giovedì 30 novembre 2023

Francesco Dal Poz: il nuovo disco è “Uno”

 Riscoprendo sé stessi, la propria unicità



“Uno” è il nuovo disco di Francesco Dal Poz, anticipato dai singoli singolo “Penso a te” e il più recente “2106”. Lavoro di carattere e di riscoperta di se, co-prodotto con Roberto Visentin, realizzato con la collaborazione diretta o indiretta di professionisti del settore e amici, primi tra i quali Marco Montanari (chitarre in “Cuore logico”), Pakay Simons (batteria in “2106”), TCC Choir (coro in “2106”) e Sean Lucariello (trombe in “Amore ragazzino”).


«Questo disco è frutto di un percorso in cui sono passato dal sentirmi uno tra tanti al riscoprire la mia unicità. È il racconto della mia quotidianità a tratti ironico, a tratti riflessivo. L’obiettivo prioritario durante la fase di scrittura dei brani, è stato quello di essere più libero e spontaneo possibile.» Francesco Dal Poz


ALBUM TRACK BY TRACK


Francesco Dal Poz è un cantautore e polistrumentista di Treviso classe 1995. 

La musica lo accompagna da sempre: a 9 anni scrive le prime canzoni e passa l'adolescenza tra lo studio di registrazione e i palchi. Giovanissimo vince il “Premio della Bontà” per l'impegno sociale manifestato coni concerti. A 21 anni firma il suo primo contratto discografico con un’etichetta indipendente che produce il singolo “Te”, presentato successivamente ad Area Sanremo. Tra i 22 e i 24 anni pubblica sette singoli e si esibisce con la band in Veneto, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Abruzzo, Marche, Puglia e Sardegna. Sul suo lavoro escono articoli in svariati giornali e portali tra cui SkyTg24 ed interviste e passaggi radiofonici in decine di radio a livello locale e nazionale tra cui Rai Radio1; viene inoltre ospitato su Rai 2 e su TV2000.

Condivide il palco con Zero Assoluto, Iva Zanicchi, Ronnie Jones, Damien Mc Fly. A 26 anni pubblica l’album “Zero” con BeNEXT/Sony Music Italia, affiancato dal produttore artistico Roberto Visentin. Oggi continua il suo percorso come cantautore, autore e produttore, pubblicando con ADA Music Italy/Warner Music prima il singolo “Penso a te” e a seguire “2106”, anticipazioni di quello che sarà il nuovo disco dal titolo "Uno" in uscita dal 10 novembre


Etichetta: ADA Music Italy

Distribuzione: Warner Music


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Jacopo Perosino - Estramenia

 Il terzo lavoro di inediti dell’artista astigiano



Fuori dalle mura, canzoni libere di andare oltre.

Si intitola “Estramenia” il nuovo disco di inediti dell’artista astigiano Jacopo Perosino nato anche con il contributo di NUOVOIMAIE. Canzoni che nascono e si muovono fuori dalle mura, sono quei “freak” per nulla inclini a sottostare a criteri discografici attuali: alcune selvatiche e dense, altre antiche e tribali, altre ancora moderne e suburbane. 

Perciò sono libere, in un formato anacronistico e fuori mercato come quello dell’EP.

Nella tracklist sono state inserite anche due canzoni provenienti da “Lanterne” il primo disco dei  Noàis, il suo collettivo musicale-teatrale nato nel 2012. Altri due brani rimasti fuori invece dal primo album solista di Perosino “Retrò”, del 2019, ed infine un inedito, scritto appositamente per questo lavoro, una creatura mezza canzone e mezza epistola perfetta per chiudere il disco.


