lunedì 28 marzo 2022

Albano’s blues, il nuovo album di Nicola Albano

 il nuovo progetto dell’artista con la partecipazione di Stèphane Marrec

Un nuovo lavoro in cui il Jazz e il blues si mescolano per dar vita ad un interessante progetto musicale , impreziosito dalla collaborazione  di  Stèphane Marrec contrabbassista  francese.
L’artista pugliese si propone con 5 brani che spaziano dal Blues alla Bossa nova in perfetto stile jazz in cui l’anima di ogni composizione viene valorizzata da spontaneità e tecnica dal fraseggio sincopato, dalla poliritmia strumentale che ci riconducono alle struttura naturali del genere . 
L’ album è dedicato a Vito Albano scomparso a Gennaio 2021.
Nicola Albano chitarra elettrica e classica
Stèphane Marrec , arrangiamenti, contrabbasso e batteria synt

Nicola Albano  chitarrista, compositore concertista. Nato a Santeramo in colle in provincia di Bari, inizia gli studi musicali da giovanissimo sotto la guida del padre studiando chitarra classica.
Si diploma in chitarra classica con il massimo dei voti sotto la guida di molti insegnanti al conservatorio E.R. Duni di Matera.
Nel 2005 si diploma in musica jazz presso il conservatorio E.R. Duni di Matera e nel 2008 si perfeziona presso il conservatorio N. Piccinni di Bari ottenendo il diploma di secondo livello. 
Nel 2009 segue il master all’ università Tor Vergata di Roma. 
Nel 2015 consegue l’ abilitazione all’ insegnamento in chitarra classica per l’ insegnamento nelle scuole di primo e secondo grado presso il conservatorio N. Piccinni di Bari. 
Segue numerosi master in chitarra e composizione con artisti di fama internazionale quali John Scofield, Tommy Emmanuel, Leo Brouwer, Alirio Diaz, Carlo Carfagna, Franco Morone, Dusan Bogdanovic e Maurizio Colonna. 
Si esibisce in diversi concerti con artisti di fama internazionale recandosi pure in Francia, Germania e Spagna. 
Ha suonato al festival della chitarra di Fiuggi e di Mottola.
Alcune sue musiche sono state inserite nel DocuFilm “Il futuro in una poesia” presentato al festival di Venezia nel 2017.
E’ docente di chitarra di ruolo nelle scuole medie ad indirizzo musicale dal 2020.

Stèphane Marrec, bassista e contrabbassista francese residente nel Morbihan (Bretagna), Stéphane ha iniziato la sua carriera musicale all'età di 12 anni. Influenzato da Herbie Hancock, Pastorius, Charlie Mingus ecc... ha debuttato come musicista con il gruppo Le Cercle (stile elettro jazz) nel 1994. Tre album sono stati pubblicati da questo progetto, due dei quali (Magnetic nel 2008 e All Around nel 2012) in collaborazione con FIP Radio, una stazione radio francese fondata nel 1971 e che fa parte del gruppo di Radio France. Per non parlare dei tanti concerti effettuati in Francia, ma anche all’estero, dal 1994 al 2014.
Il suo stile groove, funk e jazz lo ritroviamo nei vari progetti di cui fa parte oggi, come Dyptik Climatik (stile lo-fi e progetto personale in corso),The Oulalajazzband (swing jazz), Robot Sapiens (elettro pop), Aurélia(Folk), Opus B (musica tradizionale irlandese con influenze folk).

http://www.nicolaalbano.eu


https://www.youtube.com/channel/UCadEoS5bpat-QCwuzbKcdyw

https://www.facebook.com/Nicola-Albano-Guitarist-476265902863498

venerdì 25 marzo 2022

Fernando Conte, Mery

 fuori il dirompente singolo dell’artista  

Un brano dirompente che rompe ogni schema del bon-ton e del politically correct, creato con l’unico scopo di puntare i riflettori su dinamiche alle volte grottesche. “Mery”, questo è il titolo del singolo, si potrebbe definire impegnativo, sia per testo, che per musica. Sulle note di un genere  elettro- swing , musicalmente frutto  di studio e ricerca, si apre un testo singolare, che va letto in chiave assolutamente ironica e metaforica. Un arrangiamento iniziale, in bianco e nero, che richiama un momento di balli  festosi,  rotto dall’incalzare delle forti tinte del testo, ricco di parole apparentemente al vetriolo: una donna ben vestita e dal bell’aspetto ha sicuramente più possibilità di essere ascoltata rispetto a chi appare più sciatto e trasandato. Un certo appello al motto “l’abito non fa il monaco”, come partenza ilare e leggera,  per parlare di un tema sentito e sofferto, oggi come ieri: la meritocrazia . «La Mery dov’è?» recita il ritornello, indicando con il nome “Mery” quel sistema meritocratico che non sempre premia   giovani e meno giovani.

