mercoledì 31 maggio 2017

Shaula,“L'ironia dei sogni, dove niente è ciò che sembra”



in radio con il singolo dal titolo The Irony Of Dreams



La cantante Italo Ungherese ha sempre ritenuto il mondo dei sogni una realtà affascinante, adora sognare, lasciare che il suo inconscio crei dei film dove lei è la protagonista in prima persona. Dove è tutto improvvisato, ma allo stesso tempo è come se l'inconscio avesse un copione ignoto all'Io e quasi la manipolasse.
Spesso si sveglia la mattina dopo sogni intensi, quasi fossero film di fantascienza.
Così ha deciso di descrivere, tramite la musica (il suo principale mezzo di comunicazione) quell'atmosfera e le sensazioni che i suoi sogni più interessanti le hanno dato.
Nel testo di The Irony Of  Dreams  descrive cosa sono per lei i sogni, una dimensione alternativa dove non ci sono regole, tutto accade senza un senso apparente, per poi svegliarsi e iniziare ad analizzare che forse tutto aveva un senso. Oppure forse è la mente umana che ha bisogno di dare una spiegazione a tutto.
Continua col fare riferimenti ad alcuni sogni che ha avuto, alcuni molto angoscianti, motivo principale per cui ha scritto una composizione che rispecchia quell'angoscia.
Però alla fine c'è anche un senso di conforto e sicurezza nel fatto che i sogni notturni finiscono e ci si sveglia nella realtà dove tutto è più prevedibile e calcolabile.

Shaula, nata e cresciuta a Trieste da una famiglia mista, (padre Italiano, madre Ungherese).
A quattro anni, mentre si trova a casa di un amico del fratello maggiore incontra il suo primo strumento musicale, un rullante! Inizia a chiedere a sua madre di voler suonare la batteria, la quale ritiene che sia solo una lamentela di una bambina e comunque la batteria fa troppo rumore. Alla fine riceve solo un rullante giocattolo per natale, che però non soddisfa neanche le esigenze di una bambina di quattro anni, avendo un suono orribile di plastica.
A otto anni convince la madre a portarla a lezioni di pianoforte classico, questa volta la madre acconsente. Dopo due anni abbandona le lezioni e anche il pianoforte. Ritorna alla musica con l'inizio dell'adolescenza, a dodici anni, dove passa la maggior parte del tempo chiusa in camera ad ascoltare musica Rap americana a tutto volume ed a scrivere testi.
Volendo imitare i suoi rapper preferiti inizia a guardare ore e ore di telefilm in lingua inglese per perfezionare la lingua e la pronuncia.
A tredici  anni registra in camera sua la primissima canzone rap tutta in lingua inglese (americana), su una base musicale semplicissima auto prodotta. Questo è il periodo in cui inizia ad imparare a comporre musica e scrivere canzoni, scrivendo più di 30 canzoni rap in 4 anni. Verso i 18 anni abbandona il Rap per passare al Rock (dai classici ai più recenti), dandole la voglia di imparare a suonare la chitarra, strumento che abbandona dopo un anno per passare alla sua vera passione, la batteria.
Durante questo periodo inizia pure a prendere più seriamente il canto iscrivendosi alla scuola di musica 55 di Trieste a canto moderno.
Dopo la fine delle scuole superiori in un momento di insicurezza e problemi familiari si trasferisce nella città d'origine della madre a Budapest in Ungheria. Dove le consigliano iscriversi a una scuola di musica Jazz, al corso di batteria. Nonostante il Jazz non sia un genere musicale preferito dall'artista ritiene di aver imparato comunque qualcosa di utile dal corso.
Abbandona la scuola Jazz dopo esser stata ammessa ad una università Londinese di musica contemporanea (The Institute of Contemporary Music and Performance).
Già da subito ritiene che l'università sia un luogo di lavoro e non divertimento, passa l'ottanta percento delle giornate a scrivere canzoni e perfezionare le tecniche di registrazione. Dopo l'acquisto di un software musicale professionale  guarda ore e ore di tutorial su youtube. A questo punto crea intere canzoni dove compone, scrive e registra tutto da sola: la batteria acustica, le chitarre, tutte le voci e compone il resto usando la pianola midi.

