martedì 24 luglio 2018

A Chamois il Festival CHAMOISic giunge alla IX Edizione

Salire in funivia a 1800 metri è come fare un tuffo in mare: d’improvviso sei avvolto dalla freschezza, da un'aria frizzante e leggerissima, lontano dall'afa e dallo stress della città. A Chamois, a 1815 metri di altitudine nella Valle del Cervino, il silenzio è unico: dagli anni '70, per volontà popolare, le auto non possono circolare. Ed è in questo silenzio che, da nove anni, il piccolo Comune aderente al network internazionale Alpine Pearls, ospita con amore CHAMOISic, un festival musicale anomalo, innovativo, provocatorio per le sue proposte artistiche trasversali rispetto ai linguaggi compositivi, poiché in grado di accostare i più disparati generi musicali per creare ad ogni edizione una colonna sonora d'avanguardia che si armonizza perfettamente in uno scenario mozzafiato di prati verdi e case di legno. Chamois è collegata al mondo da un impianto a fune e da un sentiero, ma per chi ci vive questo significa avere un forte spirito di adattamento. Il festival è il semplice incontro tra gli abitanti, il pubblico e gli artisti: una forma di resilienza alle difficoltà del vivere lassù.
Il programma della nona edizione, che ha preso l'avvio il 20 luglio e terminerà il 5 agosto, prevede musicisti di indiscusso talento in ambito jazz ed al tempo stesso da altri territori musicali a metà tra innovazione e tradizione. Saranno numerose le anteprime e gli eventi collaterali come masterclass e passeggiate sonore nei sette Comuni della Valle coinvolti con tredici spettacoli rigorosamente ad ingresso gratuito. Dal jazz alla musica antica e di contaminazione; dall’improvvisazione all'elettronica all’uso di nuovi strumenti elettroacustici; dalle tradizioni musicali rivisitate alla scoperta di suoni di paesi lontani; il tutto inserito in un magnifico contesto di natura libera ed incantata, di aria pulita, condivisione e dialogo attraverso la musica ed oltre.
Il programma degli eventi in programma è consultabile all'indirizzo https://chamoisic.com/programma/
Ufficio Stampa Alpine Pearls Italia: OfficineKairos.it)
Video teaser: https://bit.ly/2NGNTFc
Info: info@chamoisic.com - www.chamoisic.com

sabato 21 luglio 2018

RICCARDO MAFFONI: “SETTE GRANDI” è il secondo singolo estratto dall’album “Faccia”



Il cantautore rock dal 6 luglio in radio con un brano che, attraverso un linguaggio ironico, offre una lucida visione di alcune problematiche sociali che corrodono la nostra società.

“Sette Grandi” è musicalmente un rock ‘n roll, anche se non nella forma più classica, caratterizzato da chitarre elettriche e piano in evidenza.

«Dietro un testo ironico si nasconde del sarcasmo, contro quei “Sette Grandi” che vogliono anche il petrolio sotto casa mia. E allora non mi resta che scappare con la mia donna mentre il caterpillar è pronto a distruggere tutto quello costruito in una vita. Ecco cos’è quel petrolio, la ricchezza guadagnata senza sconti, sudata, lavorata giorno per giorno». Riccardo Maffoni


Il pezzo è estratto dall’album “Faccia”, un disco che assume le caratteristiche di un grande quadro con tante immagini facenti parte dello stesso grande disegno. Le immagini sono le canzoni, il quadro è l’album. E un quadro grande va guardato da lontano, dedicandogli il giusto tempo per mettere a fuoco tutta l’opera. Lo stesso vale per un disco, va ascoltato, messo a fuoco, percepito. Ogni canzone è un mondo a sé, ovviamente, ma ognuna di esse è legata da questa urgenza di comunicare ogni stato d’animo, dalla rabbia alla frustrazione, alla solitudine, all’abbandono, alla voglia di reagire, alla voglia di ripartire, alla voglia di esserci e non smettere.
«Questo è Faccia. Non è metterci solo la Faccia, è metterci tutto quello che sono, metterlo nelle mie canzoni, nella mia voce, nella mia chitarra, nelle mie parole. Registrare quest’album è stato un lavoro costante di ricerca, un lavoro costante di creatività, senza scadenze temporali se non il mio appagamento artistico. Per me la musica è tutto questo, è la condivisione di una emozione». Riccardo Maffoni

DICONO DI LUI

“Variegato e coinvolgente vi farà ricordare i vari Tom Petty, Bob Dylan, Neil Young più intimi e delicati pur non disdegnando una spruzzata di musica nostrana. Insomma, un album che segna il ritorno in grande stile del cantautore bresciano”. Onda Musicale

“Riccardo è riuscito a trasmettere e condividere emozioni private con la gente che lo ascolta”. Viva Low Cost

“Faccia non si imposta nessuna scadenza, nessuna data affinchè il risultato fosse davvero solo la somma delle emozioni e dei sentimenti che fare musica può trasmettere”. Audiofollia

“Faccia è un lavoro che racchiude finemente canzone d'autore, rock velato, quel pop raffinato che sembra essersi perso”. Clap Bands

“Faccia è un disco sentito e sincero. Due caratteristiche imprescindibili per percepire l’essenza di un’opera musicale. Riccardo Maffoni è un artista che non ha paura di mettersi a nudo, e questo è sempre un regalo bellissimo”. La Musica Rock



