito stampa, qui sotto nella barra di destra!).
venerdì 28 agosto 2015
mercoledì 26 agosto 2015
Intervista di Marco Zoppi sulla Voluntary Disclosure: problematiche della regolamentazione, ultime news e agevolazioni della Calculation of Voluntary Disclosure di Global Capital Trust
Dal 1 gennaio 2015 è entrata a far parte dell'ordinamento italiano la nuova regolamentazione in materia di affioramento e rientro dei capitali posseduti in modo irregolare all’estero, la legge n. 186 del 15/12/2014 sulla c.d. Voluntary Disclosure. Il fondatore e Chief Executive Officer della società svizzera Global Capital Trust, Marco Zoppi, ci aiuta a capirne le peculiarità:
“La Voluntary Disclosure – esordisce Marco Zoppi - è l'opportunità offerta al contribuente italiano che detenga posizioni estere non regolari di autodenunciarsi, mettendosi in regola con il fisco italiano, previo il pagamento di tutte le tasse eluse e delle relative ammende.
La scadenza della Voluntary Disclosure è prevista per il 30 settembre 2015 ed ormai siamo a ridosso di questa data, ma ci sono dei rumors, molto importanti anche di fonte governativa, che ipotizzano una proroga del termine fino alla fine dell’anno o addirittura anche oltre.
La decisione di spostare in avanti il termine di scadenza è davvero importante per tutti gli operatori del settore - dice Marco Zoppi - si è giust'appunto in attesa di diverse circolari ministeriali che dovranno fare luce sugli aspetti ancora oscuri della normativa sulla Voluntary Disclosure. Un punto da chiarire, per fare un esempio, è quello relativo ai casi in cui si verifica il raddoppio dei tempi per il calcolo della Voluntary Disclosure. La normativa, appunto, stabilisce che in presenza di reati penali fiscali, come il falso in bilancio o le false fatturazioni, l'arco temporale per il calcolo della Voluntary Disclosure raddoppi, passando da 5 a 10 anni.
Un’altra circolare molto rilevante che stiamo aspettando è quella che attiene l'argomento sui prelievi. I prelievi sul conto qualora effettuati in contanti devono essere giustificati. Ma che genere di “pezza giustificativa” sia consentito affiancare all’intervista che facciamo al cliente per apprendere i motivi del prelevamento non è ancora stato chiarito.
Visto che Global Capital Trust è una compagnia svizzera, voglio citare anche una problematica che riguarda i frontalieri. Per coloro tra i frontalieri che vogliano aderire alla Voluntary Disclosure non è stato fino a questo momento ben specificato l'impiego del “secondo pilastro” fiscale svizzero”.
Sono molti i players già attivi nel consentire l’attuazione della procedura di Voluntary Disclosure, secondo il parere di Marco Zoppi quale può essere il plus dell’affidarsi ad una società svizzera come Global Capital Trust?
“Global Capital Trust, mediante il suo team di professionisti, propone collaborazione in special modo ai professionisti italiani nelle fasi iniziali della procedura di Voluntary Disclosure. Ciò che viene proposto più in particolare, è il disbrigo di tutti gli adempimenti di raccolta della movimentazione eseguita presso istituti stranieri con i quali - ribadisce il dottor Marco Zoppi - Global Capital Trust ha rapporti pluriennali, nonché il computo effettivo della Voluntary Disclosure. Per quanto riguarda proprio la fase di calcolo, Global Capital Trust in partnership con lo studio Mattavelli di Lugano ha realizzato un software dedicato che consente oltre all’esecuzione di calcoli della massima precisione anche l'opportunità di procedere a veloce comparazione tra i costi della Voluntary Disclosure analitica e quella forfettaria.
Global Capital Trust - sottolinea Marco Zoppi - è il partner perfetto per il professionista italiano che abbia bisogno di effettuare con precisione e prestezza le attività di questa fase preparatoria, in maniera da poter porre il cliente finale nelle migliori condizioni di giudizio della Voluntary Disclosure, il tutto con la riservatezza che una compagnia elvetica quale Global Capital Trust è nelle condizioni di assicurare”.
GLOBAL CAPITAL TRUST AG
8, Kolinplatz 6300 - Zug CH
+41 41 7267766
info@globalcapitaltrust.ch
www.globalcapitaltrust.ch/it/
“La Voluntary Disclosure – esordisce Marco Zoppi - è l'opportunità offerta al contribuente italiano che detenga posizioni estere non regolari di autodenunciarsi, mettendosi in regola con il fisco italiano, previo il pagamento di tutte le tasse eluse e delle relative ammende.
La scadenza della Voluntary Disclosure è prevista per il 30 settembre 2015 ed ormai siamo a ridosso di questa data, ma ci sono dei rumors, molto importanti anche di fonte governativa, che ipotizzano una proroga del termine fino alla fine dell’anno o addirittura anche oltre.
