lunedì 23 febbraio 2015

WITTENSTEIN sostiene ActionAid



Per WITTENSTEIN la responsabilità verso il futuro e la società non si materializza soltanto nelle soluzioni ad alto valore aggiunto che sviluppa, produce e commercializza. Va ben oltre: la responsabilità si riflette anche nella voglia di realizzare un mondo migliore nel presente e per le generazioni che verranno.

Sono tanti i modi in cui tutto il Gruppo, fedele ai propri valori di apertura, fiducia, mutamento, innovazione, si è impegnato nel sociale: aiuti prestati alla popolazione giapponese dopo il terremoto, donazioni a scuole e istituti di ricerca, borse di studio. Ma c’è un progetto che vede la sede italiana impegnata in prima linea: l’adozione a distanza di 10 bambini che vivono in diverse comunità di Africa, Asia e America Latina. Tante iniziative hanno vista coinvolta l'azienda di Sesto San Giovanni, ma contribuire al sostentamento di bimbi che, purtroppo, vivono in condizioni di grave povertà e ingiustizia è sembrata la scelta più appropriata per essere “tutt’uno con il futuro”, come è espresso anche nel claim di WITTENSTEIN.
Così, con questi intenti, nel 2011,  è nata la collaborazione con ActionAid, l’organizzazione internazionale che da oltre 40 anni è impegnata nella lotta alle cause della fame nel mondo, della povertà e dell’esclusione sociale. Un piccolo aiuto per dare a questi bambini la speranza di un futuro migliore, attraverso lo sviluppo duraturo della loro comunità e del loro Paese.

GOING TO TOWN è il quarto singolo estratto dall’album di DEVYA “I Don’t Know What Is Christmas”




Attraverso un raffinato synth pop, il brano parla di uno stato di rassegnazione nel mondo in cui viviamo, con la speranza di poterlo cambiare.

Il singolo è uscito il 21 Giugno 2015 e fa parte dell’album “I don’t know what is Christmas”, scritto tra il 2010- 2012. Devya è l’ autore di tutti i 12 brani contenuti nell’album. Composto, suonato e prodotto interamente da lui (chitarre, basso, synth, samplers, computer 8 bit, drums) il disco descrive le meccaniche dell’ Amore e i suoi ingranaggi vitali.



BIO
Devya è il progetto e la band di Devis Simonetti, nato il 14 dicembre 1975 , musicista da più di venti anni.
Dopo gli inizi come bassista della scena post –punk del “profondo Nord –Est” italiano, si è dedicato alla sua reale passione, ovvero la musica elettronica ,utilizzando il suo primo sintetizzatore Roland d-50.
London Calling” : dal 1996 al 2002 la permanenza in terra britannica gli consente di mettere a punto nuove tecniche di sintesi ,campionamento/sequencing, per dedicarsi all’ autoproduzione. Collabora con diversi gruppi e artisti della scena alternativa di Camden Town.
Il materiale contenuto in “I don’t know what is Christmas” (la sua prima uscita discografica) è prova evidente di quanto la new-wave, il brit –pop, lo shoegaze, l’ industrial e il pop sintetico, siano stati ascoltati, assorbiti e rielaborati.
Alla passione per la ricerca di nuove tessiture sonore e tecniche di registrazione unisce l’interesse per lo sviluppo di applicazioni musicali multipiattaforma, di nuovi strumenti musicali interattivi fino alla micro music.
Devya cambia sempre line - up sia nelle registrazioni, sia nei concerti live. In questo album si avvale della collaborazione di Francesca Mombelli detta “Yaari” (vocals in “I don’t know what is Christmas”, “Autunumm Evergrenenn” e “The Fly”) e di Filippo Turloni (vocals in “I put my eyes on you”).
In progetto ha una nuova pubblicazione per il 2014, una video performance live e diversi concerti.

