lunedì 29 gennaio 2018

Sci alpinismo in notturna a Forni di Sopra

Si rinnova sabato 3 febbraio a Forni di Sopra l'appuntamento annuale con la Ski Krono Varmost, una suggestiva gara di sci alpinismo in notturna, con partenza in linea nella cornice del Parco delle Dolomiti Friulane, Patrimonio Naturale UNESCO, in un vero e proprio paradiso geologico, ambientale e naturalistico. Per la prima volta, quest'anno le prove in programma saranno due: la Ski Vertical Varmost e la Ski-Raid Varmost.
La Ski Vertical Varmost è una gara individuale con partenza alle ore 17 a quota 930m nei pressi della stazione a valle della seggiovia quadriposto di Forni di Sopra. Si sale poi lungo un tracciato sulle piste sciistiche del Varmost fino all'arrivo alla Malga Varmost a quota 1760m dopo un percorso di 4 km su un dislivello complessivo di 830m.
La Ski-Raid Varmost è una prova a coppie con partenza alle ore 17,30, a piedi con sci nello zaino, nei pressi del parcheggio in località Santaviela a quota 920m. Il percorso si snoderà poi lungo le piste sciistiche del Varmost in parte coincidendo con quello della Ski Vertical. Sono previsti dei cancelli orari dopo due ore e dopo tre ore. Le coppie che non riuscissero a rispettare i limiti saranno costretti ad abbandonare la gara. L'arrivo è previsto alla Malga Varmost a quota 1760 dopo un percorso di 15km e un dislivello di 2000m.
Dalle ore 19 previsto un pasta party e a fine gare le premiazioni e un concerto rock. Info e iscrizioni sul sito www.for-adventure.it. L'iscrizione comprende assistenza e ristoro lungo il percorso e un pasto a fine gara.
Forni di Sopra fa parte del network internazionale
Alpine Pearls, impegnato da dieci anni nello sviluppo di un turismo sostenibile sulle Alpi, in località raggiungibili anche senza l'auto e in grado di offrire proposte eco-compatibili e soluzioni di mobilità innovative nel rispetto totale dell'ambiente. L'area sciistica del Varmost vanta le piste più alte e lunghe del Friuli Venezia Giulia dalle quali si può godere il magnifico panorama che spazia dalle Tre Cime di Lavaredo allo scenario delle Dolomiti Friulane.

(Ufficio Stampa Alpine Pearls Italia: OfficineKairos.it)

venerdì 26 gennaio 2018

Alice Caioli: da oggi in radio il brano in gara al Festival di Sanremo 2018 nella categoria Nuove Proposte, accompagnato dal videoclip ufficiale


La giovane artista siciliana in gara alla 68^ Edizione del Festival della Canzone Italiana tra le Nuove Proposte con l’etichetta Round 35.



Firmata dalla stessa Alice Caioli insieme a Paolo Muscolino, che ne ha anche curato la produzione. La canzone è un’intensa ballad dal forte impatto melodico, ricca di suggestioni elettroniche e dal sapore r’n’b.
Il brano scelto dalla Commissione capitanata dal Direttore Artistico Claudio Baglioni, parla di lei e del proprio vissuto in relazione al mancato rapporto con il padre. Una finestra come portale attraverso cui mettersi in contatto con la figura paterna. “Specchi rotti” è la metafora della discrepanza tra la percezione di se’ allo specchio in una visione intatta, solida e perfetta e quella che è invece la vera essenza, spesso frammentata e a pezzi.



Il video, per la regia di Alberto Cosenza, è stato girato a Castel di Tusa, in provincia di Messina, presso la struttura Atelier sul Mare, un museo albergo dove 22 delle sue stanze sono vere e proprie "camere d'arte" in quanto ideate da artisti di diversi campi.
"La torre di Sigismondo" è la camera in cui sono ambientate la maggior parte delle scene del video ed è firmata dall'artista cineasta Raùl Ruiz. Il fulcro della stanza, dalle pareti nere e nude, è costituito da un grande letto rotondo girevole di tre metri di diametro, che occupa quasi tutto lo spazio della torre. Ma ecco l’artificio che diventa arte e bellezza: in contrasto con l’idea di uno spazio di reclusione, il soffitto si apre completamente, donando all’ospite attore/spettatore la possibilità di rinascere, di vivere il passaggio salvifico dalle tenebre alla luce, e metaforicamente il letto bianco diviene quella luna che, con il soffitto aperto, illuminerà il cielo stellato. Quell'enorme finestra in cima alla stanza ricorda proprio la stessa finestra citata da Alice nel suo brano.



giovedì 25 gennaio 2018

MATTEO ROVATTI: “AMAMI DAVVERO” è il nuovo singolo in radio dal 5 gennaio




L’amore vince il tempo e lo spazio riportandoci in una dimensione eterna” è il messaggio del cantante emiliano già autore per i Nomadi.

