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Domani, 25 agosto alle ore 11 al palazzo Baronale di Melpignano si terrà la conferenza stampa di presentazione del Concertone finale de La Notte della Taranta.
All'incontro prenderanno parte il presidente della regione Puglia Michele Emiliano, l'assessore all'industria turistica e culturale della Regione Puglia Loredana Capone, il presidente della Fondazione La Notte della Taranta Massimo Manera, il sindaco di Melpignano e presidente dell'Unione dei Comuni della Grecìa Salentina Ivan Stomeo, il maestro concertatore dell'edizione 2017 Raphael Gualazzi, gli artisti ospiti che saliranno sul palco il 26 agosto: Gregory Porter, Suzanne Vega, Tim Ries, Yael Deckelbaum, Pedrito Martinez, Gerry Leonard, Lyron Meyuhas, Boomdabash e l'ètoile Nicoletta Manni. Alla conferenza stampa parteciperanno anche il coreografo dell'edizione 2017 del Corpo di ballo Luciano Cannito e i direttori artistici: del Concertone, Daniele Durante e del festival itinerante Luigi Chiriatti. Nel corso dell'incontro saranno illustrati i dettagli del ventennale della manifestazione.
Il pezzo è stato scelto come sigla per l’ultima edizione della nota trasmissione tv in onda su Rete quattro “Donnavventura”.
In pieno stile rock USA, il brano è un inno all'amore per la musica, compagna di viaggio unica e insostituibile di Margherita. Una presenza costante in ogni momento della vita: rock come segno di libertà. Musica come simbolo di vita.
Realizzato da Donnavventura Academy Videoriprese di Margherita by Biscuitz@Gigi Coppola Grazie alla gentile cortesia di Maurizio Rossi @Donnavventura
Ph: Anna Campolo
Si chiama “Zanin” il primo album di Margherita Zanin, la ventitreenne cantautrice ligure che ha esordito a metà marzo di quest’anno con una reinterpretazione del singolo “Generale” di De Gregori. Il disco, contiene 8 brani, due in italiano e sei in inglese:
“Non è un controsenso, ma una rappresentazione fedele di chi sono io oggi, del percorso che mi ha portata alla bella canzone italiana, attraverso un background blues internazionale che mi ha permesso di crescere”, Margherita Zanin.
DICONO DI LEI
“Un buonissimo ascolto, un disco che fa dire “finalmente!!!” Isole felici in questo scenario italiano assai mediocre…a tutto gas!!!”Full Song
“Mescolando ogni cosa, dal pop fatto a modo e con stile al blues di certe radici gospel americane ecco saltar fuori un lavoro ottimamente prodotto”. Loud Vision
“Un lavoro vissuto di anni di esperienza e di gradini saliti a suon di talento e carriera” Annalisa Nicastro, Sound 36
“Un’opera magistrale di tutto ciò che c’è di davvero popolare nella musica proveniente soprattutto dalle terre dell’ovest” Giancarlo Susa, Blog Music
“L’intero album ha una qualità eccelsa, sia per voce, musica, arrangiamenti e qualità, anche per quanto concerne la scelta delle cover. Potrei usare altre mille parole, ma sarebbero superflue. Quando un disco è bello, è bello. Punto. Assolutamente consigliato.” Causa ed Effetto
“Un disco pregiato e prezioso, pregiato per i suoni e la produzione” Paolo Polidoro, Musicalnews
“Questo “Zanin” fa cultura per chi nella musica ricerca il momento pregiato, la soluzione di fino, il passaggio che cita ed il suono di classe.” Gianluca Clerici, Just Kids Magazine
“Un disco davvero ricco di sensazioni e di pelle…da non perdere.” Box Magazine
“Ci troviamo ben piantati nel presente, con freschezza e maturità, l’elettronica ha il suo peso e il mestiere di chi fa musica per davvero segna il passo e le regole del gioco.” Exitwell
“Zanin” è un disco di grande spessore che mette in mostra il talento naturale della cantautrice e il suo gusto per suoni raffinati fra blues, folk e country.”Piergiuseppe Lippolis, Music Map
“L’ascolto di questo esordio di Margherita Zaninmi lascia in più momenti felice e senza parole”. Alessandro Riva, Musicletter
“Fa piacere sentire voci giovani così ispirate, capaci di partire per Londra e ritornare in Italia con una valigia piena di esperienze musicali positive”. Alligatore
“Il titolo dell’album è semplicemente il cognome dell’artista, anche questo dettaglio rispecchia l’eleganza e la semplicità di questa cantante.” Quadriproject
““Zanin”, un esordio di spiccatissime qualità compositive e di produzione. “ Marco Vigliani, Sound Contest
