martedì 5 ottobre 2021

Fuori il nuovo singolo di Gea "Banconota 671"

 Esce il primo singolo di Gea per MMline Records "Banconota 671"
un tema scottante la violenza sulle donne

Gaia Bacciottini 17 anni in arte gea che in greco antico Gaia significa gea .
Nasce a Poggibonsi ma vive a Gambassi Terme con la famiglia.
“Ho iniziato a cantare da quando ero piccola, perchè sentivo mio fratello suonare la chitarra e cantare e quindi volevo farlo pure io, come tutti i bambini, che prima osservano e poi fanno, tra l'altro penso che non abbia mai scoperto che quando non era a casa io prendevo la chitarra e provavo a risuonarla in base a come lo faceva lui e cercavo sempre di trovare i suoni giusti anche se certe volte non ci riuscivo e quindi mi arrabbiavo tantissimo, ma poi realizzavo che rischiavo la morte a provare di suonarla che per lui era come oro e io non dovevo toccarla, e questa cosa mi spronava ancora di più perché le cose fatte così ti danno adrenalina e ancora più voglia di riuscirci”
 
GEA (categoricamente in lettera minuscola) inizia a cantare in vari contest importanti e in uno di questi eventi che entra a far parte in un progetto emergenti con l’etichetta discografica la MMline Production Records dove negli studi della label  ai Jericho Studios insieme al Producer Vittorio Conte a all’autrice Giorgia Brunello  viene scritto e prodotto questo pezzo così di spessore con un tema importante la violenza sulle donne.
Nasce “ Banconota 671”
“Banconota 671” è una storia di violenza, corruzione e abbandono.
 
É la storia di un uomo che non ha più paura.
Da quando ha regalato così tanti pezzi del suo cuore ad una donna che non aveva paura di perderlo.
Ma, infine, ha perso se stesso e la capacità di amare.
 
“Banconota 671” è la storia di una donna. Una donna che ha paura, arrabbiata con l'amore, che indossa ogni giorno le cicatrici di una vita che non fa sconti a nessuno.
Ma è anche la storia della vita. Una vita ingiusta che ti porta in alto sulle montagne russe. Sempre più su, per poi lasciarti cadere nel buio. E chi lo sa quanto forte sarà l’impatto quando toccherai il fondo.


Isabel Zolli Promotion Agency
Sede Operativa: via Simone De Saint Bon 47 – Roma

lunedì 4 ottobre 2021

La Libertà è il nuovo singolo di Giuseppe Binetti 


 il brano che da il nome anche al suo ultimo EP , Fuori dal 4 ottobre


La libertà è l’ebbrezza che si prova dopo essere stati segregati in casa per circa due anni; è la sensazione di vita che scorre veloce; è catturare un’idea al momento giusto strappandola all’oblio; è un testo ed una musicalità inchiodati al pentagramma. Nasce così ‘La libertà’... da una bella collaborazione consacrata da una grande amicizia senza scadenza che ha resistito anche al periodo buio del COVID e anzi ne ha saputo trarre profitto. 

 

Con il gran lavoro svolto dalla Jam Band Italia nasce un progetto, durante i mesi di lockdown (per sostenere tutti i cantanti), tra il cantautore Giuseppe Binetti e il chitarrista Max Anselmi, il suo batterista Leonardo Micio che ha ideato il brano nella strutta musicale, dei Doppio Senso Tribute Vasco che vantano collaborazioni con i musicisti di Vasco. Presente anche il frontman Salvatore Luce dei Vascolici, altra cover band di Bari, voluto da Giuseppe. Registrazioni affidate a Germano Barlattani Basso, Vincenzo Rucci Guitar. Max Barracane, storico arrangiatore del cantautore, completa l’opera con il mix e master del brano. Il cantautore di Bari vivendo a Milano ha voluto unire tutta l’Italia. Difatti, “ La libertà” nasce dal grande desiderio di esternare l’urlo disperato di chi costretto a rimanere rinchiuso in casa. Due difficili anni di restrizioni, la voglia di tornare a vivere come prima, riempire le piazze o i locali cantando tutti insieme: “la libertà è come un volo che ti porta in mezzo al cielo!”.


Un ringraziamento speciale va agli Outergate e al frontman Roberto Biava per le riprese nel loro studio.

https://www.youtube.com/user/GiuseppeBinetti
https://www.rockit.it/thewrath
https://www.facebook.com/Slash-Dog-Studio-produzioni-musicali-103017854734019/




domenica 3 ottobre 2021

LUCA FOGLIATI “Per te” è il primo album da solista del cantautore, un viaggio nel tempo dalle sonorità rock con incursioni pop ed elettroniche.

