lunedì 1 giugno 2015

Quando il trasloco è un problema

Normalmente il giorno del trasloco dovrebbe essere un momento di festa. Si cambia casa, si cambia quartiere, si cambia vita! Eh si, perché molte volte ciò che spinge a trasferirsi da una parte all'altra è un qualcosa che migliora la nostra esistenza.

I motivi per cui si trasloca spesso sono belli 

Potrebbe essere il caso di un nuovo lavoro, per cui l'esigenza è quella di avvicinarsi alla sede per percorrere meno strada tra l'abitazione e l'ufficio.
Potrebbe essere una scelta di vita come quella di trasferirsi dalla città alla campagna. Potrebbe essere anche un miglioramento delle proprie condizioni, per cui si decide di lasciare il vecchio appartamento in affitto per andare a vivere in una casa di proprietà. Ma potrebbe essere anche per la nascita di un nuovo figlio, per cui la vecchia abitazione è troppo piccola e si ha la necessità di trasferirsi in un'appartamento più grande.
Queste sono solo alcune delle motivazioni che potrebbero spingere le persone a traslocare ma ce ne sono anche delle altre, per la maggior parte belle.
Ecco perché non ci si spiega che un momento di festa come questo, diventi un vero e proprio incubo. Ma forse si, ed il motivo è presto detto...

Perché il trasloco si trasforma in un problema

Si, c'è anche un altro lato della medaglia ed è fatto di orari, date, scatoloni, ecc... Bisogna svuotare casa, trovare gli scatoloni per mettere tutto, ma proprio tutto! A volte si decide di buttare qualcosa per evitare di trasportare troppe cose ma, al momento della scelta, tutto sembra indispensabile, anche quella cosa dimenticata in un angolo dello sgabuzzino. E poi vuoi mettere la fatica di portare tutte quelle cose? Lo scomodo di trovare un amico con un furgone che si presti a fare una decina di viaggi tra la vecchia abitazione e la nuova. Ed il reclutamento dei parenti per aumentare il numero delle braccia? Insomma... un vero campo di battaglia dove i nervi saltano facilmente e la notte non si dorme con il pensiero di quel trasloco così maledettamente difficile.

E se chiamassimo una ditta di traslochi?

Questa è la domanda intelligente che di solito spetta fare alla moglie, con molto tatto e stando attenta a scegliere il momento giusto per aprire bocca per non urtare ulteriormente i nervi del marito che già la ritiene responsabile di questo strazio infinito (eh si...ma questa non si poteva accontentare della vecchia casa?). Chiamare una ditta di traslochi? Ma sei matta? Chissà quanto ci costa!!!

Un preventivo allunga la vita!

Eppure ci vuole tanto poco a farsi fare un preventivo ed un sopralluogo gratuito. Ci sono ditte di traslochi a Roma che fissano l'appuntamento in pochi giorni, fanno il sopralluogo e poi il preventivo. Il potenziale cliente è libero di accettare o meno e se non accetta nulla è dovuto a nessuno. E così immagino anche in altre città d'Italia.

La ditta di traslochi in realtà solleva l'animo e lo spirito di chi si appresta a traslocare. Pensano a tutto loro: trasporto, smontaggio mobili, rimontaggio, imballaggi, sistemazione dei suppellettili e chi più ne ha più ne metta. Ovviamente il servizio, tanto più è completo, tanto più si paga. Ma se vogliamo risparmiare basta pensare da soli agli imballi e allo smontaggio dei mobili, lasciando da fare alla ditta di traslochi solo il trasporto. Eviteremo così di spendere più soldi di quanto desideriamo spenderne, di evitare la fatica di sollevare mobili e cianfrusaglie varie e soprattutto lasceremo in pace l'amico con il furgone ed i malcapitati parenti.

Nessun commento:

Posta un commento