martedì 8 maggio 2018

Cristian Blanco ed il suo “Piccerè"

in radio la napoletanità  del singolo del giovane cantante
(Atollo Records) 



Forse non amano essere esplicitamente definiti neo melodici ma sicuramente fa loro piacere rappresentare un fenomeno underground. Una realtà parallela che trova grande riscontro  a Napoli e in tutta la provincia con un grande espansione  in tutto il Sud d’Italia. Un genere che fa nascere vere e proprie star che  possono ancora contare molte copie di dischi venduti e molte esibizioni live. Il fenomeno affascina a tal punto che i dati ci dicono  quanto ormai si è arrivati anche a scavalcare i confini del sud ottenendo una interessante espansione in tutto il territorio nazionale. 



Cristian Blanco, siciliano di nascita, ma con la napoletanità nell’animo, si presenta al pubblico con un singolo dal titolo Piccerè Come da tradizione, un brano capace  di  trattare con stile uno dei temi principali dell’umanità, l’amore, e in modo particolare l’amore dei giovani .  Un concetto forte ed appassionato , molto ben esposto da Blanco in un brano con le capacità di mettere in evidenza  tutte le sfaccettature  di questo sentimento. Un sound che trascina , da ascoltare ad alto volume e in qualsiasi ora della giornata, un brano che va guardato per quello che realmente è, una musica popolare autentica e non solo un fenomeno estetico, forse catalogabile in vera musica popolare italiana.

Cristian Blanco nasce a Niscemi (Cl) nel marzo del 99 ... Fin da piccolo ama già cantare che  con il  passare del tempo diventa una vera e propria passione con il vivo desiderio di diventare un cantante di professione.
Questo tipo di percorso musicale che ha deciso di intraprendere lo  riempie di gioia e soddisfazione.
E non trascura di rendere ogni giorno grazie ai suoi  genitori per il sostegno umano ed il supporto economico.
Si lotta fino alla fine per il raggiungimento dei propri sogni”. 

Press, radio, Tv Agency
DCOD Communication By GB Play

I ristoratori hanno un nuovo modo di restare aggiornati sui trend per i locali, firmato Localiarreda



Localiarreda, azienda specializzata nella progettazione dell’arredamento commerciale, presenta l’inedito magazine ufficiale: il nuovo modo per restare aggiornati e scoprire i trend del settore.

A partire da questo mese, sarà possibile leggere il primo numero del nuovo magazine sull’arredamento contract per la ristorazione di Localiarreda. La rivista, che avrà cadenza trimestrale, sarà disponibile online sul sito www.localiarreda.it e nella versione cartacea presso i principali locali di Roma.
Nel magazine verranno presentate le novità del settore, le realizzazioni di Localiarreda e soprattutto tanti spunti interessanti per ristoratori e professionisti del settore Ho.Re.Ca. L’obiettivo della rivista è proprio quello di diventare uno dei punti di riferimento per i professionisti del settore della ristorazione, attraverso idee, consigli e approfondimenti verticali sul settore dell’arredamento commerciale, con i segreti specifici di chi si occupa ogni giorno della progettazione di locali.
Questo inedito magazine andrà a completare la nuova strategia di comunicazione di Localiarreda che punta a valorizzare la cultura del design nel settore della ristorazione, aiutare i propri clienti a raggiungere il loro sogno e arredare con gusto un nuovo locale commerciale.

Francesco Pastoressa
Ufficio Stampa L’Ippogrifo®
Tel. +39 040 761404
www.ippogrifogroup.com

Localiarreda è specializzata nello studio e nella realizzazione di arredamenti e attrezzature commerciali per bar, panifici, pasticcerie, gelaterie, ristoranti, pub, pizzerie e tutto ciò che riguarda la ristorazione e il food. Partendo dalla progettazione Localiarreda studia e crea il giusto ambiente lavorativo adattando la funzionalità all'estetica, grazie al supporto di aziende leader nel settore.

giovedì 3 maggio 2018

RICCARDO MAFFONI “FACCIA” è l’album che annuncia il ritorno del cantautore rock bresciano



Un quadro musicale che raccoglie le immagini sonore di uno stesso disegno, ritraendo così le emozioni facenti parte del percorso di vita dell’artista.


