giovedì 24 aprile 2025

Milomaria: “Negli occhi di Frida”

Il cantautore siciliano, romano d’adozione, torna con un brano pop che racconta la fragilità e la ricerca di un rifugio negli occhi di chi sa vedere oltre le imperfezioni.





«“Negli occhi di Frida” è una confessione a bassa voce, tra notti “sbagliate”, pensieri stropicciati e giudizi che pesano come interi mondi. È il rifugio che si cerca quando tutto sembra crollare, quando la realtà ti prende a pugni, quando ci perdiamo per strada e l’unico posto sicuro è lo sguardo di chi sa trasformare quel dolore in arte, o in un dolce ricordo sporco di malinconia.» Milomaria


“Negli occhi di Frida” è il nuovo singolo di Milomaria, un brano pop che racconta la fragilità e la ricerca di un rifugio negli occhi di chi sa vedere oltre le imperfezioni.


La canzone nasce da un dolore fisso, che non molla, che resta nel petto. Si placa solo nel momento in cui la mancanza diventa rivelazione: scoprirsi interi proprio nelle proprie fratture, sentirsi perfetti agli occhi di chi sceglie di guardare senza giudicare.


Il brano è stato prodotto da Milomaria e Andrea Allocca, con mix e sound design a cura di Francesco Procacci e mastering di Andrea Corvo.


Emiliano Maria Balbo, in arte Milomaria, nasce a Piazza Armerina, in Sicilia. Dopo un lungo peregrinare tra teatro, musica e scrittura, si stabilisce a Roma, dove attualmente risiede.

La sua carriera musicale attraversa diversi generi fino a diventare frontman della band indie-rock Perché Mamma ha paura dei Topi, con cui realizza l’album “Tutto Qui". La band si distingue nei principali contest nazionali, tra cui la finale di Sanremo Rock e il Tour Music Fest, partecipando anche a festival dedicati ai diritti civili.

Nel 2018, il videoclip del brano “Masticando la realtà” – con un cameo dell’amico attore internazionale Alessandro Cremona (Ferrari,  Mafia Roma, Padre pio, Si vive una volta sola, Spectre - 007) – porta la band a essere l'unica italiana finalista al LGBTQ-COMING OF AGE SHORT FILMS FESTIVAL di Parigi e San Francisco.

Dal 2021, Milomaria intraprende la carriera solista. I suoi brani ottengono ottimi risultati nelle classifiche italiane: “Yellow Pecora” entra nella top 20 di Indie Music Like rimanendoci per oltre 3 mesi, “Come i Lego” raggiunge la top 5 iTunes Elettronica e la top 100 iTunes Pop, mentre “Terra Marcia” si posiziona al n. 12 tra gli indipendenti emergenti italiani.

Nel 2024, il testo di “Terra Marcia” viene selezionato per l’antologia del Premio Internazionale Salvatore Quasimodo, vincendo nella categoria testo di canzone, e nello stesso anno è semifinalista del Premio De André.

Parallelamente alla musica, porta avanti la sua attività di scrittore e narratore, con una ricerca espressiva che attraversa diversi linguaggi artistici.

Il nuovo singolo è “Negli occhi di Frida”, in radio da venerdì 11 aprile 2025.


Etichetta: Kate Records

Distribuzione: FUGA


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Marco Graziosi: “Una rivoluzione”

Il nuovo singolo del cantautore reatino, un canto di consapevolezza che trasforma il dolore in evoluzione




«“Una rivoluzione” è una presa di coscienza, una riflessione sul fatto che, qualsiasi evento, negativo o positivo che sia, possa essere un momento di accrescimento e innalzamento della nostra evoluzione e rivoluzione interiore.» Marco Graziosi


Marco Graziosi presenta “Una rivoluzione”, un singolo nato dall’esperienza più sconvolgente e trasformativa della sua vita: la diagnosi di un tumore allo stomaco.

La canzone racconta la vita che scorre davanti agli occhi, troppo spesso invisibile a causa della frenesia quotidiana e dei pensieri che ci allontanano dalla bellezza nascosta nelle piccole cose. 

