martedì 17 gennaio 2017

PIER MAZZOLENI “UOMO DI LEGNO” È IL SECONDO SINGOLO ESTRATTO DALL’ALBUM “GENTE DI TERRA”



Il musicista bergamasco, aggiungendo una nuova impronta al percorso narrativo e musicale già avviato con “Volo”, dà vita ad un incontro fra mondo cantautorale e musica popolare di estrema efficacia.


Uomo di legno” è un tassello compositivo del concetp-album da cui è estrapolato. Un brano che scorre a suon di canzone popolare, sull'incedere arpeggiato della chitarra. È la vicenda di un uomo "di terra e di mare", come si canta.



Gente di terra”, l’album da cui il singolo viene estratto, è una raccolta audace e sensibile che si rivolge al suo pubblico con l’augurio di speranza e voglia di riscatto: la speranza di vedere le cose con occhi nuovi e sereni, con l’incrollabile fiducia nel futuro senza temere i cambiamenti, e la voglia di riscatto del genere umano che deve ritrovare le sue origini e affidarsi a esse con semplicità e umiltà. Il tutto è accompagnato da una musicalità che vede il ritorno agli strumenti tradizionali della cultura popolare come il primo amore dell’artista ovvero la fisarmonica, che dà ai brani un’aura semplice e genuina.

DICONO DI LUI

"Un disco “classico” se vogliamo ma sicuramente intenso di contenuti da raggiungere con impegno e devozione.” Blog Della Musica

Mazzoleni sfoggia saggezza e quiete in brani anche più ritmici, da mostra matura dell’uso della buona parola misurata come si deve all’interno delle sue melodie” Red, Sound 36

"La spiritualità è l’unico vero protagonista in un disco che potremmo definire figlio di questa Terra più che di questo tempo. Le liriche di Pier Mazzoleni restano sempre il maggior incanto della sua produzione d’autore e in questa ricca occasione di rinnovamento e rivoluzione si rende di nuovo pubblico con un disco che richiama la Francia di suggestioni romantiche e bohémien e quel populismo di genti e di viaggi di provincia e di mare, sposando a pieno disegni e costumi di un De Andrè ultimo periodo.” LoudVision

"Sono classici i suoni di Pier Mazzoleni che se pur lasciando il suo Jazzy resta sempre fedele ad uno stile che questa volta si proietta in uno scenario romantico di sensazioni, di spiritualità e di sapori francesi.” Luca Marsi, Fullsong

"La personalità si riflette (forse) in ogni singola partitura testuale e musicale dove l’unico vero protagonista è l’animo in continua esplorazione di questa vita”. Gianluca Clerici, Just Kids Magazine

"Un lavoro popolare direi nobile in una bella accezione del termine in cui non si fa certo sconti all’uso dei tempi moderni e della forma canzone che tanto piace anche alla conclamata scena indie”. Marco Vittoria, Ventonuovo

"Pier Mazzoleni nella sua carriera lunga di successi e di traguardi realizza questo nuovo disco di mondo e di gente: e che siano tutti personaggi di fantasia o migrazioni delle anime straniere o che sia una biografia personale troppo intima ed eretica per poterla confessare, questo non lo sappiamo e forse non lo sapremo mai”. Exitwell

"Un lavoro italiano, una musica leggere che arricchisce un panorama che di consueto dimentichiamo quanto sia ricco di vita e di proposte anche e soprattutto dai più inaspettati scenari underground.” Boxmusica

"dopo anni di grandi scritture, collaborazioni e - soprattutto - esperienza, Pier Mazzoleni sforna un disco che ricalca le origini di terra di un popolo che lui vive e di cui fa parte”. Paolo Tocco, Deapress

Non è un disco facile, ma non per questo è un trattato di fisica quantistica o filosofia trascendentale. Devo dire che c’è veramente di tutto, la gioia, ma anche la sofferenza. Ascoltatevelo e riflettete sul mondo e sulla vita che ci scorre attorno. Più che consigliato!” Vanni Versini, Onda Musicale