Etichetta Audio Ferox / Paige





venerdì 20 febbraio 2015

“SE DOMANI” DEI CHILAFAPULISKA DAL 20 GENNAIO IN RADIO E SU YOU TUBE!



La band ska abruzzese CHILAFAPULISKA dà nuovo fiato alle trombe e torna a saltare con il singolo e video “Se domanion line dal 20 gennaio, che anticipa il nuovo disco “Antica terra del dubbio” in uscita per MANINALTO! Records dal 3 febbraio 2015

Dalla meravigliosa Costa dei Trabocchi della regione Abruzzo risuona l’energia esplosiva dei CHILAFAPULISKA! La band di otto allegri ragazzi originari da Vasto e d’intorni (Ch) lancia il singolo “Se domani” dal 20 gennaio 2015, in radio e come videoclip su You Tube cliccando qui, anticipando così il nuovo disco “Antica terra del dubbio”, in arrivo dal 3 febbraio 2015 per Maninalto! Records.
I CHILAFAPULISKA cantano di cose serie e di attualità, di tipici fatti e disfatte d’Italia, attraverso l’ironia critica e sognando di andare a vivere domani alle Hawaii, il tutto adagiato su un tessuto sonoro definito da loro stessi “barracuda beat”, fatto principalmente di ska, ma che si azzarda a intrecciarsi liberamente con il punk, il reggae, lo swing e molto altro, per fuggire a gambe levate, anzi a ginocchia altissime da ogni tipo di gabbia!
Se domani” invita a riflettere su come sia difficile per i giovani di oggi conciliare l’ambizione di costruirsi un’importante carriera professionale con la possibilità di vivere un’esistenza autentica, sempre innamorati di se stessi e di chi ci stringe mano, messi continuamente alla prova dalla paura di non farcela. Tuttavia, c’è sempre un “domani” che deve ancora arrivare, carico di nuove opportunità e condizioni da cogliere al volo e con coraggio, senza però dimenticare che “ogni corsa incessante consuma lentamente il mondo e lo lascia senza fiato, svuotando il senso stesso della folle corsa e privando di ossigeno un’umanità da godere a polmoni spalancati”, come quelli che ci vogliono per dare fiato alle energiche trombe dei CHILAFAPULISKA!

I CHILAFAPULISKA sono: LORENZO ILARI, voce e chitarra - ANDREA SICUSO, batteria - MICHELE ILARI, basso - MARCO LA FRATTA, chitarra e cori - ERCOLE RANALLI, tastiere - FRANCESCO SCIASCIA, sax tenore - SIMONE SMARGIASSI, sax contralto - DOMENICO DI FRANCESCO, tromba

CREDITS VIDEO:
Etichetta: Maninalto! Records – Cod. isrc: IT ZB5 14 00092 – anno 2015 – Riprese, montaggio e regia: Black Studiosi ringraziano in particolare Lene per la sua disponibilità ed energia, Ale per ospitalità ed amicizia, Giamps onnipresente!

CONTATTI & SOCIAL:


UFFICIO STAMPA: L’AltopArlAnte di Fabio Gallo - in collaborazione con Pixie Promotion

Prodotti Mosqueta’s BIO da oggi in vendita anche online sul territorio svizzero con Sogitasbio

Da oggi è possibile acquistare i prodotti cosmetici della linea Mosqueta’s BIO anche online sul territorio svizzero collegandosi al sito www.sogitasbio.comSogitas nasce dalla volontà di diffondere la conoscenza dell'importante marchio biologico Mosqueta's anche in territorio elvetico.

Mosqueta's, conosciuto e riconosciuto in numerosi paesi è stato, fin dal 1995, il primo olio di Rosa Mosqueta extravergine bio, seguito qualche anno dopo dall'olio di Elicriso (Helichrisum Italicum) Elicrisia®.