“Una rivoluzione” è un invito a fermarsi, ad osservare i propri pensieri scorrere come un fiume, senza combatterli, ma accogliendoli e colorandoli di speranza e consapevolezza.


Il brano, prodotto artisticamente da Gianluca Misiti e Francesco De Nigris, si sviluppa in un crescendo che intreccia passioni, gioie quotidiane, errori e cambi di prospettiva. Un percorso sonoro che abbraccia ogni sfumatura dell’esistenza, trasformando ogni nota, anche quella stonata, in un’opportunità di evoluzione e rivoluzione interiore.


A sostegno dell’uscita del singolo sarà lanciata una campagna di raccolta fondi per A.G.O.P., associazione di volontariato che da 47 anni offre assistenza globale ai bambini affetti da tumori e alle loro famiglie, garantendo cure e supporto in un ambiente accogliente e protetto. Un modo per trasformare la sofferenza in un gesto di solidarietà, perché ogni rivoluzione parte dal cuore.


Link pagina campagna raccolta fondi: 

https://www.retedeldono.it/iniziativa/marcograziosi/una-rivoluzione


Marco Graziosi nasce a Rieti nel 1973 e cresce a Montenero Sabino, un piccolo borgo della provincia reatina. A soli sedici anni partecipa a festival per giovani cantautori, ottenendo ampi consensi.

Nel 1996 vince il Premio Pfm all’Alpheus di Roma e, nel 2000, il concorso “I have a dream” per miglior testo e arrangiamento con “Maledetta”, brano poi inserito nel suo album autoprodotto Bar Collando (2002). Parallelamente fonda con Anna Gaetano la Rino Gaetano Band, tributo ufficiale al cantautore calabrese, con cui si esibisce nelle principali piazze italiane. Nel 2004 è ospite, in Polonia, dell’ambasciata culturale di Varsavia per il mese della cultura italiana e partecipa alla trasmissione SKY “Stella” condotta da Maurizio Costanzo. Nel 2006 porta il tributo a Rino Gaetano alla sala Sinopoli dell’Auditorium di Roma, dove duetta con Angela Baraldi in “ Mio fratello è figlio unico” e con Francesco Baccini in “Nun te reggae più”. In seguito registra il provino del brano inedito di Rino Gaetano “In Italia si sta male” che nel 2007 Paolo Rossi presenterà al Festival di Sanremo, dove Marco partecipa in veste di corista. Nel maggio successivo, presenta il brano al concerto del Primo Maggio di Piazza San Giovanni a Roma, dove canta, inoltre, “Ma il cielo è sempre più blu” con Marco Conidi e Andrea Rivera. Nel 2008, interpreta il ruolo di chitarrista nella fiction di Rai Uno “Rino Gaetano” al fianco di Claudio Santamaria.

Nel 2019 registra un nuovo album intitolato “Marco Graziosi” con la produzione artistica di Francesco De Nigris (chitarrista di Max Gazzè) e Gianluca Misiti (tastierista di Daniele Silvestri e autore di numerose colonne sonore per film). Masterizzato da Giovanni Versari, presso “La Maestà Mastering Studio” – esce per Vrec Music Label il 12 marzo 2021.

Nello stesso anno è ospite della trasmissione WE HAVE A DREAM di Red Ronnie.

Il 22 gennaio 2021 esce il video del singolo "Dove hai messo Cappuccetto Rosso" per la regia di Francesco Cabras. Il videoclip si è aggiudicato numerosi riconoscimenti come miglior videoclip musicale: Milan Gold Awards, Castellabate Film Festival, Rome International Movie Awards, Matiff- Matera International Film Festival. Il video di "Come una sposa" vince il premio come miglior videoclip musicale al Neum underwater film festival - Bosnia ed Erzegovina.

“Una rivoluzione” è il nuovo singolo, in radio dall’11 aprile 2025.