"suona benissimo, elegante, che sfoggia poetica e maturità rispolverando soluzioni tipiche della grande musica leggera italiana.” Marco Vigliani, Sound Contest

"Un bellissimo pop d’autore lo definirebbero i più. Semplice, leggero ma allo stesso tempo per niente scontato, immediato nei riff da stereotipi radiofonici”. Alessio Primio, 100 decibel

"Siamo di fronte a un disco pregiato e finemente ricamato da cui ho preteso un ascolto più ricco e preciso nella produzione audio e invece Pier Mazzoleni, per quanto abbia tra le mani un grandissimo lavoro, si perde appena nella rifinitura di certi vezzi che trasformano un bel disco in un grande disco”. Musicletter

"Undici pezzi maestosi, che colpiscono per questa loro pienezza, questa ricerca di suoni e spiritualità, a volte eccessiva”. Alligatore

"Pier Mazzoleni col suo nuovo album "Gente di terra" rilascia una sorta di concept album "spirituale", per ricercare nuove strade e ritrovarsi, 11 canzoni ben suonate e arrangiate, con melodie semplici e raffinate”. Grandi Palle di Fuoco

"un folk ricercato nei dettagli e negli arrangiamenti, reso particolarmente sincero da una voce profonda ed emozionante”. Simone Conficoni, Musicmap

"Pier Mazzoleni ci propone un disco in cui vendica ed esorcizza una società sempre più priva di creatività e voglia di dar voce a nuove cose, la paura di sperimentare ma soprattutto, come in questo caso, la paura di mettersi a nudo, perché questo “Gente di terra” è un disco “nudo” di macchinazioni e strategie digitali lasciando soltanto spazio ad una scrittura molto italiana, semplice e ricca di quel gusto per la tradizione della nostra gente. L’attenzione per gli arrangiamenti, di quando in quando i suoni e gli strumenti giocano carte davvero interessanti, un disco che vale la pena ascoltare”. Paolo Polidoro, Musicalnews

"Mazzoleni sa raccontare in musica i profumi del mare, e degli orizzonti sognati che sono un po di tutti e delle vicende metropolitane, della vita di ogni giorno e di tutto ciò che lega nel mondo la gente, gioie e dolori, attimi, disastri, amori, e passioni in un gradevole e talentuoso mix di jazz e di swing, e di sensuali ritmi latini”. Quadri Project

"Mazzoleni però, contaminato da un terreno musicalmente iper-fertile come la bergamasca, colpisce per l'essere personificazione dell'artista a trecentosessanta gradi, teso a guadagnare la massima ampiezza del ventaglio delle scelte artistiche senza mai uscire da un'identità ben definita e tratteggiata con mano ferma”. Brizz, Gtb Reviews