«Quando sono entrato in studio per lavorare a questo nuovo album avevo solamente la convinzione di registrare canzoni che parlassero di tutto quello che c’era stato nella mia vita dal mio ultimo album di inediti uscito nel 2008 a oggi. Volevo raccontarmi, senza sconti, senza risparmiarmi». Riccardo Maffoni
Questo album assume le caratteristiche di un grande quadro con tante immagini facenti parte dello stesso grande disegno. Le immagini sono le canzoni, il quadro è l’album. E un quadro grande va guardato da lontano, dedicandogli il giusto tempo per mettere a fuoco tutta l’opera. Lo stesso vale per un disco, va ascoltato, messo a fuoco, percepito. Ogni canzone è un mondo a sé, ovviamente, ma ognuna di esse è legata da questa urgenza di comunicare ogni stato d’animo, dalla rabbia alla frustrazione, alla solitudine, all’abbandono, alla voglia di reagire, alla voglia di ripartire, alla voglia di esserci e non smettere.
«Questo è Faccia. Non è metterci solo la Faccia, è metterci tutto quello che sono, metterlo nelle mie canzoni, nella mia voce, nella mia chitarra, nelle mie parole. Registrare quest’album è stato un lavoro costante di ricerca, un lavoro costante di creatività, senza scadenze temporali se non il mio appagamento artistico. Per me la musica è tutto questo, è la condivisione di una emozione». Riccardo Maffoni




TRACK BY TRACK

PROVATE VOI
Brano provocatorio. Il testo è caratterizzato dal continuo ripetersi del titolo, Provate Voi, alternato da immagini forti, lontane dalle nostre vite, situazioni che non fanno parte dei nostri salotti. L’idea è nata dalla superficialità con cui oggi giudichiamo tutto e tutti, con presunzione, senza sapere nulla, senza aver vissuto quello che stiamo giudicando, ma credendo di averne il diritto sulla base di una nostra radicata convinzione”.
FACCIA
Faccia è una ballata rock, con un ritmo medio lento caratterizzato da una batteria molto presente che accompagna il cantato, quasi come una sorta di cammino, lento, profondo, costante. Le parole sono un susseguirsi di immagini e la faccia è forse più una metafora legata alla vita, legata alle varie situazioni che si affrontano tutti i giorni, in ogni ambito. Primo singolo estratto”.
CAMBIARE
Puoi essere quello che vuoi, puoi arrivare ovunque, ma devi cambiare, non puoi continuare a fare le stesse cose, non puoi continuare ad ascoltare gli stessi discorsi, devi ascoltare i saggi, e loro ti stanno dicendo di cambiare, oggi”.

L’UOMO SULLA MONTAGNA
“ ‘Come una notte di piena estate, quando il sonno non vuole arrivare, e quei pensieri non ti lasciano stare’ ed è così che è nato il testo di questa canzone, di notte. Introversa, riflessiva, ma con un finale positivo dove c’è la voglia di aprirsi, anzi, di scendere dalla montagna, per affrontare il mondo. Musicalmente è divisa in due parti. La prima intima, il cantato è quasi un sussurro, la seconda intensa, forte, il cantato quasi gridato, sofferto, come l’uomo sceso dalla montagna, vissuto, stremato, ma finalmente contento di poter guardare da lontano quel posto dove si era nascosto per così tanto tempo”.

SOTTO LA LUNA
Sotto la luna, con la donna dei desideri, vicini, stretti, e il resto non importa. L’inizio del brano è affidato alle chitarre e alla voce, ma subito dalla seconda strofa entrano tutti gli strumenti, ad accompagnare i due personaggi, nel loro sogno reale”.

QUELLO CHE SEI
La consapevolezza di quello che sei veramente, l’accettazione del tuo valore, il guardarti intorno, il guardare fuori, il risvegliarsi”.

LE RAGAZZE SONO ANDATE
Si può amare una donna senza coglierne la reale bellezza, si può far male ad una donna senza averne la consapevolezza. Puoi essere un uomo, senza esserlo fino in fondo. Voce e chitarra. Il finale è uno strumentale. E’ l’addio, è lo schiaffo”.

MI MANCHI DI PIU’
“’Una batteria elettronica, poche note di piano, la mia voce, e tu che sei ancora presente, dentro me…’ e il tuo viso che ricordo, e non scordo, è la cosa più bella che c’è, ancora dentro me…”. Passa il tempo, ma resti e non posso fare a meno di pensarti, di pensare a noi, a tutto quello che c’è stato, che se ne è andato, o forse no e mi manchi, di più”.

SETTE GRANDI
Musicalmente un rock ‘n roll, anche se non nella forma più classica, ma l’intenzione è proprio quella, con chitarre elettriche e piano in evidenza. Dietro un testo ironico si nasconde del sarcasmo, contro quei Sette Grandi che vogliono anche il petrolio sotto casa mia. E allora non mi resta che scappare con la mia donna mentre il Caterpillar è pronto a distruggere tutto quello costruito in una vita. Ecco cos’è quel petrolio, la ricchezza guadagnata senza sconti, sudata, lavorata giorno per giorno”.