Tutti i prodotti Mosqueta's sono rigorosamente certificati bio.

giovedì 19 febbraio 2015

MANUEL FORESTA: LI CHIAMEREMO SOGNI è il brano arrivato tra i 61 finalisti di Sanremo Giovani 2014



Il pezzo è stato scritto per lui da Zibba, Diego Calvetti, Marco Ciappelli e Luca Angelosanti. Sul sito Rai dedicato ai finalisti delle nuove proposte del festival di quest’anno, è stato tra i più apprezzati con oltre 40.000 visualizzazioni e raggiungendo più di 5.000 like.


"Con questo brano ho la sensazione di poter parlare a tutti e a tutti di affidare la mia storia. Una storia d'amore lunga e travagliata che è una vera costante della mia vita. Un rapporto morboso che, come ogni rapporto folle, scandisce il ritmo di un' esistenza. Il legame indissolubile che mi lega da sempre e per sempre alla mia ansia." (Manuel Foresta)
Dopo l’anteprima esclusiva su TgCom, ecco il video: 



BIO
Manuel Foresta nasce a Salerno il 10 dicembre del 1988 e cresce a Cava de’ Tirreni dove, appena adolescente, inizia a studiare canto leggero.
Allo studio del canto affianca quello della recitazione e le prime esperienze live sono proprio grazie alla compagnia del Teatro delle Arti di Salerno. Continuerà per anni a coltivare la passione per il teatro, prendendo parte alla messa in scena di numerosi spettacoli in diverse compagnie teatrali campane.
Nel 2013 partecipa alla prima edizione del talent show di Rai 2 “The Voice of Italy”.  A volerlo nella propria squadra sono Riccardo Cocciante e Raffaella Carrà e Manuel decide di entrare a far parte della squadra capitanata dalla “signora della televisione”.  Con un percorso in crescita costante, Manuel si mette in luce tra i numerosi concorrenti e arriva, grazie al voto del pubblico, come unico interprete maschile della sua squadra, alla soglia della finale.
Il suo inedito di debutto “Déjà vu” che presenta a The Voice of Italy, colpisce immediatamente il pubblico ed arriva fino alle vette della classifica singoli di I Tunes.
Sulla scia del successo ottenuto a The Voice of Italy, Manuel inizia un tour estivo in giro per l’Italia e partecipa come ospite a varie manifestazioni tra cui il Premio Lunezia (sul palco anche Alex Britti, Roberto Vecchioni, Negramaro, Andrea Mirò), il Giffoni Film Festival (concerto di chiusura con Fiorella Mannoia e Chiara Galiazzo) e Buon Compleanno Mimì (sul palco con Roberto Vecchioni, Teo Teocoli, Antonio Maggio, Fabrizio Moro, Niccolò Agliardi).
Il fiore all’occhiello di questa fortunata estate è stata però per Manuel Foresta la straordinaria opportunità di aprire, con la sua band, i concerti di alcuni tra i più importanti nomi del panorama artistico italiano: Malika Ayane, Alex Britti, Raphael Gualazzi, Simona Molinari .
Con il brano “Quello che sono” Manuel entra a far parte dei 60 finalisti per le Nuove Proposte del Festival di Sanremo 2014, sfiorando il palco dell’Ariston. Il brano è tra i favoriti del pubblico che lo premia sul sito della Rai attribuendogli il 2° posto sugli altri finalisti per numero di visualizzazioni, commenti e “mi piace”.
Nella primavera del 2014 a Manuel sono affidati gli opening act ai concerti di Renzo Rubino, che gira l’Italia  con il suo “Secondo Rubino Tour”. Da maggio 2014 Manuel entra nella scuderia della Rusty Records pubblicando il primo singolo con l’etichetta milanese dal titolo: “Se fossi ancora qui”. 
Nell'autunno 2014 Manuel partecipa alle selezioni per Sanremo - Nuove Proposte ed entra a far parte dei 61 finalisti con il brano "Li chiameremo sogni" scritto per lui da Zibba, Diego Calvetti, Marco Ciappelli e Luca Angelosanti. Questo stesso pezzo sul sito Rai dedicato ai finalisti del festival, è stato tra i più apprezzati con oltre 40.000 visualizzazioni e raggiungendo più di 5.000 like. Attualmente sta lavorando al suo primo album.