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martedì 30 maggio 2017

FOXY LADIES “NERO PASTELLO” È IL NUOVO SINGOLO ESTRATTO DALL’ALBUM D’ESORDIO “RADIOFOXY IN FM” DELLE TRE SORELLE CONCORRENTI DI “THE VOICE OF ITALY”



Il trio veneto tutto al femminile presenta un brano che calca le sfumature sonore più frizzanti della motown ponendosi come ponte fra pop e black music e avvolgendo in maniera vulcanica l’ascoltatore.

«Quei giorni in cui la giornata sembra non girare, in cui il volto resta imbronciato e la vista non è a colori»: “Nero Pastello” inizia così, con i pensieri che si accavallano e non lasciano spazio al buonumore. L'atmosfera motown piena di groove, che rimanda alle più famose sonorità rhythm'n'blues, reinventa in modo fresco e leggero questo stato d'animo, tanto che i colori in realtà scatenano una festa, resa dagli intrecci delle voci delle Foxy Ladies. “Nero Pastello”, con i sapienti arrangiamenti musicali di Graziano Beggio e quelli vocali di Roberto Castellin (entrambi anche autori del brano assieme a Foxy Ambra), unisce il pop alla musica black, la chitarra distorta ai fiati, la melodia al fraseggio soul, i contrasti alle sfumature. Alla fine del brano resta nell'aria un sapore divertente e pieno di energia, al quale è impossibile restare indifferenti. Puro marchio “Foxy Ladies”.





Il progetto delle Foxy Ladies prende avvio in una famiglia in cui la passione per la musica viene tramandata dal padre. Le tre sorelle Ambra, Federica e Sara Baccaglini scoprono presto il loro talento e si dedicano al canto ricevendo molto presto positivi riscontri ed entrando in contatto con artisti internazionali della scena gospel e soul (Tammy McCann, James Monque'd, Kelly Longmire, ed altri). La musica nera fa quindi da sfondo a questo progetto sin dagli esordi e filtra attraverso lo stile vocale delle Foxy Ladies anche quando cantano in italiano. Il loro cantare assieme avviene come un fatto naturale, vissuto prima ancora che come performance, come momento di condivisione nella quotidianità. Se le voci soliste si distinguono ognuna per timbro e vocalità, quando l'armonia vocale le unisce in una voce sola la magia si amplifica. L'intento delle Foxy è esprimere questa passione e questa unione attraverso l'intensità dei loro brani inediti, nonché attraverso il rifacimento di alcune hit memorabili (Hit the road Jack, Natural woman, Candyman, Sex Bomb, ed altre) che le hanno distinte in questi quindici anni di concerti e nelle loro apparizioni televisive.

Etichetta: Freecom

BIO

Ambra, Federica e Sara Baccaglini, in arte FOXY LADIESsono tre sorelle venete che hanno sempre avuto come colonna sonora la black music, il soul, il gospel e il blues. Il padre le inizia alla musica giovanissime e loro non la abbandonano più. Ognuna vanta importanti esperienze solistiche, ma è solo assieme che le voci raccontano una storia unica ed emozionante. Dopo numerosissimi concerti soul e gospel fatti in più di dieci anni di carriera e due dischi all'attivo, le Foxy Ladies ottengono riconoscimenti a livello nazionale e nel 2013, nel programma di Rai 2 La vita in direttasono presentate come “le sorelle del canto”. Nel 2016 partecipano a The Voice of Italy nel team di Raffaella Carrà, e sono il primo gruppo vocale in assoluto nella storia del talent televisivo. Grazie al loro talento ed alla loro verve riscuotono grande successo fra il pubblico italiano e sono ospiti più volte al programma radiofonico di Radio 2 Social Club, con Luca BarbarossaAndrea Perroni ed ospiti internazionali. Nell'autunno del 2016 esce il loro primo inedito Givin' my best (il lunedì fa male), ma il desiderio di lasciare al pubblico altre canzoni originali dal marchio “Foxy Ladies” spinge le sorelle Baccaglini a realizzare il loro primo disco di inediti “RADIOFOXY in FM”, di cui “Nero Pastello” è il primo singolo.



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VITTORIO DE SCALZI “L’ATTESA” È IL NUOVO SINGOLO DEL FONDATORE DELLO STORICO GRUPPO NEW TROLLS



Il cantautore genovese torna in scena con un brano evocativo ispirato al suo mare e prodotto dal cantautore Zibba, suo conterraneo, celebrando i 50 anni di carriera.