Autoproduzione

Radio date: 6 luglio 2018
Pubblicazione album: 6 aprile 2018

BIO
Riccardo Maffoni nasce il 2 giugno 1977 a Orzinuovi, in provincia di Brescia. Inizia a suonare da autodidatta nel 1991: la sua prima chitarra, una Fender Redondo acustica che ancora possiede, gli viene regalata dai suoi genitori il giorno della Cresima. Inizia a fare esperienza con diversi gruppi locali, fra i quali vanno ricordati i Killjoy, rockblues band con cui incide una demo nel 1995, e gli Stone Angels, duo acustico con il musicista Enrico Mantovani, per poi dedicarsi all’attività solista nel 1997. Da allora incide tre demo di composizioni per chitarra e voce: “Demo Primo” nel 1999 (8 canzoni), “Riky 2.5” nel 2000 (9 brani) e “Altri tipi di canzoni Vol.1” nel 2001 (8 pezzi). Il debutto solista avviene in un’esibizione acustica nella città di Crema durante uno show tributo a Bruce Springsteen. Nella sua intensa attività live, apre i concerti di numerosi artisti italiani e stranieri, fra cui Willie Nile, Graham Parker, Cheap Wine, Joe D’Urso e Jaime Dolce. Anche la PFM e i Nomadi chiamano Riccardo Maffoni come supporter: il 30 gennaio 1999 suona a Lumezzane in una serata speciale con la Premiata Forneria Marconi; mentre la band di Novellara, gli eredi del grande Augusto Daolio, lo invitano a esibirsi prima di ogni loro concerto tra il novembre e il dicembre 2003: è la prima volta che i Nomadi vogliono un supporter unico in un loro tour. Il live con la PFM è frutto della vittoria del “Premio Speciale Fandango”, una competizione locale che però ha il merito di segnalarlo all’attenzione dei colleghi musicisti. Negli anni successivi Riccardo conquista altri riconoscimenti importanti: nel 2000 riceve il “Premio Piero Ciampi, Città di Livorno, Omaggio a Stefano Ronzani” (il grande giornalista scomparso, a cui ha reso omaggio anche Ligabue con il brano “Il giorno di dolore che uno ha”), che gli viene assegnato, si legge nella motivazione ufficiale, per aver dimostrato di possedere originalità e un talento artistico musicalmente nuovo. L’anno successivo (2001) è fra gli otto finalisti del “Premio Città di Recanati”, ricevendo la Targa Stream come vincitore delle selezioni televisive: il suo brano “Una grande rosa rossa” viene inserito nel cd ufficiale della rassegna di Recanati. Nel 2002 trionfa al Festival di Castrocaro con la canzone “Le circostanze di Napoleone” e partecipa successivamente al programma “Destinazione Sanremo” (RAI 2), ricevendo critiche lusinghiere dalla giuria tecnica. Nel 2002 firma il suo primo contratto discografico con la CGD East-West (WARNER MUSIC ITALIA) e nel 2003 entra in studio per incidere il disco di debutto. Il 13 febbraio 2004 Riccardo Maffoni pubblica l’album “Storie di chi vince a metà”, preceduto dal singolo radiofonico “Viaggio libero”. Il giorno dopo la pubblicazione dell’album, partecipa al “XII° tributo ad Augusto”, raduno annuale dei Nomadi che si svolge puntualmente a Novellara. Suona la sera del 14 febbraio accompagnandosi solo con la chitarra e il pomeriggio del giorno seguente insieme alla sua band davanti a più di cinquemila persone. Del singolo “Viaggio libero” viene girato un videoclip dal regista veronese Gaetano Morbioli. A marzo apre i concerti della star internazionale Van Morrison; il 17 all’Auditorium di Roma e il 18 al Teatro Smeraldo di Milano. In primavera riceve la targa di riconoscimento quale primo classificato del “Gran Premio di Primavera 2004” indetto da Radio Italia e Video Italia con il singolo “Viaggio libero”. E’ supporter per le uniche due date italiane della rockstar Alanis Morissette: il 7 luglio a Faenza e il 10 a Taormina nella splendida cornice dell’anfiteatro greco. Il 23 luglio è invitato a partecipare alla 13° edizione del festival “L’isola in collina” notte di note d’autore, tributo a Luigi Tenco a Ricaldone (Al). Il 22 ottobre 2004 esce il secondo singolo intitolato “Uomo in fuga” che viene scelto dalla Fondazione Marco Pantani Onlus per rappresentare qualsiasi manifestazione ufficiale riconducibile al ciclista, come colonna sonora del sito ufficiale e per la promozione di ogni attività benefica. Di “Uomo in fuga” è stato girato anche un video (sempre col regista Gaetano Morbioli) nel quale, oltre a Riccardo e ad altre comparse ci sono immagini del pirata durante alcune delle sue gesta ormai diventate leggenda. Lo stesso titolo della canzone è utilizzato per il libro di Manuela Ronchi (manager del ciclista) che narra la vita di Pantani. Dopo l’uscita del secondo singolo si esibisce in vari locali del nord Italia ed in seguito viene chiamato come supporter per due musicisti di culto della musica rock, quali Elliott Murphy e Garland Jeffreys. Nel Marzo 2006 partecipa e vince il 56° Festival di Sanremo nella sezione giovani con il brano "Sole negli occhi". Il 28 Febbraio viene pubblicata la nuova versione dell'album "Storie di chi vince a metà", nel quale è inserito il brano "Sole negli occhi" ed un secondo inedito dal titolo T'aspetterò. Trascorre l'estate del 2006 in giro per l'Italia a fare concerti sia con la sua band che in versione unplugged, solo con la chitarra. Nel settembre 2006 partecipa al 'Terzo Gran Galà della Solidarietà' presso il Teatro Donizetti di Bergamo: una serata organizzata a scopo benefico dall'Associazione Nepios, presentata da Pippo Baudo e