La decisione di spostare in avanti il termine di scadenza è davvero importante per tutti gli operatori del settore - dice Marco Zoppi - si è giust'appunto in attesa di diverse circolari ministeriali che dovranno fare luce sugli aspetti ancora oscuri della normativa sulla Voluntary Disclosure. Un punto da chiarire, per fare un esempio, è quello relativo ai casi in cui si verifica il raddoppio dei tempi per il calcolo della Voluntary Disclosure. La normativa, appunto, stabilisce che in presenza di reati penali fiscali, come il falso in bilancio o le false fatturazioni, l'arco temporale per il calcolo della Voluntary Disclosure raddoppi, passando da 5 a 10 anni.
Un’altra circolare molto rilevante che stiamo aspettando è quella che attiene l'argomento sui prelievi. I prelievi sul conto qualora effettuati in contanti devono essere giustificati. Ma che genere di “pezza giustificativa” sia consentito affiancare all’intervista che facciamo al cliente per apprendere i motivi del prelevamento non è ancora stato chiarito.
Visto che Global Capital Trust è una compagnia svizzera, voglio citare anche una problematica che riguarda i frontalieri. Per coloro tra i frontalieri che vogliano aderire alla Voluntary Disclosure non è stato fino a questo momento ben specificato l'impiego del “secondo pilastro” fiscale svizzero”.
Sono molti i players già attivi nel consentire l’attuazione della procedura di Voluntary Disclosure, secondo il parere di Marco Zoppi quale può essere il plus dell’affidarsi ad una società svizzera come Global Capital Trust?
“Global Capital Trust, mediante il suo team di professionisti, propone collaborazione in special modo ai professionisti italiani nelle fasi iniziali della procedura di Voluntary Disclosure. Ciò che viene proposto più in particolare, è il disbrigo di tutti gli adempimenti di raccolta della movimentazione eseguita presso istituti stranieri con i quali - ribadisce il dottor Marco Zoppi - Global Capital Trust ha rapporti pluriennali, nonché il computo effettivo della Voluntary Disclosure. Per quanto riguarda proprio la fase di calcolo, Global Capital Trust in partnership con lo studio Mattavelli di Lugano ha realizzato un software dedicato che consente oltre all’esecuzione di calcoli della massima precisione anche l'opportunità di procedere a veloce comparazione tra i costi della Voluntary Disclosure analitica e quella forfettaria.
Global Capital Trust - sottolinea Marco Zoppi - è il partner perfetto per il professionista italiano che abbia bisogno di effettuare con precisione e prestezza le attività di questa fase preparatoria, in maniera da poter porre il cliente finale nelle migliori condizioni di giudizio della Voluntary Disclosure, il tutto con la riservatezza che una compagnia elvetica quale Global Capital Trust è nelle condizioni di assicurare”.
GLOBAL CAPITAL TRUST AG
8, Kolinplatz 6300 - Zug CH
+41 41 7267766
info@globalcapitaltrust.ch
www.globalcapitaltrust.ch/it/
martedì 25 agosto 2015
Prince4Rent - Come una Donna vive la solitudine
Molti potrebbero reputarmi la persona meno
adatta per comprenderne il reale significato.
Amici... fidanzatini... matrimoni...
figli.
Un susseguirsi di eventi che hanno
lasciato ben poco spazio alla solitudine!
Potrebbero aver ragione...
Forse non sarei in grado di capire cosa
vuol dire "sentirsi emarginata" o peggio "ascoltare solo la
propria voce tra le mura domestiche" (pena il totale silenzio per anni)
ma, credetemi, ognuno di noi vive il proprio INFERNO.
Ho passato anni accanto ad uomini che un
tempo consideravo "grandi amori" e che, pian piano, ho visto
trasformarsi in "dune" di un deserto emozionale!
(…mi sentivo talmente sola che avrei
preferito trasformarmi in "EREMITA"!)
Sapete cosa significa SENTIRSI SOLI IN
DUE???
Avete idea di come ci si senta quando,
nella stessa stanza, coabitano due esseri umani che sembrano lontani anni luce?
...si MUORE... lentamente si muore DENTRO!
Ci si trasforma in "fantasmi"...
senza identità... senza bellezza... senza sesso.
Gli anni passano con le loro serate in
"due sentendosi uno"... le cene silenziose... il letto vuoto per metà
(...il divano diventa il suo/tuo giaciglio)
Possiamo chiamarla "SOLITUDINE"?
Tecnicamente no....
Umanamente è la più CRUDELE delle
solitudini.
Poi un giorno ti svegli, stanca di non
riconoscerti più!
Forse qualcuno ti ha notato e tu, che da
anni non eri più abituata neppure ad una parola dolce, ti senti nuovamente
"VIVA"...
