Il Fondatore e Ceo di Global Capital Trust Marco Zoppi, insieme a Massimiliano Crespi, Dirigente dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese, ha stipulato in questi giorni un accordo per l’organizzazione di un Corso di Formazione sul Trust riservato agli associati UIVA.
L’Unione degli Industriali della Provincia di Varese, nota anche con l’acronimo UIVA, è un’associazione apartitica e senza scopo di lucro, che riunisce un novero di oltre 65.000 professionisti ed un totale di oltre 1200 imprese.
I valori che l’Unione trasmette ai suoi soci si imperniano intorno al concetto che ogni impresa, in qualità di ‘’valore e cultura’’ può rappresentare il fulcro fondamentale sul quale imperniare la crescita economica, etica e morale di tutto un territorio.
Professionista da sempre impegnato in prima persona nelle attività di informazione e didattica dell’Unione, Massimiliano Crespi ha accolto con piacere la proposta di Marco Zoppi di riservare ai soci UIVA un corso di formazione incentrato su tutti i vantaggi garantiti dal Trust. In occasione dell’incontro che ha avuto luogo nei locali di Piazza Monte Grappa, infatti, le parti hanno avuto modo di gettare le basi per una collaborazione che permetterà ai membri dell’unione di approfondire la conoscenza di un istituto che, complice la sua natura di contratto con vincolo di destinazione, riesce ad essere foriero di una consistente quantità di vantaggi per ogni imprenditore: il Trust, infatti, è uno strumento innovativo ed efficace che ben si presta per provvedere al perfezionamento delle attività di investimento e alla semplificazione della gestione delle pratiche successorie.
A tal proposito è possibile citare una statistica in grado di riassumere in maniera estremamente sintetica l’importanza della gestione successoria in seno ad un’azienda: l’ISTAT, infatti, ha evidenziato che nel corso degli ultimi anni sono stati più di 80.000, solo in Italia, gli imprenditori che sono stati costretti a fronteggiare i problemi connessi alla gestione delle pratiche successorie relative alla propria attività. Si stima inoltre che, solo il 20% di tutte le imprese coinvolte da successione ereditaria abbia programmato per tempo ed in maniera efficace la gestione delle operazioni necessarie a concretizzare l’avvicendamento al vertice.
A questo scopo il Trust, figlio del sistema giuridico inglese, si pone come strumento capace di tappare alcune delle falle più rilevanti della nostra giurisprudenza, ed in grado di offrire svariate possibilità di velocizzazione e perfezionamento della transizione generazionale in seno ad un’impresa.
Pienamente soddisfatto dal perfezionamento delle intese con Massimiliano Crespi, Marco Zoppi ha ribadito a più riprese l’importanza dell’accordo con UIVA nell’ambito del suo progetto volto all’accelerazione ed all’accrescimento della diffusione del Trust in Italia.
Maggiori informazioni sul Trsut e sulle iniziative di Marco Zoppi su www.marcozoppi.it
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martedì 28 marzo 2017
lunedì 27 marzo 2017
SUPERSHOCK AD UN SOLO MESE DALLA PRESENTAZIONE RADIOFONICA SI CERTIFICA IL SUCCESSO DI “BORN”
Il pezzo che ha scalato la classifica Indie Music Like posizionandosi fra le prime 100 posizioni, raccoglie sempre maggiori consensi in radio e viene presentato live, in giro per l’Italia, attraverso performance di forte impatto emotivo.
“Born”, primo singolo del disco “empty.full”, racconta la nascita di un bambino proveniente dalla luna, che si trova catapultato in un mondo al quale non sente di assomigliare, in mezzo ad “eroi senza sogni che aspettano il nulla” e a bambini già capaci di mentire pur di comandare.
Il nostro “moon hero” non ha bisogno di far parte del processo di civilizzazione della terra, piuttosto rimarrebbe dove si trovava prima, in quel mondo eterno fatto di sogni a prendersi cura delle bambine spaziali.
La chiave di lettura della canzone è ovviamente ironica, così come le sonorità che sostengono la voce, le quali coniugano potenti chitarre distorte in stile rock stoner, con delicati xilofoni, flauti e fischietti.