«Estramenia (rectius - extra mœnia) è ciò che esiste fuori le mura, al di là di un luogo recintato, protetto. Qualcosa di libero, indomabile, selvatico, autarchico, facilmente attaccabile e criticabile. In epoche antiche ciò che era fuori dalle mura sfuggiva alle regole; nessuna legge coercitiva o coattiva se non quella percepita come giusta da un sentire condiviso: quello dei reietti, dei delinquenti, degli strani, dei senza-patria, dei blasfemi, tutti gli scacciati che, uniti sotto lo stesso cielo, vivono un vero anarchismo libertario. Dentro le mura tutto nasce, cresce, si modifica e muore con ordine e classificazione. Fuori invece tutto si perde nei racconti tramandati, il reale si mescola al vero, la parola cristallizza la storia e il mito sopravvive e si autoalimenta nella memoria collettiva». Jacopo Perosino



EP TRACK BY TRACK E BIOGRAFIA 


CREDITI


Testi e musiche: Jacopo Perosino

Produzione artistica e arrangiamenti: Andrea “Neura” Nejrotti – Jacopo Perosino

Arrangiamenti voci e cori: Jacopo Perosino – Chiara Figus

Produzione esecutiva: RÆBEL RECORDS e Noàis Produzioni con il contributo di NUOVOIMAIE

Chitarre acustiche ed elettriche: Jacopo Perosino – Paolo Penna – Cosimo Sterlacci

Pianoforte: Jacopo Perosino

Tastiere e sintetizzatori: Andrea “Neura” Nejrotti – Jacopo Perosino

Programmazione elettronica: Andrea “Neura” Nejrotti – Cosimo Sterlacci

Batteria elettronica: Andrea “Neura” Nejrotti

Basso elettrico: Andrea “Neura” Nejrotti

Contrabbasso: Simone Torchio

Violino: Luisa Avidano

Programmazione archi: Andrea “Neura” Nejrotti

Trombone: Gianpiero Malfatto

Sassofoni, Tromba: Cristiano Tibaldi

Rumoristica, Catene, Cori maschili: Roberto “Sciamano” Musso

Bajan: Alberto Fantino

Canto di Sirene: Chiara Effe

Canto delle Comunarde: Marina Occhionero, Chiara Effe, Alice Mammola

Canto da muri: Lu Renè


Progetto grafico: Design Kills You

Foto: Alessandra Lano


Contatti e social: 

Facebook: https://www.facebook.com/jacopoperosino 

Spotify: https://shorturl.at/vxzO2 

YouTube: https://www.youtube.com/@jacopoperosino 

mercoledì 29 novembre 2023

Classica Orchestra Afrobeat - Circles

 Il quarto album di inediti dell’ensemble diretto da Marco Zanotti




Un modello di vita più cooperativo, sostenibile, spirituale, ispirato e basato sulla circolarità e l’up-cycle.

L'istrionico ensemble da camera di 14 elementi diretto da Marco Zanotti esce col suo quarto album di inediti pubblicato dalla label Brutture Moderne con la produzione artistica firmata da Andrea Scardovi. La Classica Orchestra Afrobeat in questo 2023 post-pandemico muove verso il concetto di circolarità con una nuova produzione intitolata “Circles”. Ospite d'onore dell'album è la regina della musica maliana Rokia Traoré, una delle più importanti artiste africane contemporanee che firma insieme a Zanotti il brano “Ka munu munu” (tradotto significa tutto gira).


«Se “Polyphonie”, il precedente disco uscito nel 2017, raccontava dei silenzi e dei canti della foresta, di una coralità delicata ed ecologica, con “Circles” ci ritroviamo in uno spazio-tempo se vogliamo distopico, un futuro nel quale le cose evidentemente non sono andate a finire bene, eppure (o forse per questo) siamo tornati ad un modello di vita più essenziale, cooperativo e sostenibile. Lo sguardo si distoglie dalla dimensione materiale e consumistica per volgersi verso l'alto, verso una dimensione più organica, spirituale, circolare. Dal legno come elemento centrale di “Polyphonie” siamo passati al metallo della mbira, del gong e degli ottoni, materiali sapientemente forgiati dall’uomo nell’antichità e riutilizzati nel futuro grazie all’up-cycling». Classica Orchestra Afrobeat


Per gli spettacoli live, Giovanna Caputi ha creato degli abiti di scena utilizzando stoffa grezza, corde ed elementi di recupero, mentre Marcello Detti ha realizzato una serie di gioielli con pezzi di vecchi strumenti musicali in ottone, inventando nuove geometrie circolari.