BIO
Pier Mazzoleni è un cantautore che miscela la sua storia alle composizioni, raccontate con pochi ed essenziali elementi, con l’emozione costante del rapporto col pubblico. Racconta testi che profumano di mare, di orizzonti e ironie metropolitane, di club fumosi, di amori, di sè e di ciò che ne rappresenta il contrario.
Le sue canzoni sono intrise e grondanti di jazz e di swing, di ritmi latini, di America, di ricordi e di passioni, di storie comuni. Ma anche e soprattutto di racconti popolari e di attenzione per i più deboli.
Muove i primi passi nella musica a 9 anni, come fisarmonicista popolare, e ben presto grazie alla tecnica acquisita, passa alla musica classica con il suo strumento. Ottiene buoni piazzamenti in alcuni concorsi regionali. I Fratelli Toti e Mino Spallino del gruppo Le piccole ore, lo scoprono e lo fanno partecipare al dopo Festival di Sanremo ripreso in tv da La Bussola di Viareggio, nel Febbraio del 1983 (a quindici anni); lì Pier si esibisce con il gruppo dei Made in Italy con i quali presenta la compilation Discotangotanz, prodotta dall’etichetta Alpharecord di Milano. Segue una tourneè di concerti e dirette radio-televisive in Italia con la partecipazione al programma Domenica in presentato da Pippo Baudo. Il periodo successivo, serve per sperimentare alternative alla musica; risulterà logoro ma al tempo stesso fervido di creatività. Ogni elemento viene trattato con cura; dietro allo chansonnier, c’è tanto lavoro, a corollario di un aspetto genuino. A Pier appartiene una voce forte nel timbro a tratti dolce e teatrale che sa esprimere il significato delle parole; come a sottolinearlo, quasi aspetto dominante delle sue canzoni: “La musica che scrivo è accompagnamento ai miei testi, che però vivono di armonia e con essa si intrecciano”. I testi scorrono lungo un asse immaginario, in una dimensione intuitiva e spesso da Crooner. E non è raro scorgere nei suoi scritti parole, modi di dire o inflessioni francesi, reali o inventate. Pier esce allo scoperto con tutte le carte che può giocare; quella del musicista, del cantante e autore, quella del teatrante.
Gli è naturale la formula del "Solo voce-pianoforte". In concerto Pier libera se stesso, il che contribuisce a creare un ponte continuo con il pubblico.
Costituisce il “PM Acoustic Quartet” gruppo attraverso il quale, oltre al suonare i brani più importanti della musica italiana (soprattutto le canzoni della scuola genovese, e su tutte quelle di Luigi Tenco con cui ha un legame forte e indissolubile), sperimenta generi alternativi e collabora con musicisti del panorama pop jazz italiano. E’ direttore del Centro Emotivo Musicale, la scuola di musica da lui fondata a Bergamo nel 2003, presso cui insegna pianoforte e fisarmonica.
È ospite di Red Ronnie per l’intervista e concerto sul palco dei Miti della musica di Bologna.
E’ finalista al Premio Donida 2010.
Nel gennaio e febbraio 2013, in trio (con il percussionista senegalese Dudù Kouate e l’hammondista-fisarmonicista Alberto Sonzogni), porta in giro il tour teatrale “È un uomo” in cui, con la formula a lui più congeniale del teatro canzone, presenta i brani dei suoi dischi, nella duplice veste di cantautore/pianista e attore recitante. La regia dello spettacolo è della regista Rai Silvia Barbieri. Escono diverse recensioni, su tutte quelle su Il Giorno e sul Corriere della sera.
A ottobre 2013 tiene alcuni concerti in duo acustico, piano e chitarra, a Parigi e a Saint Baux in Normandia prodotti da La fabrica quoi.
Il 20 dicembre 2014 è sul palco del Pala Facchetti di Treviglio con Paolo Vallesi, Andy dei Bluvertigo e Luca Napolitano per un omaggio a Jenni Cerea.
Il 21 marzo 2015 è ospite al “Primo Memorial Luigi Tenco” presso il Teatro della Ruggine di Acquiterme, dove presenta una sua rivisitazione jazz di Vedrai vedrai e alcune sue composizioni dal disco La tua strada.
Ha formato una orchestra a suo nome di 9 elementi, a metà tra il jazz e la classica.
Il 28 maggio 2014 ha visto la pubblicazione, con la casa editrice David and Matthaus, Dicembre mai cercato, il suo primo romanzo, presente nei cataloghi Feltrinelli e Mondadori. Tra ottobre e dicembre 2014 ha tenuto 15 presentazioni, quasi tutte con concerto a seguire. Pier è autore di diversi racconti brevi e di circa 200 poesie, scritte in un intervallo di tempo che va dal 1998 a oggi e non ancora pubblicate. Portano la sua firma i progetti musicali, primo tra i quali “L’Isola canzoni d’autore” del 2006, disco pop jazz, condiviso con un piccolo gruppo di musicisti di chiara fama. Registrato tra Maggio e Giugno 2009 “La tua vera identità”, il suo secondo lavoro, un cd con 12 brani, di cui Pier è compositore e produttore artistico. Il terzo disco dal titolo “La tua strada”, uscito a Gennaio 2012, è stato registrato tra Giugno e Settembre 2011 e contiene 13 canzoni inedite. Il nuovo lavoro, il cui il singolo omonimo è uscito in diverse radio italiane, è scritto, composto e pre-prodotto dallo stesso autore, per l’etichetta Oddtimesrecords e distribuito da Egea Italia. Il 29 marzo 2016 è uscito il suo secondo romanzo, Il destino di Ippolita, edito dalla casa editrice Silele. Il suo quarto album di inediti, Gente di terra, è lo specchio del nostro tempo, è il riflesso di popoli che si spostano sulla superficie del globo; sono le voci degli uomini in cammino, uomini che cercano il loro posto. A fronte di altri uomini che hanno paura del cambiamento. E questo nuovo lavoro è anche la parola spirituale di qualcuno che si è sacrificato per l’umanità.