“Prima prova interessante per Margherita Zaninche, con circa mezzora di album, mette le carte in tavola su quella che è la sua proposta artistica, coerente nel cantato e nella produzionee varia nella miriade di generi musicali toccati.”Qalt, Mescalina
“Il suo è un lavoro che trasmette molta personalità”. Sisco Montalto, Clapbands
“Uno straordinario esordio da parte di questa giovane cantautrice, spero di poter sentire presto dell'altro materiale”. Vanni Versini, Onda Musicale
“Margherita Zanin è una bella sorpresa.” Eleonora Montesanti, La Musica Rock
“Soul e blues si rincorrono per arrivare ad una sequenza ritmica dove il talento ne è il protagonista.” Gloria Gargano, Sidella In the City
“Margherita Zanin è un’artista che va tenuta d’occhio, perché se queste sono le premesse iniziali, c’è da ben sperare per il futuro.” Egle Taccia, Non Sense Mag
“Zaninè un disco maturo che già palesa una chiara direzione musicale.” Albachiara Re, I Think Magazine
“Questo album è un esordio spettacolare, davvero raro se si fa riferimento a molte uscite commerciali nostrane.” Giovanni D'Iàpico, Audiofollia
“Margherita Zanin ha la stoffa dell'artista determinata che sa quello che vuole. Il futuro è una continua conquista...” Viva Low Cost
“Grande eleganza soul, folk-rock e country, regalando sfumature narrative legate a riflessioni ed esperienze personali”. Blog Foolk
Produttore Artistico: Roberto Costa _MUSITAL
Etichetta: PLATFORM MUSIC Milano
Si ringrazia la produzione di Donnavventura, nella persona dell'ideatore e fondatore Maurizio Rossi.
BIO
Margherita Zanin è nata a Savona nel ’93 e dopo aver ascoltato in ambiente familiare da piccola, il blues dei primi anni ’40, il folk countryacustico di Gillian Welch, la musica americana woodstockiana ed il rock delle band inglesi dei primi anni ’70. A 17 anni ha iniziato a studiare musica con Mauro Castellano pianista classico ed insegnante di conservatorio. Da giovanissima, ha avuto la possibilitàdi maturare esperienza nei live attraverso numerose serate in Italia e all’estero, accompagnata da diversi musicisti anche di fama internazionale quali Pippo Matino, Gigi Cifarelli, Stefano di Battista, Jorge Bezerra e di partecipare e numerosi festival musicali in Liguria. Dopo l’esperienza di Amici nel 2013 (ha superato tutti gli otto provini tranne l’ultimo) Margherita fa lunghe permanenze a Londra ed è proprio a metà strada tra l’Inghilterra e l’Italia che comincia a pensare al suo primo album. Nel 2015 incontra Roberto Costa, bassista storico di Lucio Dalla, giàproduttore dello stesso Dalla, Carboni, Ron, Gli Stadio, e insieme decidono che saràil produttore del suo disco: 8 brani, due in italiano e sei in inglese. Pubblicato da Platform Music, neonata etichetta indipendente milanese, nasce così ZANIN, disponibile nei Digital Store.
L’album è stato preceduto da un singolo, una cover di Generale di Francesco De Gregori che ha ottenuto riscontri molto positivi dal pubblico e dai media.
Il nuovo singolo, uscito insieme all’album “Zanin”, si chiama PIOVEed è una ballata originale interamente scritta, testi e musica, da Margherita.
Una fotografia dei momenti per cui vale la pena vivere, quotidiani o straordinari che siano, ma anche un riconoscimento delle proprie paure ed un invito a combatterle.
CVAF ovvero “Cosa Viviamo A Fare” è una riflessione sulle abitudini che ci allontanano dal vivere a pieno la nostra esistenza, ma che allo stesso tempo ci salvano.
Il suono è fresco, ma l'atmosfera catchy non cancella la disillusione schietta che è da sempre marca fondamentale dei testi. La scelta è comunque coraggiosa per quanto riguarda i toni e gli argomenti esposti dal testo: per quanto radiofonico sia il risultato, emerge un’energia, che è molto più cinica e meno rassicurante del solito singolo estivo. Un’evoluzione stilistica coinvolge le chitarre ma spazio è dato anche al ruolo dell'elettronica, più moderato per lasciare spazio alla voce.
Le atmosfere del brano rimandano a Twenty One Pilots, per attitudine, struttura e arrangiamenti,Fast Animals and Slow Kids e Lagwagon, per l’attitudine pop-punk.
Il mix è stato realizzato al Noise Factory di Milano, con la collaborazione di Taketo Gohara (Brunori SAS, Verdena, Ministri, Negramaro, ...). Per il mastering si sono affidati a Giovanni Versari (Muse, Afterhours, Battiato, ...).
BIO
L'Incomprensibile FC è un power trio che mischia Rock '70, Elettronica e Hip-Hop.
Hanno aperto i concerti di JON SPENCER BLUES EXPLOSION, SALMO, GHEMON, IL TEATRO DEGLI ORRORI, LINEA 77, DJ SLAIT e molti altri.