  Sonorità rock con incursioni di pop ed elettronica fanno da tappeto a questo disco che racconta storie di vita, ricordi e sogni con un sguardo malinconico al tempo che scorre, inesorabile.



Release album 3 ottobre


L'album “PER TE” è un viaggio musicale che racconta il percorso dell'artista dal 2007 ad oggi attraverso esperienze, storie, ricordi e sogni, passando dall'amore al tempo che inesorabile se ne va lasciando un indissolubile ricordo dentro l'anima.

Dieci frammenti di vita che ci trascinano in uno straordinario percorso temporale rivelando quello che l'autore era e chi è diventato oggi sia livello personale che artistico.

Questo album vuole celebrare l'amore e la condivisione ma è anche un'ossessiva ricerca di quello che purtroppo non potrà più tornare: Il tempo.

Non c'è una fine, ma solo una rinascita in conclusione di questo viaggio.

Viene lasciata all'immaginazione e alle esperienze dell'ascoltatore, la realtà delle parole dei testi delle canzoni.


Il primo singolo estratto è il brano “Vertigine”, accompagnato dal videoclip di Gianluca Guidone





TRACK BY TRACK 


Vertigine - La percezione di “vertigine” viene utilizzata in questo brano per descrivere la sensazione di paura nel “mettersi in gioco e prendere il volo” e di non riuscire pertanto ad avere spirito di iniziativa in un contesto di attualità sempre più in decadenza.


La tua maschera - Questo brano parla di come siano camaleontiche le persone nella vita. A volte si mostrano in determinato modo, per poi apparire completamente diverse nella realtà. Le maschere servono per nasconderci e di non essere facilmente riconoscibili dalle persone che ci stanno intorno.


A vent’anni - Si tratta del ricordo di una ragazza che perse la vita in un incidente stradale. Una riflessione sull'inevitabilità e l'imprevedibilità della morte e di come a volte si presenta troppo presto, in un vita ancora tutta da vivere.


In tutto questo tempo - Una canzone dalle note nostalgiche che riflette su di una relazione conclusa con la speranza che non venga dimenticata.


Lo specchio - Vuole essere una forte provocazione nei confronti di quelle persone dai facili pregiudizi, che guardano e giudicano puntando il dito sempre contro gli altri e mai verso loro stesse. Nell'immaginazione dell'autore, per queste persone esiste una penitenza da scontare rappresentata da  un vortice che le risucchia e le pone dinanzi ad uno specchio che gli mostrerà finalmente la loro vera natura. Questo è il prezzo del pregiudizio.


Controcorrente - Racconta di come in alcune relazioni, si prenda unilateralmente la decisione di andarsene anziché trovare la forza di vivere una storia controcorrente.


Il folle volo - Un omaggio al canto numero ventisei dell'Inferno della Divina Commedia di Dante in cui l'autore incontra Ulisse nel girone dei fraudolenti. Nello specifico fa riferimento all'impresa del “Folle volo” nella quale lui e il suo equipaggio persero la vita.


Prossima uscita - Racconta la fine di una storia sentimentale e di come la vita certe volte crea l'occasione di darle una seconda possibilità. Altre volte invece ci accompagna ad una prossima uscita di scena, determinando la conclusione della storia precedente per offrirci una nuova esperienza.


Ad un passo da te - Il brano descrive come a volte decisioni affrettate possono indurre ad errore. Da tali esperienze può derivare una fragilità che rende difficile mettersi completamente in gioco rimanendo immobili, non facendo quel passo che si potrebbe compiere per realizzare qualcosa di importante.


Musica - Un omaggio a Don Luigi Venesia che fu parroco di Calliano d'Asti, alla sua personalità trascinante e delle sue passioni che trasmetteva coinvolgendo direttamente l'intera comunità.



Autoproduzione

Release Album: 3 ottobre  2021



CONTATTI E SOCIAL 


Facebook: https://www.facebook.com/lucafogliatiofficial/

Instagram: https://www.instagram.com/luca___fogliati/




BIO


Il cantautore Luca Fogliati nasce ad Asti il 5 maggio del 1991. Il suo è un rock italiano sincero, elegante, profondo con un bouquet di influenze e atmosfere che ricordano il meglio della musica italiana con la quale è cresciuto. All'età di 12 anni inizia a scrivere canzoni e impara, con impegno studio e perseveranza, a vivere sui palchi insieme a Tribute band e al gruppo “I Volume” di cui è fondatore e frontman.


