Un
brano con una visione ottimistica nonostante l'attuale contesto
storico dal quale si vorrebbe scappare.
Il
pezzo parla di una società che non funziona più, dimostra come un
sempre maggior numero di persone veda come unica via d'uscita una
"partenza", un viaggio di solo andata.
Nel
ritornello, però, racconta come il protagonista, non lasciandosi
condizionare dalle numerose piaghe e dai numerosi ostacoli di questa
società, continui il suo cammino, sempre e comunque, senza perdersi
d'animo nemmeno un po'.
BIO
Vincenzo
Del Grande nasce a Nocera inferiore il 23 agosto del 1992. Fin dai
primi anni d'età manifesta fortemente la sua grande passione per la
musica.
Inizia
a studiare solfeggio all'età di cinque anni e, pochi anni più
tardi, fa il suo primo debutto in pubblico, al teatro "Brancaccio”
di Roma nel musical "Notre dame de Paris" diretto da Luca
Velletri.
Parallelamente
agli studi, si susseguono numerosi concorsi canori come il premio
Giovagnini, il Festival di Castrocaro, Una stella sarò, e il
Festival di Latina, dove Vincenzo riesce sempre a far emergere la sua
forte personalità e la sua ottima capacità interpretativa.
Nel 2010 è la volta di "Area Sanremo" un'esperienza molto interessante che vede Vincenzo partecipare alle selezioni con il brano "Non sei migliore del passato". Pur classificandosi alla posizione numero 44, il pezzo ha riscosso ottimi consensi, anche se non sufficienti ad accedere alle fasi finali.
Nel 2010 è la volta di "Area Sanremo" un'esperienza molto interessante che vede Vincenzo partecipare alle selezioni con il brano "Non sei migliore del passato". Pur classificandosi alla posizione numero 44, il pezzo ha riscosso ottimi consensi, anche se non sufficienti ad accedere alle fasi finali.
Due
anni più tardi è la volta di "Amici". Dopo aver superato
tutte le otto fasi dei provini, riesce a rientrare tra i primi 15
partecipanti, guadagnandosi così l'accesso alla prima diretta in
onda su Canale 5.
Numerosi
sono anche gli eventi live: Teatro Centrale e Caffè Letterario,
presentati da Diana Del Bufalo.
Nel
2014, forte di una maturazione artistica e di quella gavetta che
tanto aiuta nella formazione di un artista, inizia la realizzazione
del suo primo progetto discografico completamente auto prodotto
presso Auditori Records di Milano, avvalendosi della collaborazione
di Giordano Colombo per gli arrangiamenti, di Patrizio Simonini per
il Mixaggio (collaboratore tra gli altri di Michele Canova), Davide
Ferrario alle chitarre, Davide Torresani al basso, lo stesso Giordano
Colombo alla batteria, e di Luigi D'Agostino per la scrittura e la
composizione di tutti i suoi brani. Le tematiche dell'album spaziano
dalle difficoltà della società odierna (come raccontato in
"Distratto") alle classiche ma mai banali ballad
d'amore (come "Ci vediamo presto" e "Ti tengo con me")
alle più rockettare ("Niente resta com'è" e "Perché").
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