LA MIA PRIMA CONSTATAZIONE
Il tema dell’abbandono trattato con leggerezza e un filo di amarezza, spinta giù da un bel bicchiere bevuto alla sua salute, ripensando alle nottate passate e alle sue balle inventate e anche la musica riflette questo stato d’animo, leggero, o forse sospeso ma finalmente, più sereno”.

IL MONDO VA AVANTI
L’idea del brano è nata per strada, camminando, osservando la gente, nei negozi, nei bar, al lavoro e riflettendo sul tempo che passa, sulla vita che continua, appunto, sul mondo che va avanti, nonostante tutto, nonostante “qualcuno è rimasto indietro, qualcuno proprio non ce la fa. E’ però una canzone piena di speranza, piena di voglia di provarci ancora, di credere sempre e comunque nella vita.

SENZA DI TE
Il tema della mancanza, in una giornata di pioggia, quando tutto intorno è come sospeso, e la persona che si vorrebbe accanto sembra ancora più lontano ed è difficile trovare una strada da percorrere. La musica riflette questo stato d’animo. L’inizio è intimo, solo voce e poche note di chitarra, è solitudine, è un cammino lento, che diventa insopportabile, come è insopportabile stare senza di te”.

SCALA D
Brano strumentale, dalle sonorità folk, un ultimo sguardo prima di rientrare a casa, dopo un lungo viaggio, dopo esser stato in tanti posti, dopo aver incontrato nuovi e vecchi amici. L’attimo prima di varcare la soglia di casa, o di fare il primo passo su quella scala, immerso nella notte, nella quiete, quando si è soli, ma ancora in compagnia di tutti i momenti passati a cercare quello che era già dentro di noi”.

TOMMY E’ FELICE
Tommy è un uomo che le ha passate tutte nella vita, ma ora sembra attraversare un buon momento, sembra felice, ha una donna, ha un lavoro. Ho registrato il brano in diretta, suonando il piano e cantando questa ultima canzone pensando di essere solo, a casa mia, di notte, dopo una lunga giornata, senza spettatori, senza rumori, solo il piano, io, e questa canzone, a chiudere questo viaggio iniziato 14 canzoni fa”.


PRODOTTO E ARRANGIATO DA RICCARDO MAFFONI E MICHELE CORATELLA
TESTI E MUSICHE DI RICCARDO MAFFONI
REGISTRATO E MISSATO DA MICHELE CORATELLA AL MIKORSTUDIO DI BRESCIA, MARZO - AGOSTO 2017
MASTERIZZATO DA DANIELE SALODINI AL WOODPECKER MASTERING STUDIO DI BRESCIA, SETTEMBRE 2017