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mercoledì 11 gennaio 2017

MADE IN ITALY “BELLISSIMA DI BLU” È IL SINGOLO D’ESORDIO DELLA BOY BAND NATA NEL PROGRAMMA DI RAI UNO “TI LASCIO UNA CANZONE”


Dopo esser stati ospiti dei più importanti talk show della tv italiana, dalla “Vita in diretta” a “Striscia La Notizia” a “Teche Teche Tè”, i ragazzi sfornano un brano pop-funk con influenze elettroniche che racconta delle dinamiche che si innescano fra i giovani d’oggi durante il loro vissuto quotidiano.

Bellissima di blu” è una canzone dallo spirito goliardico e spensierato volto a descrivere il menage relazionale che si instaura fra dei ragazzi: amore e divertimento, scuola e risate, sono alla base della narratività del pezzo. Il genere è quello del pop-funk con sonorità elettroniche, con l’utilizzo di basso imponente e cassa aggressiva e ballabile. Nella parte iniziale ci sono voci trattate con vocoder e autotune.




Attraverso il racconto di tematiche vicine a quelle dei loro coetanei, questi quattro talentuosi ragazzi si preparano quindi a sorprendere sguardi e orecchie di tutti i tipi attraverso un linguaggio semplice e genuino ma al tempo stesso ricco di grandi ambizioni.
Dal 2 dicembre il brano sarà disponibile nei digital stores.

Etichetta Stay Records
Distribuzione: Pirames International srl

Bio
Made in Italy sono un gruppo formato da Mattia Mitrugno, Marco Lacerenza, Edoardo Perrone e Antonio Enzio. Seppur tutti giovanissimi hanno già maturato grandi esperienze musicali alle spalle:

Mattia Mitrugno nato a Mesagne il 14.06.1999, studia canto dall'età di 6 anni. Vince per 3 volte concorsi nazionali importanti e partecipa a vari programmi televisivi su Sky.
Marco Lacerenza nato a Foggia il 18.11.1999 vince numerosi concorsi e partecipa a Masterclass studiando con Mogol e Steve Vai.
Edoardo Perrone nato a Taranto il 12 Aprile 1998, ha partecipato a vari Musical nazionali. Partecipa al concerto della Passione per il Mysterium festival nel 2015, dove accompagna con il coro Simone Cristicchi. Ha collaborato col coro della Magna Grecia presso Teatro Orfeo.
Antonio Enzio è nato a Napoli il 25.03.2002. La sua voglia di fare musica lo ha portato ad esibirsi sull’importante palco di Castrocaro aprendo il concerto in diretta su Rai 1. Ma la sua “carriera” inizia ancora prima quando nel 2012 arriva in finale a Lo zecchino d’oro.

