venerdì 7 ottobre 2022

404 “Black glass of gin” è il primo album del duo romano ispirato al brit-pop anni ‘90.

 Otto tracce caratterizzate da una spiccata passione per il brit-pop 



Release album 7 ottobre


È il Brit-pop anni ‘90 l’elemento fondamentale del progetto musicale di Giuseppe e Massimo. Fin dalla nascita il duo ha deciso di non rinnegare il debito verso i grandi artisti del Regno Unito e le band che hanno caratterizzato un’era, cercando però di mescolare l’atmosfera londinese di quegli anni alle sonorità che caratterizzano ora l’It-pop. Con questo spirito nasce  “Black glass of gin”, primo album della formazione nata nel 2019. Un disco di otto tracce in inglese che contengono, ognuna in maniera diversa, omaggi, citazioni, tributi alle band centrali della cultura musicale inglese come Blur, Oasis e Kasabian, per citarne alcune. 


«Il nostro progetto musicale si fonda innanzitutto sulla nostra profonda passione per tutto il movimento brit-pop ’90. Gruppi come Oasis, Kasabian, Blur, The Verve o Arctic Monkeys sono la nostra grande ispirazione, oltre ad essere stata la musica con cui siamo cresciuti, essendo entrambi figli della prima metà degli anni Novanta.

Il nostro obiettivo è quello di far rivivere ancora una volta quelle sonorità, cercando di ammodernarle e renderle attuali e attrattive anche ai gusti dei più giovani ascoltatori, senza dimenticare ovviamente i veri fans del brit-pop, sperando di poter far risuonare nelle loro orecchie i fasti e i ricordi della loro infanzia o gioventù e chissà magari anche divertendoli a sentire e trovare i vari omaggi e citazioni a quei gruppi che  abbiamo inserito nei nostri testi» 404.



Autoproduzione

Release album: 7 ottobre


Track by track


Black glass of gin 

La title track è un brano estremamente “up” e quasi dance. Si discosta da quelle sonorità tipiche “brit-pop” del duo, anche se, secondo alcune persone che l’hanno ascoltata live, la parte di basso della strofa ricorda quella di “Girls and Boys” dei Blur. Il brano parla di un stupenda storia d’amore e si può tranquillamente dedicare a tutti coloro che si amano alla follia.


Papers on the rain

Il singolo che ha anticipato l’uscita dell’album è un inno al “non vedere mai il bicchiere mezzo vuoto” ma, anzi, credere che a prescindere da quale sia la propria situazione sicuramente, un futuro migliore prima o poi arriverà. Alla strofa in cui viene raccontata una fase di vita non semplice, fa da contrasto l’esplosione del ritornello in cui si incita a guardare il futuro con positività, continuando a credere in se stessi e nelle proprie idee. Per certi versi il senso del brano è molto simile a “Stop crying your heart out” degli Oasis: non bisogna perdersi d’animo, ma rimboccarsi le maniche, perché un domani migliore arriverà. 


Little young kid

Una canzone che parla a noi stessi, a quel piccolo bambino che è in noi, che ha dei sogni, delle speranze e delle passioni. Non lo abbandonate, non lo merita.


Never forget her

La canzone più onesta e vera dei 404. Sentimento al 100% che suonata live è la più cantata dal pubblico. 


Mad man 

Un brano che parla di come non sempre tutto nella vita vada come si vorrebbe e come si sperava potesse andare. L’unica vera cosa importante è sapere di aver fatto il possibile e di aver dato il massimo per la causa. Il brano riprende le sonorità dei Kasabian ed è stato il primo singolo pubblicato dai 404 nell’aprile 2021.


Absent

Brano malinconico che parla di mancanze, di qualunque specie, che siano affettive, di amicizia, di rapporti e di come la solitudine si possa trasformare in un mostro interiore.