Dal 2007 ad oggi si contano oltre 200 concerti.

Il primo riconoscimento arriva nel 2010 con il premio della critica all'Acanto Festival con “Sei distante”; 2011 finale del Contest Ligabue al CPM di Milano con “Vertigine”; 2015 arriva la prestigiosa finale al Concorso Senza Etichetta con “Chi non muore si rivede” presidente di giuria: Mogol; 2016, oltre a salire sul palco di Astimusica, viene assegnato il premio San Jorio Festival con “Il folle volo” presidente di giuria: Bungaro; 2018 esce il primo singolo “Selfie” prodotto dall'etichetta discografica Studiottanta-Fortuna Records di Massimo Visentin con video musicale a cura del regista e produttore Francesco Gallero Alloero; 2019 esce il secondo singolo “Chi non muore si rivede” prodotto dall'etichetta discografica Studiottanta-Fortuna Records di Massimo Visentin con video musicale diretto e realizzato dal regista e cantautore Stefano Zonca; semifinale del Contest musicale per il Concerto del primo maggio di Roma con il brano satirico “Selfie”; 2019 esce il primo singolo da solista "L'Equilibrista" prodotto dall'etichetta discografica  La Stanza Nascosta Records; 2020 arriva l'ambito premio nuovaclassifica.it con “Lo Specchio” al concorso nazionale e internazionale La Settima Nota.

Oggi Luca Fogliati ha maturato una sensibilità artistica e personale tale da prendere la decisione di realizzare il suo primo album da solista che uscirà il prossimo 3 ottobre.


sabato 2 ottobre 2021

Selezione da Wildlife Photographer of the Year

In questa slideshow sono presenti 15 delle 100 immagini premiate alla 56a edizione del concorso di fotografia indetto dal Natural History Museum di Londra in mostra a Palazzo Francesco Turati (ex spazio Forma) Milano

venerdì 1 ottobre 2021

Fuori il nuovo singolo di ELL "Hai capito male"

 “Hai capito male” è il titolo dell’inedito della cantante Ell

 


Cominciare a dire le cose come stanno, senza filtri, raccontando una storia che non è andata. Ci prova con “Hai capito male” la giovanissima e talentuosa cantante Elisa Sabatelli, in arte  Ell, con questo inedito scritto insieme alla sua insegnante di canto in uscita venerdì 1 Ottobre su tutti i principali circuiti digitali e radiofonici. L'artista, nativa di Taranto, ha buttato giù un testo sincero, dove descrive la storia d'amore con il suo ex-ragazzo, un giovane che la trascurava e non le dava quelle attenzioni amorevoli che meritava. Dopo essersi lasciati il ragazzo si è pentito, ma questo non è bastato per far tornare su suoi passi Elisa. Anzi, dopo il classico periodo difficile post-storia, ha ripreso più forte che mai la sua vita, consapevole delle sue capacità e di meritare di più da un compagno e da una storia d'amore .


E’ nata spontanea l’esigenza di trasferire questo malessere in musica, forse l’unico modo di Ell per mettere nero su bianco questo passaggio doloroso ma necessario. Non tutto è stato negativo, anzi con “Hai capito male” Ell esce allo scoperto, finalmente trova la grinta per presentarsi con un inedito dallo stile molto personale ed in linea con le tendenze musicali attuali, ispirandosi alle sue cantanti preferite Madame e Mara Sattei.
Elisa, come molti suoi coetanei, ama la musica ma si è avvicinata in modo più serio circa tre anni fa. Già alle medie la prof di musica, esperta in canto, notò il suo potenziale e lo comunicò ai genitori. Fu il padre ad iscriverla alla scuola di musica dove lui faceva lezione di pianoforte.
Da quel momento per Elisa, la musica diventa qualcosa di più, non solo svago adolescenziale per stare con gli amici o canticchiare sotto la doccia ma espressione concreta di libertà. Inoltre gli studi e la formazione musicale le sono d'aiuto per superare le incertezze iniziali.
Circa due anni fa scrive il suo primo inedito che alla fine non ha mai registrato, invece l'anno scorso, complice il periodo di blocco totale, ha scritto un altro testo con l'aiuto della sua insegnante mettendo insieme tutte le idee che aveva in mente. “Hai capito male” non è solo una canzone ma uno spaccato di vita di Ell, dove molte giovani donne possono riconoscersi e che ci fa apprezzare la voglia di andare avanti sempre e comunque nel credere in noi stesse. Prima di tutto.