Luisa Corna con la direzione artistica di Roby Facchinetti. L’orchestra è diretta dal Maestro Bruno Santori, già con Riccardo al Festival di Sanremo. Tra gli altri ospiti anche Nomadi, Zero Assoluto, Francesco Facchinetti e molti altri. Nel mese di novembre una sua poesia dal titolo 'Dentro un uomo, dentro un bambino'. Viene inserita nella raccolta 'Non sono io il principe azzurro' antologia tributo a Luigi Tenco. All'interno del volume vi sono racconti scritti da vari musicisti (Francesco Gazzè, Giulio Casale, Diego Galeri, Enrico Ghedi, Stefano Giaccone, Gigi Giancursi) che prendono spunto da canzoni del cantautore genovese. L'unica poesia è quella di Riccardo, ispirata dalla splendida 'Vedrai, vedrai'. Il 2007 allo studio e alla composizione delle nuove canzoni che faranno parte del suo nuovo cd album in uscita nella primavera del 2008. Marco Guarnerio è il produttore artistico che ha affiancato Riccardo nella produzione, durata tre mesi, del nuovo cd album composta da undici brani inediti tra cui il primo singolo estratto dal titolo “Vorrei Sapere” scritto con la collaborazione dell’amico compositore Sergio Vinci, che a poche settimane dalla pubblicazione digitale si posiziona al n°5 della classifica di vendita. Il 30 Maggio 2008 viene pubblicato il nuovo album dal titolo “Ho preso uno spavento”, il suo secondo lavoro discografico nato da un’attenta scelta tra gli oltre 60 brani inediti scritti e composti negli ultimi anni. Giugno 2008 debutta da Brescia la sua città natale il tour estivo promozionale che lo vede in tantissime piazze italiane, sia da solo che con la band, anche grazie alla notizia che da luglio a settembre 2008 farà da supporter nelle date del tour estivo dell’artista Francesco Renga. Il 31 Dicembre 2009 è tra gli ospiti del “Capodanno Dei Fiori” sul palco del Teatro del Casinò di Sanremo, con l’orchestra stabile di Sanremo diretta dal Uno in maestro Bruno Santori, in diretta audio e video su RTL e in collegamento con il Capodanno di Rai Uno in una serata dedicata ai 60 anni del festival. Nel Giugno 2010 a chiusura del tour unplugged iniziato nell’ottobre del 2009 che lo ha visto protagonista in vari club italiani per la prima volta intraprende un mini tour negli Stati Uniti, che lo porta ad esibirsi in Florida e nella Grande Mela, New York. Settembre 2010: una versione del brano “It’s hard to be a saint in the city” di Bruce Springsteen interpretata da Riccardo viene inclusanel cd “For You, a tribute to Bruce Springsteen”, una raccolta di brani del rocker americano tutti rivisitati da artisti italiani per l’etichetta Route 61.  Nel marzo del 2011 pubblica per l’etichetta Evento Musica un EP di cover in inglese dal titolo 1977 con brani di Van Morrison, Rolling Stones, Bruce Springsteen, Sam Cooke più un inedito dal titolo “You’re so good to me”. Inizialmente distribuito solamente in digitale, nel mese di dicembre viene stampato su cd in edizione limitata con l’aggiunta di 3 bonus tracks. “1977” è stato prodotto e arrangiato da Riccardo che per l’occasione ha suonato tutti gli strumenti. Il tour che ne consegue lo vede impegnato per tutto il 2011 e 2012 e per la prima volta si spinge anche in Svezia. 8ottobre 2011, Bosco Dei Faggi, Linate: durante la commemorazione del decimo anniversario della strage di Linate 2001, Riccardo esegue e presenta per la prima volta il brano “A Saperlo Prima”, brano scritto con il giornalista Fabrizio Tummolillo, autore del testo, musicato poi da Riccardo, in ricordo delle vittime. Sempre nel mese di ottobre viene pubblicato il libro “Brucetellers”, una raccolta di “storie” al quale ha contribuito anche Riccardo con il racconto “Nel Palmo Della Mia Mano”.  Al progetto benefico, tutto il ricavato verrà devoluto in beneficenza, hanno “aderito” 90 tra giornalisti, scrittori, musicisti, disegnatori, fotografi, liutai, grafologi, collezionisti e semplici fan, uniti dalla comune passione per la musica di Bruce Springsteen. 6 dicembre 2011: Trieste. Riccardo è l'ospite italiano nella data di Trieste del Light Of Day Benefit Tour, tour benefico itinerante della Light Of Day Foundation, fondazione americana con lo scopo di raccogliere fondi destinati alla lotta contro il parkinson. Per l’importante occasione divide il palco con rinomati artisti del cantautorato americano quali Willie Nile, Joe D'Urso, James Maddock e Israel Nash Gripka. Da cantautore sempre attento alle tematiche sociali quanto alle proprie origini nel 2013 e nel 2015 due suoi brani in dialetto “La vita l'è öna" e "Ön pit de nó" quest’ultimo con testo del poeta Lino Marconi, vengono inseriti in due raccolte dal titolo "Goi De Contala - Vol.13 & 15” dedicate alla valorizzazione della lingua della sua terra. Molto impegnato nell’ambito live, in due occasioni, nel 2013 e nel 2015 si esibisce in due concerti molto speciali, all’interno delle due rispettive carceri di Mombello e Verziano della città di Brescia.  Il 2016 e 2017 sono anni molto importanti, dedicati soprattutto alla scrittura del nuovo materiale e alla registrazione del suo nuovo album che vedrà la pubblicazione nel mese di aprile del 2018.  Il titolo del nuovo album è “Faccia”. Tutti i brani contenuti nell’album, sia musiche che testi, sono firmati da Riccardo che ha prodotto e arrangiato l’album insieme al produttore e musicista Michele Coratella.