Amami Davvero” è un brano che grida il desiderio di amare e di essere amati in ogni istante fino a vincere il tempo e lo spazio. La padronanza della comunicazione testuale emersa dal singolo conferma le capacità autorali dell’artista già firma per i Nomadi.

«L’amore è la ragione della nostra esistenza. Come il sole splende oltre le nuvole così l’amore regna aldilà del tempo e dello spazio. Riusciamo a comprendere l’amore unicamente quanta accettiamo di abbandonarci alle sue regole. Solo in quel momento ci è concesso di vedere ciò che esiste da sempre. Solo in quell’istante amiamo veramente.» Matteo Rovatti





Matteo Rovatti | Voce
Maurizio Mancini | Tastiere
Mixaggio e Mastering | Maurizio Mancini
Fotografie | Enrico Coppola
Artwork | Giuseppe Lo Presti
Radio Date | 5 Gennaio 2018
℗ 2018 Indian


BIO
Matteo Rovatti nasce a Sassuolo il 17 Agosto 1972 ed è autore e compositore di tutte le sue canzoni.
Nel Marzo del 2008 pubblica il suo CD “VEDERE” contenente cinque canzoni inedite.
Nel Luglio del 2008, con il suo singolo “VEDERE”, partecipa alla tappa di Carpi del concorso “FAMMI SENTIRE LA VOCE” organizzato da Radio Bruno, ed arriva in finale alla tappa di Formigine vincendo il Premio Magazine.
Nell’Ottobre del 2009 partecipa al Teatro Carani di Sassuolo al concerto Africa Aid “WATER FOR CHILDREN” organizzato da Africa Nel Cuore e Croce Rossa Italiana.
Nel Giugno del 2012 apre il concerto dei “NOMADI” al Campo Sportivo di Castelvetro.
Nel Febbraio del 2015 apre il “XXIIIº TRIBUTO AD AUGUSTO_NOMADiNCONTRO” al Teatro Tenda di Novellara.
Matteo Rovatti è autore e compositore insieme a Giuseppe Carletti e Massimo Vecchi della canzone “TUTTO VERO” pubblicata nel nuovo disco di inediti dei Nomadi “LASCIA IL SEGNO” uscito il 19 Maggio 2015.
Nell’Ottobre del 2015 esce il suo nuovo singolo “VA DI VIVERE” pubblicato dai “NOMADI”.
Nel Gennaio del 2016 annuncia il suo nuovo singolo “LONTANO” pubblicato dai “NOMADI”.
Nel Febbraio del 2016 apre il “XXIVº TRIBUTO AD AUGUSTO_NOMADiNCONTRO” al Pala Enel Energia di Novellara.
Nel Maggio del 2016 apre il “XXVIIIº RADUNO NAZIONALE FAN NOMADI” al Teatro Tenda di Casalromano.
Nel Maggio del 2016 lancia il suo nuovo singolo “QUESTA VITA” pubblicato dai “NOMADI”.
Nel Giugno del 2016 apre il “COME POTETE GIUDICAR TOUR NOMADI” a Mestrino di Padova.
Nel Giugno del 2016 apre la prima tappa del “FESTIVAL SHOW” a Udine.
Nel Luglio del 2016 partecipa al concorso “SULLA VIA (EMILIA) PER WOODSTOCK” vincendo il Premio Carlino D’oro messo in palio dal “RESTO DEL CARLINO”.
Nel Luglio del 2016 apre la terza tappa del “FESTIVAL SHOW” a Brescia.
Nell’Agosto del 2016 apre la quinta tappa del “FESTIVAL SHOW” a Jesolo.
Nell’Agosto del 2016 apre il “XXVº RADUNO NAZIONALE ESTIVO FAN NOMADI” in Piazza San Bartolomeo a Castagnole delle Lanze.
Nel Novembre del 2016 si esibisce al “MAPEI STADIUM DI REGGIO EMILIA” durante l’intervallo della partita di Serie A TIM SASSUOLO-ATALANTA.
Nel Settembre del 2017 esce il suo nuovo singolo “L’ESTATE TORNERÀ”.
Nel Novembre del 2017 con il suo nuovo singolo “L’ESTATE TORNERÀ” si posiziona al primo posto della Classifica Indipendenti Emergenti.