 
Multilink 
https://lnk.to/Haicapitomale
Contatti socia
l
https://instagram.com/_.ell_official._?utm_medium=copy_link

https://www.facebook.com/profile.php?id=100070265205126

https://vm.tiktok.com/ZMR7GtBw1/

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Isabel Zolli Promotion Agency

Sede Operativa: via Simone De Saint Bon 47 – Roma

FEDERICO SIRIANNI “Una sorta di naufragio” è il nuovo capitolo estratto dal concept album “Maqroll” tra naufragi concreti ed esistenziali

  


«Dev’essere senz’altro una sorta di naufragio 

quando da vecchi ci si arrabbia e ci si indigna per qualcosa ancora»



In radio dall'1 ottobre 


Una sorta di naufragio” è l'ultimo brano scritto all’interno del progetto “Maqroll”, un disco, un libro e uno spettacolo che, partendo dalle vicende dell’omonimo gabbiere di Alvaro Mutis, tocca una ad una fatiche e speranze dell’animo umano. E, arrivando alla conclusione, diventa la canzone che meglio di altre si inserisce, come un cuneo, a raccontare il periodo livido e contraddittorio che stiamo vivendo

Per farlo Federico Sirianni fa ciò che gli viene meglio e che caratterizza tutta la sua produzione di autore: legge, ascolta, prende in prestito parole da chi ha percorso quelle strade prima di lui e come uno scultore le modella in nuove forme. Per questo motivo in “Una sorta di naufragio” entrano Borges ma anche Paul Klee e, per lo stesso motivo, all’orecchio del marinaio attento non sfuggirà che il naufragio non si può evitare, soltanto superare. 


L’uscita del brano è accompagnata da un video. Un montaggio di immagini storiche gentilmente concesse dalla Cineteca dell'Archivio Storico della Fondazione Ansaldo di Genova. 






MAQROLL 

Testi e musiche Federico Sirianni

Produzione artistica ed esecutiva Raffaele Rebaudengo e FiloQ 


Maqroll” è il nuovo “concept album” di Federico Sirianni, con il mare come rumore di fondo, ispirato alle avventure dell’omonimo e celebre gabbiere, raccontate nei romanzi dello scrittore colombiano Alvaro Mutis.

“Maqroll” non è solo un disco di canzoni. L’album, infatti, è contenuto in un libro (ed. NotaMusic) che raccoglie un’antologia di scrittori, poeti, illustratori e fotografi (da Enrico Remmert a Remo Rapino, da Anna Lamberti-Bocconi a Bruno Morchio, da Vincenzo Costantino Cinaski a Guido Catalano, da Roberto Mercadini a Martha Canfield, traduttrice e amica di Alvaro Mutis) i quali, ognuno nella propria forma espressiva, hanno contribuito a questo racconto di viaggio, definito “La ballata dell’incollocabilità”. 


A distanza di cinque anni da “Il Santo”, album che ha riscosso un ottimo riscontro di pubblico, critica e vendite e che ha ricevuto la Menzione Speciale del Club Tenco per la manifestazione “Musica contro le mafie”, Federico Sirianni, pluripremiato cantautore genovese, adottato in età adulta da Torino, pubblica il suo nuovo progetto discografico che vede la produzione artistica di Raffaele Rebaudengo, violista e compositore degli GnuQuartet e del produttore elettronico FiloQ, grazie a cui i mondi sonori e la grammatica musicale si allontanano dalla forma canzone sposando linguaggi sperimentali e cinematografici.


In ultimo, “Maqroll,  gabbiere” è uno spettacolo di narrazione e canzoni diretto da Sergio Maifredi e prodotto da Teatro Pubblico Ligure, di cui è protagonista Federico Sirianni con Raffaele Rebaudengo e Filippo “FiloQ” Quaglia. Il gabbiere è al timone di un vecchio cargo mercantile (il cosiddetto “tramp steamer”) per raccontare la condizione esistenziale dell’uomo, vista come un lungo viaggio per mare; un viaggio in cui i grandi personaggi della letteratura marina (il capitano Achab di Melville, il pescatore Santiago di Hemingway, gli ammutinati del Bounty, l’albatro ucciso dal vecchio marinaio di Coleridge) s’incrociano sulle rotte più pericolose, tra tempesta e bonaccia, tra venti avversi e mostri marini. 