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VIGÙ: “IL MIO BICCHIERE” arriva per Fonoprint il singolo dell'artista palermitano


Dal 29 giugno in radio e su tutte le piattaforme digitali sarà disponibile il brano pop che accompagnerà l'estate italiana con le sue frizzanti sonorità.

“Il mio bicchiere” è un brano spumeggiante che parla della necessità di assaporare fino in fondo la vita, senza inibizioni, maschere o preconcetti.
Il bicchiere è metafora della vita, da riempire con un cocktail fatto di vere ed autentiche emozioni in una società che ci ubriaca allineandoci.

"Il mio bicchiere" è il singolo per l'estate che ci regala un messaggio importante:

«Scegliere di essere noi stessi e, in una splendida metafora, poter affermare "dammi da bere riempi il mio bicchiere”». Vigù

Guarda il video su YouTube: 



Etichetta: Fonoprint
Radio date: 29 giugno 2018

BIO

Vito Guidera - in arte Vigù - nasce a Palermo il 21/09/1981. A soli dieci anni inizia a scrivere canzoni scoprendo la passione per il canto, privilegiando il genere dance e pop. L'arte prende vita, il canto, il ballo ed il cabaret fanno di VIgù un vero e proprio show man.
Tra i brani scritti spiccano i singoli dance "You've got to say you love", "Ricomincio da qui" e "Senza ostacoli", veri e propri successi radiofonici.
Nel 2015 Vigù si stacca dal genere dance avvicinandosi al "ballad" con il brano "Il silenzio non fa rumore" liberamente ispirato alla figura di Robin Williams, presentato a Sanremo Giovani e rimasto in rotazione radiofonica per diversi mesi; ha partecipato anche l'anno successivo con "Che bella giornata".
Nel 2016 nasce un nuovo progetto musicale che punta verso il mondo latino, con l'uscita del brano "Cuento los pasos” e successivamente partecipa ad "Area Sanremo" con la ballad "Ritrovo in me". Nel 2017 sua è la sigla ufficiale per il progetto "Spingitori di carrozzelle” legato alla Rimini Marathon che conta piu di novemila iscritti. Il video realizzato da Simone Campanati regista 30.000 visualizzazioni; con quel brano, "Ruote sui miei passi", nello stesso anno partecipa a BMA (Bologna Musica d'Autore) capitanata da Leo Cavalli del prestigioso studio Fonoprint, ed arriva in finale.

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martedì 17 luglio 2018

Da oggi le finestre parlano un nuovo linguaggio: il catalogo emozionale di Pavanello Serramenti




Un nuovo modo di concepire i serramenti rende necessario un diverso modo di presentarli. Da quest’anno il catalogo Pavanello Serramenti cambierà totalmente, mettendo da parte i tecnicismi per lasciare spazio alle emozioni, alle persone e alle loro “storie di casa”.


La felicità di guardare fuori e di osservare il proprio mondo, ogni volta come se fosse un’esperienza unica”: si potrebbe sintetizzare in questa frase l’intento del nuovo catalogo di Pavanello Serramenti. A partire da quest’anno il catalogo Pavanello cambia faccia per dare importanza a quello che conta davvero: le emozioni e le storie delle persone che ogni giorno vivono i prodotti Pavanello.

L’aggiornamento del catalogo riguarda prevalentemente lo stile. Per esprimere al meglio l’attenzione di Pavanello ai clienti e alle loro esigenze, il catalogo è completamente focalizzato sulle emozioni e sulle storie personali. Per questo, al fine di descrivere i prodotti Pavanello, sono stati individuati 15 soggetti per raccontare, attraverso le loro storie, i prodotti Pavanello e il motivo per cui vengono scelti.

E così la descrizione tecnica dell’Eternity Clima, con numeri e dati, lascia spazio a chi l’ha scelta e perché (come ad esempio Roberto, chef di 45 anni, che non sopporta il freddo e ama il calore del legno e quindi ha scelto delle finestre sostenibili che possano assicurare il corretto clima in ogni stagione). In questo modo a rappresentare al meglio i prodotti dell’azienda di Rovigo sono le persone, i loro sogni e le loro aspettative, e grazie all’utilizzo dello storytelling entriamo nel loro mondo e riusciamo a capirne le reali emozioni ed esigenze.