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TIZIANO ALBANESE: “FRANCESCO, STORIA DI UN UOMO” è l'opera musicale per pianoforte solista, orchestra e voci recitanti, scritta dal pianista e compositore italiano


L’album strumentale racconta San Francesco ponendo al centro la “figura dell’uomo” messa spesso in secondo piano rispetto alla “figura del santo”.



Tiziano Albanese ha sempre cercato un ponte fra la musica colta e quella più popolare sperimentando contaminazioni tra linguaggi e generi diversi. Nascono così partiture di aspetto accademico ma con strutture aperte (tipiche del pop o del jazz, vedi La Regola) che rendono originale l’intero lavoro.
L'idea alla base dell'opera è di mostrare la dimensione umana di San Francesco d'Assisi. Lontana dal voler essere un racconto dei miracoli, si è cercato di evidenziare fatti e accadimenti che sono comuni a tutti noi: la giovinezza, la malattia, il contrasto con il padre, il desiderio di un progetto di vita, fino al culmine rappresentato da uno dei testi più belli e importanti della letteratura italiana: il Cantico delle Creature. Per rendere il tutto originale e accattivante si è ispirato a un linguaggio musicale immediato, simile al mondo musicale delle colonne sonore ma senza cadere nelle trappole dei luoghi comuni, in un lavoro di ricerca articolato che ha dato i suoi frutti con diversi brani. A cominciare con La giovinezza energico e incalzante, oppure con l'evocativo Giorno e notte, fino a La Regola, cuore pulsante dell'album e anche dello spettacolo dal vivo, che rappresenta l'esperimento più riuscito di contaminazione tra vari linguaggi e generi.
Brani con melodie in contrappunto (La Malattia e Vocazione) o a volte inquietanti (Il Padre) oppure con sonorità jazz (Ritratto), squarci di vita quotidiana raccontati ora dal vibrafono, ora dal pianoforte che esplodono in un finale carico e pieno di emozioni (Cantico delle Creature).



Grazie ad una salda esperienza che lo vede musicista e compositore per la Rai (sue alcuni dei motivi utilizzati da trasmissioni come Ballarò e Report), Tutor per il CPM music institute di MilanoTiziano Albanese ha raggiunto la maturità artistica che lo ha condotto a realizzare un progetto musicale di altissima qualità.

TRACKLIST
1. Viveva ad Assisi un uomo… (voce recitante) 00’44”
2. La giovinezza 01’07”
3. Giorno e notte 02’33”
4. Colpito da una lunga malattia… (voce recitante) 00’31”
5. La malattia 02’55”
6. Vocazione 03’11”
7. Il padre udito gridare… (voce recitante) 00’13”
8. Il padre 01’58”
9. Vedendo che di giorno in giorno… (voce recitante) 00’25”
10. La Regola 02’59”
11. Quanto era incantevole… (voce recitante) 00’21”
12. Ritratto 05’43”
13. Altissimu, onnipotente, bon Signore… (voce recitante) 00’21”
14. Cantico delle Creature 05’58”
Edizioni: RAI COM
Pubblicazione album: 2014
BIO
Tiziano Albanesepianista e compositore italiano, nasce musicalmente all’inizio degli anni novanta, sulle spalle un’intensa formazione a 360° prima diplomandosi col massimo dei voti in Pianoforte e Composizione presso il Conservatorio e poi collaborando con il CPM music instituteEsploratore della materia sonora e libero da pregiudizi verso qualsiasi genere musicale, attende diversi anni prima di pubblicare il suo primo album L’invito della Follia (ed. Rai Com, 2012). Si è esibito in tanti concerti in Italia come pianista, compositore e direttore d’orchestra, dividendo il palco al fianco di nomi come Cecilia Gasdia, Mons. Marco Frisina, Michele Placido, Sergio Rubini, Flavio Insinna, Cesare Bocci. A Milano nel 2008 conosce lo storico chitarrista Franco Mussida, fondatore della PFM te presidente del CPM music institute, con cui svolge tuttora una preziosa collaborazione come tutor di pianoforte e armonia e come docente nelle carceri con il “Progetto CO2 - Controllare l’odio”. In Molise, la sua terra d’origine, è Direttore artistico della Scuola di Musica ATENA a Termoli, uno spazio dedicato ai giovani talentiche segue con grande passione insieme a diversi professionisti e alla moglie e pianista Tecla Marcovicchio. Insegna anche nelle scuole pubbliche ma questo non gli ha impedito di continuare a suonare, scrivere e incidere brani intensi e affascinanti come “La Malattia”, “La Regola”, GioiaSottovoce”, esempi di discografia che gli hanno permesso di ricevere stima e attenzione negli ambienti della Rai, che negli ultimi anni utilizza spesso i sui brani in documentari di Rai Storia e in trasmissioni televisive come Report, Ballarò, Sconosciuti.
Ha inciso per AlfaMusic, Edizioni Curci, e dal 2011 in esclusiva per le Edizioni musicali RAI. Con il suo ultimo ispirato lavoro, “FRANCESCO storia di un uomo (ed. Rai Com, 2014) ha avuto il privilegio di esibirsi nelle Celebrazioni Nazionali di Assisi, di ricevere dal Vaticano la Benedizione Apostolica di Papa Francesco, e di aver ottenuto un record di ascolti in Russia in pochi mesi, sulla piattaforma Yandex Music, superando il milione e cinquecentomila streaming con il brano
La giovinezza”.