Etichetta: rEvoluzioni records


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mercoledì 23 aprile 2025

Ricky Martinelli: “The boat that I built for you”

Il nuovo singolo del cantautore bresciano che racconta la vulnerabilità dell’amore non corrisposto





«Ho scritto il brano ispirandomi a una semplice ballata anni ’60, alla quale ho aggiunto il mio stile. Gli accordi sono quelli del rock ‘n’ roll, ma il sentimento che volevo esprimere era diverso. Volevo una ballata solare con un pizzico di malinconia, e la metafora della barca mi è sembrata perfetta: non c’è niente di più bello che costruire qualcosa insieme, e niente di più doloroso di vederlo crollare o, in questo caso, affondare.» Ricky Martinelli


"The Boat That I Built for You" è il nuovo singolo di Ricky Martinelli, una ballata intensa e malinconica che esplora il dolore e la fragilità dell’amore non corrisposto. Attraverso una scrittura evocativa e un sound che mescola folk e indie, il brano trasporta l’ascoltatore in un viaggio emotivo fatto di dedizione, incomprensione e perdita.  

Al centro della canzone c’è una metafora potente: una barca costruita con cura e amore, simbolo dell’impegno totale verso l’altro, che viene però affondata da chi avrebbe dovuto salirci. Questo gesto rappresenta la frustrazione di chi offre tutto e riceve in cambio solo distanza.  

Musicalmente fluido e strutturato in strofe, un ritornello incisivo e un bridge emozionale, "The Boat That I Built for You" unisce la delicatezza del folk all’introspezione dell’indie, portando alla luce la vulnerabilità e il coraggio di chi ama senza riserve.


Riccardo Martinelli è nato a Brescia il 9 aprile del 2006. Studia chitarra con Marco Tiraboschi e Gabriele Fersini dal 2012, sitar col maestro Ashanka Sen, impara a suonare basso e pianoforte da autodidatta e si dedica allo studio del canto con Luigina Bertuzzi.

Partecipa come cantautore al Tour Music Fest e Tour Music Camp 2023.

Nel 2023 comincia a registrare i suoi brani nello studio di Paolo Costola a Brescia. Il 12 aprile esce il singolo “Picture of two”, il suo esordio discografico per l’etichetta G Records che raggiunge la prima posizione nella classifica cantautori indipendenti del 27 maggio. Il 5 luglio 2024 esce il singolo “You may take a photograph”. Il 18 ottobre esce “Not a second try”. Nel 2025 arriva “The boat that I built for you”, nuovo singolo in radio dall’11 aprile.


Etichetta: G Records


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martedì 22 aprile 2025

Luca Salmaso:“Veleno Blu”

Il nuovo singolo 





"Veleno Blu" è una canzone che trasmette un forte senso di malinconia e smarrimento,   legato a una relazione intensa ma tossica o ad una persona sfuggente e difficile da trattenere. Il "veleno blu" nel ritornello rappresenta un dolore che si insinua lentamente nelle vene, come il ricordo di qualcuno che lascia un segno indelebile, una sorta di dipendenza emotiva.  La persona amata è come un'onda su un mare senza direzione o una foglia nel vento, simboli di instabilità e incertezza.
Nel complesso, la canzone parla di un legame forte ma doloroso, di un desiderio di appartenere e di una ricerca di stabilità in mezzo al caos.


Nasce a Seregno da famiglia brianzola, cresciuto tra la città natale e l’hinterland milanese, suona fin da bambino prende lezioni di pianoforte e chitarra.

Nel 2008 fonda LA SINDROME, band nata inizialmente con una matrice rock inglese, ma poi improntata su una musicalità più vicina al pop rock italiano, nel 2009 pubblicano il primo album “L’arena del peccato” con un ottimo riscontro e successivamente, dopo vari concerti nei palchi più importanti del nord Italia, nel 2011 “Dichiarazioni di guerra al sole”, entrambi registrati presso i Massive Arts studios di Milano sotto la super visione di Marco Barusso (Lacuna coil, Modà, thirty second to mars ecc) al mixaggio.

Dopo lo scioglimento della band e vari concerti nel 2018 l’esordio solista con “Zer0”.

Nel 2024 esce il secondo lavoro DRAGHI FAMA E FANGO totalmente autoprodotto e suonato, registrato in casa, studio e in giro tra vari luoghi e parchi. Un concept album che riscuote un ottimo feedback dalla critica seguito sempre nel 2024 da DISCOVERDRIVE il terzo album dalle sonorità country folk rock che fa viaggiare verso paesaggi e pensieri interiori.