Il catalogo è dunque stato realizzato capovolgendo quello che è il modo tradizionale di creare materiale promozionale.  L’attenzione si sposta dal prodotto al cliente: i protagonisti diventano le persone, che utilizzeranno e vivranno per moltissimi anni una finestra, intrecciandosi a un racconto che parte dal carattere e dalle esigenze delle persone e finisce nella descrizione del quotidiano del personaggio. Storie di chef ma anche di casalinghe, avvocati fino ad arrivare alla divertente famigliola di Elisa (commercialista), Tommaso (barman) e del simpatico Tobi, il cucciolo di casa.

Uno dei capisaldi della Pavanello è l’attenzione al cliente e alla sua evoluzione. Quando realizziamo le nostre finestre partiamo sempre dal cliente, dalle sue esigenze e problematiche per creare non una semplice finestra ma un prodotto che risolva i suoi problemi e faccia vivere le persone meglio. Il catalogo nasce proprio da qui, per esprimere fin dal primo approccio la grande attenzione di Pavanello Serramenti per le persone, per tutti noi prima che per i prodotti. Ecco che troviamo storie di persone, abitudini, situazioni di vita ma anche sentimenti che rispecchiano una persona come noi. Insomma, abbiamo voluto mettere realtà e sentimento al primo posto.

Nel catalogo non si trascura però di elencare le caratteristiche che da sempre valorizzano i prodotti Pavanello, come l’efficienza superiore alla media, l’elevato isolamento termico, acustico, tecnologie anti-spiffero e tutti i vantaggi delle più avanzate tecnologie multimediali come il QR code, senza dimenticare gli elevati standard antieffrazione.

È possibile visionare già da ora il nuovo catalogo Pavanello Serramenti a questo link.

Francesco Pastoressa
Ufficio Stampa L’Ippogrifo®
Tel. +39 040 761404
www.ippogrifogroup.com

venerdì 13 luglio 2018

VIRGINIA RUSPINI: “STILL WITH ME” È IL NUOVO SINGOLO DELLA GIOVANISSIMA CANTANTE GENOVESE



Dopo le partecipazioni televisive a Lo Zecchino d’Oro, The Voice Kids – Francia, Italy's got Talent, arriva in radio il brano pop-country che compone musicalmente il diario dei ricordi dell’artista.

Una canzone sui ricordi che sottolinea l’aiuto che possiamo trovare nei momenti difficili della vita di ogni giorno. Andare alla deriva trasportati dai sogni come quando si era bambini e rimanere sorpresi dalla quantità dei bei ricordi nascosti nella nostra mente.



Guarda il video su Youtube



La canzone è stata realizzata con la collaborazione internazionale tra il compositore/maestro italiano Maurizio Fiaschi e il produttore e autore Peter Young di Nashville, insieme al chitarrista e autore Kevin Mason. Il progetto è stato registrato e mixato negli studi di Ultra Audio Production a Nashville nel luglio 2016 copyright 2016 BMI, SIAE.

Radio date: 22 maggio 2018
Autoproduzione


BIO

Virginia Ruspini è una giovane cantante genovese (20 anni) che abita a Londra da ormai 5 anni. Ha iniziato a cantare da piccola partecipando allo Zecchino d’Oro. Dal 2015 ha iniziato una collaborazione col maestro Maurizio Fiaschi e insieme hanno prodotto canzoni in inglese, italiano e spagnolo. Nel 2009 partecipa a Ti lascio una canzone come membro delle Belle bimbe. Nel 2014 partecipa a The Voice Kids in Francia. Nel 2015 partecipa a Italy's got Talent. Virginia frequenta al momento la Drama School di East 15 a Londra dove studia teatro.
Virginia adora la musica e forse non ha ancora deciso su quale stile vuole dirigersi, ascolta e canta jazz, pop, rock, musicals in varie lingue e sta ancora cercando la sua vera strada, del resto abitando a Londra ed avendo stimoli di ogni tipo rimane difficile riuscire a seguire un solo percorso.


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giovedì 12 luglio 2018

THE BLIND MONKEYS: “MERCE MARCIA” è il singolo d’esordio della rock band milanese


Un’ invettiva nei confronti della società dell’apparire che affonda le radici in un sound rock anni ’70 riproposto ai giorni nostri.


L’idea del brano si fonda sulla convinzione che il rock non è solamente un genere musicale, ma un movimento e un sentimento. É guidato da menti che vogliono cambiare le cose, che guardano al futuro e sono irriducibili nei loro ideali. In contrapposizione con molta musica giovanile attuale, fondata solamente sulla rassegnazione e sulla depressione, il vero rock dà slancio al pensiero rifiutandosi di accettare qualcosa di finto, è irriducibile nei sogni che persegue. Il brano è una critica alla falsa musica, alla “merce marcia”, troppo spesso deperita e intaccata facilmente anche quando in partenza era fresca, e quindi alla società dell’apparire. L’intento è riprendere qualcosa di passato per svilupparlo in nuove direzioni, scostandosi dalla direzione che il rock ha preso negli anni, con un muro del suono da cui spuntano parole, in una confusione strumentale indistinta. Il brano vuole mostrare come la nuova moda del rock rinascente potrebbe non rispecchiare il senso di esso, ma sia solo o in gran parte un prodotto di immagine, dove, come per la musica commerciale, contano più i bottoni di like premuti, che il sudore versato a imparare. Le ispirazioni del brano si fondano sulla passione del gruppo per la musica rock degli anni ’70, dall’hard rock dei Led Zeppelin e dei Deep Purple al progressive degli Yes e alla psichedelia dei Pink Floyd. Ciò che si sente da questo pezzo, spiccatamente hard rock, è una prima sfaccettatura piuttosto semplice e diretta. Il volere è comporre ciò che ci viene meglio, senza badare alle mode e ai suoni che girano intono a noi.