Studi e competenze non sono sempre sufficienti per raggiungere le meritate soddisfazioni. Capita che curriculum privi di competenze scavalchino  i meritevoli, sol perché dotati di un biglietto da visita  “ben referenziato”. Il brano urla la rabbia di chi vuole lavorare al meglio, senza scendere a compromessi. Inoltre, il testo di “Mery” cerca di dare voce, strappando un mortificato sorriso, a tutti i giovani costretti a lasciare il proprio Paese. Un brano complesso, che ha necessitato di nove mesi di tempo per essere prodotto. Una voce fuori dal coro, che vuole essere l’eco del coro stesso: non bisogna mollare mai!

Un grido di rivoluzione che  ha portato via il sonno alle notti, disturbate dal gelo delle ingiustizie che la vita  riserva. Perché la creatività è così: può partire da un malessere, da un ricordo improvviso. Così è stato per “Mery”. Un pensiero su ingiustizie subite in passato ha fatto riemergere il ricordo tetro del momento vissuto: un podio perso per mancanza di senso di meritocrazia. C’era chi doveva occuparlo quel podio!
La rabbia, lo sdegno e la voglia di rivalsa hanno trasformato la chitarra nell’estensione del  pensiero. Ed ecco, è nata “Mery” «che se n’è andata e forse ritornerà». Il testo è forte, ma vuole essere solo ed esclusivamente una metafora della vita, ogni riferimento a situazioni e cose, così come si dice, è puramente casuale e creato per scandalizzare a tal punto da far riflettere. Il brano  ha un nome di donna, Mery, scelta non casuale. Le donne hanno una maggiore imparzialità di giudizio e sono difficilmente abbindolabili. Socialmente  «super partes»  a dirla breve, maggiormente capaci di andare oltre a qualunque tipo di compromesso, al contrario dei colleghi uomini, alle volte più facilmente condizionabili.  


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(P)2022 SONOS MUSIC RECORDS (Maffucci Music) under direct License by the Artist

©2022 Mery (Fernando Conte) - Edizioni Musicali MAFFUCCI MUSIC

ANTONY “Ricorderai” è il nuovo singolo pop del cantautore torinese

 Un pop orecchiabile per cantare il ricordo di un amore


In radio dal 25 marzo


Ricordare i momenti trascorsi insieme, l’amore, la bellezza di un tempo passato che resta solo nella memoria di chi lo ha vissuto. È questo il senso del nuovo singolo del cantautore torinese che sceglie le melodie pop per raccontare una vicenda personale. 

Le influenze sonore si ritrovano nelle dinamiche fra batteria e chitarra elettrica che generano il mood volutamente brioso e spensierato nato dalla collaborazione con Max Mungari e il paroliere Gaetano Capitano. 

Etichetta: Mas network—Massivo

Radio date: 25 marzo 2022



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BIO

Artista torinese con spiccate origini siciliane. 

Il suo percorso artistico nasce nel 1996 come cantante sull’emittente televisiva Teletime partecipando al programma “Torino in festival”.

Nel 2011 studia canto presso Opera World con la vocal coach e soprano Anna Maria Pirozzi. Nel 2015 partecipa alle audizioni di xFactor con un singolo originale. Nel 2017 partecipa ad Area Sanremo tour arrivando fino alle finali interregionali al Pirellone a Milano. Nel 2019 partecipa a Casa Sanremo tour esibendosi sul palco delle Gru village. 


fonte: www.laltoparlante.it


HELLE “Chimere” è il nuovo singolo in uscita per la cantante e producer bolognese: una ballata pop dalle sfumature elettroniche.

La parte peggiore di noi è anch’essa umana. 

Una ballata pop dalle sfumature elettroniche.