E poi, sempre negli spettacoli dal vivo, troviamo l’orchestra accompagnata dalla Mutoids Waste Company, il collettivo nato in Inghilterra negli anni ’80 e residente da molti anni a Santarcangelo di Romagna, in quello spazio comunitario chiamato Mutonia. 

La foto di copertina dell'album è stata realizzata da Luca Perugini: un incredibile scatto effettuato dal basso verso l'alto di una torre di raffreddamento in disuso, alla ex-Sarom di Ravenna, mentre è di Thomas Cicognani la foto del retro di copertina. 


Album Track by track 


La Classica Orchestra Afrobeat è un ensemble composto da 14 musicisti di estrazione mista classica, barocca e popolare. Diretta da Marco Zanotti, crea nei suoi lavori di composizione o arrangiamento un territorio di confine che mescola le sonorità e le peculiarità espressive degli strumenti della tradizione colta europea come archi, legni e clavicembalo con le percussioni, i canti e le poliritmie africane.

Il disco d'esordio Shrine on you, Fela goes classical, risale al 2011, pubblicato dalla neonata etichetta indipendente Brutture Moderne. È un sentito omaggio a Fela Kuti, il più grande genio musicale nonchè ribelle politico africano della storia recente (Zanotti nello stesso anno traduce e cura l'edizione italiana della sua biografa, pubblicata da Arcana). L'album e l'idea della Classica Orchestra Afrobeat riscuotono

sin da subito critiche entusiastiche, grazie ad una rilettura originale che diventa ponte di dialogo tra culture apparentemente distanti. All'album partecipano Seun Kuti e Oghene Kologbo e numerose sono le rassegne e i teatri che ospitano questo repertorio, scelto nel 2014 come evento di punta del Festival di Radio3 “RadioEuropa” e invitato nel 2013 (prima band italiana di sempre) allo storico Glastonbury Festival in Inghilterra.


Regard sur le passe, il secondo album uscito nel 2014, è una suite musicale in tre movimenti dal carattere spiccatamente barocco, che racconta l'epica dell'ultimo imperatore d'Africa, Samori Touré. Ospiti in scena in veste di cantante solista e narratore sono rispettivamente Sekouba Bambino e Baba Sissoko, due griot di fama internazionale, il primo considerato la “voce d'oro” dell'Africa Occidentale, il secondo ambasciatore della musica del Mali in tutto il mondo.


Il terzo lavoro risale al 2017 e si intitola Polyphonie: un concept-album di brani originali dedicato e ispirato alla foresta e al canto dei pigmei. Uno spettacolo dalla forte valenza ecologica, concepito e realizzato insieme al cantante camerunense Njamy Sitson. Tra le esibizioni più recenti della band quelle all’Auditorium Parco della Musica di Roma, al Teatro Verdi di Sassari, all’Orto Botanico di Padova, all’Auditorium Manzoni di Bologna, alla Rocca di Fano e un concerto-trekking per Ravenna Festival nel Parco del Casentino. 

Dopo l'anticipazione a maggio con l’uscita del nuovo singolo L’origine del mondo, alle porte dell’autunno 2023 esce il quarto disco di inediti dal titolo Circles per la label Brutture Moderne.