Michelle Burnage 

La canzone è a tutti gli effetti un omaggio alla musica brit  e alle sue radici con un testo pieno di citazioni, a partire dal titolo, in cui Michelle sta per la celebre canzone dei Beatles e Burnage per il quartiere di Manchester dove sono nati i fratelli Gallagher. Nel ritornello questa fantomatica donna diventa la figlia della Sally di Don’t look back in anger degli Oasis, mentre nelle strofe sono presenti citazioni di canzoni dei Kasabian, Coldplay e Arctic Monkeys. 


On the hill

Omaggio a Quentin Tarantino e al suo cinema, in particolare al film “C’era una volta a… Hollywood”. È un brano acustico, delicato.



Contatti e social: 


Spotify: https://open.spotify.com/artist/4YkG101FOE8zOIPctidKEQ?si=QB8ZXvyLTBuXBb47IilRsQ

Apple Music: https://music.apple.com/it/artist/404/1564138375

Instagram: https://www.instagram.com/404_officialmusicband/ 



BIO

I 404 è una band originaria di Roma, nata nell’estate 2019 dall’idea di Giuseppe Buongiorno, chitarrista e compositore di tutti i brani. Massimo è la voce dei 404, mentre al duo originario, durante i live si uniscono un batterista e un bassista.

Il loro sound è ispirato al brit-pop anni ‘90, mixato alle sonorità più attuali e nostrane. 

Nell’aprile 2021 pubblicarono il loro primo singolo “Mad Man”. Il 16 settembre è uscito il singolo “Papers on the Rain” che ha anticipato l’album “Black Glass of Gin” pubblicato il 7 ottobre.


fonte: http://www.laltoparlante.it


giovedì 6 ottobre 2022

KIRA feat. Eddy Carisma “Tiamo” è il nuovo singolo dell'artista genovese tra postpunk ed elettronica

 Post punk ed elettronica per il singolo apripista del nuovo progetto Kira 



in radio dal 7 ottobre



“Tiamo” è il primo singolo del nuovo progetto Kira,  un viaggio malinconico post-punk in cui l’elettronica accompagna un racconto sentimentale inserito nel contesto della Gen Z. La canzone arricchita dal featuring di Eddy Carisma e prodotta da DAB, fa parte di un percorso artistico che è solo all'inizio e avrà modo di svilupparsi nei prossimi mesi e per tutto il 2023. 



Radio date: 7 ottobre 2022

Etichetta: Orangle Srl 

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BIO

Alessandro Rocca in arte "Kira" nasce a Genova nel 2002. Inizia ad appassionarsi alla musica grazie alla famiglia e si avvicina alla scrittura all’età di 13 anni. Nel 2020 l’incontro con il produttore genovese DAB e le prime sperimentazioni portano il duo ad essere sempre più affiatato, fino ad aprire uno studio nel centro storico di Genova.

Nel 2022 Kira si esibisce ai Giardini Luzzati portando dal vivo, con la band, il frutto del duro lavoro svolto nei precedenti due anni. Il 7 ottobre 2022 esce “ti amo” (prod. DAB) featuring Eddy Carisma per Orangle Records.


CHYKY prod. BIJEI “Nuvole” è il nuovo singolo dell’artista hip hop campano

 Napoli sullo sfondo per questo brano che invita a godersi la vita



in radio dal 7 ottobre




Una stanza, gli eventi di una notte, Napoli sullo sfondo.

Nuvole descrive uno scenario ben chiaro che l’ascoltatore non fatica a dipingere davanti ai suoi occhi. Le strofe arricchite da un giro di piano ricordano una serata confusionaria che si libera nel synth del ritornello, chiaro invito a non rimuginare troppo su ciò che è accaduto, ma a vivere a pieno il momento. 


Radio date: 7 ottobre 2022

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BIO

Davide Calvanese, in arte Chyky, nato a Napoli nel dicembre 2001 si avvicina al mondo dell’hip hop nel 2014 con le prime battle di freestyle.