In radio dal 25 marzo 2022



Il singolo è parte di “Disonore”, disco electro pop che caratterizza il nuovo corso artistico e professionale di Helle, cantautrice e producer bolognese, 

«Chimere è il racconto di un pensiero che ho avuto una sera, mentre uscivo da un ristorante per tornare a casa. Ho guardato l’ombra oltre le luci dei lampioni e mi sono posta delle domande estremamente intime» Helle


Dicono di “Disonore” 

«Elettronica e sapori vintage dentro strutture tutt’altro che ferme alla forma pop da cassetta. L’indie italiano trova qui l’ennesima rottura di stile contro modelli che cercano la propria personalità sempre rivolgendosi a stilemi passati». Ophelia

«“Disonore” fa parte di quella schiera di dischi "pericolosi" perché fanno riflettere, pensare e rimettere in discussione le certezze della vita. E così ci accorgiamo che tutto quello che diamo per scontato in realtà è solo il frutto di nostre convinzioni arbitrarie. Ecco, queste dieci canzoni sono spunti interessanti da cui partire o lidi incerti a cui approdare preparandosi alla prossima tappa» Low Music  

«un lavoro ampiamente rivolto alla società, personale e di contorno… dai social media alle paure più nascoste dentro di noi che magari evitiamo di mostrare o di confessare anche a noi stessi» Just Kids Magazine

«Helle ha una sonorità caratteristica, quindi non è un’artista facile da descrivere. Per semplificare potremmo dire che ha un timbro riconducibile ad Annalisa e una scrittura che potrebbe ricordare la prima Margherita Vicario, ma è più oscura. I paragoni non bastano a comprendere: solo l’ascolto rende l’idea» Ondamusicale


A poche settimane dall’uscita l’album “Disonore” vince: 

PREMIO SPECIALE assegnato dal MEI «Per aver affrontato con sonorità spiccatamente elettro-indie e liriche dal forte peso sociale, il tema della Libertà attraverso l'analisi delle sfumature dell'animo umano, soprattutto quello femminile».

PREMIO LUNEZIA NUOVE PROPOSTE NEW MOOD «Per aver offerto nel brano 2,107 una visione delicata e cruda con tappeti sonori moderni e sperimentali sulla morale delle donne». 


Etichetta: Volume!

Radio date: 25 marzo 2022



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BIO

Lisa Brunetti, in arte Helle, nasce a Bologna il 14 Giugno 1994. Comincia a scrivere poesie ad 11 anni, a suonare la chitarra dall’adolescenza. Ha lavorato per quattro anni in Fonoprint, dove ha avuto l’opportunità di conoscere e collaborare con Bruno Mariani. Negli stessi anni ha suonato con Ricky Portera. Nel 2016 partecipa ad Area Sanremo arrivando fra i 70 finalisti del concorso. Dopo la pubblicazione di vari singoli in inglese e in italiano, arriva per Helle il momento di intraprendere una nuova fase della sua carriera artistica. Il 19 maggio 2020 esce in radio il singolo “Tra le strade della mia città”, il 27 novembre 2020 arriva il nuovo singolo “Al Pacino”, entrambi prodotti, suonati e arrangiati dalla stessa Helle. Seguono questa uscita i brani “Carovane” e “Rispetto”, mentre il 25 giugno la cantautrice e producer pubblica l’album “Disonore”. 


fonte www.laltoparlante.it


NEREO “Danze cosmiche” è il primo album del cantautore pugliese: un progetto che nasce dalla volontà e dalla libertà di essere sé stessi.

 


Amore e relazioni si celano dietro la scelta ponderata delle parole, in un progetto che nasce dalla volontà e dalla libertà di essere sé stessi

 


Release album 24 marzo 2022



La musica e il canto come strumento di connessione al cosmo, amplificatori di suoni e visioni. 

In “Danze cosmiche” la voce del pop è preminente, ma non disdegna le contaminazioni, presenti nella veste di nebbiolina infilzata dal fascio di luce fumoso tipico dei palchi jazz o di un lirismo intimista. 

«Sebbene la mia modernità mi stia stretta devo conviverci. Il ritornello, ormai di molti, che moderno sia uguale a bello, non trova in me nessuno sfogo, dal momento che scrivo senza dipendere dalle mode. Musicalmente, però, mi interessa che il produttore rovisti nell’oggi, sempre nell’ordine della commistione» Nereo. 



TRACK BY TRACK


Mai

È il primo brano mai scritto e risale al 2006. Si tratta di un incontro tra forze centrifughe e centripete, caos, dolore, abbandono, nato come poesia, è stato musicato solo successivamente. Il brano ha ricevuto il premio della critica “Gazzetta del Mezzogiorno” per il miglior testo in gara nel contest “La nota d’oro”. 


Febbraio

Brano scritto durante il lockdown e dedicato a una persona speciale. Ripercorre le fasi dell’amore (stupore e confusione iniziale, riflessione e messa in discussione, risoluzione e speranza). 