«L'idea di questa canzone mi è arrivata con la nascita di mio figlio: ho teneramente pensato a lui come un piccolo Ulisse che stava navigando su flutti a senso unico.
Il brano ha però anche un messaggio più serio e universale, descrivendo la realtà di tutti coloro che hanno la testa sulla luna e ne vanno fieri, perché è solo da lassù che si può avere una visione più ampia dell'esistenza». Supershock
BIO
Supershock, alias Paolo Cipriano, è un musicista rock italiano.
Il progetto artistico nasce come trio rock band nel 2002 a Torino e si trasforma in un solo artist project a partire dal 2014. Durante questi quindici anni, ogni occasione è vissuta come la possibilità di sperimentare un nuovo approccio musicale. In particolare Supershock inventa nuove ed alternative applicazioni della propria musica: è infatti internazionalmente riconosciuto per i suoi “cineconcerti”, spettacoli sperimentali creati dalla fusione di musica e immagini, ed anche per le sue collaborazioni nel mondo del teatro.
Dal 2002 ha fatto più di 500 concerti in Italia, USA, Francia, Emirati Arabi e Guyana, collaborando costantemente con prestigiose istituzioni culturali, come il Museo Nazionale del Cinema, il Goethe Institut, Sistema Teatro Torino.
Ha prodotto 10 cineconcerti componendo la sua colonna sonora originale sulle immagini dei capolavori dell'era del cinema muto: "Nosferatu" (2006), "Caligari" (2007), "Golem" (2008), "Metropolis" (2009), ”Viaggio a New York” (2013), "Voyage dans la Lune" (2014), “Silent Porn” (2014), “Taboo” (2015), “Inferno” (2015), “Faust” (2016).
Ha pubblicato 7 album: “Les fleurs du mal” (2003), “Galaxy rodeo” (2005), “Utopia” (2006), “Nosferatu, a horror symphony” (2006), “Caligari” (2007), “Midnight in the garden” (2010), “empty.full” (2017); e 3 DVD: “The Fall of the House of Usher” (2007), “Le pays des aveugles” (2012), ”Viaggio a New York” (2013).
Si è occupato di 8 spettacoli di teatro musicale: “A Woman Left Lonely – Omaggio a Janis Joplin” (2004), “L’ultima notte di Antigone” (2006), “Sotto i cieli del Mondo” (2007), “La Buona Novella” (2010), "Guerra Eterna Menzogna – Voci, Immagini e Suoni dall'Orrore" (2011), “La Storia Siamo Noi” (2011), "Cloruro di Odio – Requiem pour Aigues Mortes" (2011), “Le Pays des Aveugles” (2011). Partecipa inoltre a molti festival di fama internazionale.
Contatti e social
“Svegliati Però” un forte messaggio di Tony Cicco
In radio “svegliati però” il singolo che
dà il nome al nuovo album
“Svegliati però”
è il singolo che anticipa il nuovo album di Tony Cicco, front man e batterista dell’ex Formula 3, precursore del prog e sorpresa del nuovo pop italiano. “Svegliati però” è firmato da Cicco e Luigi
Lopez, autore del disincantato testo che, con le sue figure, segue il cuore
pulsante della batteria di Tony.
Citando
le parole di “Svegliati però”, cieli grigi e mari inquieti non hanno reso
arrendevole l’artista napoletano e osservando il camion che passa e se ne va,
prende la sua moto per volare tra di noi.
Il
brano è straordinariamente attuale, uno stimolo a reagire e a non abbattersi
per le occasioni perdute. “Svegliati però” è l’apripista del nuovo album,
scritto con grandi autori, i compagni di una vita: Carla Vistarini, Mario
Castelnuovo, Luigi Lopez.
(William Molducci)
Tony
Cicco
è un batterista cantante, compositore, autore e polistrumentista dotato di una
voce inconfondibile, tecnica raffinata e spiccato senso del ritmo, che lo
rendono unico nel panorama della musica italiana.