«Abbiamo completa fiducia nella musica come potente mezzo di comunicazione di valori e sentimenti e come appiglio sociale necessario a uscire da un momento di crisi, depressione e mancanza di aspettativa per i giovani. Musica rivolta in avanti, capace di provocare, far sognare, dimenticare le difficoltà, confortare, dare speranza e di svegliare il piacere per la vita e le cose semplici e autentiche, questo è quello a cui tendiamo. Per questo motivo puntiamo a un progetto vario, con sonorità diverse da un brano all’altro. L’idea è anche quella di rieducare i giovani ad ascoltare musica fatta per davvero, musica sudata sugli strumenti. Tutto questo per noi sfocia in ciò che da noi è chiamato Rock Narrativo: un’unione tra musica rock e testi poetici e cantautoriali, tipici della tradizione italiana. Riprendendo musica da un suono passato e riadattandolo con tecniche moderne di registrazione e con influenze musicali contemporanee, con un’unione sempre maggiore della tecnologia in fase di registrazione e dal vivo e con un utilizzo delle moderne piattaforme per la diffusione e il contatto con il pubblico, tentiamo di fornire un servizio che sia per tutti. Vogliamo regalare un momento di presa d’atto, di riflessione al pubblico, un momento che serva come un rito collettivo a uscire da noi stessi per ritrovarci meglio e meno soli, sia con noi che con gli altri. La musica è un mezzo per esprimere le emozioni, sia per noi che per il pubblico, per superare i dolori e le difficoltà vedendoli in maniera addolcita. La musica è anche un mezzo per sfogarsi, di protesta e di cambiamento. Siamo in totale opposizione con il ristagno musicale moderno diffuso tra i giovani, con i temi ripetitivi e depressi, o vuoti e fini a se stessi, convinti che per rialzarsi prima bisogna imparare a guardare il mondo il modo positivo. Il nostro sogno, il pieno centro del nostro progetto, è far sentire il gusto della musica e soprattutto rieducare ad empatia e bellezza». THE BLIND MONKEYS

Radiodate: 22 giugno 2018
Etichetta: Bios Music

BIO

I The Blind Monkeys nascono con un progetto e con una formazione stabile nell’estate 2016. Paolo Malocco alla chitarra solista, Federico Arduini alla voce e seconda chitarra, Edoardo Buonfino alle tastiere, Giacomo Moroni alla batteria e Nicola Rulli al basso, mandolino, mondol e seconda voce.
L’ormai inusuale formazione a 5 è indispensabile per riproporre il sound del movimento rock anni ’70. Infatti, mentre le influenze individuali sono diverse per ognuno dei membri (chi è esperto di Led Zeppelin, chi di Pink Floyd, chi di Yes, chi di Dream Theatre e chi spazia da un genere all’altro dopo un passato nell’ascolto del Metal), l’intenzione comune è produrre, come allora, una musica popolare senza essere pop, completa ed espressiva, ricca di varietà timbriche. Il progetto è un obiettivo comune fin da subito e il gruppo si ritrova compatto.
Tra le circa settanta esibizioni pubbliche all’ultimo anno e mezzo, si ricordano l’apertura al concerto di Clementino e Andrea D’Alessio in occasione della Teen Parade 2016 con un pubblico di migliaia di spettatori, un’esibizione dopo Lo Stato Sociale alle fiere di Bologna per la stessa occasione l’anno successivo, attività didattiche al Liceo Classico Beccaria ed esibizioni in vari Licei milanesi. Si ricorda la vittoria di Emergenza Festival 2017, con concerti sempre vicini o oltre il record di biglietti venduti presso Alcatraz, Legend Club e tunnel Club a Milano.
Dopo la vittoria di Emergenza Festival 2017 il gruppo, precedentemente impegnato in cover e arrangiamenti anni ’70, e per questo ricercato e seguito a Milano, inizia lo sviluppo di idee e brani propri. L’intento è riproporre la tradizione di cantautorato italiano unita alla musica rock, inserendosi nei gusti giovanili attuali ed educando alla musica suonata dal vivo, con quello che hanno iniziato a definire “Rock Narrativo”. Questa proposta musicale colpisce e interessa qualche mente del settore sia in Italia che negli Stati Uniti. La band, data l’inesperienza e la difficoltà di lavoro a distanza, oltre che per via di ostacoli ed impedimenti, inizia una collaborazione con l’etichetta italiana Bios Music, disposta a investire sul gruppo e seguire il lavoro in modo più intimo, rimandando quindi la possibilità di esportare Oltreoceano il proprio non ancora maturo lavoro. Sono presenti altre collaborazioni e lavori con responsabili nel settore musicale e dello spettacolo come Michele Ferrari.