Nella primavera del 2025 la firma con Bravehop Records ed il nuovo singolo VELENO BLU,  un ritorno alle origini ed un seguito ben definito del suo percorso musicale.


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giovedì 17 aprile 2025

Marilena Anzini: “Unknown drummer”

Una ballata folk in lingua inglese è il nuovo singolo della cantante e performer lombarda, secondo estratto dall’album “Bio-”





Marilena Anzini torna con “Unknown drummer”, secondo singolo estratto dal suo album “Bio-”. Una ballad folk intensa, cantata in inglese, che si sviluppa attorno a una domanda essenziale: “What is a heart? – Che cos’è un cuore?”. Attraverso una raffinata tessitura musicale il brano esplora il pulsare ostinato e instancabile della vita, evocato da una percussione vocale che riproduce il battito del cuore, simbolo di resistenza e forza.


Il dialogo musicale tra la chitarra arpeggiata di Marilena e il basso fretless di Michele Tacchi crea una profondità emozionale che culmina nei ritornelli, dove le voci dell’ensemble vocale Ciwicè si aprono in un'armoniosa coralità sottolineando il messaggio centrale del testo: “Life is stronger than you’ll ever know and it’s always full of love! And it flow – La vita è più forte di quanto immagini ed è sempre piena d’amore! E scorre, va avanti”.


DICONO DEL SUO DISCO:


«Folk acustico, arpa celtica e sperimentazioni vocali, italiano e inglese si alternano e convergono in una celebrazione della bellezza e della fragilità della vita. Marilena Anzini, supportata dal coro Ciwicé nei brani a cappella, crea un'atmosfera musicale tra fiaba e preghiera, forza e vulnerabilità. Un inno a tutte le sfumature dell'esistenza, al suo fluire, che non perde di luminosità anche nelle difficoltà.» RUMORE


«La vita con le sue piccole cose da proteggere, la sintesi che viene fuori nel singolo “Pace in terra” lasciando spazio alle sole vocalità con ricami spesso dal sapore barocco: penso sia qui il vero cuore pulsante della ricerca di Marilena Anzini.» RARO PIÙ


«La cantautrice di Busto Arsizio ancora una volta regala, a chi sa ascoltare oltre, l'essenza vera del suo canto che s'innalza puro, limpido, significante.» VINILE


«Possiamo tranquillamente definire Bio- come un lavoro sperimentale, molto vicino a cose del cantante e jazzista statunitense Bobby McFerrin, dalla cui musica Anzini trae spesso ispirazione. L'artista bustocca non lascia nulla al caso, con rilievi semantici e semiotici dei testi utili a riportare la Canzone (con la «ç» maiuscola) in un alveo filosofico dove la banalità non è di casa.» BUSCADERO


Marilena nasce a Busto Arsizio (Va) nel 1964 e canta e suona la chitarra fin da quando era bambina. Inizia giovanissima a suonare e cantare in vari gruppi proponendo repertori che vanno dal folk americano alla musica d’autore italiana e si dedica ben presto anche a scrivere brani propri. 

Nel 1998 fonda, con Giorgio Andreoli il gruppo acoustic-rock Arecibo, di cui è stata cantante, autrice e compositrice fino al 2012, ottenendo importanti riconoscimenti tra cui il Premio della critica al concorso Bianca D’Aponte (presieduto da Fausto Mesolella) e la finale di Voci per la Libertà nel 2002, in seguito alla quale apre il concerto di Elisa per Amnesty International a Padova nel 2003.