Forse hai visto lo sguardo triste dei tuoi
figli rispecchiarsi nel tuo e ti sei chiesta se quello che stavi sopportando
per "loro" non era quello di cui realmente avevano bisogno...
Qualsiasi sia la ragione decidi (finalmente!)
che da domani NON SARAI PIÙ' SOLA...
Prepari la tua o la sua valigia (poco
importa!) e dentro, insieme ai panni, rinchiudi tutti i silenzi ed i mancati
abbracci... perché non dovrai mai dimenticare quello che hai passato.
Da oggi in poi, se mai ti sentirai
"SOLA", saprai che la tua è stata una "SCELTA"...
Come si dice? …il peggio è passato!
L.G.
Prince4Rent - Il primo servizio alla persona nato solo per LEI
Prince4Rent - Come un uomo vive la solitudine
Scelgo la giornata di ferragosto per parlare della
solitudine. Lo faccio ovviamente a titolo personale, non pensando di rappresentare gli uomini, ma
solo me stesso.
Ogni storia ha le sue caratteristiche, per cui non pretendo
di definire l'uomo medio, ma ciò che la vita mi ha insegnato nel bene e nel
male.
Oggi mi sento molto solo. Mi manca tanto il sorriso di mia
figlia, la possibilità di abbracciarla e giocare con lei. Sono un uomo separato
come tanti che, in un regime di affido condiviso, vede saltuariamente quello
che reputo essere il mio amore più grande.
La solitudine ha molte facce a mio avviso… a volte è una
necessità per ritrovare se stessi, a volte invece è una condizione imposta che
può essere molto dolorosa.
Io credo che vivere
senza relazioni sia una condizione anormale per le persone.. come direbbe
qualcuno, siamo “animali sociali”. E certi affetti hanno un significato
maggiore di altri.
I problemi nascono quando, nonostante magari ci sia un
legame, la comunicazione non funziona. Può accadere tra amici, con il proprio
partner, nei luoghi di lavoro.
A volte sembra che siamo maestri nel crearci difficoltà
nelle relazioni. A questa cosa ho trovato spesso associato, nelle situazioni
che ho vissuto, il concetto di paura.
A chi non è mai capitato di stufarsi di parlare con
qualcuno, perché tanto è tempo perso?
Ti sforzi di mostrare (e non è sempre facile) quello che
sei, le emozioni che provi e dall'altra parte ti trovi un muro che rimbalza
indietro le tue parole. Non necessariamente è un muro alzato per cattiveria.
Ci sono persone che, per mantenere il proprio equilibrio,
non possono permettersi di far entrare dentro di sé le altre persone a livello
emotivo.
Per cui sono in perenne fuga da se stessi e dagli altri.
Sono torri costruite per proteggere il proprio status quo, e se provi a
toccarle con un dito si sbriciolano.
La loro unica soluzione è.. scappare dai problemi, negarli,
oppure reagire in modo aggressivo quando si sentono minacciate.
Per il mio carattere, spesso in una sorta di
complementarietà che poi si scopre non essere affatto tale, ho incontrato
spesso persone con dei meccanismi di difesa del proprio Io piuttosto simili.
Sono uno che ha perseverato negli errori… e questo mi ha
fatto sentire solo anche quando avevo una compagna al mio fianco.
Mi ritengo una persona introspettiva, riflessiva, capace di
leggere gli stati emotivi degli altri.. per assurdo tale caratteristica
all'inizio viene apprezzata, però quando le relazioni diventano più “strette”
questa cosa spaventa.
Reazione tipica nei miei confronti (scomodo una definizione
della psicoanalisi):
- Identificazione proiettiva: è un processo di proiezione delle
qualità percepite come "cattive" dell'Io sull'oggetto relazionale, e
successiva identificazione al fine di esercitare un controllo su di esso.
Proiettando sull'altro le proprie qualità inaccettabili l'Io può sviluppare
l'illusione di poterle dominare dall'esterno.
In parole più semplici: incontri persone che si arrabbiano
con te quando vedono che tu hai un difetto
identico al loro. Ti fanno un mazzo così, perché non accettano in realtà
dentro di sé quella caratteristica, per cui invece di prendersela con se
stessi, attaccano gli altri… perché attaccare se stessi è molto più difficile e
doloroso!
Dialogare con soggetti che fanno un uso massiccio di questo
meccanismo di difesa, in base alla mia esperienza personale, è veramente
frustrante.
Se fai un'osservazione, rischi di ricevere una risposta che
nega la situazione, se poi dall'altra parte c'è una donna, notevolmente più
abile dell'uomo nella comunicazione, sei finito!
Puoi avere mille ragioni, ma la situazione verrà ribaltata
in base alle più astruse argomentazioni, rievocando situazioni passate, i tuoi
errori compiuti magari 10 anni fa e avrai SEMPRE torto a prescindere!