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Senza uscita è il singolo dei Paper Walls

in radio e sui principali digital stores il brano  del giovane gruppo pugliese 
La sonorità rock si fonde con la dolcezza della poesia concedendo istanti di serenità intervallati da momenti di intensa passione, l’equilibrio fragile e vitale che caratterizza l’amore.

Senza uscita affronta il difficile test radiofonico, ma sicuramente dimostra con quanta passione e con quanta cura i giovani intraprendono un cammino difficile, senza passare per i talent televisivi, partendo da quella “cantina” da dove, la storia ne è testimone,  sono nati artisti e progetti che hanno segnato il  tempo . 
Provenienti dalla soleggiata Puglia, quattro ragazzi sbadati ma pungenti, intraprendenti osservatori, simpaticamente critici, completamente differenti tra loro, accomunati dalla stessa passione, quella per le "note musicali". 


I Paper Walls nati nel 2010 da un’idea del chitarrista Nicola Renigaldo,  muniti di fantasiose melodie, accompagnate da testi realistici e irriverenti, raccontano le stranezze della società attuale lasciando trapelare nelle loro canzoni sempre risvolti profondi ed emotivi. Nonostante la loro giovane età riescono a dipingere un quadro chiaro e nitido della realtà' adoperando però sottili e divertenti sfumature. Hanno all’attivo più di cento concerti ed attualmente sono in studio per il loro primo  album.
I Paper Walls :
Sonia Belvedere Voce
Nicola Renigaldo Chitarra
Antonio Di Lauro  Basso
Fabio Conoscitore Batteria 


Press, radio, Tv Agency
DCOD Communication By GB Play


mercoledì 11 luglio 2018

Con Emotion Park arriva in Italia la rivoluzione della motor shopping experience

Emotion Park è uno dei più recenti ed innovativi progetti di Irgenre Group, storica società campana operativa nel settore dello sviluppo e della gestione di grandi superfici commerciali. Il nuovo parco tematico sarà interamente dedicato al mondo dei motori e si impernierà intorno ad un innovativo modello di vendita che baserà la relazione tra l’azienda ed il pubblico sul concetto di “emozionalità”.
Con lo scopo di coinvolgere gli appassionati e, in genere, tutti i fruitori di veicoli a motore, Emotion Park offrirà ai suoi visitatori un’inedita esperienza di acquisto e di fruizione degli spazi, molto vicina alla logica dei centri commerciali: fulcro di tutto il progetto è l’obiettivo svecchiare il sistema di vendita dei veicoli, basato ancora oggi su modelli superati, rimasti inalterati, come ribadito anche dal ceo del gruppo Paolo Negri, da quarant’anni a questa parte.

Spazi e servizi innovativi

Gli spazi espositivi di Emotion Park - www.emotionpark.it - curati da Irgenre in collaborazione con la International Design, sono stati concepiti per favorire l’esperienza del consumatore, che potrà trovare all’interno della medesima struttura tutto ciò che può essergli utile per conoscere le principali novità presenti sul mercato e per valutare con maggior discernimento i suoi futuri acquisti.
Il sito scelto per la realizzazione della struttura sorge nelle immediate vicinanze degli scavi archeologici di Pompei, in un contesto ben servito e dotato di un’efficiente rete viaria, che sarà ulteriormente ampliata con l’adozione di un nuovo svincolo dedicato dell’autostrada A1. Le attività condotte all’interno del parco tematico mireranno a coinvolgere in maniera continua e sistematica gli appassionati: Emotion Park, infatti, sarà teatro di un ricco calendario di eventi, come presentazioni editoriali e commerciali, corse su pista, spettacoli, raduni di veicoli storici e sportivi e molto altro ancora. Non solo: per permettere ad ogni potenziale acquirente di auto, moto e veicoli commerciali di toccare con mano le caratteristiche del prodotto prescelto, e di confrontarle in maniera diretta con quello delle alternative proposte dalla concorrenza, sarà possibile testare ogni veicolo all’interno di un’apposita pista di prova. Il tracciato sarà periodicamente impiegato anche per l’organizzazione di sessioni di prova cronometrate e di corsi di guida sicura e sportiva.

Scopriamo insieme cosa offre di nuovo Emotion Park

Emotion Park offrirà i suoi ampi spazi espositivi ad un totale di oltre 200 tra i più noti e prestigiosi marchi del mondo dei motori, garantendo una vetrina di rilievo anche a 30 famosi brand del settore della ristorazione. Il centro ospiterà anche un lussuoso hotel che permetterà di offrire un importante ed ulteriore punto di riferimento per la gestione dell’immenso traffico turistico che interessa la zona degli scavi pompeiani. In questo modo, l’intera superficie del centro potrà essere eletta a bacino di interesse primario di un’utenza trasversale, divenendo una vera e propria attrazione per i quasi 4 milioni di turisti che ogni anno visitano Pompei.