Si interessa via via sempre di più al canto corale e fa parte per diversi anni dell’orchestra vocale a cappella Ancore d’aria - condotta da Oskar Boldre - con cui incide un album, Teptalidum (2009). Con la guida di Oskar Boldre scopre l’arte dell’improvvisazione vocale e delle circle songs, che approfondisce poi studiando anche con Rhiannon, storica componente della Voicestra di Bobby McFerrin. Fa parte per un breve periodo di un ensemble internazionale di Improvvisazione vocale, con il quale offre alcuni concerti in diverse importanti città europee (Amsterdam, Berlino, Dusseldorf…)​. Contemporaneamente svolge un’intensa attività didattica: insegna musica, canto, canto corale, improvvisazione e funzionalità vocale presso scuole, associazioni e nel suo studio a Busto Arsizio. Già socia fondatrice e presidente dell’Associazione di promozione sociale Home and Journey, ne continua come libera professionista il lavoro di ricerca e di diffusione di tutto ciò che riguarda la voce, il canto e la crescita personale. Collabora anche con l’Associazione Voce Mea di Santa Giustina (BL) e con il Centro di Ricerca di Musicoterapia Arpamagica di Milano.

Dal 2019 dà inizio ad un nuovo progetto solista e riprende a scrivere canzoni con regolarità: la sua ricerca e il suo lavoro sulla voce portano ad una nuova vena creativa che dà ai sui suoi brani una nuova luce con arrangiamenti vocali raffinati e insoliti, che diventano a detta di molti una caratteristica particolare e distintiva della sua musica. Il suo primo lavoro discografico Oroverde esce nel dicembre 2020 con il supporto di Giorgio Andreoli che ne ha curato con lei la produzione.

Con la sua chitarra acustica e le sette voci femminili dell’ensemble vocale Ciwicè da lei diretto, Marilena partecipa a diverse importanti rassegne come Al riparo degli alberi a Trento, Le corti in canto a Locarno-CH e WoodinStock/Buscadero day al Parco Berrini di Ternate (Va). 

Il 2 settembre 2022 esce il singolo Belli numeri accompagnato dal video di Luisa Raimondi e successivamente, il 1 ottobre, il nuovo album che si intitolerà Gurfa, che letteralmente significa «l’acqua che si può raccogliere in una mano».


Il 16 Gennaio 2025 esce il terzo album, Bio-, preceduto dal singolo Pace in terra il 15 Dicembre 2024, accompagnato dal video realizzato da Michela Piazza. Con Gratiae, uno dei brani di Bio-, ha ricevuto una menzione al Premio InediTo 2023 e si è classificata nei primi 60 a Musicultura 2024 partecipando alle audizioni live di Macerata.

Il nuovo singolo dall’album è “Unknown drummer”, in radio dal 4 aprile 2025.


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mercoledì 16 aprile 2025

Bisanzio "Come gli insetti"

Il nuovo singolo della band 




La band canavesana alternative pop Bisanzio torna sulle scene con "Come gli insetti", il nuovo singolo disponibile su tutte le piattaforme digitali. Il brano, distribuito da Bravehop Records, esplora i drammi esistenziali e la sensazione di sentirsi schiacciati da una routine quotidiana dal quale sembra impossibile scappare. Con "Come gli insetti", i Bisanzio confermano la loro capacità di coniugare testi evocativi e un sound che richiama influenze new wave e alternative, mantenendo una forte identità personale. 

“Come gli insetti” è un brano che racconta uno spaccato della società contemporanea, attraverso il senso di vuoto, l’annichilimento e la frustrazione di una quotidianità fatta di una routine basata sulla produttività lavorativa. L’incapacità di scappare porta ad abituarsi e ad accettare passivamente la propria condizione, finendo per trasformare gli uomini in automi incapaci di provare emozioni autentiche e di stabilire legami reali.  La canzone avvolge l'ascoltatore in un'atmosfera malinconica e dolceamara, dove la disperazione lascia spazio ad una paradossale serena rassegnazione, come se narratore e ascoltatore stessero annegando e fossero sommersi da un senso di pace e accettazione nei confronti della propria situazione.

“Come gli insetti” si ispira ai suoni degli anni ‘60, con Telecaster pulite e ritmiche di batteria tipiche del genere Beat, affiancati dall’elettronica di synth nauseabondi e distrutti, che evocano un subdolo ronzio.

Velvet Underground ma anche Baustelle e Radiohead per la parte elettronica e per il tema delle canzoni (Ok Computer uno su tutti). Come gli insetti è stata interamente prodotta da Davide Vuono e Andrea Ravera Chion, i due membri fondatori dei Bisanzio, tra le colline del Canavese.