Parola di rosa

Bramare relazioni amorose senza successo porta a ritenere la stessa parola “amore” come inaccessibile, maledetta, da non pronunciare. Nel testo la connessione si rivela tra le frasi “esiste già” ed “esita”. 


L’amore c’è prima di noi

Una frase del testo dà il titolo all’album; racconto l’importanza dei sentimenti nei momenti di confusione esistenziale, perdita di punti di riferimento.


Fine di un’estate

È un urlo quasi disperato, una domanda che taglia lo spazio e il tempo, cercando di indagare le ragioni dell’abbandono, della fine voluta dall’altra persona. Il video è affidato alla sapienza coreografica di una danzatrice russa che disegna nell’aria le suggestioni che la voce riferisce. 


Gabbiano

Una dedica al nonno materno, scritto mentre le forze lo abbandonavano, negli ultimi mesi della sua vita, quando si intravede la volontà di liberarsi dalla schiavitù della malattia, dalla difficoltà di articolare parole. 


Silenzio 

Il testo, scritto dall’amica Barbara Bortone, racconta il tormento di una relazione che non si concretizza e che si chiude nel silenzio polare di un discorso impossibile, senza speranza e senza futuro.


Senza voce

Il testo parla di un’esperienza personale, che si connette alle esperienze di tutti quelli che hanno provato dolore per una dipendenza affettiva tossica. È un brano in cui trovano spazio la decadenza dei suoni stonati, delle urla, dell’afonia, tipica di chi cerca di cavare un ragno dal buco sbagliato.

L’arrangiamento, dal sound moderno, con cadenze glamour, cerca di dare risalto a uno degli aspetti che il testo, all’inizio del brano, cerca di raccontare: la sensualità e la sessualità, il fascino del male che un rapporto del genere evoca. Un fascino che i corpi generano e che porta, spessissimo, alla consunzione e all’umiliazione di sé.


La stanza

L’amore di due persone che, a causa delle convenzioni sociali, non possono esprimerlo alla luce del sole perché non rispecchia i canoni fissati dalla società.

 



Autoproduzione

Pubblicazione album: 24 marzo 2022



Contatti e social


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BIO

Nereo nasce a Bari dove, giovanissimo muove i primi passi nel mondo della musica. Inizia a studiare canto moderno con gli insegnanti Alba de Vito, Daniela Desideri, Fabio Lepore e Roberto Delli Carri. Sfiora la tecnica complessa del canto lirico con Maria Luisa Dituri. Nel 2006, partecipa alla ventottesima edizione del festival canoro "La Nota D'oro", classificandosi al secondo posto e vincendo il premio della critica "Gazzetta del Mezzogiorno" per il miglior testo in gara, con il brano inedito "Mai". In quell’occasione, il presidente di giuria, Marcello Balestra, allora direttore artistico Warner Music Italia, esprime il suo vivo apprezzamento per il brano e per la voce. Dopo alcuni anni dedicati all'insegnamento, nella primavera del 2020, prende forma il progetto “Danze cosmiche”, un disco di inediti frutto dell’ispirazione e della sensibilità alla (ri)scoperta di vecchie melodie e nuovi sogni. “Danze Cosmiche” è stato anticipato dall’uscita di “Senza voce”, “Fine di un’estate”, “L’amore c’è prima di noi” e “Dimentica”. 


fonte: www.laltoparlante.it

giovedì 24 marzo 2022

Dot Valentino,Trappola

 il singolo estratto dal nuovo progetto dell’artista

Il sound del brano si rifà principalmente al bounce tipico dei rapper di LA, con bmp lenti e rilassati ma con la particolarità di avere un ritornello molto più cantato e melodico che rimane in testa facilmente. Le liriche seguono il filo conduttore di tutto il progetto riassumibile proprio in “shittalking”, italianizzato “Merdaparlando” come il titolo del progetto. Per i più affezionati all’artista, ricorda molto certe sue sonorità “tipiche”, inoltre inizialmente il brano si chiamava “bottarga di muggine” ma oltre ad essere un titolo difficile da ricordare, l’artista da molti rinominato Trap Lord per via della suo passato da pioniere della Trap, coglie  l’occasione per rinominarlo Trappola non avendo ancora mai usato questo titolo prima .