Singolo acquistabile su iTunes: https://itun.es/it/m8bW4



FABRIZIO ZANOTTI: DIECI DITA è il suo singolo che ha fatto da colonna sonora a un Guinness dei Primati


L’idea ritmica del brano ricalca una pedalata irriverente, schietta, gioiosa, come quella affrontata da Paola Gianotti che con la sua impresa KEEP BRAVE il 30 novembre 2014 ha stabilito il nuovo Guinness dei primati facendo il giro del mondo in bici!


«Nei primi mesi del 2014, mi trovo con una mia amica che mi racconta l’ennesima storia di fallimento lavorativo. Anche lei aveva dovuto chiudere la sua società per via della crisi. Qualcosa nei suoi occhi e nelle sue parole però, era molto diverso, mi dice che ha deciso di sfidarsi in un’impresa pazza e gigantesca: fare il giro del mondo in bicicletta. Un modo per rilanciare che apparentemente non ha connessioni col lavoro, ma in fondo alla pancia so che non è così. Sfidarsi in qualcosa di enorme proprio quando ci si sente piccoli è decidere di avere un futuro, anzi, di andare a prenderselo, il proprio futuro. Niente lamentele, né rimpianti, solo organizzarsi e prepararsi a partire. Quell’amica è Paola Gianotti che il 30 novembre ha vinto la sua sfida e il Guinness dei Primati pedalando 29.430 km in 144 giorni e 25 paesi.
Prima dei racconti di Paola stavo lavorando ai brani del nuovo album, ma questa storia mi ha talmente rapito che non ho più saputo scrivere altro. La prima bozza di “Dieci dita” è nata a marzo, volevo un ritmo incalzante, che non molla mai, così come lo slogan che lei spesso mi ripeteva quando ci vedevamo: “Keep brave”. M’immagino i piedi che come due stantuffi di una locomotiva spingono in fondo a quei 215 km ogni giorno. E alla fine sono anch’io lì sopra, la sua bicicletta è diventata un tandem e nasce anche un videoclip “al brucio”, proprio prima che lei parta.

Durante il suo viaggio accadono molte cose, che se prima erano solo parte di un gioco poetico della canzone, ora invece sono diventate realtà. Innanzitutto la vittoria davvero si è inchinata davanti alla sua determinazione e gli ostacoli che ha dovuto affrontare sono ben più duri di quelli immaginati. Non credo che tante persone dopo un incidente pericoloso come quello che ha avuto in Arizona (Paola è stata investita da un auto, la caduta le ha fratturato una vertebra cervicale), avrebbero deciso di rimettersi in sella e di finire il percorso. Il vero potenziale umano dell’impresa di Paola si è manifestato proprio quando ha superato la paura e ha deciso di non mollare.» (F. Zanotti)


Insieme a “Dieci dita”, sono nati dei satelliti, delle canzoni che raccontano il viaggio con gli occhi di chi, come Fabrizio e tanti altri, non era fisicamente lì sulla bicicletta, ma si è preparato, ha atteso e ci ha creduto. Questo progetto, frutto della collaborazione con il produttore Enrico Caruso, è sicuramente diverso dalle sue produzioni precedenti, ha sonorità sfacciatamente pop ed un animo molto più leggero. C’è l’idea di voler raccontare una bella storia, di una crisi che diventa opportunità di sognare, di far vedere che, al di là delle nostre vite scandite dai ritmi di ogni giorno, tutti noi abbiamo delle potenzialità meravigliose da scartare ed assaggiare, come delle caramelle…

Un’altra particolarità di questo progetto è il libretto all’interno del cd che in realtà è un piccolo poster con le illustrazioni di Monica Menenghin, artista di Centonove e Dintorni, fucina creativa del Consorzio In.Re.Te. di Ivrea (TO). “Centonove e dintorni” da anni si occupa di accoglienza e inclusione sociale di persone con disabilità.