A volte la solitudine per me è stata legata a vicende di
lutto o di dolore. In certi momenti, anche le parole più belle di consolazione
risuonavano vuote dentro la mia testa. Mi accorgevo che solo il tempo poteva
guarire certe ferite. Anche se le cicatrici restano lì a ricordarti il passato.
In questo periodo, nonostante sia single, non sto cercando
“nessuna” per tappare un buco. Quando ero più giovane era più complicato: stare
da solo era molto frustrante, mi sentivo vuoto, anche perché le aspettative, i
sogni, se hai 20 anni o 40 sono diversi.
Ora, non più ragazzino, credo che la cosa più importante sia
stare bene con se stessi: fare pace con i propri ideali non realizzati,
accettare quello che la vita ci ha riservato… non in modo passivo, ma come
punto fermo per ripartire ogni volta..
Per me non è affatto facile, è uno sforzo che devo compiere
quotidianamente. Anche svuotarsi dalle sciocchezze che ci propina la nostra bella società non è semplice..
Siamo tempestati di cavolate su come devi essere per piacere
agli altri.. ci sono riviste, di cui non faccio il nome, che mi fanno vomitare
solo a leggerne i titoli. Sei un “vero uomo” (….) in base agli addominali, a quanto sei un mago
a letto, a quanto sai rimanere giovane nell'aspetto, alla dieta e alla
palestra.
Io non dico che una persona non debba tenere alla propria
salute e ad avere un aspetto fisico piacevole.. ma certe cose sono al limite
del grottesco.
Quindi, cari editori che guardate solo al profitto,
andatevene a quel paese. Gli eterni Peter Pan (e lo dico da frequentatore di
palestre) mi fanno pisciare addosso dal ridere..
E il bello è che molti non si rendono conto di quanto si
rendono stupidi di fronte alle donne. Pensano che un cm in più di bicipite sia
fondamentale. Forse.. se il tuo
obbiettivo è fare il buffone o cercare il sesso di una sera.
Purtroppo, le abilità cerebrali contano (molto di più) di un
fisico scolpito nei rapporti “seri”.
Leggevo qualche giorno fa su “Sette”, supplemento del
Corriere della Sera, di una ricerca che è stata svolta per capire se i
“bellocci” avessero più successo con le donne rispetto a uomini normali e
magari con la “pancetta”.
Ebbene, se il figo di turno ha certamente più chances al
primo incontro, di qualsivoglia natura, l'uomo “medio” è invece percepito come
più rassicurante in un rapporto duraturo.
Non sono del tutto chiari i meccanismi di ciò.. anche se le
ipotesi dei ricercatori propendono verso la percezione che la donna ha di una
persona “troppo bella”: se non dimostra altre qualità, viene vista come
potenzialmente infedele, molto dedita al culto della propria persona e meno
disponibile ai compromessi di una vita di coppia.
Alla fine, credo che per far fronte alla nostra solitudine,
non sia importante trovare mille cose da fare per arrivare stanchi alla sera in
modo da non dover pensare.. ma trovare, almeno per me, quei pochi, ma
significativi rapporti umani che ti fanno alzare alla mattina anche quando non
hai voglia.. qualcuno di speciale.
Come direbbe qualcuno, in una frase che mi ha molto colpito
e cerco di fare mia ogni volta che sono triste: “voi siete la mia vita, il
resto è sopravvivenza”.
Roberto Arrotta (Collaboratore Prince4Rent)
Prince4Rent è la prima agenzia di servizi nata per coprire le molteplici esigenze che una donna sola può incontrare.
Vieni a trovarci sul nostro sito: www.prince4rent.com
sabato 22 agosto 2015
martedì 11 agosto 2015
Prince4Rent Comunicato - LA MANCANZA DI COMUNICAZIONE TRA UOMINI E DONNE
Il tema della comunicazione uomo – donna ha suscitato negli ultimi anni molto interesse, per diverse ragioni, dando luogo a varie interpretazioni, spesso intrecciate: biologiche, sociali, culturali, psicologiche.
In mezzo a tutto questo, si trovano studi condotti con un approccio scientifico ed altri meno, che comunque vanno a creare tanti spunti interessanti di riflessione.
Partiamo dalla domanda fondamentale oggetto di questo articolo: quali sono gli ostacoli che si frappongono alla capacità di capirsi tra sessi diversi?
Se ci poniamo da un punto di vista puramente biologico, esistono delle diversità a livello cerebrale che influiscono sulla comunicazione?
Uno studio condotto da vari autori in USA e riassunto da C. Gross per conto della Princeton University N.J. nel 2013, è molto interessante da questo punto di vista. Un campione di 949 giovani è stato oggetto di indagine per capire se vi fossero diversità a livello di connessioni encefaliche.