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ANDREA MAESTRELLI “NON È VERO” ARRIVA IN RADIO IL BRANO VINCITORE DI AREA SANREMO 2018



Il giovane cantautore toscano, già vincitore del Premio Lunezia e portiere della Nazionale Italiana Cantanti, è in lizza per Sanremo Giovani con un singolo che omaggia il cantautorato pop italiano di nuova leva.

"NON È VERO" è una mappa che attraversa i momenti di solitudine che hanno portato l’autore alla riflessione sui gesti e sulle abitudini del suo quotidiano. Il treno è il viaggio metaforico che avanza fra le immagini del percorso di vita che lo hanno accompagnato da sempre. Un’apologia dell’amore inteso come punto di partenza e non di arrivo.




Etichetta: Rusty Records

BIO

Andrea Maestrelli è un cantautore empolese classe 1991. A 13 anni inizia a suonare la chitarra e a comporre i primi brani musicali, mostrando un precoce talento per la scrittura. Nel 2011 inizia il suo percorso artistico importante raggiungendo i 60 finalisti del Festival di Sanremo nella sezione “Nuove Proposte” per tre anni consecutivi fino al 2014. Nell’estate del 2014 si è fatto notare per aver vinto il Premio Lunezia con il brano “Holden". Nel 2015 esce il suo primo album "E' Arrivato Remo" (Rusty Records) prodotto da Davide Maggioni e candidato ai 40 dischi opera prima del premio Tenco. In forza con la Nazionale Italiana Cantanti, ha recentemente vinto il Premio Inedito di Torino. Nel 2017 ha intrapreso un lungo tour benefico nei teatri toscani, perla popolazione di Amatrice colpita dal terremoto il 24 Agosto 2016. A Maggio 2017 firma il nuovo inno dell’Empoli Fc.




mercoledì 24 gennaio 2018

VIRGINIA LANFRANCONI “ABBIAMO LA SOLUZIONE” il nuovo brano dell’elegante cantautrice pop



Ironia naïf e malinconia, che da sempre caratterizzano la personalità della giovane artista comasca, si intrecciano a perfezione in un brano dal sound delicato ma incisivo che offre una visione positivista delle problematiche relazionali della nostra società.



Abbiamo la soluzione” è un brano dalle linee melodiche e musicali sinuose: l’effetto che la canzone vorrebbe produrre nell’ascoltatore è quello di trasportarlo metaforicamente in mezzo ad un lago con le onde che cullano soavemente la piccola imbarcazione. Una visione che richiama la tranquillità, la serenità, la gentilezza. Stati d’animo che si contrappongono alla ormai consolidata frenesia che attanaglia l’epoca moderna. Il brano vuole inoltre, in giusta misura, far sorridere l’ascoltatore attraverso le cadenze e le fioriture che richiamano i classici cartoons.
La canzone è stata composta inizialmente in inglese e francese con il titolo “We’ve got something new for little minds”, ma si è deciso di proporla in italiano per mandar un messaggio più diretto e coinvolgere il maggior numero di persone possibile.