Diplomato giovanissimo al conservatorio di
Napoli, inizia la sua carriera negli anni sessanta suonando come batterista in
vari complessi, nel 1969, con Alberto
Radius e Gabriele Lorenzi, fonda la Formula 3, il gruppo storico che
accompagnerà Lucio Battisti nelle 20 date del suo unico tour. Quell’anno
Battisti vinse il Festivalbar e propose all’attenzione di tutta l’Italia il
sound della Formula 3 con “Questo folle sentimento”, scritto da lui e da Mogol,
inaugurando il successo della Numero Uno e proiettandoli ai vertici della Hit
Parade.
È l’inizio di una lunga e fortunata
collaborazione che proseguirà con tre dischi, la vittoria al Festival
Internacional da Canção Popular del 1972 di Rio de Janeiro, con il brano
“Aeternum” e la produzione dell’album “La grande casa”.
Pochi artisti possono vantare una
collaborazione artistica come quella avuta da Tony con Lucio Battisti, che l’ha
portato a diventare la voce leader della Formula 3, una band mito della storia
del rock progressive italiano, ancora oggi punto di riferimento per tanti
giovani musicisti.
Dopo lo scioglimento della band, con il
nome Cico, iniziò la carriera da solista pubblicando l’album “Notte” e il
singolo "Se mi vuoi", scritto con Carla Vistarini e balzato
immediatamente ai primi posti delle classifiche di vendita. Il successo fu
clamoroso, il brano fu subito amato dai giovani e richiestissimo in discoteca.
Seguirono gli album “E mia madre” e “La gente dice”, sempre con Carla Vistarini
come autrice dei testi e con gli arrangiamenti curati da Paolo Ormi.
Sul finire degli anni settanta collabora
con Pino Daniele come percussionista e tastierista in due brani del suo secondo
album “Pino Daniele” del 1979 e durante il tour al Festival Varadero di Cuba.
In qualità di musicista ha lavorato per importanti musicisti: Pino Donaggio,
Armando Trovaioli, Franco Micalizzi, Stelvio Cipriani, Franco Pisano, Renato
Serio e Fabio Frizzi. Ha suonato la batteria e le percussioni in “Umanamente
uomo: il sogno”, l’album di Lucio Battisti che includeva il singolo “I giardini
di marzo”.
Il 1990 vede
la reunion de la Formula 3, con la pubblicazione di nuovi album e due
partecipazioni al Festival di Sanremo con “Un frammento rosa” e “La casa
dell’imperatore”, scritta da Cicco insieme a Mario Castelnuovo. Nel 2013
l’artista napoletano compone, con il testo di Carla Vistarini, “La tua Africa”,
il singolo che conclude l’esperienza Formula 3.
Tony ha al
suo attivo un’invidiabile carriera di autore, grazie ai successi scritti per
Loredana Bertè, Fiorella Mannoia, Peppino di Capri, Mita Medici, Caterina Caselli,
Drupi e Raffaella Carrà.
“La mia aurora” (2015) è stato il
primo singolo estratto da “Svegliati
però” (2017), il suo ottavo album da solista realizzato sempre con gli storici compagni di viaggio Carla Vistarini,
Luigi Lopez, Mario Castelnuovo e di prossima pubblicazione.
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domenica 26 marzo 2017
mercoledì 22 marzo 2017
“CENERE” È LA CANZONE CON CUI LA BAND MILANESE SBARAGLIA IL PANORMA POP MUSICALE ITALIANO
Con già all’attivo una nutrita esperienza nei live e numerose vittorie in importanti concorsi, i quattro giovani artisti presentano ora un potente brano che sviscera la conclusione di una storia d’amore.
Cenere parla della saturazione del rapporto tra due persone che hanno provato a stare insieme:
«Quando tutti ti cercano e l’unica persona che vorresti non ti vede più, ci si accorge di non conoscere bene neanche se stessi scoprendo tutte le proprie debolezze. Inevitabilmente il rapporto finisce e se prima era fuoco, ora è solo cenere».
L’album, la cui uscita è prevista per fine 2017, è prodotto dall’etichetta milanese Rusty Records.
