mercoledì 28 febbraio 2018

Scufonèda... la grande festa del telemark

Il telemark è un'antica tecnica dello sci da discesa, tornata prepotentemente di moda negli ultimi anni. La Scufoneda di Moena, in programma quesst'anno dal 7 all'11 marzo, è diventata ormai un appuntamento classico per gli amanti del telemark, che si ritrovano ogni anno all'Alpe di Lusia per trascorrere giornate all'insegna del divertimento, sfidandosi in allegre prove di abilità. I partecipanti sono vestiti con abiti tradizionali e si lanciano in spettacolari e spiritose esibizioni.
Il telemark è una particolare tecnica di sciata con il cosiddetto "tallone libero", nata in Norvegia a metà del 1800. La Scufonèda deve la sua nascita al gruppo degli organizzatori, il Club degli "Scufons del Cogo". Questo gruppo di telemarkisti si è formato negli anni novanta per iniziativa di cinque ragazzi di Moena, che hanno fatto conoscere questa antica tecnica sciistica. Ormai questa manifestazione chiama amanti della disciplina da tutta Europa e continua a evolversi e migliorarsi.
Teatro della manifestazione sarà Moena, la "Fata delle Dolomiti", adagiata in una conca soleggiata e circondata da alcuni dei più bei gruppi dolomitici patrimonio UNESCO, tra cui il Sella, il Latemar e il Catinaccio. Il paese fa parte di Alpine Pearls, il network di 25 tra le più belle località alpine unite dal denominatore comune della sostenibilità e della mobilità dolce, con l’obiettivo di offrire agli ospiti proposte turistiche consapevoli, senza stress e in piena armonia con la natura, per scoprire tutto il bello di una vacanza senza auto

Info 0462 565038 - perla@visitmoena.it - www.scufons.com
(Ufficio Stampa Alpine Pearls Italia: OfficineKairos.it)

venerdì 23 febbraio 2018

FRANCESCA ROMANA PERROTTA: “OCCHI DI CERA” È IL TERZO SINGOLO ESTRATTO DALL’ALBUM “L’ORA DI MEZZO”



Alla vigilia del Tour 2018 è partito da Lecce il 26 gennaio, la cantautrice presenta un brano dalle atmosfere malinconiche ed evocative.




Occhi di cera” è la traccia d’apertura del disco di Francesca Romana Perrotta “L’ora di mezzo”:

«Il terzo album della cantautrice salentina tra gli altri ospita Gianluca De Rubertis, che ha messo piano e tastiere e duettato con lei. Si tratta di songwriting pop ben concepito, fatto di ritornelli ammiccanti, slanci melodici, di un’attitudine rock che ricorda la Nannini (ascoltare “Il Grido” per credere) e di una voce graffiante duttile e allenata» Barbara Santi, Rumore.


L’album riflette le personalità dell’artista un po’ rock e alla continua ricerca delle verità più profonde dell’animo umano. Specialmente di quello femminile.
Nel disco parlano, piangono e si confessano infatti Medea, Elena di Troia, Penelope, Lucida Mansi (una contessa assassina), Maria Antonietta e la cantante stessa, che, queste donne, in qualche modo le fa rivivere. Ma… perché “L’ora di mezzo”? L’ora di mezzo è quel momento del giorno in cui tutto sembra sospeso, non è più giorno, non è ancora notte, non c’è troppa luce, neanche troppo buio. I pensieri sono attenuati, le ombre sfumano e le persone perdono i contorni, mentre i fantasmi potrebbero già iniziare a risvegliarsi. Tutto è sentimento e mistero.
Gianluca De Rubertis è diventato l’ospite graditissimo dell’album con un duetto su una delle canzoni più intime ed autobiografiche “Io sono l’egoista” ed inoltre ha suonato pianoforte e tastiere in quasi tutte le tracce. Gli altri musicisti che hanno partecipato sono:
Tomaso Graziani, batteria; Francesco Cardelli, basso; Giuseppe Bonomo e Massimo Marches, chitarre; Gianluca De Rubertis e Cristian Bonato, pianoforte e tastiere.




Radio date del singolo: 9 Gennaio 2018
Uscita dell’album “L’ora di mezzo”: Giugno 2017
Etichetta: Filibusta Records di Roma in coedizione con Ed. Curci.




BIO

Cantautrice/musicista. Conosciuta su scala nazionale dal 2005, grazie al suo brano d’esordio “In genere sogno”, presentato da Fiorello su Radio RAI 2.