Pubblicazione album: 6 aprile 2018



BIO
Riccardo Maffoni nasce il 2 giugno 1977 a Orzinuovi, in provincia di Brescia. Inizia a suonare da autodidatta nel 1991: la sua prima chitarra, una Fender Redondo acustica che ancora possiede, gli viene regalata dai suoi genitori il giorno della Cresima. Inizia a fare esperienza con diversi gruppi locali, fra i quali vanno ricordati i Killjoy, rockblues band con cui incide una demo nel 1995, e gli Stone Angels, duo acustico con il musicista Enrico Mantovani, per poi dedicarsi all’attività solista nel 1997. Da allora incide tre demo di composizioni per chitarra e voce: “Demo Primo” nel 1999 (8 canzoni), “Riky 2.5” nel 2000 (9 brani) e “Altri tipi di canzoni Vol.1” nel 2001 (8 pezzi). Il debutto solista avviene in un’esibizione acustica nella città di Crema durante uno show tributo a Bruce Springsteen. Nella sua intensa attività live, apre i concerti di numerosi artisti italiani e stranieri, fra cui Willie Nile, Graham Parker, Cheap Wine, Joe D’Urso e Jaime DolceAnche la PFM e i Nomadi chiamano Riccardo Maffoni come supporter: il 30 gennaio 1999 suona a Lumezzane in una serata speciale con la Premiata Forneria Marconi; mentre la band di Novellara, gli eredi del grande Augusto Daolio, lo invitano a esibirsi prima di ogni loro concerto tra il novembre e il dicembre 2003: è la prima volta che i Nomadi vogliono un supporter unico in un loro tour. Il live con la PFM è frutto della vittoria del “Premio Speciale Fandango”, una competizione locale che però ha il merito di segnalarlo all’attenzione dei colleghi musicisti. Negli anni successivi Riccardo conquista altri riconoscimenti importanti: nel 2000 riceve il “Premio Piero Ciampi, Città di Livorno, Omaggio a Stefano Ronzani” (il grande giornalista scomparso, a cui ha reso omaggio anche Ligabue con il brano “Il giorno di dolore che uno ha”), che gli viene assegnato, si legge nella motivazione ufficiale, per aver dimostrato di possedere originalità e un talento artistico musicalmente nuovo. L’anno successivo (2001) è fra gli otto finalisti del “Premio Città di Recanati”, ricevendo la Targa Stream come vincitore delle selezioni televisive: il suo brano “Una grande rosa rossa” viene inserito nel cd ufficiale della rassegna di Recanati. Nel 2002 trionfa al Festival di Castrocaro con la canzone “Le circostanze di Napoleone” e partecipa successivamente al programma “Destinazione Sanremo” (RAI 2), ricevendo critiche lusinghiere dalla giuria tecnica. Nel 2002 firma il suo primo contratto discografico con la CGD East-West (WARNER MUSIC ITALIA) e nel 2003 entra in studio per incidere il disco di debutto. Il 13 febbraio 2004 Riccardo Maffoni pubblica l’album Storie di chi vince a metà”, preceduto dal singolo radiofonico “Viaggio libero”. Il giorno dopo la pubblicazione dell’album, partecipa al “XII° tributo ad Augusto”, raduno annuale dei Nomadi che si svolge puntualmente a Novellara. Suona la sera del 14 febbraio accompagnandosi solo con la chitarra e il pomeriggio del giorno seguente insieme alla sua band davanti a più di cinquemila persone. Del singolo “Viaggio libero” viene girato un videoclip dal regista veronese Gaetano Morbioli. A marzo apre i concerti della star internazionale Van Morrison; il 17 all’Auditorium di Roma e il 18 al Teatro Smeraldo di Milano. In primavera riceve la targa di riconoscimento quale primo classificato del “Gran Premio di Primavera 2004” indetto da Radio Italia e Video Italia con il singolo “Viaggio libero”. E’ supporter per le uniche due date italiane della rockstar Alanis Morissette: il 7 luglio a Faenza e il 10 a Taormina nella splendida cornice dell’anfiteatro greco. Il 23 luglio è invitato a partecipare alla 13° edizione del festival “L’isola in collina” notte di note d’autore, tributo a Luigi Tenco a Ricaldone (Al). Il 22 ottobre 2004 esce il secondo singolo intitolato “Uomo in fuga” che viene scelto dalla Fondazione Marco Pantani Onlus per rappresentare qualsiasi manifestazione ufficiale riconducibile al ciclista, come colonna sonora del sito ufficiale e per la promozione di ogni attività benefica. Di “Uomo in fuga” è stato girato anche un video (sempre col regista Gaetano Morbioli) nel quale, oltre a Riccardo e ad altre comparse ci sono immagini del pirata durante alcune delle sue gesta ormai diventate leggenda. Lo stesso titolo della canzone è utilizzato per il libro di Manuela Ronchi (manager del ciclista) che narra la vita di Pantani. Dopo l’uscita del secondo singolo si esibisce in vari locali del nord Italia ed in seguito viene chiamato come supporter per due musicisti di culto della musica rock, quali Elliott Murphy e Garland Jeffreys. Nel Marzo 2006 partecipa e vince il 56° Festival di Sanremo nella sezione giovani con il brano "Sole negli occhi". Il 28 Febbraio viene pubblicata la nuova versione dell'album "Storie di chi vince a metà", nel quale è inserito il brano "Sole negli occhi" ed un secondo inedito dal titolo T'aspetterò. Trascorre l'estate del 2006 in giro per l'Italia a fare concerti sia con la sua band che in versione unplugged, solo con la chitarra. Nel settembre 2006 partecipa al 'Terzo Gran Galà della Solidarietà' presso il Teatro Donizetti di Bergamo: una serata organizzata a scopo benefico dall'Associazione Nepios, presentata da Pippo Baudo Luisa Corna con la