Dopo aver speso la maggior parte del tempo in questa attività decide di dedicare la sua attenzione alla produzione in studio fino a partorire il suo primo progetto ufficiale di prossima uscita.


ANGYLO prod. YAGA YOUTHZ “Mea culpa” è il nuovo singolo dell'artista e rapper italo-brasiliana

 Sonorità trap e R&B per schivare i giudizi della gente



in radio dal 7 ottobre



Mea Culpa è un brano dalle sonorità trap e R&B che descrive la leggerezza dell’animo di Angylo, quella parte grazie alla quale riesce ad isolarsi dalla pesantezza del mondo odierno e dai giudizi della gente. Allo stesso tempo resta consapevole delle proprie capacità e del fatto che non deve rendere conto a nessuno potendo così affrontare la vita senza pensieri. 




Radio date: 7 ottobre 2022

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BIO

Angelica Castelli, in arte Angylo, è un’artista italo-brasiliana con radici nel Rap, ma capace di attraversare più generi come la trap, l’R&B e il pop. Classe 2001, inizia il suo percorso artistico componendo “nella sua cameretta” poesie e testi narrativi; in seguito all’incontro con alcuni ragazzi della sua zona viene spronata a registrare il suo primo brano “Sto fumando il mio tempo”, nel loro garage adibito a studio. Il singolo, una volta pubblicato, raggiunge 10k su YouTube e oltre 75k di streams su Spotify. Tramite questa prima esperienza Angelica si appassiona alla scrittura di testi musicali dando forma al suo primo immaginario artistico pubblicando così diversi singoli come: “Tutti Amici”, “Come Fai” e “Non faz mal” conquistando nel tempo un primo pubblico che ad oggi ancora la supporta. Per affinità artistica inizia oggi la collaborazione con i YAGA YOUTHZ insieme ai quali dà vita al singolo “Mea Culpa”, disponibile su tutti i digital stores dal 30 Settembre. 


WERDN “Stanotte” è il nuovo singolo pop punk dell'artista milanese

 Un alternative pop arricchito da note punk che danno la carica per raccontare un amore velenoso



in radio dal 7 ottobre




L’ultimo singolo di Werdn racconta di un amore tossico, descritto proprio come una dipendenza da sostanze stupefacenti. Le sonorità alternative e trap, contaminate da influenze punk e rap, sottolineano la difficoltà dell’artista ad abbandonare questa storia d’amore; è così preso da questa ragazza che continua questa relazione anche se si rende conto che non lo fa stare bene. La vena punk rende il brano carico di emozioni, culminando in ultimo ritornello esplosivo. 


Radio date: 7 ottobre 2022

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BIO

Filippo Damagio, in arte Werdn, è un artista classe 2001 di Milano che ha vissuto il periodo adolescenziale in Spagna, a Barcellona. Proprio a Barcellona si avvicina alla musica Rap, facendo Freestyle fuori scuola durante uno sciopero. Da lì a poco registrerà la sua prima canzone iniziando un percorso di singoli. Il suo percorso musicale inizia a prendere forma dopo il trasferimento a Milano in Poyo House, un collettivo di artisti genovesi, di cui fa attualmente parte. A Maggio 2022, dopo una costante pubblicazione di singoli, esce “Stranger Teens”, un Joint-ep Pop-Punk in collaborazione con Ëgo, suo coinquilino e a sua volta membro della Poyo House, che conta attualmente più di 350k di streams su Spotify. Grazie a questo progetto inizierà a farsi notare dagli editor delle playlist editoriali di Spotify, riuscendo ad entrare in New Music Friday Italia e Sanguegiovane con il suo ultimo singolo “Facciamo che”. Il suo ultimo singolo “Stanotte” sarà disponibile il 7 ottobre su tutte le piattaforme digitali.