- Vincitrice del Festival Musicultura 2007 (miglior interpretazione).
- Vincitrice del Premio De Andrè 2009, prima cantautrice donna a vincere il premioOspite di Cristiano De Andrè nel tour “De Andrè canta De Andrè”.
- Vincitrice del Festival Musicultura 2010 e del Premio Poggio Bustone dedicato a L. Battisti: Premio Miglior personalità artistica.
- Vincitrice del Festival Musicultura 2016 (Premio Miglior Testo con “Il grido”).
- Vincitrice del Premio Civilia 2016, premio assegnato in precedenza ad altri autori di fama nazionale, quali Mimmo Locasciulli, Giorgio Conte, etc.
GIUGNO 2017: il terzo album, “L’ora di mezzo” [Edizioni Curci-Filibusta Records], in distribuzione digitale per Believe Services a partire da settembre 2017 in vendita presso in negozi di dischi, La Feltrinelli e i grandi distributori.
- Il singolo “Le cose non accadono per caso”, tratto da “L’ora di mezzo”, ha conquistato il 20º posto nella classifica nazionale Indie Music Like.

Collaborazioni artistiche:
2008: Tour teatrale con Teresa De Sio.
2009: Duetto con Cristiano De Andrè durante la tournée estiva “De Andrè canta De Andrè”). Il brano “Contro il mio sguardo” (album“Lo Specchio”) è scritto con Luigi Pacifico, autore delle canzoni di maggior successo di G. Nannini e L. Dalla.
2017: Gianluca De Rubertis (cantante ed autore de “Il Genio”) duetta ne “L’Ora di Mezzo” in “Io sono l'egoista”, brano Finalista Premio Bianca D’Aponte 2017, festival dedicato alle migliori cantautrici italiane.

Discografia
2005 - “In genere sogno” (brano singolo, Ed. Curci)
2007 - “L’istante che vale” (brano singolo, Ed. Lineadue/Musicultura)
2008 - “Vermiglio” (Album, Warner Music/Ed. Curci/ UNIVERSO)
2011- “Lo Specchio” (CD-Album, Ed. Curci/ EDEL)
2016 - “Il Grido” (brano singolo, Filibusta Records/Ed. Curci/Musicultura)
2017 - “L’ora di mezzo” (Album, Filibusta Records/Ed. Curci)
2017 - “Le cose non accadono per caso” (brano singolo, Filibusta Records/Ed. Curci)
2018 - “Occhi di cera” (brano singolo, Filibusta Records/Ed. Curci)


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Sito Etichetta: www.filibustarecords.com

DAVIDE AMATI: “MA DOVE SEI” È IL SINGOLO D’ESORDIO DEL GIOVANISSIMO CANTAUTORE



Un pop chiaroscurato che veste di abiti sonori scanzonati un animo dalle venature più malinconiche, accompagna il racconto autobiografico della vita del musicista.



Ma Dove Sei” è una canzone che parla del quotidiano di Davide, scritta durante una mattina senza scuola, in cui prevaleva la stanchezza per la solita routine e la poca forza nell’affrontare le difficoltà della giornata.

«C’è la nostalgia di una storia che ho vissuto insieme a una ragazza e che ho fatto fatica a smaltire e la consapevolezza di essermi distaccato troppo da me stesso». Davide Amati



Autoproduzione


BIO

Davide Amati nasce a Roma il 19/11/1998. Inizia gli studi di chitarra a 8 anni, si trasferisce a Santarcangelo di Romagna e prosegue con gli studi di chitarra moderna/jazz/blues. All’età di dieci anni con il Maestro Marco Vienna in tutto questo Davide ha sempre avuto una forte creatività e ha iniziato a comporre le prime musiche con chitarra all’età di 10 anni, iniziando ad esibirsi in pubblico fin da subito. Finite le scuole medie si iscrive al Liceo Musicale Statale di Forlì, dove approfondisce gli studi musicali, imparando il solfeggio, la storia della musica e la chitarra classica. Nel 2012 partecipa al Tour Music Fest dove arriva alle semifinali, classificandosi tra i primi 10. Prende qualche lezione di chitarra acustica con Massimo Varini. Col passare degli anni sviluppa una passione per la musica rock e fonda diversi gruppi nei quali ha ruolo di chitarrista/compositore, migliorando sempre di più la tecnica di improvvisazione. Continua a suonare dal vivo in locali, eventi, manifestazioni ecc… All’età di sedici anni sente la necessità di scrivere testi insieme alla musica. Ha una produzione vasta quotidiana di testi e musica che decide di fare ascoltare al Maestro Mogol, il quale gli consiglia di fare il corso per compositori al Cet, la sua scuola di musica. Davide dopo l’esperienza al corso compositori al Cet, con il Maestro Barbera migliora molto nella composizione pop e si appassiona sempre di più che decide di cantare le sue canzoni. Lo stesso anno una delle sue canzoni viene premiata dallo stesso Mogol con una borsa di studio per fare anche il corso per interpreti, sempre al Cet. Nel frattempo Davide Continua a scrivere canzoni e nell’estate 2017 produce e registra il suo ep, ancora in fase di lavorazione. Partecipa a Urbino Jazz Festival dove presenta le sue canzoni e dove riscontra successo. Viene selezionato tra 20 ragazzi per il Songwriting Camp a Bari dove si trova a contatto con professionisti del campo. Recentemente sta portando avanti un progetto, con il quale suona la chitarra e canta le sue canzoni, dov’è accompagnato da due musicisti e si esibisce dal vivo.