Etichetta: Brutture Moderne 


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lunedì 27 novembre 2023

Bruno Genèro - Ekùn

 Il primo singolo che anticipa il terzo disco del percussionista italiano



“Guardo e non vedo, ascolto e comprendo”

La musica come bussola per abbracciare con coraggio il nostro cammino

“Ekùn” è il singolo eponimo che anticipa il nuovo progetto musicale di Bruno Genèro, scritto a quattro mani con il DJ produttore Alain Diamond, dove il tamburo dialoga con la musica Techno-House, in un’espressione di World Music sempre più contaminata e contemporanea. Un racconto autobiografico delle esperienze vissute nei 40 anni di carriera viaggiando, insieme al suo tamburo, in 3 continenti (Africa, Europa, America e Isole caraibiche). 


«Ekùn, il leopardo, era stanco di cacciare. Spesso s’interrogava sul perché non potesse cibarsi d’altro. Poi si rese conto che quella era la sua Natura, e che non poteva cambiarla. Così decise di rispondere per sempre ad un richiamo profondo».


Parte da queste parole la creazione del brano dove il tema è l'ascolto. 


«Penso che ascoltando dentro di noi, troviamo sempre le risposte alle nostre domande profonde. Il brano descrive il mio approccio al ritmo e la mia essenza di musicista.

Nel mixaggio ho evidenziato il suono del Djembe come se fosse una chitarra solista o una voce, il tamburo parla, racconta, usando un linguaggio antico ma con un'intenzione estremamente contemporanea. 

Come il leopardo che decide di rispondere a un richiamo profondo, così la musica diventa la bussola che ci dà la direzione per abbracciare con coraggio il nostro cammino. 

“Ekùn” rappresenta l'album perché racchiude in sé tutti gli ingredienti: suoni techno-house, voci e ritmi afro, ispirando immagini e passi di danza. 

Attraverso un arpeggio di chitarra, i tamburi e i suoni analogici creano un tappeto ritmico-armonico aprendo il brano a nuovi orizzonti musicali». Bruno Genèro


Una musica capace di crescere ad ogni ascolto poiché nasce da un'esigenza profonda che diventa una vera e propria ventata di aria fresca, non solo per il corpo, ma anche per l'anima. 


Bruno Genèro è un djembefolà italiano.

Musicista e virtuoso di uno strumento leggendario come il djembé, tamburo malinke, sopravvissuto a secoli di storia per trionfare, alle soglie del nuovo millennio, nel panorama internazionale della musica.

Inizia a studiare batteria jazz e classica e all’età di 17 anni incontra a Parigi la percussione africana, dove inizia la sua passione per il djembe.

Dal 1980 al 2005 si forma vivendo fra Africa (Senegal. Guinea, Mali, Burkina Faso e Costa d’Avorio) e Cuba.

Fondatore della Kaidara Dance Company (1984), con la sorella danzatrice-coreografa Katina Genero, la compagnia si esibisce in Italia, Africa e Canada.

Fondatore del gruppo musicale Bruno Genero Ensemble (1990), con il quale si esibisce in Italia, Europa, Africa, America settentrionale e isole caraibiche. 



RICONOSCIMENTI

Nel 1999 partecipa alla prima Biennale Internazionale delle Percussioni in Guinea, promossa dall’Unione Europea, dove viene celebrato come “Miglior djembefolà non africano” durante la serata dei Grandi Maestri.

Nel 2000 riceve “La Targa d’Onore al Merito” della Regione Piemonte per il suo operato artistico.


COLLABORAZIONI MUSICALI

Mamady Keita, Doudou N’Diaye Rose, Sekouba Bambino Diabatè, Alfredo De La Fè, Zap Mama, Zucchero, Teresa De Sio


COLLABORAZIONI DANZA

Elsa Wolliaston, Germaine Acogny, Irene Tassembedo, Balé de Rua e Larrio Ekson per la danza contemporanea.


ALBUM MUSICALI

Dopo l’esordio discografico nel 1996 con “Daby-Bâ” e il successivo “Yiri Kan” uscito nel 2006, dal 27 ottobre torna in radio con il nuovo singolo “Ekùn”, brano eponimo che anticipa il suo terzo disco di inediti, questa volta scritto a quattro mani con il DJ e producer Alain Diamond.