Dopo essere stati selezionati dal programma “Ti lascio una canzone” su Rai1, Antonella Clerici li mette insieme facendoli diventare una boy-band: i "Made in Italy", che nel 2015 raggiungono la finalissima.
Questo quartetto si è fatto notare dalla critica e dal grande pubblico arrivando ad affiancare artisti del calibro di Nek, Raf, Gigi D'Alessio, Umberto Tozzi e Mika. Come ospiti partecipano a programmi televisivi come La Vita In Diretta, Striscia La Notizia, Teche Teche Tè e molti altri. Da circa tre mesi sono affiancati dal musicista e produttore discografico Vinn Camporeale, presentano così il loro primo inedito intitolato "Bellissima di Blu”, estratto dell’album in uscita nel 2017 con etichetta StayRecord e distribuito da Pirames International.


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martedì 10 gennaio 2017

Aperto il bando 2017 del Premio InediTO - Colline di Torino




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L'unico premio per nuovi autori dedicato a tutte le forme di scrittura: narrativa, poesia, teatro, cinema e musica
Ritorna, dopo il successo di partecipazione e di critica della passate edizioni, il Premio InediTO - Colline di Torino 2017, giunto alla XVI edizione e bandito dall’Associazione culturale Il Camaleonte di Chieri (TO), confermando così l’attenzione che da molti anni riserva alle opere inedite in lingua italiana a tema libero.
La peculiarità del premio, che lo rende unico nel panorama nazionale, è di essere
dedicato a tutte le forme di scrittura attraverso sei sezioni: narrativa, poesia, teatro, cinema e musica.
Il concorso dà la possibilità ai vincitori, grazie a un ricco montepremi di 6.500 euro, di essere ospitati in festival e rassegne; di poter promuovere le proprie opere attraverso reading teatrali, produzioni cinematografiche e diffusioni radiofoniche e, per le sezioni Narrativa-Romanzo, Narrativa-Racconto e Poesia, di pubblicarle grazie al coinvolgimento di editori nazionali. Al premio negli anni hanno partecipato numerosissime opere (ben 670 nel 2016) provenienti non solo da tutto il territorio nazionale ma anche da varie nazioni di Usa, Europa, Australia e Asia e sono molti anche gli editori che hanno aderito alla pubblicazione o che hanno dimostrato vivo interesse verso i vincitori. InediTO può oggi contare anche sulla neonata casa editrice Il Camaleonte Edizioni, direttamente collegata al premio.

Il premio, diretto da Valerio Vigliaturo, per valutare le opere pervenute, può contare su una giuria di esperti presieduta dal poeta e scrittore Davide Rondoni e composta da: Alessandro Defilippi, Michele Di Mauro, Valter Malosti, Antonio Vandoni, Zibba, Davide Longo, Elena Varvello, Gianluca e Massimiliano De Serio, Matteo Bernardini, Valentina Diana, Gianfranco Lauretano e dai vincitori della scorsa edizione 2016. Giuria di cui hanno fatto parte in passato, tra gli altri, Umberto Piersanti, Luca Bianchini, Paola Mastrocola, Andrea Bajani, Davide Ferrario e Morgan.
Ufficio Stampa: con.testi Torino & Roma + 39 011 5096036 - direzione@contesti.it Maurizio Gelatti +39 347 7726482 - Carola Messina +39 333 4442790
XVI Edizione 2017
Tutte le opere (cfr. bando allegato) dovranno pervenire entro e non oltre il 31 gennaio 2017.
Le cerimonie di proclamazione dei vincitori avranno luogo a maggio 2017, presso il Salone Internazionale del Libro di Torino; presso Casa Martini a Pessione-Chieri, storica sede della Martini & Rossi; ad Alba e nelle Città delle Colline di Torino a cui il premio è intitolato con il coinvolgimento di ospiti illustri (tra i quali hanno partecipato nelle scorse edizioni Franco Branciaroli, Alessandro Haber, Francesco Baccini, Rita Marcotulli, Arturo Brachetti, Giorgio Conte, David Riondino, Laura Curino, Marc Augè, Red Ronnie, Andrea Vitali).
InediTO – che può contare su molti numerosi partner come M.E.I. (Meeting delle Etichette Indipendenti), Film Commission Torino-Piemonte, Biblioteche Civiche Torinesi, Centro di Poesia Contemporanea di Bologna, Bookingpiemonte, I luoghi delle parole di Chivasso e Parole Spalancate Genova – si svolge con il contributo della Regione Piemonte e della città di Chieri, il patrocinio della Città Metropolitana di Torino, delle città di Torino, Moncalieri, Chivasso e Alba e della Camera di Commercio Torino e con il sostegno di Fondazione CRT, Legacoop Piemonte e la sponsorizzazione di Aurora Penne per il premio speciale di “InediTO Young”. È inserito nell’ambito del Maggio dei libri, iniziativa promossa dal Centro per il Libro e la Lettura del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Il Premio InediTO - Colline di Torino 2017 è anche on line su:
WWW.PREMIOINEDITO.IT
Ufficio Stampa: con.testi Torino & Roma + 39 011 5096036 - direzione@contesti.it Maurizio Gelatti +39 347 7726482 - Carola Messina +39 333 4442790