Ad accompagnare il singolo, un videoclip girato interamente a Torino, realizzato con la regia di Giulio Angelino e Gregorio Audasso, e la direzione della fotografia affidata a Fabio Migliorini. Le immagini amplificano il messaggio del brano, raccontando attraverso scenari urbani e suggestioni visive il senso di oppressione e alienazione che pervade il testo.






I Bisanzio sono un progetto composto da Andrea Ravera Chion (Voce e chitarra), Nicolò Ghiringhello (Basso e backing vocals) e Davide Vuono (Batteria e backing vocals). La band nasce nel 2022, nella provincia di Torino, dall’esigenza di dare forma alla visione musicale e alle idee di ciascuno dei componenti. Il trio fonda elementi tipici del cantautorato italiano a sonorità più internazionali che attingono dal rock più classico, dal punk e dalla musica elettronica, ricercando un sound sempre originale e una scrittura dolceamara, esistenzialista e talvolta ironica. Nata come cover band, i Bisanzio divengono presto una fucina di scrittura e nel giro di un’ estate concludono il loro primo EP “Carta da parati”, contenente 5 brani che, nonostante sonorità ancora grezze, trattano temi intimi e gettano le basi per il futuro
creativo del progetto. Tra le tracce dell’EP “La deprecabile pratica dell’onanismo” finisce sulle playlist editoriali di Spotify “Indie Italia” e “Scuola Indie”, all’interno della quale rimane per 3 settimane consecutive. E’ con i due successivi singoli “L’ultima scena di un film” e “Amore Stoccolma” che il trio cesella le proprie sonorità e consolida la propria identità musicale. Dopo la partecipazione a contest locali e festival (Emergenza Festival 2023, Apolide 2024), nell’estate del 2024 il gruppo entra in studio e inizia la registrazione di un album interamente autoprodotto. Tra le
colline del canavese prendono forma nove canzoni autentiche, che alternano momenti di rabbia feroce a istanti di malinconia, in cui risuona la realtà provinciale in cui il progetto si colloca. Tra queste spiccano i singoli Tuttofare e Come gli insetti, che introducono le orecchie degli ascoltatori alle nuove sonorità della band


Link 


spotify:  https://open.spotify.com/track/4VbaQMkUY1SeWjcMpzhqO8?si=cViWrx8MSsmxz5Pz9MdZHQ&context=spotify%3Aalbum%3A0HNzErliOW34rn9zKC8CvY

Instagram: https://www.instagram.com/siamoibisanzio/ 

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lunedì 14 aprile 2025

Romina Lettieri: “Cuando haya tiempo” il nuovo singolo

Un viaggio tra le emozioni più profonde di una delusione d’amore





Una lettera aperta a chi ha promesso di restare ma si è rivelato solo un’ombra di passaggio. Il brano cattura il tumulto interiore di chi ha creduto in un sentimento sincero e si ritrova a fare i conti con il vuoto lasciato da un’illusione svanita. Le parole dipingono un cuore diviso tra la paura dell’abbandono e l’orgoglio di chi non vuole più farsi ferire.


“Se torni, non richiamarmi” è un monito di autodifesa, il tentativo di chiudere una porta per proteggersi dal dolore. Ma tra le righe si intravede ancora un filo di speranza, quella speranza che, nonostante tutto, lascia aperto uno spiraglio alla possibilità di essere sorpresi da una luce

inaspettata: “Spero di sbagliarmi e che tu mi sorprenda con la tua luce”.


La melodia accompagna ogni sfumatura emotiva, intrecciando il senso di smarrimento con la forza di chi sceglie di rialzarsi. Cuando haya tiempo non è solo una canzone, è una confessione sincera, un sussurro di vulnerabilità che diventa un grido di resilienza. La produzione è di Lorenzo Iuracà per i x i Recording Label

Romina Lettieri è una cantante dall’anima internazionale, nata a Montevideo, in Uruguay, il 5 febbraio 1991. Fin da bambina, la musica è stata il suo mondo: giocava con le cassette, si lasciava incantare dalle melodie di Xuxa e si emozionava ascoltando grandi voci italiane come Laura Pausini ed Eros Ramazzotti, che cantavano anche in spagnolo. A soli 8 anni, ha scritto la sua prima canzone, segnando l’inizio di un amore destinato a durare per sempre.