SPETTACOLO EVENTO TEATRO REGIO DI TORINO

TAM TAM (2000) - AFROSAN (2002) – SAFARA’ (2004) – YIRI KAN (2006) - HOMMAGE (2009) - ANCESTROS (20014) - 


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Leti Dafne - Sono tornata

  L'ultimo singolo dell’artista cremonese che unisce rap e lirica



Rinascita, nuovi inizi dopo la pandemia e tanto altro.

“Sono tornata” è il nuovo singolo di Leti Dafne uscito per ED Music Recording,  Egiuann in società con Daze, del gruppo  Jaywork.

Il ritorno musicale dell'artista, dopo il periodo della pandemia, in cui tutto il mondo è rimasto bloccato.


«La sensazione, comune a molte donne sopra i 45, di avere ormai poco da offrire. Questa società spesso passa messaggi come: "l'uomo matura e migliora come il vino, la donna invece è destinata ad invecchiare ed essere poco attraente”». Leti Dafne

Leti Dafne torna più incattivita che mai, con il suo rap sfacciato e irriverente. Torna con i capelli grigi e dichiara: «Eh già, questa società mi vorrebbe come nonna Papera a sfornare dolci e invece sforno rime cattive però come Maga Magò)».


La produzione è firmata dallo stesso Egiuann e da Marino Armeno che hanno proiettato le liriche in una fusione di sonorità classiche e hip hop moderne. 

Viene invitata ad esibirsi come ospite al Premio Tenco nella serata di sabato 21 ottobre in occasione dell’assegnazione delle Targhe Tenco 2023.







Letizia Sperzaga, in arte Leti Dafne, è stata per 20 anni cantante lirica, e ha debuttato in molti ruoli operistici. È anche autrice teatrale, vincitrice di numerosi premi letterari. Dal 2015 scrive canzoni sue. È l’unica musicista al mondo a mischiare due generi molto lontani: il rap e la lirica. Nonostante la formazione classica ha sempre amato il rap fin da ragazzina, ed è convinta che con la buona metrica si possa veicolare qualsiasi tipo di messaggio. Nata a Cremona nel 1974, è diplomata in canto lirico presso il Conservatorio “A. Boito” di Parma, e laureata presso l’Istituto di Alta Formazione Artistica a Parma. Ha frequentato l’Accademia di Arte Scenica per cantanti lirici a Modena. Ha insegnato canto lirico e leggero in numerose scuole e accademie musicali.  Pur amando molto l’Opera lirica ha sentito l’esigenza di creare qualcosa di nuovo, di suo, che “svecchiasse” la Lirica pur nel rispetto della tradizione. 

Nel 2017 esce il primo videoclip esperimento: “RIP Callas”, una canzone ironica sul mondo dell’Opera.
Nel 2018 esce il primo EP “Perle ai porci” (dando vita alla collaborazione con il producer e arrangiatore Egiuann). I suoi videoclip, toccano spesso l’argomento della della Cultura e dell’Arte in Italia. Occupandosi anche di divulgazione, ha creato anche una serie di video chiamata “Opere in 2 minuti” che raccontano in breve la trama delle Opere liriche in forma rap.
Nell’ottobre 2021 esce il nuovo singolo “L’altra metà del cielo”, che racconta con amarezza della disparità di genere nella nostra società.
Leti Dafne attualmente collabora con le etichette ED Music e Jaywork.

Un altro argomento che tratta spesso nei suoi brani è la disparità di genere, certamente con un punto di vista femminile, che nel rap è molto raro. Occupandosi anche di divulgazione, ha creato anche una serie di video chiamata “Opere in 2 minuti” che raccontano in breve la trama delle Opere liriche in forma rap.