«Il tutto parte da sensazioni conseguenti ad una serie di spiacevoli esperienze personali che hanno annebbiato l’animo, ma grazie alle quali abbiamo aperto gli occhi e ricominciato con più fiducia in noi stessi, per poi sfociare nell'ambito globale delle “persone tossiche”. Da sempre l’interazione con la gente è un problema comune, andare d’accordo non è per nulla facile, alle volte, in casi estremi, persino persone che reputavi amiche puntano il dito e ti giudicano con presunzione. La maggior parte di queste comuni “persone nocive”, che nel brano sono chiamate “piccole persone” (come si suole alle volte dire), sfidano qualsiasi logica creando situazioni imbarazzanti, conflitti inutili, difficoltà e soprattutto stress. Tentiamo sempre di instaurare un sano dibattito risolutivo giustificandoci a parole con la coscienza a posto, proviamo a risolvere il discorso facendo ragionare, riflettere… Ma tutto sembra vano. Quale può’ essere quindi il comportamento da assumere in questi casi? La soluzione è apparentemente banale, ma unica, semplice, e alla portata di tutti: un sorriso! Mossa che distacca con gentilezza, non servono ulteriori parole, serve solo aver capito che è inutile continuare a tirare la corda e farsi risucchiare da un vortice senza fine». VIRGINIA LANFRANCONI

Autoproduzione
Radio date: 24 novembre 2017

BIO

Virginia Lanfranconi, classe 1991, intraprende lo studio di canto e pianoforte dalla tenera età, in adolescenza si avvicina al mondo della chitarra ed incomincia a realizzare le prime canzoni. Nel corso del tempo collabora e partecipa vocalmente alla creazione di brani di autori della provincia di Como e dintorni. È cantante frontwoman nei “Musicanti di Javà” dal 2013 al 2017, quintetto acustico (voce, chitarra, fisarmonica, contrabasso, percussioni) il cui repertorio sposa brani della tradizione francese, italiana e inglese; prediligendo tematiche della scuola naturalistica di Émile Zola (povertà, mala, vita di periferia...).
Nel 2014 intraprende uno studio privato del Sound-Engineering. Studia canto dal 2016 con il Maestro e preparatore della voce Maurizio Zappatini. Fonda nel 2017 insieme a Federico Teatini, suo stretto collaboratore, il team di autoproduzione musicale “HUG A DEER”.
Il suo stile è contraddistinto dal binomio ironia naïf e malinconia, come personificazione di due grandi sentimenti da cui nascono ed attingono tutte le varie sfumature di cui è composto il nostro essere, la nostra vita: felicità e tristezza. Un genere di cantautorato moderno negli arrangiamenti, che a destra mira ad un simpatico sano rider/sorrider a cui fa seguito di norma una riflessione; mentre a sinistra tende ad una pungente introspezione, alle volte funesta, alle volte malinconica, creando uno spaccato apparente che in realtàà distante non è.
I brani del repertorio inedito sono in italiano, francese ed inglese.
Di ispirazione profonda sono stati: Edith Piaf, Janis Joplin, Jeff Buckley, Mia Martini, Matia Bazar, CCCP.
Di ispirazione profonda sono: Cristina Donà, Marlene Kuntz, Caparezza, Lady Gaga, Bombino, Red Hot Chili Peppers, Africa Unite.

PARTECIPAZIONI MUSICALI INTERESSANTI oltre ai LIVE nei CLUBS:

- BERN BUSKERS FESTIVAL 2012/2013/2014/2015
- TREMEZZINA MUSIC FESTIVAL 2015
  • MANTOVA CAPITALE DELLA CULTURA D’ITALIA 2016 - MEI
  • MASTERCLASS al C.E.T DI MOGOL AD AVIGLIANO UMBRO - SETTEMBRE 2016 -
  • FIM - FIERA INTERNAZIONALE DELLE MUSICA 2017

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FURIA “TU SEI MIO” è il singolo provocatorio della moderna cantastorie italiana


Con la produzione e collaborazione del Maestro Luigi Albertelli (autore di fama nazionale, fra i suoi successi “Ricominciamo”, “Non voglio mica la luna”, "La notte dei pensieri", “Ufo Robot" e innumerevoli altri), nasce il brano dell’artista vestita alla Corto Maltese che lancia l’album di prossima uscita “Cantastorie”.