BIO
Piemontese di nascita ma pugliese d’origine, la sua esperienza artistica comincia nel ’91 con il duo folk Fabry & Banny, nato dal sodalizio artistico con Ernesto De Martino. Nel ’96 sono ospiti nella trasmissione “Segnali di fumo” condotta da Paola Maugeri in onda su Videomusic, per promuovere l’album “Country Party” appena uscito. Grazie ai numerosissimi live in Italia, Francia e Svizzera, aprono i concerti di Mauro Pagani, Yo Yo Mundi e Tazenda. L’evoluzione del duo porta alla nascita della band Stazione Marconi nel ’97, che suona una miscela di rock elettro-acustico. L’attività live è tra le prerogative della band che realizza un fitto numero di concerti nelle piazze d’Italia, partecipando anche a festival e rassegne. Nello stesso tempo, diversi incontri e confronti con Massimo Bubola, compositore di noti brani italiani, aiutano Fabrizio a sviluppare la sua poetica come autore. “Viaggiatori” è l’unico album di Stazione Marconi, scritto da lui e uscito nel ’99.
Matura però il desiderio di esplorare nuove strade e nel 2003 nasce un nuovo progetto, Foce Carmosina, frutto della collaborazione con Lino Ricco ed ispirato al cinema. Realizza il filmconcerto “Sacco e Vanzetti, canzoni d’amore e libertà”, approda al Teatro Sistina, a Rai Cinema e al Festival Nazionale de l’Unità di Genova. Conosce il regista del film che lo ha folgorato, Giuliano Montaldo e con lui gira il video dello spettacolo che viene pubblicato dal quotidiano “L’Unità” .
Nel 2007 il filmconcerto è trasmesso in diretta su Rai Radio3 dal Teatro Toselli di Cuneo e proiettato alla IX edizione del “Festival Internacional de Derechos Humanos” di Buenos Aires.
Nel 2005 scrive “Poco di buono”, canzone dedicata alla Resistenza e cantata insieme a Claudio Lolli.
Nel 2007 muove i suoi primi passi da solista: pubblica “Il ragno nella stanza” (Storie di note), album ricco di omaggi ai suoi maestri come Lolli e De André, per il quale sarà invitato alla International Cooperation for Memory, di Srebreniça (Bosnia).
Nel 2010 esce, ben accolto dalla critica, “Pensieri corti” (Storie di note) un concept-album sulla vita contemporanea, nel quale inizia ad emergere il suo stile ironico e romantico al tempo stesso. Con questo progetto collabora con Libera contro le Mafie.
Nel 2011 vince la prima edizione del “Concorso Nazionale di Musica e Poesia Giuseppe Moretti”, ideato da Dacia Maraini.
Sarò Libero!” (Fabrika Musika/Primigenia 2012) è il titolo dell’album dal vivo realizzato in occasione del 25 aprile. Tornano le sperimentazioni e nello spettacolo le canzoni si intrecciano con discorsi storici di Calamandrei. Ieri e oggi si fondono.
Dal 2013 con “Canzoni d’amore e libertà”, concerto di brani che attraversano la sua storia, Fabrizio si fa conoscere in Svizzera e Germania. Il 28 giugno 2014 sale sul palco del Revierpark Wischlingen di Dortmund come ospite del celebre cantautore tedesco
Konstantin Wecker. Questo dicembre è uscito il nuovo Ep “Dieci dita”, ispirato all’impresa “Keep Brave” di Paola Gianotti, rientrata dal suo giro del mondo in bicicletta il 30 novembre 2014, vittoriosa del nuovo Guinness Record mondiale.


mercoledì 18 febbraio 2015

I TEMPI DURI tornano dopo 30 anni di silenzio con un nuovo album dal titolo CANZONI SEGRETE