direzione artistica di Roby Facchinetti. L’orchestra è diretta dal Maestro Bruno Santori, già con Riccardo al Festival di Sanremo. Tra gli altri ospiti anche Nomadi, Zero Assoluto, Francesco Facchinetti e molti altri. Nel mese di novembre una sua poesia dal titolo 'Dentro un uomo, dentro un bambino'. Viene inserita nella raccolta 'Non sono io il principe azzurro' antologia tributo a Luigi Tenco. All'interno del volume vi sono racconti scritti da vari musicisti (Francesco Gazzè, Giulio Casale, Diego Galeri, Enrico Ghedi, Stefano Giaccone, Gigi Giancursi) che prendono spunto da canzoni del cantautore genovese. L'unica poesia è quella di Riccardo, ispirata dalla splendida 'Vedrai, vedrai'. Il 2007 allo studio e alla composizione delle nuove canzoni che faranno parte del suo nuovo cd album in uscita nella primavera del 2008. Marco Guarnerio è il produttore artistico che ha affiancato Riccardo nella produzione, durata tre mesi, del nuovo cd album composta da undici brani inediti tra cui il primo singolo estratto dal titolo “Vorrei Sapere” scritto con la collaborazione dell’amico compositore Sergio Vinci, che a poche settimane dalla pubblicazione digitale si posiziona al n°5 della classifica di vendita. Il 30 Maggio 2008 viene pubblicato il nuovo album dal titolo “Ho preso uno spavento”, il suo secondo lavoro discografico nato da un’attenta scelta tra gli oltre 60 brani inediti scritti e composti negli ultimi anni. Giugno 2008 debutta da Brescia la sua città natale il tour estivo promozionale che lo vede in tantissime piazze italiane, sia da solo che con la band, anche grazie alla notizia che da luglio a settembre 2008 farà da supporter nelle date del tour estivo dell’artista Francesco RengaIl 31 Dicembre 2009 è tra gli ospiti del “Capodanno Dei Fiori” sul palco del Teatro del Casinò di Sanremo, con l’orchestra stabile di Sanremo diretta dal Uno in maestro Bruno Santori, in diretta audio e video su RTL e in collegamento con il Capodanno di Rai Uno in una serata dedicata ai 60 anni del festival. Nel Giugno 2010 a chiusura del tour unplugged iniziato nell’ottobre del 2009 che lo ha visto protagonista in vari club italiani per la prima volta intraprende un mini tour negli Stati Uniti, che lo porta ad esibirsi in Florida e nella Grande Mela, New York. Settembre 2010: una versione del brano “It’s hard to be a saint in the city” di Bruce Springsteen interpretata da Riccardo viene inclusanel cd “For You, a tribute to Bruce Springsteen”, una raccolta di brani del rocker americano tutti rivisitati da artisti italiani per l’etichetta Route 61. Nel marzo del 2011 pubblica per l’etichetta Evento Musica un EP di cover in inglese dal titolo 1977 con brani di Van Morrison, Rolling Stones, Bruce Springsteen, Sam Cooke più un inedito dal titolo “You’re so good to me”. Inizialmente distribuito solamente in digitale, nel mese di dicembre viene stampato su cd in edizione limitata con l’aggiunta di 3 bonus tracks. “1977” è stato prodotto e arrangiato da Riccardo che per l’occasione ha suonato tutti gli strumenti. Il tour che ne consegue lo vede impegnato per tutto il 2011 e 2012 e per la prima volta si spinge anche in Svezia. 8ottobre 2011, Bosco Dei Faggi, Linate: durante la commemorazione del decimo anniversario della strage di Linate 2001, Riccardo esegue e presenta per la prima volta il brano “A Saperlo Prima”, brano scritto con il giornalista Fabrizio Tummolillo, autore del testo, musicato poi da Riccardo, in ricordo delle vittime. Sempre nel mese di ottobre viene pubblicato il libro “Brucetellers”, una raccolta di “storie” al quale ha contribuito anche Riccardo con il racconto “Nel Palmo Della Mia Mano”. Al progetto benefico, tutto il ricavato verrà devoluto in beneficenza, hanno “aderito” 90 tra giornalisti, scrittori, musicisti, disegnatori, fotografi, liutai, grafologi, collezionisti e semplici fan, uniti dalla comune passione per la musica di Bruce Springsteen. 6 dicembre 2011: Trieste. Riccardo è l'ospite italiano nella data di Trieste del Light Of Day Benefit Tour, tour benefico itinerante della Light Of Day Foundation, fondazione americana con lo scopo di raccogliere fondi destinati alla lotta contro il parkinson. Per l’importante occasione divide il palco con rinomati artisti del cantautorato americano quali Willie Nile, Joe D'Urso, James Maddock e Israel Nash Gripka. Da cantautore sempre attento alle tematiche sociali quanto alle proprie origini nel 2013 e nel 2015 due suoi brani in dialetto “La vita l'è öna" e "Ön pit de nó" quest’ultimo con testo del poeta Lino Marconi, vengono inseriti in due raccolte dal titolo "Goi De Contala - Vol.13 & 15” dedicate alla valorizzazione della lingua della sua terra. Molto impegnato nell’ambito live, in due occasioni, nel 2013 e nel 2015 si esibisce in due concerti molto speciali, all’interno delle due rispettive carceri di Mombello e Verziano della città di Brescia. Il 2016 e 2017 sono anni molto importanti, dedicati soprattutto alla scrittura del nuovo materiale e alla registrazione del suo nuovo album che vedrà la pubblicazione nel mese di aprile del 2018. Il titolo del nuovo album è “Faccia”. Tutti i brani contenuti nell’album, sia musiche che testi, sono firmati da Riccardo che ha prodotto e arrangiato l’album insieme al produttore e musicista Michele Coratella.