Il 1° aprile 2020 in piena pandemia, è uscito il suo primo album musicale dal titolo “Molto di più”.

Da luglio 2023 collabora con Mattia Mugnai, violinista e amico storico, con cui ha sempre condiviso passioni come filosofia, kabbalah, spiritualità, mentalità finanziaria e molto altro. Una collaborazione che è iniziata per gioco e totalmente in amicizia, ma che si è rivelata invece un perfetto sostegno professionale, soprattutto per le performance dal vivo.


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domenica 26 novembre 2023

Michele Bucci - E’ Natale

Fuori dal 24 novembre , una fraterna compagnia per le  prossime festività




Ritrovarci tutti insieme a volerci ancora bene, è il lieto auspicio che il cantautore molisano Michele Bucci di Sant’Agapito (IS) augura a tutti che succeda, non solo nella ricorrenza del Santo Natale ma anche durante l’intero anno.
Nell’era dell’egoismo, dello sviluppo, della nuova geopolitica de-globalizzante, lo scrive e lo canta in una sua nuova canzone dal titolo “E’ Natale”, al fine di rendere felice e partecipe il cuore, l’anima, lo spirito, di chi ascolta, con l’intento di diventarne una fraterna e fidata compagnia in occasione delle prossime festività natalizie. 

L’autore lascia a tutti la possibilità di esprimersi ad interpretare il brano, che è disponibile e si può scaricare, in versione play e instrumental version, da tutte le piattaforme musicali (iTunes, Spotify, ecc.). 

Il brano, dal sapore pop e dal contenuto politico-sociale, arrangiato dal M° Angelo De Maio, nella sua sincera, trasparente, e naturale genuinità, porta a domandarci e a chiederci che E’ Natale: “Quando siamo quel che diamo e non quello che crediamo. Se ce pace e non c’è guerra. Se ci amiamo sulla terra. Solo se ti puoi salvare da chi al bene vuole il male. Quando ci si può rialzare, per ricominciare.” 

L’utilizzo alla riproduzione dell’immagine dal titolo “La Natività di Gesù”, autore “Giotto”, è stato dato “Su concessione del Comune di Padova - Tutti i diritti di legge riservati”. 

Michele Bucci nasce a Sant’Agapito (IS), un paesino del Molise di circa 1.450 anime.
Scrive canzoni dalla sua prima infanzia e continua quotidianamente nella sua opera di creatività. Sin da bambino manifesta la sua vocazione artistica per la musica e il disegno e già a sette anni suona la tromba nella banda del suo paese. Frequenta l’Istituto d’Arte e matura le sue prime esperienze musicali in gruppi rock locali e nel gruppo folk “Mazzamurrieglie” di Sant’Agapito…

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“Pandora” il nuovo singolo di Velia 

Fuori “Pandora" il nuovo brano di Velia, il racconto di un viaggio
emotivo di crescita personale




 

Il panorama musicale italiano si arricchisce di una nuova voce autentica e vibrante: Velia, nome d'arte della giovane cantautrice Giulia Vecchio.

Nata nel 1994 a Francavilla Fontana, Velia è una talentuosa artista che si sta facendo strada con il suo stile distintivo e le sue profonde liriche. Fin dai primi anni, Giulia si avvicina al mondo della musica e del canto, studiando sotto la guida di maestri rinomati come Loretta Martinez.


Il suo percorso artistico la porta a trasferirsi a Lecce nel 2019, dove frequenta il corso di discografia e songwriting presso la Metropolis Music School. Qui, sotto la guida di figure come Elisabetta Macchia, Antonio Vandoni, Alan Palmieri, Max Moroldo, e altri, Velia perfeziona le sue abilità musicali e affina il suo stile unico.

Il debutto di Velia nel mondo della musica avviene con il singolo "Cerotti" nell'inverno del 2021, seguito da "Nera" nell'estate dello stesso anno.