La band di Verona, originariamente prodotta da Fabrizio De André per l'etichetta discografica FADO, torna a pubblicare il 27 gennaio oltre a un disco di inediti anche la ristampa dello storico album CHIAMALI TEMPI DURI (remastered) e un cofanetto (digitale) dedicato agli affezionati che permette di scaricare entrambi gli album ad un prezzo speciale


Il cofanetto digitale conterrà 21 brani (i 12 del nuovo album CANZONI SEGRETE ed i 9 del vecchio CHIAMALI TEMPI DURI REMASTERED) ed inoltre conterrà un digital booklet di 25 pagine che riassume la storia della band e comprenderà per intero i libretti digitali dei 2 album.
I 2 cd saranno comunque ordinabili nei negozi tradizionali a partire da metà febbraio.


«Abbiamo vissuto per anni rintanati in trincea, in pochi, lontani dal modo di vivere che avevamo inconsapevolmente adottato prima. Abbiamo atteso che passasse la tormenta, protetti da un muro di silenzi e filo spinato. Come soldati giapponesi nella seconda guerra mondiale, dopo il giorno numero 1119 non abbiamo più ricevuto notizie. Abbiamo riorganizzato le nostre vite, ci siamo dati da fare per nutrirci, coprirci, pensare, imparare qualcosa. A un certo punto abbiamo sentito dire che era morto il grande capo. Quando egli viene a mancare il colpo vale per tutti, non solo per la tua piccola, ma anche per altre grandi tribù. Vieni a sapere che alcuni l’hanno sotterrato ed altri l’hanno fatto santo. Da quel momento capisci di non avere più nessuno alle spalle, sai di essere solo, vai avanti. I rinforzi non arriveranno più. Non c’è la corrente, non riesci nemmeno a sapere dove si trova tuo fratello. Attendi, attendi, attendi finché a un certo punto ti rassegni e ti decidi a continuare da solo la tua ricerca.
Un giorno trovi nel bosco dei cuccioli e ti fanno pena. Questo cambia le tue prospettive. Da loro fortunatamente scopri che il giro appena concluso ricomincia e si ripropone di continuo.
Finalmente ti dedichi esclusivamente a vivere, annotando distrattamente su un libretto piccoli appunti. A volte provi a mettere la testa fuori, perché ne avresti voglia e perché avendo i cuccioli devi nutrirli. Ma anche gli altri esseri umani che incontri sono storditi da una tormenta forte e sempre più insensata.
Meglio continuare a pensare e rimanere nascosti, meglio aspettare di aver raggiunto la quota di mille appunti, pensando a chi verrà dopo di te.
Il sole dura poco ed il tempo scorre lento nell’inverno sotto le montagne. Puoi sentire crepitare il fuoco, a volte è possibile sentire il ticchettio di un vecchio orologio. Dell’assoluto silenzio si riesce a percepire lo spessore. Allora capisci che il tuo posto è un posto dove vale la pena di vivere.»


Esistono molti tipi di amore e i Tempi Duri in questo disco ne hanno presi in esame 11: a ciascuno di essi è infatti dedicata una traccia di del loro nuovo lavoro.






BIO
I Tempi Duri, band originariamente prodotta da Fabrizio De André e Dori Ghezzi per la Fado, nasce nella prima metà degli anni ottanta tra le città di Verona (città di 3 dei 4 musicisti della band) e Genova, città natale di Cristiano De André.