Contatti e social

GLORIA ZACCARIA: “EROI DIMENTICATI” è il singolo che presenta l’ep d’esordio “UNA PARTE DI ME”




Un brano pop/rock dedicato al rapporto padri-figli.

Spesso la cronaca ci racconta di genitori mancanti nella vita dei figli o di uomini violenti ma altrettanto spesso si dimentica l’esistenza di "padri soli", che pur se separati o divorziati danno tutto il loro amore ai figli, lottando contro le ostilità che la vita gli presenta. Sono uomini che prima di essere padri avevano sogni da realizzare e che dopo il fallimento di un matrimonio si "reinventano la vita". Sono figure introspettive che raccolgono i propri sentimenti e li nascondono agli altri per non mostrare debolezza perché la nostra cultura vieta agli uomini essere deboli. Sono uomini che tra amici possono solo avere “una pacca sulla spalla” perché le esternazioni affettuose sono di esclusiva femminile.

«Questo brano è un elogio a quei padri che sono responsabili, affettuosi, amici e complici dei propri figli. E' un punto di vista diverso dai soliti luoghi comuni che vedono i padri separati come la parte colpevole, la parte assente quando invece sono proprio loro ad “essere maltrattati”». Gloria Zaccaria


Il primo Ep di Gloria Zaccaria si intitola “Una parte di me” e ha come oggetto principale l’amore. Un amore affrontato da diversi punti di vista che non si ferma ai luoghi comuni. L’amore idealizzato o agognato, quello scaturito dalla vera amicizia, che ti porta a fare cose che non penseresti mai di poter realizzare nonostante le avversità che la vita ci impone. L’amore dei padri, a volte dato per scontato, altre volte non apprezzato fino in fondo e che spesso viene offuscato dalle tante storie di padri mancanti. L’amore per la nostra terra, maltrattata dall’umanità al pari di una donna vittima di violenza.

Arrangiamento, Registrazione e Mixaggio: Antonio Chindamo
Batteria: Giordano Colombo Basso: Antonio Chindamo
Chitarre: Andrea Gentile
Pianoforte, tastiere e programmazione: Antonio Chindamo
Studio di registrazione: Auditoria Records
Etichetta: Luisa Piscitelli

Radio date: 9 marzo 2018


BIO

Bresciana di Collebeato. A 12 anni comincia a coltivare la passione per la musica e avvia il suo percorso partecipando come voce solista al coro della scuola. A 19 anni intraprende un corso di studi presso l’Accademia Lizard di Brescia che frequenta per 3 anni partecipando nel contempo a diversi concorsi canori. Da gennaio 2014 studia tecnica e interpretazione musicale dei vari generi ma soprattutto nel pop, r&b e musica leggera. Ha partecipato a numerosi concorsi canori raggiungendo sempre un ottimo riscontro e risultato.
• “Cantatour” edizione 2011, 3 vittorie di tappa e 3^ classificata nella finalissima;
Finalista per due anni consecutivi al concorso di canto “Mai smettere di sognare” di Castegnato;
Finalista regionale al concorso di canto “Premio Eleonora Lavore 2014”;
Finalista del “Premio Canzone Italiana 2014” di Sirmione e Vincitrice del Premio del Pubblico.
Nell’ agosto 2015 breve tour in alcuni locali degli Stati Uniti, in particolar modo a Los Angeles e dintorni dove ha presentato le cover di brani degli anni ‘70 e ‘80 rivisitati e reinterpretati nel suo personalissimo stile.
26 Ottobre 2015 ospite all’evento “La Vetrina dei Talenti” in Expo 2015;
13 Febbraio 2016 ospite all’Open Theatre di Sanremo;
19 Giugno 2016 protagonista della Festa della Musica organizzata dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali.
24 Settembre 2016 Concerto di beneficienza per le famiglie colpite dal terremoto di Amatrice in collaborazione con le “Alter Echo String Quartet” presso Gardaforum di Montichiari;
21 Ottobre 2016 vincitrice del i Premio Speciale della critica Mia Martini;
Dicembre 2016 breve tour in Giappone per alcune date del suo spettacolo “Music Parade” omaggio alla musica internazionale degli anni ’80 da lei reinterpretati.
. Finalista nazionale Sanremo Music Contest 2018