mercoledì 5 ottobre 2022

Eclissi il primo inedito di Tatiana Murdaca

 in radio, su YouTube e sui digital store

Eclissi è una presa di coscienza del male e del bene che coesistono nell’uomo. Il buio cerca di oscurare la luce da sempre così come la luna durante l’eclissi oscura il sole ma il fatto che sia nascosto non vuol dire che sia assente, Il sole resta lì anche se noi non lo vediamo.
Ognuno di noi ha una parte più oscura che cerca di risucchiare la luce, è come una lotta interiore. Basta poco per sprofondare perché è sottile la distanza tra l’orrore e la bellezza, tra la colpa e la purezza tra l’amore.
Ma è questione di scelta, di prendere una posizione se essere luce nel mondo o vivere nascosti nelle tenebre.


 

Appassionata alla musica fin da bambina, Tatiana Murdaca, nata a Locri (RC) il 19 maggio del 1996, inizia a dedicarsi allo studio del canto presso l’accademia musicale ABC, ottenendo in pochi mesi un ottimo risultato arrivando tra i primi tre concorrenti su mille in tutta Italia nel noto concorso Video Festival Live.
Ha poi proseguito i suoi studi inseguendo il suo sogno partecipando a vari concorsi, provini e stage formativi con personaggi importanti della musica.
Nel 2018 vince la 33esima edizione del Festival La Vela D’oro che le da l’opportunità di realizzare un progetto musicale finanziato dal festival con professionisti del settore tra cui Lorenzo Vizzini , autore del suo primo singolo ECLISSI e Umberto Iervolino che ne ha  curato l’arrangiamento e la produzione artistica.



Credits
Una produzione Festival Vela D'oro
Autore   Lorenzo Vizzini
arrangiamento e produzione artistica M. Umberto Iervolino

https://www.instagram.com/tatianamurdaca

https://www.facebook.com/TatyMurdaca

https://www.youtube.com/c/TatianaMurdaca

sabato 1 ottobre 2022

MARILENA ANZINI “Gurfa” è il nuovo album della cantante e performer che svela il rapporto fra musica e acqua

  La voce è al centro dell’universo creativo e musicale della cantautrice, la chiave grazie a cui reinterpreta ciò che la circonda, dando vita a un nuovo racconto. 



Release album 1 ottobre 2022



Gurfa è un’antica parola araba che significa “una manciata”. Non una manciata qualunque, piuttosto “l’acqua che si può tenere in una mano”. Una quantità piccola piccola, ma della stessa preziosa sostanza che forma le onde del mare, che nutre il grano e le rose e che tiene in vita gli esseri umani, il cui corpo è formato prevalentemente di acqua. 


Questa piccola parola ci ricorda che tutto è connesso, e che ognuno di noi è parte di una realtà ben più grande da cui siamo dipendenti e di cui dobbiamo avere cura.

È preziosa l’acqua e richiede attenzione, altrimenti è facile che scivoli via tra le dita quando la si tiene in mano. Ed è anche misteriosa: in essa, miliardi di anni fa, ha avuto origine la vita e infatti, dove lei manca, la vita si spegne. È affascinante e sorprendente: cambia forma e rimane sempre sé stessa, la si può toccare ma è inafferrabile, la si può vedere anche se è trasparente, non ha nessun sapore eppure sa di buono e quando scorre, canta! 

La pioggia, il mare, le cascate, i ruscelli sono tutti espressioni di un’acqua che diventa musica. 


Perciò anche noi siamo fatti di musica, dal momento che ogni nostra cellula vibra incessantemente, componendo giorno dopo giorno quella musica silenziosa che è la vita.

Per questo motivo, “Gurfa” è una manciata di musica, parole e vita. Poche gocce tenute tra le mani con tanta cura, per essere condivise con voi. 


Tutta la ricerca musicale di Marilena Anzini è fortemente attratta dalla voce, in ogni sua declinazione: dal canto corale all’improvvisazione vocale al canto gregoriano.  