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mercoledì 21 febbraio 2018

TOZ ANTONIO PIRETTI “QUELLA SCHEDA ERA LA MIA” È IL BRANO ANTI-ASTENSIONISMO DEL CANTAUTORE ITALO-CANADESE



A ridosso delle prossime elezioni politiche arriva la canzone che lancia un messaggio provocatorio al popolo italiano.



Quella scheda era la mia” brano dove le strofe sono dedicate ai politici e il ritornello a noi italiani.
Il singolo, in maniera pungente ed ironica, evidenza l'abitudine italiana nel lamentarsi dei politici senza però darsi mai alcuna responsabilità:

«Non siamo contenti, ma la colpa è sempre degli altri. Si mette in evidenza, quindi, come sia fondamentale prestare attenzione al momento del voto, alla scheda elettorale, esprimendo la propria scelta con cognizione, sapendo realmente ciò che si sta facendo e dando quindi il proprio contributo al futuro dell'Italia. La canzone fu scritta il giorno dopo che non si raggiunse il quorum sulle piattaforme petrolifere, nel 2016, ennesimo esempio di non curanza etica da parte del popolo italiano. Sembra evidente che serva un cambiamento, sia nella classe politica, ma soprattutto anche nel popolo italiano stesso che resta costantemente spettatore “complice”, in quanto non reagisce, di tutto ciò che sta avvenendo all’Italia. Ho cercato con questo brano di stimolare gli italiani a chiedersi come mai quei politici sono sempre lì, le cose continuano a non andare e noi continuiamo a lamentarci...cioè il tutto si ripete uguale.
Ma il momento per far cambiare le cose è proprio nelle elezioni, usando la scheda elettorale. Se i politici sono al governo è perché il popolo li ha eletti, quindi il popolo faccia anche autocritica ed esprima con maggiore cognizione e concretezza le proprie scelte. È il popolo che deve, tramite il voto, cambiare questa situazione, disarmante, e far capire ai quei “bebè” che la devono smettere di curare solo i loro interessi privati e non quelli della nazione. Se poi si immagina il tutto visto dagli occhi di un emigrato italiano in Canada, il quadro può far ancor più male... in quanto quando ci si allontana, si avverte maggiormente la mancanza di ciò che si ama, la Patria, e vederla bistrattata in un modo indecente è tanto indecoroso quanto doloroso». Toz Antonio Piretti




Il brano è stato registrato presso “Boat Studio” di Bologna, masterizzato da Marco Borsatti (presso lo studio di Celso Valli) ed è estratto dall’album #STRONGER pubblicato a gennaio 2018. Sette canzoni registrate in studio con la band al completo, 5 in inglese e 2 in italiano.
Stile cantautorale, dove le canzoni sono messaggi per comunicare reali esperienze di vita e pensieri, seguendo le passioni la musica è condivisione di emozioni.


Radio Date: 16 febbraio 2018
Pubblicazione album: gennaio 2018

Autoproduzione



BIO

Toz Antonio Piretti è un cantautore con radici italiane e spirito internazionale. Ha iniziato il suo progetto musicale in Italia nel '06 e nel '09 trasferendosi in Canada, ha cambiato completamente la sua vita, da imprenditore “giacca e cravatta” a cantautore “chitarra e canzoni”. A Toronto, la musica diventa il suo modo di vivere essendo anche uno dei 75 musicisti con licenza per suonare nella metropolitana (TTC). Il suo cammino di artista si arricchisce ulteriormente con collaborazioni in spettacoli teatrali e in chiese Gospel. Ha pubblicato 4 album, demo, singoli e si è esibito in più di 360 ​​concerti tra nord America ed Europa.
Ultime pubblicazioni: "#Stronger" nel '18, "In 10 Years" nel '14 - "My Name Is Not Important" nel '12 - "Acoustic Italian Versions” nel '10.
Antonio scrive musica condividendo messaggi per incoraggiare le persone a vivere una vita migliore e prendersi cura l’uno dell’altro. Con questo spirito, ha fondato nel '14 “Art Takes Action for Charity”, fondazione privata volta all’organizzazione di eventi artistici a sostegno di progetti benefici. Nel '15, il primo grande tour: "RoomMates of the Same Planet". Un coast-to-coast attraversando il Canada, esibendosi in 22 concerti, presentando un nuovo format di spettacolo: "Audio Visual", una performance dal vivo in cui la musica suonata voce e chitarra, e i video proiettati su di un mega-schermo si fondono per amplificare i messaggi delle canzoni e creare un'atmosfera unica ed intensa. Nel '16 un'avventura europea: "Unconventional Tour". Il tour lo ha portato in 9 paesi in tutta Europa, suonando 23 concerti.
Nel '17 la sfida più grande - "from the Roots in the Right Direction" una bici e una chitarra - da Vancouver ad Halifax - 140 km ogni giorno - da metà aprile a metà luglio 2017. Partendo dalle radici, unendo la naturalezza e la purezza di andare in bicicletta con il modo più naturale di suonare, voce e chitarra; portando la sua musica tra la gente in occasione del 150esimo anniversario del Canada. Nello stesso anno, da agosto a metà settembre, un altro tour avventuroso "EnjoyWild", dove la musica incontra l’avventura, nei migliori centro rafting in tutta Italia.
#Stronger, il nuovo album, è stato pubblicato il 10 gennaio 2018. Attualmente sta studiando pianoforte, bevendo tè, scrivendo nuove canzoni e pianificando il prossimo tour.