DISCOGRAFIA
2015 Dimmi se l’uomo sei tu (Singolo)
2016 Liberi (Singolo)
2016 Lui (Premio Mia Martini)
2017 Amore Disegnato (Singolo)
2017 Jack (Singolo)
2018 Eroi dimenticati (Singolo)
2018 Una parte di me (EP)


Contatti e social






CANTON: “ANCORA ESTATE” è il singolo che consacra il ritorno sulle scene della band elettropop diventata celebre negli Anni ‘80



Un tocco glamorous, tonnellate di atmosfere british pop, riff di chitarre ben mescolate a un’elettronica avvolgente, sono il marchio di fabbrica del gruppo cult che lancia il brano d’apertura dell’album “1/3 (Uno su tre)”.



«“Non c’è inverno, non c’è freddo, non c’è grigiore se ci sei tu. L’amore è un’estate interiore che ci riempie di luce e di vita, e che sconfigge la solitudine e qualsiasi malinconia». Canton

Ancora estate” è un brano elettropop che dalle radici anni ‘80 si evolve in sonorità dei giorni nostri. Energia elettronica, le immancabili pennellate “umane” di chitarra sempre presenti nei loro brani e un ritornello molto canticchiabile ne fanno un degno apripista del progetto discografico “1/3 (Uno su tre)” di prossima uscita.




La musica dei Canton di oggi è la musica di Canton nel 2018Non ci piace il revival né la nostalgia, non ci piace dire “Quelli erano bei tempi”, preferiamo continuare a evolverci e portare ai nostri tempi il nostro stile di sempre: l’elettronica rimane la grande nostra passione, ma oggi c’è molto piu spazio per le ballate e per esperimenti e sconfinamenti più ampi in atmosfere rock o funky”. Canton

Etichetta: CUORINFIAMME
Radio date: 9 marzo 2018



BIO
I Canton diventano famosi con la hit "Sonnambulismo" (Sanremo '84), scritta da Enrico Ruggeri, poi arrangiata e trasformata dai tre ragazzi - Marcello Semeraro, Francesco Marchetti e Stefano Valdo - in un pop rock iper elettronico: sequencers, sintetizzatori e ciuffi biondi come si usava negli anni ‘80. Ma, ciuffi biondi e borchie glitterate a parte, erano soprattutto i contenuti - di rottura per il mercato italiano – il punto di innovazione rispetto a farli amare dal pubblico.
La particolarità del progetto CANTON è stata proprio quella di essere stati uno dei rari esempi in cui il pop italiano è apparso in grado di confrontarsi a testa alta con la scena inglese e americana.
Dopo “Sonnambulismo” arriva 
“Please don’t stay", scritta e prodotta dai Canton stessi, che li ha portati a vincere “Azzurro” e a partecipare al Festivalbar ’85. “Please don’t Stay” fu pubblicata in tutta Europa, Inghilterra inclusa, cosa rarissima allora.
Gli ingredienti erano perfetti insomma per una scalata - peraltro già ben avviata - verso le vette del filone pop new wave europeo.
Fu grazie a “Please don’t Stay", infatti, che i CANTON conobbero Pete Watermandi Stock Aitken and Waterman, produttore di Dead or Alive, Bananarama, Rick Astley, Donna Summer, Kylie Minugue, Elton John e moltissimi altri. Con lui incisero “Stay With Me”, singolo che presentarono a Canzoni sotto l’Albero ‘86 all’arena di Verona e che l'Ariston riuscì a dare in licenza per distribuzione europea e nord americana alla CBS international (ora Sony Music). È il 1986: mentre erano in piena registrazione, la loro casa discografica chiude le produzioni, lasciando però i ragazzi legati ad un contratto discografico che non permetteva al gruppo di muoversi autonomamente. Tre anni di inattività forzata creano troppe frustrazioni e tensioni e portano il gruppo a sciogliersi.
Francesco si dedica in questo periodo all’attività di produttore discografico dance e techno (sua la produzione di Regina), scegliendo così di restare dietro le quinte, come fa anche oggi per questo nuovo progetto dei CANTON.
Marci incide il suo album solista “Rocker”, con brani scritti in parte ancora con Francesco e prodotti insieme ad Alberto Masella, bassista (ora nell’attuale line up dei CANTON, insieme a Mauro Iseppi alla batteria), album uscito come Marci Semeraro & MMS Band. Stefano emigra negli USA, poi in Canada, dove ha continuato a lavorare come musicista.
Oggi, la musica dei CANTON è tornata, ma sia chiaro: non è un’operazione nostalgia o un remake.
In questi anni è sempre rimasta sul mercato, anzi sembra essere diventato quasi una traccia di culto. La sua riedizione nel 2010, come pure le recenti uscite sul palco, ha ristabilito il contatto fra i CANTON e il pubblico che non li aveva scordati, divenendo la spinta definitiva a pubblicare i pezzi nuovi che avevano composto per pura passione in questi anni.
La risposta delle radio, le tante interviste hanno confermato l’affetto dei media e degli ascoltatori nei confronti di questo progetto.
Da allora il singolo è passato ad essere un album, “Ci saremo” dal quale hanno estratto ben 6 singoli con i rispettivi video, “Senza me”, “Canzone nuova”, “Parte del cuore”, “Respiro”,“+ Sexy”, “Se ci sarai”, tutti entrati in classifica indie dove sono rimasti per 6/9 settimane, hanno fatto oltre 60 interviste radio, mentre i videoclip hanno avuto oltre 1.600.000 visualizzazioni Youtube. E non si trattava di togliersi uno sfizio perché ora i Canton sono qui di nuovo con un nuovo progetto, con altra musica.
1/3 (Uno su tre)” è il nuovo progetto musicale dei Canton per il 2018. Un album “in divenire” che prevede la pubblicazione di molti singoli, appunto un singolo ogni tre mesi circa, che andranno poi a costruire l’album completo, seguendo liberamente gli stimoli creativi e le ispirazioni che cdi si presenteranno durante la sua realizzazione, senza uno schema necessariamente preordinato.