Sono state utilizzate varie tecniche, tra cui quelle di “brain imaging” che permette lo studio delle funzioni cerebrali in tempo reale, consentendo di “vedere” cosa accade nel cervello quando si è impegnati in diversi tipi di azione, o si viene sottoposti a stimoli percettivi.
Ciò ha consentito di mettere in luce quelle che vengono ritenute le più grandi differenze uomo – donna e come queste peculiarità si riflettono a livello psicologico.
I ricercatori hanno notato che i collegamenti nel cervello degli uomini sono più sviluppati tra la parte anteriore e la parte posteriore, all’interno della stessa metà del cervello. Questo potrebbe essere un indicatore della tendenza nel genere maschile ad avere migliori abilità motorie e spaziali rispetto alle donne, in quanto le connessioni anteriori-posteriori che regolano le azioni sono più sviluppate.
Nelle donne oggetto dello studio, i ricercatori hanno invece notato più connessioni globali tra i due emisferi del cervello.
Questo potrebbe spiegare le migliori capacità mnemoniche, ed una maggiore abilità sociale. Gli autori affermano che la migliore comunicazione tra le due metà del cervello aiuta l’intuizione e l’analisi dei problemi.
In base a questo studio, si potrebbe affermare che l’uomo e la donna sono fortemente complementari ad un livello biologico.
Questa conclusione pone però un’altra questione: la complementarietà nelle abilità della vita di tutti i giorni, come influenza il dialogo o la percezione degli eventi da parte dei due sessi?
Uno studio dalla Bochum University (Germania) pubblicato su Plos One è di aiuto, in modo complementare a quanto esposto sopra, a fare un passo avanti a livello interpretativo.
Un gruppo di 22 uomini è stato sottoposto ad un test per verificare in tempo reale, attraverso una risonanza magnetica, cosa accadeva nel cervello alla vista di una serie di immagini con volti femminili e successivamente con volti maschili.
L’obbiettivo del test era riconoscere quali erano le emozioni che i volti rappresentavano.
Il risultato (impressionante!) è che davanti ai volti femminili negli uomini non si attivava il sistema limbico, l’area cerebrale responsabile della comunicazione e dell’interazione sociale.
In parole povere, gli uomini erano totalmente incapaci di interpretare le espressioni e le emozioni delle donne!
Al contrario, posti davanti a volti maschili, i ricercatori notavano che vi era un’immediata attivazione dell’amigdala, la parte del cervello che gestisce le emozioni, e quindi la capacità di comprenderle.
Gli uomini quindi si capiscono molto meglio tra loro, soprattutto quando il riconoscimento di uno stato emotivo deve essere effettuato in modo rapido, e non si hanno altri strumenti di comprensione da far valere in breve tempo.
Un’ulteriore riflessione che gli stessi studiosi hanno elaborato per capire queste diversità di percezione è di tipo evoluzionistico.
Nelle società primitive, i ruoli erano nettamente differenziati in base al sesso. Nel nostro patrimonio genetico sarebbero fortemente presenti i tratti che abbiamo sedimentato per millenni. Nell’uomo moderno sono presenti molti fattori culturali rispetto a pure esigenze di sopravvivenza e di riproduzione della specie, ma queste ultime non sono sparite senza lasciare traccia…
Nella preistoria l’uomo aveva la necessità di agire e interpretare in modo rapido. Era a lui che spettava il compito di rischiare la vita nelle battute di caccia. O di combattere per la conquista di un territorio. Quindi ha sviluppato molto di più la capacità di prendere decisioni razionali legate alla sopravvivenza. L’istinto di attacco ad una preda, la scelta di fuga davanti al pericolo, erano esigenze prioritarie rispetto a tutto il resto.
Le donne avevano invece il compito di crescere i figli, di capirne i loro bisogni e di soddisfarli. Di riflesso, erano “costrette” ad usare abilità emotive più complesse. Crescere i figli significava imparare a decodificare anche le emozioni dell’uomo.
Viceversa, per il genere maschile, riconoscere le emozioni di una donna, è molto più complesso e meno istintivo. E’ necessario far leva sul ragionamento, sulla logica, sui propri ricordi vissuti precedentemente, si è costretti a fare comparazioni con situazioni analoghe accadute in precedenza…
Cosa si può evincere da questi studi?
Dando una mia personale interpretazione, e senza voler generalizzare:
la donna è nettamente superiore nelle abilità dialogico – comunicative, l’uomo fa molta fatica a porsi sullo stesso piano.
Per usare un linguaggio web.. la donna è predisposta dalla natura a trovare le password per entrare nella mente di un uomo. I poveri maschietti invece hanno molte altre qualità, ma quando si tratta di capire il mondo interiore di una partner, spesso non ne hanno gli strumenti o sbagliano clamorosamente ad interpretare.