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martedì 20 febbraio 2018

Tommaso Venturelli Tanto fuori si sta bene

in radio il terzo singolo del cantautore di Forlì 
Dopo “Margherita” e “Pago Io” in radio e sui principali digital stores “Tanto fuori si sta bene”  il terzo singolo che anticipa l’uscita dell’EP di debutto di Tommaso Venturelli. 



Tommaso indossa una nuova veste, “Tanto fuori si sta bene” (#TFSSB) è una ballad romantica e malinconica che racconta una storia d’amore, con sonorità moderne ma che strizzano l’occhio agli anni novanta. Un brano che dimostra le capacità di scrittura e la grande duttilità e maturità dell’artista. Un messaggio che arriva direttamente all’ascoltatore e che rimane in memoria.

Tommaso Venturelli 
Tommaso Venturelli nasce a Forlì nel 1997. Da giovanissimo si avvicina al mondo della musica imparando a suonare la chitarra, alla quale affianca lo studio della voce. Tommaso è un osservatore e riporta nella sua scrittura musicale le esperienze che vive tutti i giorni: i suoi testi sono sinceri, diretti e raccontano le sue esperienze di vita. Nel 2014 Tommaso crea la sua prima band, i JAM, con i quali comincia un percorso musicale che lo porta a suonare neI principali palchi della sua regione. Con i JAM registra un brano prodotto da Luca “Tornado” Testori (Skiantos). Nel 2017 Tommaso inizia una collaborazione con il Deposito Zero Studios di Forlì e il suo team di produttori, con i quali lavora al suo primo EP. In giugno 2017 esce il primo singolo intitolato Margherita. A novembre 2017  si conferma con il secondo singolo “Pago Io”, seguito da “Tanto fuori si sta bene”, in uscita a febbraio 2018.

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TAMURITA “LA ISLA” È IL SINGOLO CHE CELEBRA I 15 ANNI DI ATTIVITÀ DELLA BAND CAGLIARITANA



In attesa della pubblicazione del nuovo album in uscita nel 2018, trionfa in radio il brano dal sapore patchanka che omaggia la Terra sarda.




I Tamurita compiono 15 anni di attività e per questa ricorrenza hanno voluto fare una dedica alla loro isola riportandola ad un concetto universale. Partendo dalla citazione del Bass Paradis dei Mau Mau ed al paragone con altri luoghi idilliaci (la Isla del Sol), i musicisti hanno voluto raccontare sia la bellezza che le debolezze di questa terra, volgendo però un'incitazione alla presa di coscienza,
alla necessità di cambiamento che può avvenire solo con la determinazione del "voler fare".