BIO
I Poco Di Buono si formano a Segrate (MI) nel settembre 2009 da un'idea di Filippo Gimigliano (voce) e sono composti da Riccardo Ierardi alla batteria, Tommaso Sgarbi alla chitarra e Roberto Labriola al basso. La band sin dai primi mesi inizia ad esibirsi in vari locali milanesi con un repertorio di inediti e cover, ma con il passare del tempo sente l’esigenza di lavorare solo su canzoni proprie fino ad arrivare a "Chiara", con la quale si classificano secondi al concorso per aprire il concerto di Ligabue allo stadio San Siro, con più di 3000 voti. Nel giugno 2010 si esibiscono al PalaSegrate al "Concerto per Chiara", una data indimenticabile grazie alla quale il gruppo viene consacrato. Da questo momento in avanti si apre la porta per una lunga stagione di concerti dal vivo. Il tutto culmina nel giugno 2012 alla finale nazionale dell'evento “Emergenza” con concerto all' Alcatraz Milano, una data unica, che rimarrà stampata nel cuore della band e dei loro fans, sempre in crescita.
Tra il 2013 e il 2014 la band inizia a registrare il suo primo album dal titolo "Cambiare il mondo", disco autoprodotte che contiene otto brani originali ed una cover.
Il 22 novembre 2014, con il singolo “Io ti penso qua” la band si aggiudica il primo posto nella categoria inediti al Festival di Macherio, aggiudicandosi anche il premio “Mia Martini”. Grazie a questo si esibiscono anche nella notte di capodanno 2015 in piazza Bra a Verona davanti ad una folla di 40.000 persone per l’evento “Grandi Festival Italiani”.
L’uscita del disco apre alla band un’estate piena di concerti in giro per l’Italia, toccando Milano, Lecce, Roma, Modena, Sanremo, Arona e tanti altri piccoli comuni.
Il 20 settembre dello stesso anno la band partecipa tra gli artisti emergenti all’evento “Buon compleanno Mimì” al teatro Nuovo di Milano, esibendosi con artisti del calibro di Masini, Dolcenera, Ron, Michele Bravi ecc.
A febbraio 2017 firmano con l’etichetta Milanese Rusty Records per il nuovo progetto discografico.
Contatti e social
Etichetta Rusty Records: artisti@rustyrecords.net
martedì 21 marzo 2017
Mi amerai è il singolo di KlaudiJa Ever
In radio il singolo d’esordio della
cantante italo lituana
Klaudija
Kirkilaite in arte KlaudiJa Ever nasce in Lituania nel 2000, risiede in Italia ma
spesso, per diversi mesi all’anno, vive per studio a Miami Beach.
Oltre
agli studi linguistici e agli studi classici, KlaudiJa si dedica alla musica e
al canto, frequentando corsi e partecipando a concorsi. Ma l’arte è una
passione a 360 gradi, infatti tra le sue esperienze figurano anche recitazione,
(da ricordare il suo ruolo di Desdemona nell’Otello di Shakespeare in teatro a
Ferrara nel 2016), la poesia, (scrive in inglese ed italiano), il disegno e la
pittura.
Inizia
a cantare già dall’età di quattro anni e la sua passione cresce sempre di più
fino ad investire gran parte del suo
tempo per diventare una cantante professionista. La sua grande personalità, il
suo forte impegno per lo studio e la sua versatilità la portano a questa prima
esperienza discografica . Il singolo dal
titolo “Mi Amerai” viene presentato
alle radio per il popolo degli ascoltatori e per tutti gli addetti ai lavori.
Un test per continuare con forza e professionalità e confermare il cammino intrapreso.
Il
brano è fresco e gli arrangiamenti virano verso il pop dove trova spazio un
ritornello incisivo e contagioso. La voce di KlaudiJa non è da meno, al centro
tra rassicurazioni e atmosfere non
abbandona mai la trama del pezzo .
Sicuramente
un inizio soddisfacente che porterà la giovane cantante ad ampliare le sue possibilità canore ed interpretative.
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