mercoledì 4 gennaio 2017

LUCA FURINI “SINGLE SI MUOR” È IL SINGOLO D’ESORDIO DEL GIOVANISSIMO CANTANTE DI VARESE


Un pezzo che, richiamando sonorità ska ricucite in chiave pop, costruisce un simpatico racconto sulle dinamiche sentimentali che possono innescarsi fra due inquilini.

Il brano, nato alla chitarra e arrangiato con suoni elettronici tra i quali prevale una tastiera saltellante in levare, descrive le avventure quotidiane di un ragazzo single che avverte un trasporto emotivo per la ragazza/inquilina del piano di sopra e prende in considerazione l'idea di una convivenza con lei. Ma per quanto sinceramente coinvolto, affiora la sua buffa cialtroneria che si evidenzia sia con la considerazione utilitaristica sull’affitto da pagare che con la pigrizia nel mettere in atto i suoi propositi.




Testo, musica e produzione sono ad opera di Tiziano Morelli, mentre gli arrangiamenti sono di Ivan Ciccarelli, batterista che ha collaborato con svariati nomi del panorama pop Italiano tra cui Finardi, Antonella Ruggero, 883, Jovanotti, Eros Ramazzotti e tanti altri ancora, con la collaborazione alle chitarre di Silvio Masanotti. La supervisione è di Simona Salis con registrazione presso BIPS Studio di Varese.

BIO
Luca Furini nasce a Varese il 19 Marzo 2000 con la musica nel sangue.
All’età di circa 6 anni comincia a studiare musica classica in un liceo privato, suonando come strumento principale la chitarra. Crescendo matura la passione per il canto, si iscrive allora ad un corso tenuto da Simona Salis, la quale lo metterà in contatto con Tiziano Morelli per dar vita al singolo “Single si muor”.
Assieme all’amore per il canto e la musica si aggiunge quella per i suoni e così Luca comincia a lavorare con audio e luci nei teatri e in concerti all'aperto.

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MICHELE TERRALAVORO “ON THE ROAD” È IL BRANO ESTRATTO DELL’EP “GIALLO” DELL’ARTISTA ROMANO


Dopo varie partecipazioni come performer in prestigiosi musical (Gipsy, La Bella e La Bestia, Don Bosco il Musical) ed in tv (I Cesaroni, Tutti pazzi per amore, Ciao Darwin, Italia’s Got Talent), il poliedrico cantante sbaraglia la scena musicale con una canzone pop di grande impatto.

On the road” nasce nel contesto di una mostra a Roma, durante la quale Michele, ispirato dai colori forti e deboli degli acquerelli che aveva dinnanzi a lui, getta immediatamente sul foglio le emozioni percepite, una su tutte la libertà. Così è nato questo brano, osservando la vita vissuta, scavando dentro se stessi, commuovendosi come di fronte ad una mongolfiera che vola serena in un cielo terso.

