C'era
una canzone. Magari i più giovani non la conoscono. Si chiamava
Bella ciao ed era particolare. Ricordava la guerra a chi la cantava e
a chi la ascoltava. Pare sia stata scritta da anonimi partigiani
durante la Resistenza contro l'occupazione fascista e nazista. C'è
una strofa, in modo particolare che colpisce l'immaginario collettivo
per la sua forza evocativa. Dice così: “una
mattina mi son svegliato e ho trovato l'invasor”. Ciò che
probabilmente vuole significare è che quando il popolo italiano si è
reso conto di quello che stava succedendo in Europa ed ha provato a
reagire ha scoperto di avere il nemico già in casa. Vi ho parlato di
questa canzone perché trovo contraddittoria la reazione di Piazza
dei miei connazionali pro e contro le unioni civili, i matrimoni e le
adozioni da parte di coppie omosessuali e assurdo e assordante il
silenzio che accompagna la guerra che si sta preparando in Libia
(ufficialmente per combattere Daesh) con il comando affidato dagli
alleati proprio al nostro Paese. Che male hanno fatto gli omosessuali
per scatenare una nuova Resistenza così trascinante da far
dimenticare ad ogni italiano due articoli della sua Costituzione? Mi
sto riferendo all'art. 11 che sancisce il ripudio della guerra e
l'articolo 3 che stabilisce l'uguaglianza di fronte alla Legge.
Perché non si prova alcun impulso a ribellarsi ad una guerra? Perché
la morte di qualcuno per causa nostra è più tollerabile dell'amore
che una coppia di esseri umani di pari genere può dare ad un
bambino? Come siamo distanti intellettualmente dalla rivoluzione del
'68 in cui si urlava a pieni polmoni “facciamo l'amore e non la
guerra”, in cui si mettevano dei fiori sulla bocca dei cannoni.
Oggi, discutiamo l'amore ma non rinneghiamo la guerra. Che triste
epilogo. Basta un barile di petrolio e siamo disposti ad ammazzare e
ad ammazzarci, a ripudiare tutto ciò che siamo e in cui crediamo. A
ripensarci, capisco perché i nostri giovani non conoscono Bella
ciao. E' una canzone che non è al passo con i tempi. Non parla di
petrolio (il metro di comparazione per misurare i nostri Valori) e
racconta una storia d'amore oppressa dalla Guerra. E' proprio
quell'amore a non esser più al passo coi tempi...
Pier Giorgio Tomatis
Nessun commento:
Posta un commento