Label: NotaMusic

Casa Editrice: Stellare

Radio date: 1 ottobre 2021

Release album e libro: 21 giugno 2021


DICONO DI “MAQROLL”


«Questo Maqroll di Sirianni è infatti l’uomo tout court. Tutti gli uomini. Anche quelli che non sanno di essere naviganti che non sanno di essere gabbieri. Perché se è vero che ogni varo di una nave prelude ad un naufragio (termine forte di tutto il disco), anche ogni vita - come saggiamente ricorda Jodorowsky… sì, anche lui è presente in questo album con il riferimento agli Arcani Maggiori dei Tarocchi - è il preludio alla morte» L’isola che non c’era


«Il nuovo disco di Federico Sirianni, che campeggia in un’antologia di scrittori e tra le pieghie di uno spettacolo di narrazione diretto da Sergio Maifredi e prodotto da Teatro Pubblico Ligure, che sa celebrare la parola, la letteratura con richiami a un indissolubile Faber mai morto» Raro


«Suono pregiato dentro liriche pregiate e ci piace davvero molto questo matrimonio mai troppo prevedibile a priori tra il classico e il moderno, tra quei bordi ricamati a mano e quelle tinte volute dalle macchine programmabili. C’è davvero tanto dentro il nuovo disco di Federico Sirianni» Cherry press


«Prende a schiaffi, poi accarezza le piaghe e le ferite il nuovo disco di Sirianni. In questo tempo assurdo un disco come Maqroll è il vero tassello mancante in un mare in tempesta dove tutti cinguettano la soluzione e i suoi complotti e dove gli stessi tutti si contraddicono con stile e paracaduti filosofici» Loudd




Contatti e social


Sito: www.federicosirianni.org

Ascolti: www.soundcloud.com/federicosirianni

Facebook: www.facebook.com/federicosirianni

Instagram: www.instagram.com/federicosirianni



BIO

Genovese, ma adottato in età adulta da Torino, è considerato erede della grande “Scuola genovese dei cantautori”.

Ospite giovanissimo al Premio Tenco 1993, vince in seguito il Premio Musicultura della Critica (2004), il Premio Bindi (2006) e il Premio Lunezia Doc (2010).


Prima di “Maqroll” ha pubblicato quattro dischi e il libro/disco “ L’uomo equilibrista” (Miraggi edizioni).

Il disco “Nella prossima vita” (2013) realizzato insieme agli GnuQuartet è stato definito dalla critica specializzata “uno degli album italiani più belli dell’anno”, mentre l’ultima produzione discografica, “Il Santo” (2016), ha ricevuto la Menzione Speciale del Club Tenco per la manifestazione Musica contro le mafie.

Numerose le collaborazioni e le interazioni artistiche, dal poeta torinese Guido Catalano alla “star” internazionale del trasformismo Arturo Brachetti, da Gianpiero Alloisio, storico collaboratore di Giorgio Gaber al grande clown Django Edwards.

E’ stato autore musicale e attore per il Teatro della Tosse di Genova, ha insegnato songwriting alla Scuola Holden di Torino ed è tutor per il progetto della Regione Liguria “Cantautori nelle scuole”.


Discografia

Onde clandestine (Warner) 2002

Dal basso dei cieli (Upr) 2007

Nella prossima vita (Egea) 2013

Il Santo (Notamusic) 2016

Maqroll (Notamusic) 2021


Editoria

L’uomo equilibrista I (Miraggi Edizioni) 2015


6OCCIA: “Quattro” è l'ep del giovane rapper. Un progetto che grida un disagio e affronta esplicitamente il tema dell'identità sessuale.

 Il lavoro del giovane rapper affronta esplicitamente il tema dell'identità sessuale


 



In uscita il 1 ottobre 2021


Dopo la pubblicazione di “Sei” e “Cinque”, “Quattro” è il terzo Ep di 6occia in cui, rispetto ai precedenti, emerge la volontà di trattare concetti in maniera più esplicita parlando soprattutto di identità sessuale e di genere. La parola “Quattro” ricorre all’interno del progetto a più riprese, tante infatti sono le tracce del disco, intitolate seguendo i quattro elementi naturali: acqua, fuoco, terra, aria.


L’ispirazione, nel concept e nei suoni arriva dai rapper d’oltreoceano, nomi come Kendrick Lamar, J.Cole, che costellano gli ascolti quotidiani del giovane artista. Musicalmente il disco è un rap con la corrente drill in “Fuoco” e con il boombap in “Aria”, ma non mancano sperimentazioni sonore verso altri generi, rimanendo però fedele all’utilizzo di metriche e flow. 