A 13 anni, ha iniziato a studiare canto e pianoforte alla Scuola Musicale Monteverdi di Paina di Giussano, ma il destino l’ha riportata in Uruguay, dove ha dovuto momentaneamente mettere in pausa la sua formazione per terminare gli studi scolastici. Tuttavia, la passione non l’ha mai abbandonata e, a 21 anni, ha ripreso il suo cammino musicale al Conservatorio Vicente Pablo di Montevideo, focalizzandosi sempre di più sul canto Commedia Musicale di Valeria Lynch e la Scuola di Arti di Valeria Lima, dove ha dato vita al suo primo spettacolo.

Dopo essersi laureata in Informazione e Comunicazione a Montevideo, Romina ha sentito che il richiamo della musica era troppo forte per essere ignorato. Così, ha fatto una scelta audace: trasferirsi in Italia per inseguire il suo sogno e trasformare la sua passione in una carriera.

Oggi continua a perfezionare la sua voce e a lavorare su diversi progetti, sia come solista che come cantante in un gruppo di cover acustiche. Con determinazione e talento, Romina Lettieri è pronta a conquistare il pubblico con la sua musica.

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venerdì 11 aprile 2025

Meeting Music Contest un trampolino di lancio per giovani artisti

 a Bologna  la quinta edizione




Sono intervenuti la sottosegretaria della Regione Emilia-Romagna Manuela Rontini, il direttore del Meeting Emmanuele Forlani, i direttori artistici Giordano Sangiorgi ed Otello Cenci e i due vincitori dell’edizione 2024 del contest: Luca Fol e Samuela
 
Un contest che è ormai un punto di riferimento per i giovani artisti e band emergenti, capace di intercettare e valorizzare nuovi talenti provenienti da tutta Italia. È il Meeting Music Contest, giunto quest’anno alla sua quinta edizione, promosso dal Meeting per l’amicizia fra i popoli – il più grande evento culturale e giovanile europeo – e dal MEI - Meeting delle Etichette Indipendenti di Faenza, la più importante piattaforma di scouting della scena musicale indipendente italiana.
 
Nella sala stampa della Regione Emilia-Romagna a Bologna, si è svolta la conferenza di presentazione del contest, che si avvale del sostegno della Regione Emilia-Romagna, del patrocinio del Comune di Rimini e della partnership di Radio Bruno
 
Alla conferenza hanno partecipato anche i due vincitori della scorsa edizione, che hanno regalato al pubblico presente un assaggio del loro talento eseguendo i brani premiati nel 2024: Luca Fol, cantante e polistrumentista di Rimini, con “Pratica spirituale”, e Samuela, cantautrice bolognese, con “Silenzio
 
Una competizione che scommette sui giovani artisti emergenti, che offre loro l’opportunità di esprimere la propria creatività e li spinge a riflettere attraverso la musica su temi che ogni anno indagano in modo diverso la contemporaneità», ha dichiarato Manuela Rontini, sottosegretaria alla presidenza della Regione. «La Regione Emilia-Romagna ha sempre investito sulla crescita del settore musicale, sostenendo la produzione e la fruizione di musica dal vivo, e con la legge 2 del 2018 concede contributi per la valorizzazione e la promozione di nuovi autori, in particolare giovani, con l’obiettivo di fare di questa regione un grande polo della creatività per creare lavoro e imprese di qualità. Non possiamo quindi che salutare con soddisfazione questa nuova edizione del Meeting Music Contest, che negli anni passati ha fatto emergere tanti nuovi talenti
 