ETICHETTA: MANINALTO!
Radio date: 22 dicembre 2017
Pubblicazione album: 2018

BIO

I TAMURITA nascono a Cagliari nel 2002. Nel 2005 la band entra nel cast della trasmissione televisiva “Come il calcio sui maccheroni” su Videolina e grazie ad essa riceve un importnate spinta mediatica. Questa collaborazione porta a due importanti concerti: nel Capodanno 2006 si esibiscono assieme a Kid Creole and the Coconuts e Roy Paci & Aretuska. Nel giugno del 2006 assieme alla Compagnia Lapola registrano due sold-out all''Anfiteatro di Cagliari. Sempre nel 2006 esce il primo lavoro discografico “Tierra, deserto y sal” e i Tamurita firmano il loro primo contratto discografico con CNI. Iniziano così un tour nazionale dove dividono il palco con Almamegretta, Sud Sound System, Dub Sync. Si aggiudicano la vittoria del concorso “Alternative Version Festival” di Fermo. Nel Giugno del 2009 il nuovo disco Palabras de amor è pronto ed il mixaggio viene affidato a Madaski (Africa Unite). Sempre nel 2009 partecipano al Mondo Ichnusa Festival di Cagliari proponendo il singolo “Palabras de Amor” cantato insieme ai Sud Sound System. Nel 2010 suonano con No Relax e Gogol Bordello. A Giugno del 2011 esce un nuovo singolo “Note di Luce” distribuito da l’Unione Sarda.
Nel 2012 firmano per Maninalto! Ad Aprile il nuovo Singolo e Video della canzone “Dans la musique” che vede ai suoni Mark Wallis (già Mano Negra, U2, TalkingHeads, The Smiths, Marvin Gaye, REM, Travis, Desmond Dekker…) e come ospiti Ska-P e Vallanzaska. Ma il 2012, sarà perchè decreta il 10° anniversario Tamurita, è ancora ricco d i novità e partecipazioni: il 30 Aprile la band partecipa come guest a “L’Unione Sarda Live Contest” in compresenza agli artisti nazionali Casino Royale e Malika Ayane, e gli internazionali Jon Spencer Blues Explosion.
Il 25 Maggio 2012 si festeggia il 450° anniversario dell’ateneo di Sassari e per l’occasione il concerto prevede Tamurita e Frankie Hi Nrg. Il 02 Giugno 2012 sono ospiti a Voci di Maggio con la partecipazione di Dava (Davide Romagnoni) e Skandi (Cristian Perrotta) dei Vallanzaska. Continuano le amicizie di percorso: il 16 e 17 giugno è la volta di Ittiri e Badesi con la partecipazione dello Zoo di 105. Ma il 20 luglio 2012 è l’evento più atteso: un mare di 50 mila persone che ha ballato e cantato dal pomeriggio alla notte… È il mondo Icnusa 2012! Il concertone ha visto esibirsi insieme a Tamurita, i grandi Negrita e Francesco Renga. Ad Aprile del 2013 esce il loro 3° album intitolato “I Graffi del Tempo”; la nuova produzione discografica corona i 10 anni di attività della band che per l’occasione ha chiamato a raccolta un folto numero di amici: tra questi Pulpul (Ska-P), Beppe Dettori (ex voce Tazenda), Alessia Tondo, Sun Sooley, Claudia Aru, Bujumannu (Train to Roots) e tanti altri. I Graffi del Tempo contiene 14 tracce, di cui 8 sono inediti. L’album racchiude l’anima nomade e i suoni gitani dei Tamurita, che mescolano folk-rock al raggae e allo ska con accentuate sfumature punk. I ritmi caldi e avvolgenti de “I Graffi del Tempo” danno vita a un viaggio che parte dalla Sardegna e arriva oltre l’Europa. La stagione 2013 è caratterizzata da un’intensa attività live che culmina con l’effettivo ingresso della band nel cast di REZOPHONIC, coronato con la partecipazione alla XV FESTA DELLA BIRRA di Fabrica di Roma (VT): un evento il cui successo ha risuonato in tutta la penisola.
Nel novembre 2013 la band decide di lanciarsi nella reinterpretazione di un brano storico della musica cantautorale italiana: Dio è Morto di Francesco Guccini. La cover riceve molti consensi dalla critica, sino ad arrivare alla messa in onda durante il programma DATABASE di Pino Scotto (vedi il video) ed entrando in programmazione video su Rock TV. Il 2014 si rivela un nuovo anno ricco di traguardi: dopo essersi aggiudicati il premio della critica al concorso Oxjam 2013, la collaborazione con Oxfam Italia si rafforza al punto di co-produrre “No More Tears”, un nuovo singolo a sostegno della campagna umanitaria COLTIVA. A Marzo 2015 esce “Mescaleros” il nuovo video/singolo in omaggio a Joe Strummer (The Clash). Il brano è stato prodotto da Joxemi (noto chitarrista della band Ska-P) e vanta la collaborazione e il featuring di Pino Scotto. Il video di “Mescaleros” è stato presentato in anteprima televisiva il giorno 26 Marzo su Rock TV seguito dall'omonimo tour con varie date nell'isola ed oltremare. Dopo un breve periodo di pausa e alcuni cambiamenti nell'organico la band produce un nuovo singolo: Vivere (Carpe Diem). Il brano viene realizzato sotto la produzione artistica di Massimo Satta e con la partecipazione di Lavinia Viscuso. Nel 2016 partecipano sono per la terza volta ospiti del Mondo Ichnusa. L'inverno del 2017 segna per loro una data importante: la band compie 15 anni di attività. Per coronare questo traguardo esce un nuovo singolo intitolato “La Isla” che anticiperà il quarto album previsto per il 2018.

FORMAZIONE ATTUALE:
SERGIO PIRAS - Voce e Chitarra acustica ritmica
LUCA CASU - Chitarra elettrica e cori
ROSSELLA “ROX” CAMELLINI -Violino
LUCIO MANCA - basso
SEVERINO TRONCI - Batteria
RICCARDO ERBA - Tromba e Filicorno


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giovedì 15 febbraio 2018

Massimo De Ciechi, il senso della parola Libertà

“Quale libertà”, in radio il singolo del cantautore Massimo De Ciechi, 
estratto dall’album Dietro Laterale 