I brani sono dunque caratterizzati da un grande spazio dato alle voci e da arrangiamenti strumentali essenziali ed acustici: la base è la chitarra acustica e le coriste dell’ensemble vocale Ciwicè, ma nella produzione in studio, curata da Giorgio Andreoli, vengono coinvolti anche altri musicisti e altre sonorità, a seconda di ciò che il brano richiede.

Nella scrittura, Marilena Anzini si prende a volte delle libertà dalla classica forma canzone, seguendo soprattutto il filo conduttore di ciò che il testo vuole raccontare o descrivere, oppure da dove sembra che voglia andare la musica. 


«Quando scrivo e compongo si crea una sorta di collaborazione con ciò che non so, più che un voler fare qualcosa che resta strettamente sotto il mio controllo. In questo senso sento molto presente, in me, l’attitudine all’Improvvisazione vocale, un’arte che educa a togliersi la preoccupazione di cosa fare, e insegna a restare aperti a tutte le possibilità, in ascolto di ciò che può accadere». Marilena Anzini



Track by track 


“Gurfa” si apre con Details, un brano in inglese ispirato e dedicato alla grandissima poetessa statunitense Mary Oliver. Il sound è decisamente folk con un finale a sorpresa, ed è arricchito dalla fluida linea di basso di Michele Tacchi - che dialoga magistralmente con la voce principale - e dal breve ma significativo intervento della batteria di Fiamma Cardani. Le voci corali sembrano giocare con l’alternarsi delle vocali e il testo è un invito ad essere svegli e presenti, a mantenere i sensi aperti per osservare ogni particolare della realtà che ci circonda e per aprirsi al miracolo dell’attenzione: «sounds, smells, colors, other human beings, vitality, connections, holyness, gesture and emotions» ovvero «suoni, profumi, colori, altri esseri umani, vitalità, connessione, sacralità, gesti ed emozioni». 


Il secondo brano è Belli numeri, uscito come singolo il 2 settembre 2022. È un omaggio al fascino di certi numeri che nascondono segreti inaspettati: non tabelline e calcoli precisi, ma numeri trascendenti e infiniti. La ragione non basta perché non possiamo calcolare e misurare tutto, ma forse proprio ciò che non riusciamo ad afferrare con la mente è quello che ci affascina di più. «Quanti granelli di sale ci sono in un’onda del mare?»


Si prosegue con Rhodè, il cui nome significa “rosa” in greco antico (nella mitologia greca è anche il nome della figlia di Poseidone, dio del mare). Il brano è quasi interamente a cappella, per sole voci, con due brevi momenti all’inizio e alla fine scanditi dalla sansula, un affascinante strumento dal suono simile ad un carillon, che contribuisce a creare un’atmosfera un po’ onirica. Armonie particolari, quasi arcane, e voci che sembrano rincorrersi nel creare diversi ambienti sonori che scivolano fluidamente l’uno nell’altro. Il testo, in inglese, descrive un momento di smarrimento: questa volta l’acqua di cui si parla è «acqua interna», una lacrima, e il conforto arriva dalla contemplazione di una rosa, del suo mistero e della sua bellezza. «Just a bit a proportion… for a dreamer can be enough». «Un pizzico di proporzione, per chi è in grado di sognare, può bastare».


Ancora acqua (stavolta sotto forme di nuvole) e rose nel quarto brano di “Gurfa”. Nuvole e rose è impreziosito dalla dodici corde di Giovanni ‘Giuvazza’ Maggiore, ha un ritmo scorrevole in 6/8 e un finale in crescendo che culmina con l’intervento di altre voci corali e del bellissimo didgeridoo - strumento della popolazione aborigena australiana - suonato da Michele Fiarè. Le parti corali ruotano intorno al suono della “elle” che, con la particolare frequenza di questa consonante, rende inusuale e luminoso tutto l’accompagnamento corale. Il testo è una sorta di immersione nella contemplazione della natura che non può lasciarci indifferenti: come diceva Flaubert: «Si diventa ciò che si contempla». Il tempo sembra fermarsi e qualcosa dentro di noi si illumina, riconoscendo di essere parte di una realtà più grande; emerge una sensazione di connessione e di appartenenza che forse ha a che fare con la qualità più alta d’amore di cui l’essere umano è capace. «E’ tuo tutto ciò che ami», non c’è bisogno d’altro. 