Nel dicembre del 2022, esce "Piccola", il suo terzo singolo, seguito a breve da "Forsepuodarsi" ad aprile 2023.

La sua partecipazione al concorso canoro "Premio Veneri" nel settembre del '23 le frutta il primo premio assoluto con il singolo "Piccola", che successivamente entra nelle selezioni per Sanremo '24, curato dal maestro e autore Giuseppe Macchitella.


Velia presenta al mondo il suo ultimo lavoro, il singolo "Pandora", uscito il 17 novembre su tutti i digital store.

Il brano, frutto di una collaborazione con il talentuoso Matteo Maniglio, racconta un viaggio emotivo di crescita personale attraverso sonorità pop coinvolgenti.


La canzone si ispira alla mitologia di Pandora, narrando come una storia apparentemente normale si trasformi nel corso del tempo in un'esperienza tossica. Velia, con la sua scrittura attenta, riesce a condividere la consapevolezza di riconoscere razionalmente una situazione difficile, sottolineando che anche i periodi tossici possono insegnarci qualcosa su noi stessi.


"Pandora" non è solo un brano orecchiabile e coinvolgente, ma un inno alla crescita personale, all'autenticità, e all'importanza di apprendere dalle esperienze complesse. La canzone riflette il coraggio di guardare dentro se stessi, di riconoscere situazioni dannose, e di emergere più forti e saggi.

La produzione di "Pandora" è stata affidata a Lorenzo Negro, noto come Stem, lo stesso produttore che ha curato i singoli precedenti di Velia. 

La collaborazione ha portato alla creazione di un brano che cattura l'attenzione fin dalle prime note, con ritmi coinvolgenti e melodie accattivanti.

"Pandora di Velia” è il perfetto accompagnamento per chiunque abbia vissuto una relazione complicata e abbia trovato la forza di crescere attraverso l'esperienza. È una canzone che tocca il cuore e l'anima, invitando tutti a riflettere sul proprio percorso di crescita personale.

Con la sua autenticità e profondità, Velia si conferma come un nome da tenere d'occhio nel panorama musicale italiano.


La canzone è pubblicata dalla DMB Management in distribuzione Sony Music Italia.

sabato 25 novembre 2023

To Pie –“Occhi Spenti”

Il nuovo singolo di To Pie

In radio dal 24 novembre




“Occhi Spenti” il titolo, viene da quando un giorno Pietro si è guardato allo specchio e aveva degli occhi stanchi, spenti, da un mix di delusioni, appunto, negative tra solitudine e delusioni date da sbagli commessi.

L’obbiettivo del brano è quello di entrare nei sentimenti delle persone. Pietro vuole svoltarsi la vita con la sua passione.


Pietro è un ragazzo nato nel 2006, scrive testi per sfogarsi e raccontare al pubblico la sua visione della vita.

Con la musica ha trovato la sua tranquillità mentale; l’obbiettivo che si è posto è quello di entrare nei sentimenti delle persone che lo seguono e di svoltarsi la vita tramite la sua passione, la musica.

Il suo nuovo brano si intitola “Occhi Spenti “. 

Il testo è stato scritto quasi un anno fa, dopo una delusione d’amore e rottura di qualche amicizia.

Pietro cerca di raccontare la visione di ciò che ha passato da bambino, nonostante la giovane età.

“Occhi Spenti” il titolo, viene da quando un giorno Pietro si è guardato allo specchio e aveva degli occhi stanchi, spenti, da un mix di delusioni, appunto, negative tra solitudine e delusioni date da sbagli commessi.

L’obbiettivo del brano è quello di entrare nei sentimenti delle persone. Pietro vuole svoltarsi la vita con la sua passione.


Etichetta: 

Orangle Srl - www.oranglerecords.com 

Mitridate Records - https://www.instagram.com/mitridaterecords/


Spotify: https://open.spotify.com/intl-it/artist/6aBGdeDGjRyYF6yWRX2H1t