Se poi aggiungiamo che da vari studi emerge che la comunicazione è costituita in prevalenza da messaggi non verbali, come le espressioni del viso, i gesti, la postura.. questa è un’altra mazzata per l’uomo “medio”.
Dobbiamo rassegnarci all’incapacità di capirci tra uomo e donna?
Assolutamente no! Tuttavia è fondamentale riconoscere che ci sono diversità alla base di tale relazione le quali vanno apprese ed accettate. Potrete dire che è un’affermazione banale e talvolta impossibile da praticare..
A volte è vero. Specialmente quando il legame è più intimo, come in una coppia, è indispensabile che entrambe le parti siano in grado di percepire i propri limiti e abbiano la volontà di mettersi in discussione per cercare di “riannodare” i legami di una comunicazione che non funziona.
Quando a dominare sono invece sentimenti di paura nel guardarsi dentro, arroccamenti sulle proprie posizioni, il rimandare sperando che ciò che divide un giorno magicamente sparisca.. beh allora il filo che lega le persone rischia di non reggere.
Non mi dilungo oltre (per ora), anche perché di carne al fuoco ce ne sarebbe ancora molta da mettere, ad esempio non ho affrontato il tema della correlazione tra comunicazione e carattere individuale.
A questo proposito vi invito a fare un test gratuito per scoprire la vostra personalità realizzato in modo molto accurato:
fonti:
R.A.
Dal BLOG di Prince4Rent - P4R
Trova l'arte e vinci un ritratto
Vesna
Pavan, in occasione del lancio delle sue magliette d'autore, indice
uno “Street Contest” con in palio una sua opera autografata.
Il
22 settembre 2015, in occasione della Vogue Fashion Night Out, la
giovane e talentuosa artista Vesna Pavan presenterà dieci T-Shirt
limited edition che riprodurranno cinque suoi dipinti appartenenti ai
cicli Fusion e Fusion Vogue, ciascuna in versione Night & Day. Il
modello Day conserverà le tonalità originali del dipinto, mentre
quello Night giocherà con i toni neutri e le gradazioni del grigio.
Cinque
bellissime modelle sfileranno per le vie del quadrilatero della moda,
tra le ore 20:00 e le ore 23:00, indossando ciascuna una maglietta, e
i passanti potranno scattarsi un selfie insieme a loro e mandarlo via
mail a info@veritasartis.com
per partecipare al concorso.
Vincitore
sarà chi invierà la foto più originale. La pittrice per premio lo
ritrarrà e gli farà dono di tale dipinto.
I
quadri e le T-Shirt di Vesna Pavan verranno esposti anche a Verona,
in piazza Bra, il 27 settembre 2015, in occasione della finale
provinciale di Miss
Mondo. L'artista
sarà infatti ospite
d'onore
della manifestazione.
Informazioni
sull'intera produzione artistica di Vesna sono disponibili sui siti
www.vesnapavan.com,
www.skinart.info,
www.vproject.eu
Adriana
Fenzi
Ufficio
Stampa e Comunicazione
Via
Giacosa 9, 20127 Milano
Tel
+39 328 3190032
Milano,
Agosto 2015
sabato 8 agosto 2015
Sul cerca prezzi italiano hosting e domini ... a portata di mano!
È finalmente online l'ennesima nuova versione del trovaprezzi per hosting trovalost.it,
l’unico servizio in Italia per confrontare le varie offerte per
webmaster presenti sul mercato europeo ed americano.
Oltre 200 offerte sono attualmente confrontabili e ricercabili in termini di:
Oltre 200 offerte sono attualmente confrontabili e ricercabili in termini di:
- traffico mensile;
- spazio su disco;
- infrastruttura (hosting dedicato, clustered, condiviso, semi-dedicato ecc.);
- numero di e-mail disponibili;
- accesso FTP;
- servizi POP3/SMTP;
- linguaggi server side (PHP, ASP, …) e database supportati (MySql, MS-SQL, PostGreSQL);
- pagamento accettato;
- nazionalità.
- l’hosting più economico;
- il più capiente come spazio su disco;
- quello che offre più traffico mensile;
venerdì 7 agosto 2015
PAVANELLO SERRAMENTI: QUANDO IL VENDITORE DIVENTA CONSULENTE.
PAVANELLO
SERRAMENTI: QUANDO IL VENDITORE DIVENTA CONSULENTE.
Informazione,
consulenza, complicità. Alla base di una buona vendita c’è sempre la persona.
Pavanello Serramenti propone una cultura commerciale che trasforma il venditore
in un consulente: una vera e propria rivoluzione nel campo dell’approccio al
cliente. La costituzione della Pavanello Academy è la prova tangibile di un
nuovo modo di guardare al mercato e allo sviluppo commerciale.