Filigree ha una sonorità ammaliante: il ritmo dispari, l’alternarsi di tono minore e maggiore, gli accordi aperti dell’arpeggio di chitarra creano una vera e propria filigrana - come suggerisce il titolo - su cui si intrecciano le voci. Lo special in particolare è una sorta di tappeto sonoro, una trama di sillabe e suoni ritmici su cui aleggia in assolo la voce di Marilena resa quasi trasparente dal timbro arioso e flautato. Il testo è come uno sguardo sfocato che fa sbiadire i contorni troppo definiti della realtà, mostrandola in controluce, nella sua trasparenza. «I’m floating like the autumn leaves. I’m floating over my beliefs. I breathe the transparency where I live». «Sto fluttuando come foglie d’autunno, sto fluttuando sopra le mie convinzioni, respiro la trasparenza in cui vivo».


Due Febbraio è un brano un po’ a sé stante in “Gurfa”, una piccola perla dal colore differente: l’unica acqua qui è quella che si trasforma in caffè nelle prime ore di un mattino d’inverno. Il sound è morbido e avvolgente e questa volta le voci corali lasciano spazio al magnifico violoncello di Giulia Monti che duetta con la voce di Marilena, in un’atmosfera intima e raccolta. C’è una nostalgia, ma la luce che pervade il giorno sembra cancellare ogni lontananza. «C'è un'impalpabile trama tra le cose, come un chiarore, un tocco leggero tra voci silenziose, una preghiera».


Ink and tea è un altro brano in inglese, una ballad sostenuta dalla incisiva sezione ritmica di Michele Tacchi al basso e Fiamma Cardani alla batteria. Il testo racconta la storia di un amore giovanile che sopravvive inaspettatamente alla lontananza e al passare del tempo; un amore che, rimanendo inespresso, si trasforma in qualcos’altro: lei gli scrive lettere con la sua stilografica ma, prima di spedirle, ci versa sopra del tè sciogliendo l’inchiostro e trasformando le parole in bizzarri acquarelli che lui appenderà alle pareti tappezzando la casa. Il sound è accattivante, molto definito; le voci delle Ciwicè sottolineano i vari momenti della canzone in stile quasi Doo-wop.

«He was a thousand miles away from her blonde disheveled hair, he could not remember why he had to go». «Era a migliaia di chilometri dai suoi capelli biondi e spettinati, e non riusciva a ricordare perché se ne fosse andato». 


Marea è il brano - interamente a cappella - che chiude l’album. Una sorta di ninna nanna, con un ritmo ternario e un andamento ondeggiante e incantatorio che ben riconduce ai flussi e riflussi delle maree. Il testo è poetico, vagamente surreale, con un ritornello che si apre in una suggestiva armonizzazione: «Prima dell’alba visiterò il tuo sonno di conchiglia, nella tua calma io poserò un bacio liquido». 

E come sorpresa finale, dopo tante voci solo femminili, arriva a chiudere il brano e tutto l’album la meravigliosa voce di Oskar Boldre che muove l’armonia dell’ipnotica parte finale con una linea di basso e una di tenore per poi librarsi in un assolo che inizia “giocando” con gli armonici (il canto armonico è una tecnica che fa emergere gli armonici, facendo sentire in una sola voce due suoni distinti) e poi in una improvvisazione libera che si eleva, proprio come un’onda, per poi ritrarsi nella quiete finale, come spuma lasciata sulla spiaggia. Un gioiello.



Etichetta: Autoproduzione

Prodotto da: Giorgio Andreoli e Marilena Anzini

Release album: 1 ottobre 2022 



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