«In “Tu sei mio” la mia canzone Innola donna esige il rispetto dall’ uomo, non vuole più stare al gioco del maschio, vuole essere trattata alla pari. Sentirsi finalmente Donna! “Tu sei mio” è nata ad un tavolo di un bar. Leggendo un giornale. Si chiacchierava io e il Maestro Albertelli sui fatti di cronaca e soprattutto sugli innumerevoli femminicidi. Da un mio scatto di rabbia sull’idea malata di possesso dell’uomo sulla donna è uscita dalla mie labbra ma ancor prima dalla mia testa la frase: “Tu sei mio ma soltanto se lo voglio io!” Canzone volutamente provocatoria e dal sound pop rock, scelto proprio per sottolineare il crescendo del testo. Fondamentale è stata la collaborazione del Maestro Gianfranco Fasano, che ha interpretato correttamente la mia rabbia e la mia voglia di gridare a tutti il mio sconforto. Sua la musica. Da questo trio, Furia-Albertelli-Fasano è nato il singolo che diventa filo conduttore del progetto di Furia con l’album “Cantastorie”. In seguito il pezzo venne arrangiato da un altro grande della musica italiana Marco Guarnerio. Successivamente, l’ultima versione, è stata remixata da Luigi Albertelli presso lo studio di Andrea Fresu Keep Hold. Cantastorie è un racconto. Un insieme di storie. Storie vere. Questo è il mio modo di fare musica. Ogni storia la devo sentire mia, nel profondo. Ed è così che per miracolo le parole si adattano alla musica e la musica alle parole». Furia


Furia ha scelto di presentarsi vestita alla Corto Maltese perché, oltre ad amare il famoso personaggio di Hugo Pratt, si identifica nella sue storie avventurose, come avventurosa è la vita di tutte le donne, che come il marinaio ribelle diventano antieroine per eccellenza. Il viaggio di Furia è un contenitore di storie vere narrate come cronache poetiche, alcune di un passato glorioso, altre di ferite antiche che ancora si aprono nel presente: di bambini e donne di ogni strato sociale, traditi nella loro essenza e negli affetti da chi si fidavano. Ma sono anche riflessioni sulla frattura necessaria e naturale che si è formata nei rapporti tra uomo e donna, e di come il ribaltamento dei ruoli e del potere nella coppia porti a conseguenze non sempre prevedibili. E la mutevole posizione della donna di oggi, tra ironia, sogni e speranze.

Furia è una moderna cantastorie che supporta le sue parole e la sua musica con narrazioni visive che sono spaccati di realtà.
Lei ci racconta le contraddizioni di una società, la nostra, che di veloce ha solo la connessione, mentre è ancora ferma sul pregiudizio e sulle disuguaglianze, in un conformismo di pensiero incapace di pensare fuori dagli schemi decisi dal sistema.  L’album in uscita nella primavera 2018 è composto da undici brani e vuole essere rivolto specialmente ai giovani, categoria maggiormente manipolata dai media. Una condivisione e un incontro tra la giovane cantautrice e il paroliere di lungo corso, con storie nuove, per raccontare che sullautostrada dellomologazione c’è sempre unuscita in direzione della libertà.

Produzione: Luigi Albertelli

BIO

Furia, nome d’arte di Tania Furia, nasce a Milano. Dal 2010 inizia la sua carriera artistica avvicinandosi prima alla musica jazz poi alle cover di musica pop italiana e straniera. Si esibisce in diversi locali, festival e teatri italiani. Nel 2011 partecipa alle selezioni di X Factor 5. Viene eliminata agli Home Visit. Questa la gavetta di Furia, simile a tante ragazze che vogliono inserirsi nel mondo della musica italiana. Ma finalmente nel 2015, proprio in un teatro, avviene lincontro con uno dei più grandi autori che ha segnato la musica italiana, il Maestro Luigi Albertelli, che diventa suo produttore e manager. Con lui nasce uno splendido sodalizio artistico che porta Furia a far emergere le sue qualità di autrice. Insieme decidono di usare come nome d’arte solo il cognome, Furia. Che caratterizza perfettamente il suo carattere. Ed inoltre, il destino vuole che sia anche il titolo di uno dei successi del Maestro, Furia il cavallo del west. Grazie all’insegnamento di Albertelli si scopre e diventa una vera cantautrice completa. Ma Furia in effetti è una cantastorie, le tematiche dei suoi testi sono la cronaca di storie vere e della situazione socio-culturale italiana attuale. Prendendo spunto dalla tradizione dei cantastorie che si avvalevano di cartelloni su cui veniva disegnata la storia che narravano, Furia utilizza installazioni video che l’accompagnano nella sua esibizione vocale. Indossa una divisa alla Corto Maltese, personaggio famoso del fumetto italiano, da lei amato e scelto per rappresentare la sua idea di donna: l’antieroina. Questa la sua originalità che la contraddistingue rendendola unica nel panorama musicale italiano. L’album dal titolo “Cantastorie” di prossima uscitanella primavera 2018, è composto da undici brani inediti. Il singolo di lancio è il brano “Tu sei mio”.
Dal maggio 2017 è in scena con lo spettacolo itinerante “E lasciami gridare” di e con Luigi Albertelli, dove interpreta i grandi successi dei 50 anni di carriera del Maestro.
Nell’Ottobre 2017 è ospite a TV2000 nel programma in diretta “Bel tempo si spera” con Luigi Albertelli. In questa occasione presenta in anteprima il suo progetto.