«Tutto poi ha preso forma in quell’avventura che ho affrontato da solo, un viaggio via mare e via terra in Spagna, passando per il Mediterraneo, affrontando la vita senza guardarmi viverla. Questo ha dato ossigeno e consistenza alle emozioni, e quel riff suonato sulla mia tastiera… e alla musica arrangiata dallo STUDIO 8600 di David Giacomini». Michele Terralavoro



Il pezzo è estratto dall’ Ep “Giallo”, un lavoro privo di etichettature di genere che raccoglie 5 brani caratterizzati da storie verosimili, senza disegni prestabiliti, dove la musica è la strada ed il cantautore il cammino.

BIO
Michele Terralavoro è un cantautore, performer e scrittore di Roma. Catturato dalle vibrazioni artistiche prende parte a vari musical tra cui “Gypsy” con Loretta Goggi, “La Bella e La Bestia”, “Don Bosco il musical” andato in diretta durante il programma televisivo Domenica In; a film come “La Grande Bellezza” e a vari concorsi canori come il “Premio Mia Martini”, “Area Sanremo” e il “Montesilvano Pop Rock Music Fest” dove vince il I° Premio Assoluto come Cantautore. Lavora come modello ed attore per Mediaset e Rai, partecipando alla fiction “Cesaroni”, “Tutti pazzi per Amore” e ai programmi, “Ciao Darwin”, “Italia’s Got Talent”.

Finora ha pubblicato quattro singoli firmando anche la regia dei videoclip musicali. Gira l’Italia e la Spagna con i suoi live, alternando brani editi e inediti a cover, ed esibendosi in più di 40 serate live. Ha pubblicato inoltre due libri distribuiti nelle maggiori librerie d’Italia.

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Pavanello Serramenti chiude l’anno con un fatturato in netta crescita

A dispetto di un mercato del serramento che nell’ultimo biennio è rimasto sostanzialmente stazionario, il bilancio del 2016 per Pavanello è decisamente positivo, non solo perché il suo fatturato ha registrato una crescita significativa, ma anche per come l’azienda ha saputo consolidare il suo rapporto con partner e clientela.  



Produrre serramenti di eccellente qualità è logicamente una priorità assoluta per un’azienda connotata da una storia importante, un lungo percorso iniziato nel 1948 che ha portato una piccola impresa artigiana a diventare un marchio conosciuto e apprezzato in Italia e nel mondo. Tuttavia la capacità di dare un valore aggiunto alla propria produzione si sta rivelando sempre di più un fattore chiave per lo sviluppo di un’azienda i cui standard costruttivi sono già molto elevati e di conseguenza difficili da migliorare.

Grazie anche alla passione che contraddistingue la gestione dell'azienda, guidata dalla stessa famiglia da tre generazioni, Pavanello Serramenti ha acquisito un ruolo più completo di quello del produttore puro e semplice, un'evoluzione che consente di far vivere la casa con maggior soddisfazione, creando ambienti più confortevoli, capaci di generare una profonda gratificazione.

Per raggiungere tali risultati, Pavanello Serramenti ha investito considerevolmente in attività formative e visto il riscontro continuerà a farlo negli anni a venire. Utilizzando anche strumenti innovativi come i webinar, l'azienda è infatti riuscita a trasmettere l'importanza di una consulenza personalizzata ai suoi partner sul territorio e quindi anche ai clienti finali.

Il concetto di fondo è che scegliere dei serramenti performanti è solo un lato della medaglia (specialmente quando si punta a quella d'oro), in quanto è basilare che il lavoro venga effettuato tenendo conto di molteplici variabili che, ad esempio, possono comportare l'installazione di finestre con caratteristiche tecniche diverse anche all'interno della stessa abitazione. 