mercoledì 2 maggio 2018

THEO TEARDO & BLIXA BARGELD Fall Tour 2018: venerdì 4 maggio 2018 Druso - Ranica (BG)


link all’evento con orari e dettaglio
Parte da Bergamo il tour italiano del duo più oscuro della musica contemporanea che presenta l’ultimo EP “Fall” al Druso di Ranica.
La cover di “Hey Hey My My” di Neil Young, in un’inedita versione firmata da Teho Teardo e Blixa Bargeld, apre il nuovo EP dei due artisti, disponibile dal 31 marzo scorso. In questa versione di “Hey Hey My My” emergono le distorsioni, Blixa si impadronisce del rullante, vestendo la canzone di un abito misterioso e, in un crescendo di archi, clarino basso e chitarra baritona, si celebra la scomposizione di uno dei brani più significativi del passato, per rinvenire quella scrittura nell’Europa dei giorni nostri. Perché “una cover si esegue per liberarsi di una canzone che ci perseguita da anni, lo si fa dopo aver trovato se stessi nelle profondità di qualcosa scritto da altri” spiega Teardo. Oltre al classico di Neil Young l’EP contiene altri tre brani inediti: “Ziegenfisch”, “Testosteron Sklaven” e “Bianchissimo”.
Fall” è una vera wunderkammern sonora in cui (ri)scoprire l’attualità di quelle forme primarie, di quei tratti fondanti della cultura europea cari a Teho e Blixa, compresi gli accenni dada del testo di “Bianchissimo”, un brano ipnotico e teatrale il cui titolo è un evidente divertissement che richiama, per contrasto, “Nerissimo” il titolo dell’ultimo LP. “Bianchissimo” è una canzone creata impiegando tutte le tracce registrate per la canzone “Nerissimo” e che non sono state utilizzate nel mix finale.
Oltre a Teardo e Bargeld, nel disco si affiancano David Coulter alla sega musicale, Gabriele Coen al clarino basso e tutta la sezione di archi con Vanessa Cremaschi ed Elena De Stabile al violino, Ambra Michelangeli e Stefano Azzolina alla viola, Laura Bisceglia e Giovanna Famulari al violoncello.
Nella line up del tour ci saranno Laura Bisceglia al violoncello, Gabriele Coen al clarino basso ed un quartetto d’archi.
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Il Druso è un progetto che nasce nel 2007 inizialmente con piccoli concerti , salvo poi diventare negli anni uno tra i migliori club di musica dal vivo italiani. Con alle spalle migliaia di live continua la sua attività culturale ed artistica portando a Bergamo artisti di fama nazionale ed internazionale. Due le rassegne in particolare IndieDruso & BlackDruso. La prima diffonde la musica indipendente e d’avanguardia nazionale ed internazionale. La seconda, Blackdruso, strizza l’ occhio ai più giovani e al mondo della musica hip-hop & rap.

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