Il brano, come si evince dal titolo stesso, parla dell'attesa di un ritorno: descrive una mancanza di gesti, di quotidianità, di piccole importantissime cose che insieme compongono il sentimento. Scritto su un'onda emotiva sconosciuta, la canzone nasce scrutando il mare della sua Genova, proprio là dove si vuol buttare lo sguardo all'orizzonte, ma le onde ti portano indietro malinconie. Abbinare poi i fiori - come si legge nel testo - alle emozioni, per colorarle e profumarle è un tentativo di spazzare via i rimpianti. Il brano è stato prodotto da Zibba e l'arrangiamento con la fisarmonica studiato proprio per conferire una componente evocativa.




Il 2017 segna i 50 anni di onorata carriera di Vittorio De Scalzi, ma anche di ispirazioni continue, tra musica e parole, per uno dei compositori, autori, cantanti italiani che della sua ricerca ha fatto un progresso, anzi un “prog”. Per celebrare questo importante traguardo l’artista terrà un concerto-evento con grandi ospiti presso il Teatro San Carlo di Napoli il prossimo 15 maggio.

BIO

Fondatore del complesso I Trolls insieme a Pino Scarpettini. Nello stesso anno debutta come solista, in un disco realizzato per l'etichetta discografica ARC, dal titolo “Vietato ai maggiori di pochi anni”. Nel 1967, terminata l'esperienza dei Trolls, costituisce una nuova formazione, denominata appunto New Trolls, e con questa getta le basi per una proficua carriera, caratterizzata sin dall'inizio dall'intento di concentrarsi su un repertorio inedito originale, evitando di proporre cover di artisti stranieri come ancora si usava all'epoca. Componenti del complesso oltre a De Scalzi sono Nico Di Palo (chitarre), Gianni Belleno (batteria), Giorgio D'Adamo (basso) e Mauro Chiarugi (tastiere). Nello stesso anno la band apre i concerti della tournée italiana dei Rolling Stones e suona in jam session con musicisti del calibro di Stevie Wonder.
Contemporaneamente De Scalzi si impegna nel lavoro di ricerca sulla musica popolare genovese, scrivendo in quegli anni canzoni dialettali parte del patrimonio culturale della sua città. Con la collaborazione di Fabrizio De André e del poeta Riccardo Mannerini, compone i brani del primo album dei New Trolls, “Senza orario senza bandiera”, di cui Mannerini è autore dei testi e il musicista arrangiatore e produttore. L’ LP sarà tra i primi esperimenti di concept album italiano.
Vittorio De Scalzi è autore di molte canzoni di successo della band (da “Visioni” a “Una miniera”, a “Quella carezza della sera”). Ha composto anche canzoni per Mina e per Ornella Vanoni. Tra i brani scritti per altri interpreti, quelli contenuti nell'album “Tutti i brividi del mondo” di Anna Oxa.
In qualità di tastierista e cantante dei New Trolls, De Scalzi ha partecipato a otto edizioni del Festival di Sanremo. Nell'edizione del 1996 la band partecipa in coppia con Umberto Bindi interpretando la canzone “Letti”, di cui quest'ultimo è autore con Renato Zero.
Un altro filone importante è rappresentato dal Suonatore Jonesun tour perlopiù incentrato sulle sue collaborazioni con l'amico e collega conterraneo Fabrizio De André. La relativa scaletta contiene la riproposta dell'album “Senza orario senza bandiera”, scritto con De André e Riccardo Mannerini, più altri brani dei New Trolls e alcuni brani originali dello stesso De André, che nella sua prima tournée (1975-1976) era stato supportato da una band composta da alcuni componenti dei New Trolls (Ricky Belloni, Gianni Belleno, Giorgio D'Adamo e Giorgio Usai).
Nel 1973 De Scalzi ha partecipato al disco collettivo “L'Arca”: le due canzoni da lui cantate sono state pubblicate poi sul 45 giri Le api/La foca con la denominazione Vittorio dei New Trolls e sul lato B canta anche Franco Gatti dei Ricchi e Poveri.
Nel 2001, in qualità di solista, supportato dall'Orchestra Filarmonica di Torino diretta da Maurizio Salvi ha realizzato un primo album dal vivo dal titolo “Concerto grosso riuscito esperimento di fusione fra rock e classica; il disco, costituito da brani di repertorio dei New Trolls è stato distribuito in allegato al quotidiano La Stampa.
Nel 2007 realizza il live “Trilogy” per i New Trolls, nel 2011 il nuovo Concerto Grosso n°3 e nel 2013 a preso parte al “Ceará Itália Festival” 2013. 
Nel 2008 ha inciso un disco realizzato interamente in dialetto genovese, “Mandilli”, pubblicato da Aerostella (l'etichetta di Franz Di Cioccio) distribuito da Edel Music.
Nel 2011 ha pubblicato l'album “Gli occhi del mondo”, realizzato mettendo in musica, con la collaborazione di Marco Ongaro, alcune poesie di Riccardo Mannerini.
Nel 2012 fa parte del super gruppo Artisti Uniti per Genova per il progetto benefico “Ora che”, brano scritto da Max Campioni, Arrangiato da Lauro Ferrarini, prodotto da Verdiano Vera e realizzato per raccogliere fondi per l'alluvione di Genova del 4 novembre 2011, che insieme a Vittorio De Scalzi vede la partecipazione di numerosi musicisti e cantanti della scena musicale genovese. Nel 2016 è ospite del tour di Renato Zero ed ha curato la direzione artistica del “Fire Music Festival” di Napoli nel 2017.
Non da ultimo, sempre in attinenza alla sua regione, De Scalzi ha firmato anche l’Inno ufficiale della Sampdoria, squadra del cuore a cui ha dedicato un album intero che, scritto nel 1991, vede tutt’oggi i giovani tifosi cantare a squarciagola “in gradinata” uno dei brani di punta del disco, “Lettera da Amsterdam”.