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Francesco Castiglione, Vademecum del Musicista

valori passati che il tempo tende a dimenticare un Vademecum, che affronta diverse tematiche sulle nostre relazioni in ambito musicale



Un Libro che in parte, vuole far riflettere su valori passati che il tempo tende a dimenticare.
I valori passati, da intendere non come ritorno al passato, ma come ricordo di esperienze passate, di valori autentici, sempre utili, recuperando il meglio dalle tradizioni musicali.
Essendo questo libro un Vademecum, si affrontano diverse tematiche riguardanti proprio le nostre relazioni in ambito musicale.

Il titolo è il Vademecum del Musicista di Francesco Castiglione , strutturato in tre parti: la prima rivolta al Benessere in generale dove vengono elaborate due tecniche di musicoterapia: l’ ascolto passivo, cioè il  solo ascolto della musica per il raggiungimento di stati di equilibrio attraverso l’auto-osservazione e la tecnica di musicoterapia attiva basata sulle vocalizzazioni.
La seconda parte del volume tocca una serie di argomentazioni dove la musica agisce per delle specifiche finalità o scopi: Musica e Sensualità, l’Iterazione per raggiungere stati di coscienza, l’essere Professionista, Musica per ridere, Musica da Film per citarne alcune.
La terza parte è, infine, rivolta ad allievi, musicisti, fruitori musicali e a tutte quelle persone che sono strumentisti e praticano lo studio di uno strumento musicale e/o svolgono attività concertistica con Consigli Pratici tesi ad aiutare a sviluppare le proprie tendenze musicali. Inoltre sono presenti delle riflessioni, riguardo alle possibili controindicazioni e deformazioni professionali nella pratica musicale.
Francesco Castiglione insegna da anni pianoforte e musica da camera nei Conservatori italiani ed è stato allievo di pianoforte di Lethea Cifarelli, allieva prediletta di E. Fisher, con il quale, tra l’altro, aveva suonato anche in concerto in duo pianistico.
Questo lavoro è il frutto di esperienze dirette e personali ed esprime valori reali, veri, assolutamente non effimeri.
Un libro indirizzato a tutti coloro che amano la musica ascoltandola oppure suonandola e/o componendola. Un volume per tutte le età.

Nota Dell’Editore
Quando propongo alla platea dei lettori un nuovo libro ho, da sempre, la sensazione che stia per nascere un nuovo “figlio” anche dopo circa mille volumi pubblicati in trenta anni di attività. Vi assicuro che è sempre una sensazione bellissima!
Poi se il volume pubblicato mi ha stimolato, piacevolmente, il gusto della lettura, ciò accresce la mia inquietudine, la mia ansia perchè comincio a riflettere e pensare su come il pubblico valuterà ed accoglierà l'opera. Se sarà di suo gradimento. Se riceverà critica favorevole. Se il mondo dei media lo accoglierà con fervore ed interesse.

Il “Vademecum del musicista”, di un ispirato Francesco Castiglione, è un momento di alta composizione artistica e, avendo i connotati basilari di opera a contenuto scientifico, ho inserito il volume nella prestigiosa collana “Geminga, diretta dal qualificato scrittore Coriolano Martirano. Questo per elevarne maggiormente il contenuto e la scientificità delle argomentazioni trattate.
Il Vademecum è disponibile in doppia veste: nel formato tradizionale cartaceo e nel formato digitale epub.