Pavanello Serramenti - azienda ormai
nota per i suoi infissi ad alta resa prestazionale ed estetica - non si
caratterizza solo per l’eccellenza dei suoi prodotti, la cura del dettaglio, il
design contemporaneo, la vocazione internazionale; una delle caratteristiche d’innovazione
di questa azienda infatti è senz’altro il suo approccio rivoluzionario alla
modalità di vendita e alle strategie di diffusione delle proprie proposte sul
territorio.
In periodo storico particolarmente
critico segnato dalla crisi ma anche da significativi cambiamenti politici e
socio-economici le aziende che sopravvivono sono quelle in grado di
interpretare il cambiamento a proprio favore sfruttandolo in senso evolutivo. È
esattamente quello che ha fatto l’azienda Pavanello Serramenti rivoluzionando
il modo di vendere e soprattutto il ruolo stesso del venditore: non più una
figura esclusivamente commerciale bensì un consulente a tutto tondo, una
persona con capacità poliedriche e avanzate in grado di comprendere le esigenze
specifiche di chi acquista, d’illustrare le diverse opzioni di acquisto con
argomenti efficaci e strategici che sappiano orientare nella scelta giusta, di
confrontare i diversi prodotti per rendere chiari i plus valori delle proprie
proposte. Un profilo informato, competente, affidabile e trasparente che lavora
con la volontà di intessere un rapporto di fiducia e di stima con il cliente
informandolo sui dettagli e approfondendo ogni specifico elemento costitutivo
della finestra: dalla spiegazione sull’importanza dei materiali e sulle loro
differenze, all’illustrazione delle proprietà funzionali, fino al consiglio
estetico o architettonico. In questa logica di compravendita l’acquirente
diventa quindi un interlocutore alla pari cui viene data la possibilità di
essere esperto, consapevole e responsabile del suo stesso acquisto: un cliente
che si convince da sé delle sue scelte e delle ragioni che lo hanno portato a
comprare un prodotto di eccellenza. Un compratore contemporaneo insomma, che si
fa assistere durante tutto il periodo che lo accompagna nella scelta del
serramento più adatto a lui.
Una delle prove tangibili di questo
impegno è senz’altro la fortunata iniziativa rivolta ai Top Dealer, un
progetto messo in atto dalla Pavanello Academy, con l’intento preciso di
supportare il rivenditore nelle operazioni di consulenza e di vendita, di
offrire un supporto di lungo periodo circa le novità e gli aggiornamenti, di
istituire per i partner corsi, seminari e approfondimenti che migliorino le
loro performance commerciali. Il progetto, che prevede la prossima tappa a
Milano il 25 settembre, sta dando grandi risultati e si iscrive in un programma
più ampio e composito che mira a coprire tutto il territorio nazionale.
“Eccellenza vuol dire prima di tutto
cultura” ha affermato Marco Pavanello “il cliente perfetto è quello che ha
compreso perfettamente il valore aggiunto sotteso al nostro prodotto, che è
sicuro della sua scelta e pienamente soddisfatto della consulenza ricevuta. Per
questo motivo ho deciso di spendere tempo ed energie per portare avanti delle
iniziative che lavorassero nel senso di una cultura del serramento, che non
diventa solo utile per l’azienda ma anche per il cliente che sarà contento
dell’acquisto fatto e della professionalità di chi lo ha seguito durante il
corso dell’acquisto. Il mondo cambia in continuazione, e noi, dobbiamo
necessariamente cambiare con lui: questo è sempre stato il pensiero che ha
guidato la mia filosofia aziendale.”
Per
informazioni e iscrizioni scrivere a info@pavanelloserramenti.it o
telefonare allo 0425/474515.
Marta
Zacchigna
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Manager e Ufficio Stampa L'Ippogrifo®
Tel. +39 040 761404
Cell. +39 339 1952458
Skype Ippogrifo.zacchigna
G.F. NARCISI. UN VADEMECUM SPIEGA LE CONVENIENZE DELL’ACQUISTO ON LINE.
G.F.
NARCISI.
UN VADEMECUM SPIEGA LE CONVENIENZE DELL’ACQUISTO ON LINE.
UN VADEMECUM SPIEGA LE CONVENIENZE DELL’ACQUISTO ON LINE.
G.F. Narcisi, azienda leader nella vendita di
termoidraulica on line, sta lavorando
ad un decalogo che spieghi ai potenziali clienti le ragioni della convenienza
dell’acquisto sul web. Uno strumento utile per orientarsi nella
scelta del prodotto più adatto alle esigenze di ciascuno.