Quest’approccio intelligente, incentrato su un servizio di prima classe che permette di instaurare una relazione più stretta con la clientela, si è rivelato proficuo anche in termini fatturato: quello del 2016 metterà in evidenza un aumento a due cifre.

Ma l’anno ha regalato a Pavanello Serramenti un ulteriore motivo per guardare al futuro con ottimismo: anche il notevole impegno profuso in Ricerca e Sviluppo è stato premiato da un lusinghiero riconoscimento assegnato a Sinthesi® 2.0 - il serramento Made in Rovigo più all’avanguardia - da una giuria internazionale di designer e architetti.


Per ulteriori informazioni scrivere a info@pavanelloserramenti.it o telefonare allo 0425/474515.

martedì 3 gennaio 2017

CUSTODIE CAUTELARI “TIC TAC LA VITA CHE PASSA” È IL NOVO SINGOLO TRATTO DALL’ALBUM “NOTTE DELLE CHITARRE (E ALTRI INCIDENTI)”



Un brano autunnale cantato in duetto da Ettore Diliberto e dalla vocalist di Vasco Rossi Clara, impreziosito dalle chitarre di Cesareo degli Elio e le Storie Tese.

La canzone, che inizialmente riporta alla memoria il sound della storica band dei Police, si apre a tessuti armonici sorprendenti, con incastri di voci molto raffinati.
Così il suono di una produzione ricca di risorse tecniche, si unisce ad un brano che risulta un prodotto altamente radiofonico non dimenticando però il pregio dell’originalità.





Il singolo è tratto da quello che suona come il lavoro più maturo mai realizzato dalle Custodie Cautelari di Ettore Diliberto: l’album “Notte delle chitarre (e altri incidenti)”. Nessun luogo comune o ammiccamento a forme di pedofilia musicale è contenuto in un progetto molto complesso e articolato, che contiene ben 15 tracce per un’ora e venti di musica, con episodi ed una qualità sonora, che è caratterizzata dalla presenza di un quantitativo enorme di musicisti di grandissimo livello. Ogni traccia ospita da uno a 5 featuring. La quantità di influenze mischiate con eleganza in questo lavoro, ne fa un’opera rock che per alcuni versi rende unica questa formazione e particolarmente pieno di significati l’album.
L’album mischia il pop con il rock, il progressive, il blues, il rock sudista, la musica d’autore, il soul.

Le Custodie Cautelari sono:
Ettore Diliberto, voce, chitarre e sintetizzatori
Anna Portalupi, basso e cori
Alex Polifrone, batterie e cori
Salvatore Bazzarelli, tastiere e programmazioni
Nicola Denti chitarre elettriche e acustiche

Label: E- Team

BIO
Le Custodie Cautelari nascono il 20 ottobre del 1993. Questa band, che ha calcato e anticipato prima il mondo delle cover e poi inventato veri e propri eventi musicali come la NOTTE DELLE CHITARRE, tra concerti e dischi, che hanno coinvolto centinaia di artisti e musicisti, quest’anno compie ventitre anni.
La potenza espressa nei concerti dal vivo resta una pietra miliare della band, che ripulita di orpelli riporta con vigore sul panorama la propria attitudine rock. Vale la pena di ricordare le collaborazioni con Irene Grandi, Franco Battiato, Francesco Renga, Elio, Enrico Ruggeri, Alberto Fortis, Eugenio Finardi, Max Gazzè, Neffa, Niccolò Fabi, Alex Britti, Lucio Dalla, Elio, Noemi, Gianluca Grignani, Maurizio Solieri, Alberto Radius, Federico Poggipollini, Ricky Portera, Mario Schilirò, Giuseppe Scarpato, Luca Colombo, Mogol e diversi altri artisti forse meno conosciuti, non per questo meno bravi.
E in vent’anni le Custodie Cautelari hanno più volte stabilito il record di concerti in un anno, totalizzando piu’ di 2000 concerti.



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