Il tema di quest’anno, ispirato al titolo del Meeting di Rimini 2025 – “Nei luoghi deserti costruiremo con mattoni nuovi” – invita i partecipanti a confrontarsi con la sfida di costruire qualcosa di nuovo e duraturo. Giovani artisti e band (14-40 anni) avranno l’opportunità di presentare un brano inedito e una cover reinterpretata, per provare ad accedere alla finale, che si terrà il 26 agosto 2025 sul Palco Piscine della Fiera di Rimini, nell’ambito della 46ª edizione del Meeting. Una giuria d’onore, della quale faranno parte Cristiano Godano e Casadilego, insieme a esperti del settore musicale e ai coordinatori Giordano Sangiorgi (MEI) e Otello Cenci (Meeting), valuterà le performance e decreterà il vincitore. Cristiano Godano, voce e leader dei Marlene Kuntz, è autore e musicista di spicco del rock alternativo italiano, con una carriera trentennale fatta di testi poetici e profondi. Casadilego, nome d’arte di Elisa Coclite, vincitrice di X Factor 2020 a soli 17 anni, è cantautrice dal talento cristallino e dalla voce emozionante
 
Emmanuele Forlani, direttore del Meeting di Rimini, ha sottolineato il profondo legame tra il Meeting Music Contest e il titolo del Meeting 2025, “Nei luoghi deserti costruiremo con mattoni nuovi”. «I giovani – ha affermato – sono i primi a costruire con mattoni nuovi. Non solo nel Meeting, ma nella vita di ogni giorno, nella società, nella cultura. Con la loro freschezza e creatività ci insegnano che, anche nei luoghi più deserti, è possibile dare inizio a qualcosa di nuovo. È per questo che è importante mettersi in ascolto delle loro proposte e lasciarsi provocare dal loro desiderio di costruire. Anche al Meeting vogliamo che accada così. I musicisti e le band che parteciperanno quest’anno si aggiungeranno agli oltre 750 concorrenti che hanno animato le passate edizioni del Meeting Music Contest. La forza del Meeting sta anche qui: nel rinnovarsi continuo delle generazioni che, anno dopo anno, lo costruiscono e che vogliamo ascoltare attivamente
 
Otello Cenci, responsabile Spettacoli del Meeting di Rimini, ha aggiunto: «Siamo già giunti alla quinta edizione! Sembra solo ieri che abbiamo lanciato il contest, ma in realtà dopo soli cinque anni ci troviamo davanti ad un mondo completamente stravolto: sia per quanto riguarda l’universo musicale, sia per quanto concerne il contesto sociale nazionale e internazionale. L’opportunità offerta ai giovani da questo contest, di incontrarsi e condividere i propri dubbi, paure e desideri attraverso la musica è divenuta ancora più importante e fondamentale. Siamo entusiasti di poter rilanciare questo evento e curiosi di ascoltare i brani che arriveranno».
 
Il contest offrirà ai vincitori un pacchetto di premi che prevede: un’esibizione al MEI 2025 (3-5 ottobre a Faenza), la registrazione di un singolo presso il Lotostudio di Ravenna, distribuzione digitale tramite MEIDigital / Indies Digital MEI, ufficio stampa a cura de L’Altoparlante e una promozione social continuativa.
 
Il Meeting Music Contest si conferma, per il quinto anno consecutivo, un appuntamento imprescindibile per i nuovi talenti emergenti italiani che desiderano misurarsi con un ampio pubblico giovanile, per poi approdare sul palco del Meeting delle Etichette Indipendenti, in programma dal 3 al 5 ottobre», ha concluso Giordano Sangiorgi, fondatore e patron del Mei. Il valore dell’iniziativa è accresciuto dalla presenza di ospiti di grande rilievo della scena musicale indipendente italiana. «Quest’anno saranno con noi Cristiano Godano, figura storica dell’indie rock italiano con i suoi Marlene Kuntz, e Casadilego, scoperta da Manuel Agnelli degli Afterhours, una delle cantautrici più raffinate e sensibili della scena attuale». Da segnalare anche i percorsi di crescita degli ultimi vincitori. «Luca Fol e Samuela», ha spiegato Sangiorgi, «stanno lavorando a nuovi progetti affiancati proprio dai professionisti del Meeting Music Contest, mentre La Noce, vincitrice della penultima edizione, è attualmente in tour in Italia con il suo nuovo spettacolo, grazie al supporto di Materiali Musicali e del Nuovo Imaie».
 
Insomma, un contest per emergenti che si conferma tra i più centrali del panorama italiano, capace di valorizzare il talento e accompagnarlo in un percorso professionale concreto e ricco di opportunità

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