Il nome della band, in cui oltre a Cristiano militavano Carlo Facchini (voce ed autore di quasi tutti i brani), Loby C. Pimazzoni e Marco Bisotto è un omaggio ai Dire Straits. Sia nel loro primo singolo che nel successivo album Chiamali Tempi Duri, registrarono la canzone omonima Tempi Duri, un brano originale in italiano che, dal punto di vista musicale, ricordava Sultans of Swing. I Tempi Duri parteciparono, come gruppo di supporto, a tre tour di De André del 1982: tour invernale, tour europeo e tour estivo de L'Indiano.
Carlo Facchini conobbe Fabrizio De André durante l'incisione in studio del brano Una storia sbagliata. Colse quell'occasione per cantare dinanzi a Fabrizio le canzoni Tempi Duri, Regina di Dolore, Elena e Trenta Nodi (mai incisa). Lo fece nonostante il braccio sinistro infortunato e fasciato, accompagnato alla chitarra da Massimo Bubola. L'esibizione spinse De Andrè ad invitare Facchini in Sardegna con lui ed il figlio Cristiano. Fu in quell'occasione che germogliò il rapporto con Cristiano, sfociato poi nella nascita dei Tempi Duri e con l'entrata nel progetto dell'eclettico e talentuoso chitarrista Loby C. Pimazzoni e del batterista Marco Bisotto.
Inizialmente fu anche ipotizzato un duo Facchini - Cristiano De Andrè, ma quest'ipotesi tramontò quando Fabrizio De André e Dori Ghezzi decisero di produrre i Tempi Duri con la Fado, la loro etichetta discografica.
Il primo album inciso dal gruppo, intitolato Chiamali Tempi Duri (1982), fu anche l'unico disco di una band prodotta da Fabrizio De Andrè. A causa delle difficoltà nel reperire un bassista, fu Carlo Facchini a suonare un quattro corde fretless che si trovava in studio al momento delle incisioni. L'album vendette 40mila copie, un ottimo risultato per l'epoca. Il gruppo andò in tour con Fabrizio De André per tre volte. Facchini partecipò anche ad un quarto giro di concerti insieme a Massimo Bubola. Tutti e quattro i tour furono dedicati al disco L'indiano e si tennero dal 18 agosto al 13 settembre 1981, dal 24 gennaio al 21 febbraio, dal 2 marzo al 24 aprile (unico tour europeo di Fabrizio) e dal 4 agosto al 7 settembre 1982.
De André stesso li aveva proposti a Ravera per partecipare a Sanremo con il brano Tempi Duri. Dopo essere già stati ammessi, i Tempi Duri furono esclusi all'ultimo momento dalla competizione a causa di un particolare burocratico segnalato da un'etichetta discografica concorrente; la mancata incisione di un disco precedente a quello in concorso entro il termine del 31 marzo precedente la manifestazione.
Prima dell'album fu inciso un 45 giri contenente i brani Tempi Duri e In una notte così. Nell'anno successivo, il 1983, i quattro lavorarono con Mauro Pagani su un altro 45 giri contenente Jekyll e Gabbia.
I Tempi Duri, oltre a suonare in oltre 100 concerti, si esibirono anche in due edizioni del Festivalbar e presentarono i loro brani in alcune trasmissioni televisive, tra cui Mr. Fantasy condotto da Carlo Massarini, Azzurro 83 di Vittorio Salvetti, Tutti insieme con Gianni Morandi, Superclassifica Show condotto da Maurizio Seymandi, Discoring con Jocelyn, Domenica musica e due puntate di Blitz.
Nonostante il materiale per il secondo album fosse già stato composto, Carlo Facchini fu costretto a partire per la leva. Questo fatto fu anche preludio per lo scioglimento del progetto, avvenuto a luglio del 1985.
Dopo oltre 30 anni di blackout quasi totale (eccetto una brevissima reunion di due giorni allo Studio Metropolis per la registrazione del brano di Carlo Facchini “Con le nostre mani”), i Tempi Duri riprendono sorprendentemente la piena attività nel 2014, effettuando 3 uscite contemporanee in un solo giorno: quella del nuovo album Canzoni Segrete, la ristampa dello storico album Chiamali Tempi Duri (1982) remastered e la pubblicazione sul canale digitale del cofanetto CANZONI SEGRETE Deluxe Edition che racchiude entrambi gli album luogo il 27 gennaio 2015.

Etichetta SAIFAM