Eugenio Santelli
Nuova Santelli Edizioni 


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promostampa@dcodcommunication.it 

martedì 23 gennaio 2018

Emozioni... di ghiaccio nelle Perle delle Alpi

Il Generale Inverno domina incontrastato sulle Alpi. Il clima è frizzante e il paesaggio sprofonda nel bianco accecante della neve. Nei borghi alpini è bello ritirarsi davanti al camino, gustarsi una bevanda calda e assaporare le brevi giornate invernali tra passeggiate e relax. Ma, anche in questo periodo, la montagna offre occasioni straordinarie a chi vuole esplorare i suoi tesori naturali all'aperto, respirando a pieni polmoni l'aria salubre e fresca che scende dai boschi. Nei mesi più freddi, i corsi d'acqua che irrigano i monti si trasformano in lingue e pareti di ghiaccio che disegnano bizzarre sculture di cristallo aggrappate ai monti. Arrampicarsi su queste formazioni non è solo una prova di bravura e sangue freddo, ma anche un modo per abbracciare il cuore gelido e puro dell'inverno alpino. Le Perle delle Alpi offrono l'opportunità di cimentarsi nell'arrampicata su ghiaccio anche con l'aiuto di istruttori esperti, in paesaggi incontaminati e ricchi di fascino, cullati dall'ospitalità targata Alpine Pearls.

Ceresole Reale: una palestra a cielo aperto

La Perla piemontese di Ceresole Reale, estremo lembo settentrionale dell'Alto Canavese incuneato nel Parco Nazionale del Gran Paradiso, in inverno si trasforma in una palestra a cielo aperto per chi vuole vivere attivamente l'inverno senza accalcarsi sulle piste. Il catalogo degli sport è ampio: dai tantissimi itinerari per gli amanti delle ciaspole e dello sci alpinismo alle passeggiate a piedi o con gli sci attorno al lago, dal fondo al telemark. Agli arrampicatori su ghiaccio Ceresole offre numerose cascate di diversa difficoltà su cui divertirsi e imparare, tra le quali l'X ICE PARK "Falesia dei mutanti”, una palestra di ghiaccio realizzata tramite la deviazione di un torrente su salti rocciosi che conta circa 30 cascate di difficoltà dal III al V+ con la presenza di dry tooling.

Cogne, regina dei ghiacci

La Perla di Cogne, in Valle d'Aosta, non ha bisogno di presentazioni. La sua magnifica posizione l'ha resa una meta turistica ambita in tutte le stagioni. L'inverno di Cogne non fa mancare nulla agli amanti degli sport sulla neve: un piccolo comprensorio di sci alpino, uno Snow Park per i più piccoli, ruisseling, passeggiate sulla neve, ciaspolate, fondo, pattinaggio su ghiaccio e, naturalmente, una vastissima scelta di cascate di ghiaccio su cui arrampicarsi. Con le sue oltre 100 vertiginose cascate di ghiaccio, cristalline, multiformi e visitate dagli scalatori di tutta Europa, la valle di Cogne è davvero la regina dei ghiacci. La Società Guide Alpine di Cogne mette a disposizione istruttori esperti per accompagnare gli appassionati di ogni livello alla scoperta di questo patrimonio naturalistico in tutta sicurezza.

La torre di Moso

L'inverno di Moso in Passiria è un concentrato di attività: passeggiate sulla neve, fiaccolate nel bosco, escursioni con le ciaspole, gite in carrozza, cavalcate tra paesaggi innevati, pattinaggio su ghiaccio naturale, sci di fondo, equitazione, slittino e sci alpino nel piccolo ma modernissimo comprensorio di Plan. Moso è anche una mecca dell'arrampicata su ghiaccio grazie alla presenza di uno degli impianti più spettacolari d’Europa: la torre di ghiaccio Rabenstein, nella frazione di Corvara. L'impianto, aperto da gennaio ad aprile, consta di diverse strutture tra cui una torre di 25 m e percorsi di diversa inclinazione e difficoltà. L'illuminazione artificiale consente di esercitarsi anche dopo il tramonto, nell'atmosfera fatata delle gelide serate alpine. La torre di Moso richiama appassionati da tutta Europa ed è anche la protagonista di importanti eventi come l'annuale Campionato dei Contadini, un originale biathlon in cui l'antica usanza di sfidarsi al tiro del fieno (Haiziechn) si sposa con la moderna disciplina dell'arrampicata su ghiaccio e, dal 27 al 29 gennaio, l'UIAA Ice Climbing World Championships di Corvara, campionato mondiale che richiamerà sulle pareti cristalline della torre 150 campioni di arrampicata provenienti da tutto il mondo. (Ufficio Stampa Alpine Pearls Italia: OfficineKairos.it)