Un brano pop scritto parecchi anni fa ma solo ora realizzato in studio per l’album Dietro laterale. Il testo  molto breve vuole rendere evidente quanto sia  continuamente svalutato il senso della parola “libertà”. E nonostante gli anni il concetto risulta sempre valido. Le poche frasi che lo compongono tendono a mettere a fuoco immagini per portare l’ascoltatore a riflettere e a porsi delle domande. Dal punto di vista tecnico e musicale , la canzone gioca con l’espressione “Quale libertà”, posta tra la domanda, la retorica e la ripetizione che nel finale si intreccia e si sovrappone fino a sfumare con gli assoli di chitarra.
Dietro laterale è il titolo del nuovo progetto musicale indipendente di Massimo De Ciechi pubblicato alla fine del mese di novembre 2017 e ora in distribuzione su i principali digital stores internazionali e in versione CD su Amazon in Italia e in Europa
Il progetto si compone di 9 brani in stile pop cantautoriale scritti in più anni e ora raccolti in questo album. Non si tratta di un concept anche se i singoli brani sono quasi tutti accomunati dal racconto di storie piccole e per lo più sofferte. L’intero progetto è dedicato alla memoria di un amico scomparso dopo quattordici anni di lunga e coraggiosa lotta contro la malattia.
Musiche, testi, ideazione e produzione tutte a cura di Massimo De Ciechi, arrangiamenti e realizzazione musicale di Valerio Fuiano e Max Paparella. Mixing e mastering sempre di Max Paparella presso Groove Sound Design Studio.
L’album si apre con il brano A volte va così, costruito sull’incontro iniziale di armonica e chitarre acustiche, il cui verso “sai ci sono giorni splendidi di vita e altri bastardi da vivere  a fatica” cerca di mettere subito l’ascoltatore nella giusta prospettiva per affrontare i contenuti a venire. Segue Insegnami a volare, canzone incalzante dove il tema principale è quello dell’autismo. Il terzo brano Si muove racconta di una scelta, quella della vita nonostante il mondo ci lasci da soli di fronte alla realtà. E’ poi la volta di Quale libertà il pezzo più breve, con un testo conciso ma ben mirato a chiedersi il vero senso di questa parola: “libertà”. Ad ogni ora della vita è la ripresa di un singolo pubblicato qualche anno fa e qui riproposto con qualche leggera variazione nell’arrangiamento. Si tratta di una storia d’amore di gente piccola, lontana dalla notorietà e dai sentimenti puliti, a porre l’accento sul rapporto di coppia fatto di continua ricerca dell’altro e di sostegno vicendevole. Tocca quindi a Tra le foglie e la foresta, nato come brano per uno spettacolo scolastico, ma qui trasformato in un vero e proprio manifesto per i dolori dell’Africa, grazie ad un arrangiamento intenso e a un’ambientazione ben costruita. Laura sopra briciole di sole ci riporta alle storie individuali sofferte: la protagonista, donna in carriera, si risveglia con la consapevolezza di una grave malattia fino al giorno prima non conosciuta. Il tutto a porre in evidenza la precarietà della vita contrapposta alle  nostre ambizioni. Quindi è la volta di L’importanza del momento altro brano incalzante con linee di sintetizzatore in evidenza e con lo slogan più volte ripetuto “Muovili muovili ragione e cuore” a sottolineare quanto sia importante l’uso quotidiano e la miscela di questi due elementi per affrontare la vita con passione e la giusta dose di equilibri. In chiusura  Un posto dietro laterale canzone dedicata all’amico scomparso e a un modo di vivere la vita con semplicità, da posto dietro laterale di una sala cinema, guardando lo scorrere del tempo davanti a noi ma non per questo senza godere degli attimi più veri che incontriamo sullo schermo e forse con quella capacità di avere una visibilità più ampia rispetto a quelli che stanno schiacciati sotto lo schermo solo per poter dire di essere stati in prima fila.

Massimo De Ciechi nasce a Cuggiono (MI) nel 1965. Cantautore e poeta per passione,  svolge come attività principale quella di impiegato in una multinazionale.
Fonda nel 1980 insieme ad altri 5 amici il gruppo musicale Aurora con il quale, nel 1986, pubblica Quando la vita è amore, album di Christian Music con 10 brani di sua composizione.
Dopo una parentesi tra chitarra bar, musical amatoriali e spettacoli per scolaresche, nel 2005 pubblica la sua prima silloge poetica Ritratti e tratteggi di improvvisi smarrimenti pendolari, edita dalla Ibiskos Editrice Risolo, che sarà la sua casa editoriale anche per le successive pubblicazioni.
Nel 2007 fonda l’etichetta di autoproduzione indipendente Deasonus®, con la quale pubblica l’album Questo strano viaggio, distribuito anche in digitale da Wondermark. 
Nel 2009 pubblica la sua seconda silloge poetica All’angolo nascosto del nostro silenzioso e dedicato incontro , che ottiene 13 riconoscimenti letterari nazionali e internazionali.
A marzo 2010 porta in scena il recital autobiografico Quello che canta canzoni e scrive poesie.
Nel 2011, con i Quadri di Ago, pubblica il singolo E’ un cuore, inno dell’associazione Cuore Fratello
Nel settembre 2012 distribuisce il nuovo singolo Ad ogni ora della vita e l’anno successivo pubblica la sua terza silloge poetica Lasciando che il pensiero muti il fremito in poesia, che vince il primo premio nella sezione Poesia Edita del Premio Letterario Ibiskos 2014.
Nel mese di giugno 2015 pubblica la raccolta Cinquanta passi o poco più, che contiene il meglio dei componimenti letterari fino ad oggi pubblicati.
Il 29 novembre 2017, dopo un lungo periodo di ideazione, composizione e revisione, protrattosi anche per importanti impegni di lavoro, pubblica e distribuisce il nuovo album Dietro laterale, realizzato insieme ai musicisti ed arrangiatori Valerio Fuiano e Max Paparella.