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lunedì 29 maggio 2017

E’ “Traffico nel cuore” il singolo d’esordio di Kefren



Importante test radiofonico per questa nuova giovane proposta del panorama musicale italiano

Kefren si propone al difficile esame della radio italiane con il brano dal titolo “Traffico nel cuore”. Fresco e orecchiabile, il prodotto si compensa perfettamente con l’immagine del giovane interprete. Una composizione nel perfetto stile pop italiano pronto a coinvolgere  e ad aumentare  i suoi fan . Una canzone che parla di amore, di un  amore provato ,di un amore che non sembra poter continuare . Una melodia efficace in un pezzo ben arrangiato nelle strutture, che si apre, che cresce e che riesce a dare un inequivocabile  messaggio .
Quante volte ci abbiamo provato noi, quante scuse che non finiranno mai” sono le parole che tentano di non dare più senso ad una storia ,una storia come tante, una storia che finisce, una  storia che molti giovani  vivono ma che certo lascia un segno nell’ esistenza. Ancora un artista della scuderia Ghiro Records , una etichetta con la “mission” di scoprire nuove proposte capace di dare un punto di partenza in un ambiente dalle mille difficoltà a chi, con impegno e fatica crede nella propria passione e nei propri sogni .

Fabrizio Liguori, in arte Kefren
  nasce  a Salerno nel 1998. La prima parte della sua vita non è stata molto semplice a causa di vicissitudini familiari che sicuramente lo hanno messo a dura prova ma la musica entra immediatamente nel suo cuore ed è proprio questa che lo proietta in un mondo idilliaco, come Fabrizio ama raccontare, dove può scacciare ogni preoccupazione ed ogni pensiero negativo. Il resto è storia comune di chi vuole realizzare un sogno, di chi vuole tentare di fare il mestiere della vita. Prende le prime lezioni di canto, partecipa a vari contest e festival e comincia ad ottenere anche riscontri positivi che confermeranno ed aumenteranno la propria voglia di fare musica. Finite le scuole arriva anche la decisione importante, si trasferisce a Milano per iniziare una nuova vita. “Non avevo mai avuto sicurezze, ma stavolta avevo grinta, fiducia e voglia di impegnarmi e di non arrendermi”. Inizia a pubblicare alcune delle sue performance su Youtube ed è proprio qui che viene notato e contattato dalla Ghiro Records che gli propone l’inizio di  un cammino professionale. Cambia nome in Kefren , un nome che proviene dalla sua grande passione per l’Egitto e da un sogno in cui suo padre, accarezzandolo, lo chiamava piccolo Kefren, incide Traffico nel cuore, il suo singolo d’esordio e dà finalmente il via ad primo progetto che vuol far diventare grande.

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