Dot Valentino inizia la sua carriera nel 2014 con il nome di Dot, facente parte del collettivo Oro Grezzo, gruppo sciolto nel 2019, che si consacra come uno dei primi a proporre un sound con immaginario trap in Italia riuscendo a catturare l’attenzione di volti noti come Vegas, Lazza, Drillionare, Andry The Hitmaker, Giaime ecc…

Parallelamente al percorso intrapreso con il gruppo, l'artista pubblicò in solitaria 3 mixtape: Grezzo vol.1, 2 e 3 che lo confermano uno degli artisti più all’avanguardia in Italia in quel periodo e dopo un breve periodo di inattività riprese in mano la sua carriera da solista pubblicando vari singoli e l'EP "Insalata di polpo".
Più recentemente l’artista Milanese si è riproposto con una serie di uscite caratterizzate da un sound molto veloce, flow dinamici e barre taglienti mai banali, tipiche dei rapper di Detroit e Flint, le cui produzioni portano la firma di Flatpearl e Succo.
 
Queste uscite attirano l’attenzione di realtà milanesi come il format Urban Class permettendoli di esibirsi in club di rilievo com l’Apollo di Milano a luglio.
Il 18 marzo è uscito  il suo nuovo progetto solista “Merdaparlando”.


https://www.instagram.com/dot__valentino/
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https://music.apple.com/it/artist/dot-valentino/1505554117

MONICA P “Appunti per restare sana” è l’Ep che segna il ritorno della cantautrice e polistrumentista torinese

 Un nuovo lavoro in cui Monica P si mette musicalmente a nudo, recuperando la centralità di voce e scrittura. Un dialogo con se stessa e con l’altro, che aiuta a stare meglio.


Artwork Ziegler&Ziegler



Release ep 25 marzo



In questo progetto l’artista vuole spogliarsi dalle cose superflue, dagli arrangiamenti e dalle mode del momento: si tratta di canzoni dove si mette in gioco semplicemente mostrando la sua parte più intima senza riserve, senza voler piacere a tutti i costi. Un atto creativo spontaneo e molto personale, che mette in luce le varie parti di Monica: quella intima, profonda e sensuale (come nei brani “Senza di noi” e “Parlami d’amore”), quella ironica, folle e bizzarra (come in “Tutto a posto”), quella che osserva il mondo, anche con un po’ di pungente sarcasmo (ne “La vita è un gran casino”). 

«Canzoni dai suoni e arrangiamenti volutamente scarni, dove protagoniste sono la mia voce e la mia chitarra, per mostrare il mio mondo nella sua essenza, tenendolo al riparo dal frastuono della società e delle mode del momento» così racconta Monica P


Le radici affondano, sin dal primo disco della cantautrice, in un gusto musicale rock alternative anni ‘70/’80, in un atteggiamento interiore punk e anticonformista, nel bisogno di essere “vera” e talvolta “cruda” nella scelta delle parole, nella necessità di abbandonarsi alle emozioni, nel bisogno di una protesta sociale spesso descritta nei suoi brani. 

Un suono che si rileva subito come non tipicamente italiano (da qui anche la scelta delle diverse collaborazioni internazionali dell’artista). Ma con questo lavoro va ancora oltre, un EP venuto da un “tempo fuori dal tempo”, dove tutti noi abbiamo dovuto, per forza di cose, fare i conti con noi stessi e con le cose più piccole ed essenziali: due anni di cambiamenti in periodo Covid e post Covid - l’era delle forzature, delle paure, del reinventarsi o dell’affondare - in cui abbiamo dovuto guardarci dentro e fuori. 

L’EP “Appunti per restare sana” diventa quindi un diario di annotazioni profonde di Monica P a cui tutti possono attingere e, allo stesso tempo, un personale dialogo con se stessa.



TRACK BY TRACK


“Senza di noi”

Una storia d’amore, uno spazio alieno, magico e sospeso, un’atmosfera rilassata e sensuale, dove protagonista è l’intimità, non curante di quello che c’è fuori. 

È questa la chiave di lettura del primo singolo estratto di questo EP, dove la cantautrice ci lascia immaginare una stanza al di fuori del rumore del mondo, tenuto volutamente lontano. Voluta è anche la scelta sonora e di arrangiamento del brano, scarno ed essenziale, che mette a nudo la voce della cantautrice.


 “Parlami d’amore”

Un brano dal portamento blues, costruito su un riff di chitarra volutamente grezza, dove emergono al tempo stesso disillusione, sogno e speranza, in un’atmosfera che rimanda vagamente a liriche del passato. Un invito a vivere il presente, ad essere meno severi con se stessi, ad apprezzare le piccole cose, a credere ancora nell’amore. 