L’azienda G.F. Narcisi ha deciso di lavorare ad un
vademecum che valorizzi le
convenienze della spesa on line
rispetto a quella tradizionale. In Italia infatti si evidenzia ancora una certa
prudenza per questa modalità di acquisto, un atteggiamento diffuso causato da
una serie di fattori: il timore di incappare in truffe telematiche, la paura di
consegnare dati sensibili che possono essere riutilizzati per finalità pubblicitarie o ancora la
preoccupazione di non ricevere un’eventuale assistenza in caso di guasti e
difetti, anche in regime di garanzia. La diffidenza poi è ancora più marcata se
l’acquisto
riguarda prodotti delicati come quelli che riguardano il settore della
termoidraulica. Considerati però una serie di dati incoraggianti (il fatturato
nel quinquennio 2009 – 2014 è quadruplicato) l’azienda ha deciso di dedicare
del tempo alla costituzione di un vademecum
che supporti la tesi della convenienza dell’acquisto on line e che inviti l’acquirente a valutare una serie di questioni
che forse sfuggono ad una prima analisi.
Il vademecum
mira ad enucleare alcuni punti fondamentali. Innanzitutto, l’economicità dei tempi: il web consente un accesso rapido alle
informazioni e un confronto competitivo che può essere fatto comodamente dalla propria
postazione quando si vuole. Secondariamente, la possibilità di scegliere il
prodotto più adatto in rete aumenta - paradossalmente - i termini della trasparenza:
i portali infatti quasi sempre riportano tutte le spiegazioni e le specifiche
tecniche dei prodotti che propongono; il cliente quindi ha la possibilità di apprendere
autonomamente tutte le informazioni necessarie per poi scegliere in maniera
consapevole il prodotto che andrà a comprare. Inoltre è giusto ricordare che è possibile acquistare in maniera sicura anche in rete grazie alle certificazioni
che rinviano immediatamente all’ente certificatore e che quindi non possono
essere contraffatte in alcun modo. I prodotti acquistati on line da aziende qualificate, è importante ricordare,
sono sempre originali e garantiti almeno due anni come prevede la
normativa vigente; inoltre, anche questo è bene sottolinearlo, i prodotti arrivano a destinazione perfettamente
imballati, come se fossero stati comprati nel negozio. Da non dimenticare
poi che, esattamente come per qualsiasi altro acquisto, è sempre
possibile usufruire delle detrazioni IRPEF. Esattamente come in un
negozio tradizionale in caso di difetti il prodotto può essere
rispedito senza spese, e in ogni caso esiste un diritto di recesso che si
attesta almeno sui 10 giorni. Il cliente non è mai solo: qualora se ne presentasse la
necessità può appoggiarsi ad
un supporto tecnico specializzato e competente; esiste infatti un numero
dedicato per l’assistenza pronto a rispondere e risolvere ogni problematicità. Altro dato
importante, la modalità di pagamento: sicura e veloce, permette di risparmiare
moltissimo tempo. Nessun timore nemmeno per le consegne grazie ai punti di
ritiro. La G.F. Narcisi ad esempio spedisce tutti i prodotti tramite
corrieri convenzionati a domicilio e copre tutto il territorio nazionale. Infine, l’elemento più importante:
il risparmio. Una delle ragioni principali per cui conviene comprare on
line è senz’altro questa: la scelta di vendere
direttamente agli utenti finali è dettata da due convenienze incrociate che si traducono nella possibilità di offrire ai
privati sconti da grossista e contestualmente la facoltà per le aziende
di esportare all’estero i prodotti che propongono. Ecco perché è importante educare il cliente a questa modalità di acquisto
innovativa e contemporanea che permette di risparmiare tempo e denaro tenendo
ferme la qualità e le garanzie del prodotto. L’unica accortezza è verificare che
il portale abbia una storia e una credibilità, come avviene
per l’azienda G.F Narcisi, sul mercato da moltissimi anni. “Lavoriamo ad
una cultura innovativa dell’acquisto” - ha affermato Marco Narcisi - “che privilegi i
canali moderni per poter offrire al cliente prodotti a un prezzo conveniente e
per poter dare la possibilità all’azienda di esportare le proposte, tutte
rigorosamente Made in Italy, nel
mondo”.
Per visitare il blog Termoidraulica
3.0: www.gfnarcisi.info
La G.F. Narcisi è presente nel settore della termoidraulica dal
1993 e distribuisce i propri prodotti su tutto il territorio nazionale. Dal
2006 entra nel mondo dell’e-commerce
con il sito www.gfnarcisi.it,
il negozio on line di prodotti termoidraulici più certificato in Italia: SSL EV
(per proteggere i dati inseriti e garantire la massima tutela della privacy),
AICEL (Associazione Italiana Commercio Elettronico), dal Registro delle
Imprese, Certire, marchio della Italsoft Group Spa, a sua volta azienda
certificata ISO 9001. La G.F. Narcisi è, inoltre, partner ufficiale
dell'ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici).
Marta Zacchigna
Ufficio Stampa L'Ippogrifo®
Tel. +39 040 761404
Cell.+39 339 1952458
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