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lunedì 12 febbraio 2018

EDOARDO PALAMARA IN RADIO IL PRIMO SINGOLO “ELENA NON FARMI MALE” DISPONIBILE IN DIGITAL DOWNLOAD E SU TUTTE LE PIATTAFORME DI STREAMING!



Dopo il suo EP di esordio “Viver fragile”, il giovane cantautore romano EDOARDO PALAMARA torna con il nuovo singolo “ELENA NON FARMI MALE” (distribuito da Warner Music), che anticipa il primo album di inediti in uscita prossimamente. Il brano sarà in rotazione radiofonica e disponibile in digital download e su tutte le piattaforme streaming.

ELENA NON FARMI MALE, scritta e composta da Edoardo Palamara, è un invito del cantautore a imparare ad accogliere, rispettare e dar voce ai propri sentimenti d’amore verso qualcuno, sebbene questo ci renda più vulnerabili e fragili agli occhi di quella persona.

«Voglio dedicare questa canzone – racconta Palamara – a tutti coloro che sono stati colpiti dal dardo fatale, ma non hanno mai avuto il coraggio di manifestare i propri sentimenti alla persona amata. Scrivere questo brano è stato liberatorio, in quanto sono riuscito a esprimere senza timori le mie emozioni»





Edoardo Palamara è un giovane cantautore romano di 25 anni. La musica ha un ruolo fondamentale nella sua vita sin dall’infanzia, quando, grazie alla grande passione della sua famiglia, in particolare del fratello maggiore, scopre Fabrizio De Andrè. Dopo qualche anno inizia a suonare la chitarra e, durante il suo percorso di studi dedicato alla musica e agli strumenti, comincia a comporre e cantare i suoi primi testi. Palamara si ispira fortemente alle canzoni d’autore della cosiddetta scuola romana, in particolare Francesco De Gregori, e genovese, senza dimenticare artisti quali Bennato, Guccini e Bubola. Anche il folk americano, primo tra tutti Bob Dylan, ha un ruolo molto importante nel suo percorso musicale. Grazie a tutte queste influenze per il cantautore romano è stato del tutto naturale cominciare a suonare un nuovo strumento musicale: l’armonica a bocca. I testi delle sue canzoni nascono prevalentemente dall’osservazione della realtà e dalla sua personale relazione con essa. Il momento fondamentale di questo processo di creazione è infatti l’analisi introspettiva, la ricerca di risposte a quesiti, che spesso riguardano l’esistenza, pubblica e privata, e che sono estremamente complessi, ma allo stesso tempo interessanti e vitali, soprattutto per un artista. Il suo EP di esordio, “Viver fragile”, è uscito lo scorso settembre.




DAVIDE BUZZI “ROMANESCHI” è il secondo singolo estratto dall’album “NON ASCOLTARE IN CASO D’INCENDIO”



Intense sonorità tipiche del rock italiano accolgono una magica reinterpretazione di un suo stesso brano pubblicato 19 anni fa.

Romaneschi” è una canzone dedicata all'aviatore e acrobata volante Plinio Romaneschi, che fu uno fra più famosi piloti e paracadutisti della prima metà del secolo scorso. A 68 anni di distanza dalla sua morte e a 20 dalla prima uscita di questa canzone che ne rievoca le gesta - una delle più amate dai fans di Davide Buzzi - il cantautore svizzero/italiano offre una rinnovata versione del brano che nel 1998 diede il titolo al suo secondo album. Le atmosfere e le influenze sonore sono quelle tipiche del rock italiano, dove a dettare il ritmo sono batteria, basso e chitarra e voce su una solida e densa base rock. 





"Non ascoltare in caso d'incendio" è il titolo del nuovo album di Davide Buzzi, giunto al suo quarto disco sebbene alle spalla abbia ben venticinque anni di carriera passati ad esibirsi in diverse parti d'Europa e a scrivere canzoni anche per altri artisti.
Questo suo nuovo lavoro è però parte di un progetto ben più articolato: "Non ascoltare in caso d'incendio" è infatti la prima parte di una trilogia che vedrà la luce a scadenze regolari fra il 2017 e il 2019.
Il progetto, realizzato a cavallo fra Ticino e Milano, si avvale della collaborazione di una band di apprezzati musicisti italiani e di tutta una serie di ospiti speciali come Massimo Priviero, Dario Gay e il songwriter australiano Jason Kemp.
Davide Buzzi è sempre stato profondamente legato alla sua terra d’origine, Valle di Blenio e Ticino in generale, ed è proprio per questo motivo che anche in questo disco egli ha voluto segnare con delle impronte molto profonde questo suo legame.