Emotion Park offre delle opportunità di investimento da non perdere

Il progetto di Emotion Park, imperniandosi su nuovi criteri di vendita, contribuirà a determinare lo svecchiamento del proprio mercato di riferimento, offrendo quindi un palcoscenico importante per tutte le aziende motoristiche desiderose di presentare in una cornice adeguata la propria gamma di prodotti.
Accorciare le distanze ancor oggi esistenti tra azienda e cliente rappresenterà inoltre la chiave di volta per snellire l’intero processo di vendita di un veicolo. L’obiettivo primario è quello di permettere ad ogni consumatore che identifichi nell’auto, nella moto, nel mezzo commerciale e nell’imbarcazione un irrinunciabile strumento utile al proprio lavoro e alla propria vita privata di valutare con maggior semplicità ogni possibile acquisto.
Questa considerazione assume ancor più valore in un paese come l’Italia, uno dei primi in Europa a sposare con convinzione la logica di vendita propria dei centri commerciali

LEGNO: “SEI LA MIA DROGA (PARTE 1)” è il primo tassello della trilogia di singoli del nuovo progetto indie pop


La triade di canzoni sarà accompagnata da un cortometraggio, suddiviso in tre videoclip, che racconterà step by step il misterioso mondo di questo nuovo fenomeno musicale.       


“SEI LA MIA DROGA (PARTE UNO)” è la prima parte di una trilogia di brani corredata da un cortometraggio diretto da Angelo Capozzi, con l’aiuto regia Matilde MazzoniLeonardo Bastiani e Michelangelo Gagliardi.
Il breve “film” suddiviso in tre parti ci farà conoscere Legno. Le sue usanze, la sua vita, i suoi problemi e il primo amore. 

Legno, è dentro ognuno di noi, ci identificheremo in lui, trovando le cose che ci accomunano alle sue vicende, che non sono nient'altro il riassunto della vita universitaria dei ragazzi di oggi”.

Guarda il video su YouTube




RADIO DATE: 22 GIUGNO 2018

ETICHETTA: MATILDE DISCHI  
DISTRIBUZIONE: ARTIST FIRST

LEGNO
Legno nasce come un progetto musicale indie pop
Rappresenta tutto ciò che ci circonda, le abitudini di vita quotidiana, le difficoltà, i sentimenti, i problemi con noi stessi, le avversità, gli insuccessi e i successi. 
Legno vuole alleggerire, attraverso il semplice linguaggio comune della gente e le sue canzoni, la visione di una vita predestinata a essere omologata dai canoni sociali. La scelta di presentare legno con una scatola ci accomuna alla preziosa intimità con le persone, come se le scatole fossero in qualche modo il nostro universo parallelo con il quale ci confrontiamo. Dentro le scatole, difatti, mettiamo i nostri pensieri, le nostre emozioni e i nostri ricordi. Legno li tirerà fuori e li racconterà con le proprie canzoni.


Contatti e social



Management Booking: Matilde Dischi - 338-1930203 - matildedischi@gmail.com 

Vedere il locale finito ancora prima di iniziare: ecco la rivoluzione di Localiarreda grazie alla realtà aumentata




Grazie ad una nuova tecnologia e a sofisticati rendering 3D sarà finalmente possibile vedere la resa finale di un progetto prima ancora di iniziare i lavori


Da oggi i ristoratori potranno andare oltre l’immaginazione: Localiarreda consentirà ai committenti di vedere in anteprima la resa finale dei propri progetti grazie a un avanzato software di realtà aumentata e sofisticati rendering 3D, che consentiranno all’utente di navigare e interagire con l’ambiente, proprio come nella realtà.
Il progetto è nato dalla considerazione che non sempre l’immaginazione risulta sufficiente per avere ben chiara la resa finale di una ristrutturazione o di un locale completamente nuovo, ma è necessario qualcosa di più. Si è partiti proprio da qui per realizzare un ulteriore servizio aggiuntivo che permetterà non solo di vedere compiuto un progetto prima solamente immaginato, ma anche di navigare nello spazio virtuale e interagire con l’arredamento e il design dell’ambiente.

Il software consente di creare un dettagliato modello 3D dell’ambiente che si intende realizzare per poi essere successivamente inviato a un dispositivo indossabile (come uno smartphone o un device per la realtà aumentata) che sfruttando i sensori di movimento permette di vivere virtualmente quello che sarà il locale definitivo. Non solo visualizzazione a 360°: la realtà aumentata permette all’utente anche di interagire con l’ambiente e l’arredamento, cambiando colori e disposizione a piacimento per osservare immediatamente i risultati delle scelte di design.

Quando si idealizza un progetto” dichiara Andrea Nonni, CEO di Localiarreda “è sempre difficile per il committente immaginare come risulterà nella realtà, una volta finito. Così ci siamo chiesti come poter superare questo limite e offrire al cliente un piccolo assaggio del proprio locale proprio come se fosse finito. La realtà virtuale è stata la soluzione perfetta che ci ha consentito di dare una risposta certa alla domanda più difficile che un cliente possa fare: ‹‹il locale sarà davvero come me lo sono immaginato?››”

Questo esclusivo servizio di Localiarreda permette così di offrire al cliente un servizio davvero chiavi in mano, dall’immaginazione alla costruzione finale senza nessun compromesso.

A questo link (http://www.localiarreda.net/realta-aumentata/) è possibile visionare un video di presentazione del progetto di realtà aumentata.

Francesco Pastoressa
Ufficio Stampa L’Ippogrifo®
Tel. +39 040 761404
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