I testi, invece, sono personali e lasciano trasparire una forte sensibilità, che non nasconde insicurezze o paure, ma, al contrario, le mostra apertamente nel tentativo di esorcizzarle.

Ciò che subito traspare, ascoltando il disco, è la sofferenza che deriva dalle opinioni e i giudizi degli altri, dai commenti denigratori e le risatine di scherno, da parole come “Frocio” che torna ossessivamente nelle tracce, come fosse una definizione ormai entrata sottopelle. 

L’ultima traccia contiene un monologo motivazionale, spezzato tra le varie tracce secondo una formula tipica dei brani di Kendrick Lamar. L’invito, in questo caso, è semplicemente quello di ascoltare sempre sé stessi e agire senza farsi condizionare dagli altri.




TRACK BY TRACK


“Acqua” 

Prima traccia dell’Ep, nasce dopo una sentita riflessione su ciò che i generi – sia maschile che femminile - rappresentano nella vita di un giovane. Quando si pensa a determinati gesti, azioni e comportamenti, il cervello è abituato a fare una semplice associazione tra cose prettamente femminili e/o maschili, seguendo un imprinting culturale. Le sonorità si rifanno a quelle dell’RnB e l’artista si esprime in maniera sentita, rappando per oltre due minuti.


“Fuoco” 

È il singolo che ha anticipato l’intero Ep.

La trama del pezzo racconta della difficoltà di potersi esprimere appieno, della paura di mostrarsi fragili agli occhi di chi ci circonda, con la consapevolezza di apparire “meno uomo”.

L’artista si esprime su un beat realizzato da Amos HSB,  interamente drill, senza però cadere nei soliti clichè del genere e approcciandosi con una scrittura riflessiva.


“Terra” 

È il brano più sperimentale. 

La base, prodotta da Marlon, promettente producer e rapper bergamasco, risale al 2019 ed è rimasta a prendere polvere  nel pc, finché, durante la prima quarantena da Covid, l’ispirazione è arrivata.

Sentendo la versione definitiva della traccia, il produttore stesso l’ha definita “punk” per i messaggi  che porta al suo interno, parlando di razzismo e altri temi sociali, e per i modi in cui vengono espressi, ovvero urlando rabbiosamente.


“Aria”

È l’ultima traccia dell’Ep e rappresenta un resoconto della vita dell’artista che, rappando abilmente per due strofe e due ritornelli, culmina in un monologo motivazionale personale ma, allo stesso tempo declinabile all’ascoltatore che potrebbe immedesimarsi nelle parole riportate dall’artista.

La scelta di inserire un monologo trae direttamente ispirazione da uno dei dischi preferiti di 6occia, ossia “To pimp a butterfly”.






Release Ep: 1 ottobre 2021


CONTATTI E SOCIAL 

https://linktr.ee/6occia



BIO

6occia è un rapper e cantautore italiano.

Si avvicina al mondo hiphop da giovanissimo frequentando delle Jam tra le province di Bergamo (dove risiede), Lecco e Monza, interessandosi al freestyle e partecipando a vari contest; parallelamente sviluppa una forte passione per la scrittura, che lo porterà successivamente ad abbandonare il freestyle per dedicarsi esclusivamente alla carriera da solista. 

Nel novembre 2018 debutta con il suo primo Ep dal titolo “Sei”, ottenendo un discreto riscontro nell’ambiente locale e permettendogli di suonare in apertura ai concerti di alcuni affermati rapper italiani (Dani Faiv, Axos, JTS…). 

Nel 2019 pubblica, a mesi alterni, cinque singoli della saga “CLS”, freestyle nati per raccontare la vita in provincia, accompagnati da video su YouTube. 

Ad aprile 2020, in pieno lockdown, pubblica “Cinque”, il suo secondo EP, ed ottiene in breve tempo oltre 100 mila ascolti complessivi solo su Spotify, rendendolo una delle realtà più promettenti della scena bergamasca. 

Il 2020 prosegue con la pubblicazione su YouTube del singolo “Pignatta”, a cui ha seguito un Remix pubblicato sui digital stores

Dopo oltre un anno di silenzio, in ottobre 2021 pubblica “Quattro”, un ulteriore sequel degli Ep precedentemente pubblicati. Pur avendo un suono tipicamente rap/urban, i temi trattati nell’Ep (identità di genere, sessualità ecc…) rendono 6occia un outsider.