Dicono di Davide Buzzi


«Davide Buzzi sa come dosare il bello del classico ascolto leggero italiano alla personalità di un cantautore che racchiude se stesso e poi il mondo che lo circonda». Full Song

«Un disco assolutamente valido dal punto di vista tecnico, così come da quello lirico». Audio Follia

«Di Davide Buzzi scopro con gran piacere il bello di sapere che il rock, quello antico, quello accademico, non è mai sparito, neanche per un solo istante dalle vene dei cantautori della nuova scena italiana». Just Kids Magazine

«Un disco che prende dal pop e dal rock storico degli anni antichi di enormi miti e leggende e lo fa italiano, a modo suo». 100 Decibel


BIO

Davide Buzzi nasce ad Acquarossa (Svizzera) il 31 dicembre 1968, a pochi minuti da mezzanotte.
Nel 1993 pubblica il suo primo CD “Da grande”, completamente auto prodotto ed in seguito è un susseguirsi di esibizioni, concerti e concorsi, tra i quali il “Festival Internacional de l’Isla de Margarita”, “Una voce per Sanremo”, Sanremo Nuovi Talenti”, “A Voice for Europe”, ecc. Nel 1997 si classifica secondo al Festival di Lissone con la canzone “Vuröss”, dove si aggiudica pure il premio speciale per il miglior testo. Nel 1998 esce il suo secondo CD “Il Diavolo Rosso: Romaneschi”, realizzato con la partecipazione di alcuni musicisti di fama internazionale. Nello stesso anno Davide vince il “Festival di Lissone: Cantem Insemma” con la canzone “Ul Vegèt di Mariunètt”.
Nel 2001 viene invitato ad esibirsi all’ARISTON CAFÈ, nell’ambito delle manifestazioni collaterali al Festival di Sanremo. Per alcuni anni il cantautore ticinese porta le sue canzoni in giro per l'Europa, esibendosi in concerto in Svezia, Svizzera, Italia, Francia, ecc.
Nel 2006, Davide Buzzi si presenta al pubblico con il suo nuovo album, dal titolo “Perdo pezzi”, un lavoro al quale hanno partecipato numerosi artisti internazionali (fra i quali il cantautore italiano Leandro Barsotti ed il Country Man australiano Jason Kemp). Il suo “Perdo i pezzi Tour” (durante il quale è stato accompagnato dalla Band cunense degli Almaplena) ha registrato diverse date fra Italia e Svizzera, riscuotendo un ottimo successo di pubblico e di critica.
Sempre nel 2006 la sua canzone "Vuröss", tratta dall’album “Perdo i pezzi”, viene inserita nella KAM Compilation 2006 della casa discografica Kid Antrim Music di Ronkonkoma, NY (USA) e nelle playlist di diverse radio in Australia e USA, dove scala le classifiche delle richieste.
Nel 2009 partecipa al Vannulo Festival di Capaccio (Salerno), dove si esibisce con l’orchestra AGRO, diretta dal m° Matteo Franza, composta da 11 elementi e conosciuta ed apprezzata per le svariate apparizioni sui diversi canali Mediaset.
Nel 2012 è stato candidato agli ISMA Award di di Milwakee (USA), ricevendo due nomination per la canzone “The She Wolf”, scritta per il cantante americano Jimmy Lee Young (canzone Pop dell’anno e canzone Folk dell’anno).
Nel 2013 ha invece ricevuto una nomination per i NAMMY Award di Niagara Falls (NY/USA), sempre per la canzone “The She Wolf” (canzone Folk dell’anno).
Sempre nel 2013, in Albania, è stato il protagonista della XIII edizione della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, tenendo 2 concerti ufficiali a Tirana e Scutari (Teatro Mijeni).
Purtroppo, a causa di seri problemi di salute, negli ultimi anni Davide ha dovuto rallentare la sua attività musicale, per arrivare infine sospendere le sue esibizioni Live a partire dal mese di gennaio del 2014.

A settembre 2017 esce il primo album del suo nuovo progetto discografico La Trilogia, dal titolo emblematico "Non ascoltare in caso d'incendio" e supportato dal nuovo singolo "Te ne vai".
La Trilogia, prodotto in collaborazione con Alex Cambise, vedrà la luce in tre fasi, con la pubblicazione dei tre album che la compongono a partire dal 2017 fino al 2019.

Fotografo di formazione, Davide Buzzi è attivo pure nel campo del giornalismo in qualità di membro di redazione del mensile Voce di Blenio e, da diversi anni, come inviato speciale di Radio Fiume Ticino al Festival di Sanremo. Ha scritto diversi racconti brevi, alcuni dei quali sono stati pubblicati in raccolte o sul mensile Voce di Blenio. Nel 2013 ha pubblicato il suo primo libro “Il mio nome è Leponte… Johnny Leponte” (ed. Albatros il Filo / Viterbo, Italy) ed attualmente sta lavorando a tre nuovi romanzi.


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