“La vita è un gran casino”

Il brano descrive, con apparente leggerezza e introduttivo sarcasmo, la vita nelle sue sfaccettature e contraddizioni. Il riferimento, mai esplicitato, è al lungo periodo difficile che abbiamo tutti attraversato e che ci ha tenuti distanti. L’inciso canta l’urgenza di tornare al contatto fisico, a stare insieme, a vivere emozioni.


“Tutto a posto” 

La chiave di tutto il brano è la follia, quella che - se sai riconoscere - ti risveglia, ti rende vivo e spesso dà persino la soluzione ai problemi. Questo brano è la presa di coscienza di un rapporto ormai diventato routine, la rivelazione che tornare ad essere se stessi è la vera fonte di felicità. Un brano ironico, ruvido e diretto, in perfetto stile Monica P.



Testi e musica: Monica P

Brani arrangiati, suonati, prodotti e missati da Monica P e Momo Riva al TdE studio.

Mastering: Momo Riva



Autoproduzione

Release Ep: 25 marzo 2022



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BIO

Monica P è una cantautrice torinese versatile, che intreccia con naturalezza la scuola del pop d’essai nazionale al portamento cosmopolita maturato tra viaggi, ascolti e frequentazioni artistiche di matrice anglosassone. La sua vocazione artigianale l’ha portata a contatto diretto con molti strumenti, rendendola indipendente nella composizione dei brani e nella messa a fuoco della forma canzone.

Ha iniziato a esprimersi pubblicamente in prima persona nel 2010 con l’album “A volte capita”. E capitò sul serio che la critica si accorgesse di lei e che il MEI la premiasse e la coinvolgesse nei suoi progetti su scala nazionale. 

Nel 2011 "Libera", brano estratto da “A volte capita”, viene inserito nella compilation "Female do it better", con nomi importanti del cantautorato italiano e internazionale. Nello stesso anno ha vinto il Premio MEI Super Sound al Radio Flyweb Festival. 

Nel 2012 il MEI ha scelto ancora una volta il brano “Libera” per "L'onda rosa indipendente", che dà voce alle migliori figure femminili emergenti in Italia. La sua versione di “Carry me” è stata inserita nella compilation “Il rock è femmina” di Pirames International.

Il secondo capitolo discografico è stato “Tutto brucia”, un salto di qualità certificato anche dalle collaborazioni eccellenti con colleghi di prestigio quali i Sacri Cuori, JD Foster (Cassandra Wilson, Pan del Diavolo), Giovanni Ferrario (PJ Harvey, Morgan), Vicki Brown (Calexico, Hugo Race & Fatalist) e dal duetto con l'australiano Hugo Race (Fatalists, The True Spirit, Nick Cave and the Bad Seeds), che per la prima volta ha cantato in Italiano nel suo brano "Come un cane".

Nel 2017 è uscito il terzo album, “Rosso che non vedi”, in rotta di collisione con i cliché dell’ambiente indipendente italiano e moltiplicazione, più che sintesi, di suoni e vena lirica messi in mostra nei due dischi precedenti. Ricerca personale e denuncia sociale, dimensione onirica e malinconia blues si avvicendano in un viaggio che dal vivo rapisce lo spettatore e lo porta nel mondo di Monica P, magnetica quanto essenziale e senza fronzoli nel rendere universali le emozioni individuali.

Nel corso di questi anni, Monica P ha suonato con i suoi musicisti in tutta Italia, aprendo anche concerti a Hugo Race, Nada, Tricarico, Paola Turci.

Nel 2018 ha vinto il Premio Nuovo IMAIE al Premio Bertoli 2018.

"Indivenire Tour” è la tournée estiva che, nel corso di giugno e luglio 2019, ha visto impegnata Monica P in tutta Italia con il suo trio.

Selezionata dal Club Tenco, si è esibita alla prima serata de Il Tenco Ascolta 2021 che ha visto la partecipazione speciale di Cristiano Godano.

Il 7 gennaio 2022 pubblica “Senza di noi”, primo singolo estratto dal suo nuovo lavoro; il 14 febbraio “Parlami d’amore” e l’11 marzo il terzo singolo “La vita è un gran casino”: tutti estratti dall’EP in uscita il 25 marzo dal titolo “Appunti per restare sana”. 

Monica P si prepara intanto ai live che la vedranno in una nuova formazione e che ripartiranno proprio dalla sua città di origine, prima data l’8 maggio al Jazz Club di Torino.


fonte: www.laltoparlante.it