Una ballade dalle atmosfere graffianti presenta la meravigliosa fotografia di una regione colpita purtroppo negli ultimi anni di molteplici calamità naturali che l’hanno ferita ma mai uccisa.
«“Ti invito in Abruzzo” è dettata dall’amore di Nanco per la sua terra, l’Abruzzo, martoriata da terremoti, calamità naturali, nevicate eccezionali e altri sfortunati eventi». Nanco
La canzone è una ballata da cantautore classico, con venature rock e chitarre acustiche che diventano improvvisamente distorte man mano che il pezzo sale d’intensità. La produzione artistica le tastiere e la programmazione sono affidate a Vincenzo Irelli, già storico tastierista e arrangiatore di Pierangelo Bertoli. Alla batteria e alle percussioni Glauco Di Sabatino attualmente impegnato nel tour di Fabio Concato, riconosciuto negli ambienti come uno dei migliori batteristi italiani in circolazione. Le chitarre sono state arrangiate da Antonio Cupaiolo già turnista dall’ ottobre 2015 al dicembre 2015 nel tour “I love you” del Management del Dolore Post Operatorio.
Il videoclip, girato da Josh Heisenberg, celebrale bellezze di una regione che seppur colpita da ingiustizie mantiene sempre viva la propria identità:
BIO
Nino Di Crescenzo (in arte Nanco) è un cantautore abruzzese, nato a Teramo il 15 marzo 1975, che esordisce nel giugno 1994 come interprete alle selezioni del Festival di Castrocaro. Nel 2012 fonda insieme ad altri musicisti “Elymania” (Afterhours tribute band) che raccoglie un discreto successo (circa 30 live in un anno) tant’è che Manuel Agnelli, leader storico degli Afterhours, lo porta a cantare sul palco il 7 aprile 2013 presso il Pin Up di Mosciano Sant’Angelo (Te) in occasione di un loro meraviglioso live. Nell’ottobre 2013 Nino Di Crescenzo si affaccia all'universo cantautorale italiano, adottando lo pseudonimo NANCO. Il salto di qualità ed il passaggio dalle cover ai brani inediti viene sancito con la produzione di un album contenente 12 tracce che suscita un notevole interesse sia per quanto riguarda la qualità dei brani, sia per il formato particolare scelto oltre quello del cd tradizionale, ovvero un pacchetto di sigarette particolare contenente l’album in una chiavetta usb. Il 15 marzo 2016 esce ufficialmente l'album "Acerrimo", masterizzato nel biasimato studio di mastering "Reference studio" di Roma. Il singolo omonimo estratto viene scelto come colonna sonora nei titoli di coda per il cortometraggio “Timballo” che sarà presentato in anteprima al “Torino film Festival” e che vede la partecipazione fra gli altri di: Maria Grazia Cucinotta, Ivan Franek (“La Grande bellezza”), Nunzia Schiano (Benvenuti al sud/Benvenuti al Nord e tanti altri) Niko Mucci (“il sindaco pescatore”). Sempre nel 2016 viene lanciato il secondo singolo “Amsterdam”. Il singolo “Ti invito in Abruzzo” viene presentato live durante la serata “Pianeta Moda Fashion Accademy” tenutasi a Pescara, dove gli allievi dell’accademia hanno messo in scena un evento che accende i riflettori sull’Abruzzo, partendo dai punti di forza del suo territorio, in un percorso tra artigianato, cultura e qualità che porta in passerella creazioni uniche. La serata è stata presentata da Jo Squillo e Beppe Convertini ed è andata in onda su Rete Quattro e riproposta dal sito Mediaset Tgcom www.tgcom24.mediaset.it/speciale-tv-moda/pianeta-moda-fashion-academy_3082707-201702a.shtml.
Un omaggio al momento del ritorno ai luoghi che hanno segnato la propria nascita e formazione artistica.
Dopo 30 anni di vita fuori Italia, Marcy torna nei luoghi che lo hanno visto nascere come coreografo, ballerino, cantante e compositore e ritrova gli stessi sguardi e la stessa intensità di emozioni di un tempo.
E' la storia di chiunque di noi, che dopo un certo tempo ritorna nel proprio periodo di gioventù da cui non vorrebbe più partire.
Ideatore di tanti musical degli anni ‘70 e ‘80, torna ora alla ribalta con un album intitolato non a caso “Torno a casa”. Le registrazioni sono state attuate negli studi di Azioni Musicali di Loppiano e Emdabliuem di Incisa Valdarno, con gli arrangiamenti di Sandro Crippa e il mixage di Emiliano Chirco.
Etichetta: BAM International
BIO
Marcelino Bautista detto Marcy è un cantante filippino che ha vissuto per più di vent’anni in Italia, a Loppiano in provincia di Firenze, facendo parte di un gruppo internazionale denominato “Gen Rosso” dove ha ballato, cantato ed è stato coreografo. Ha studiato performing arts e cinque discipline di danza come balletto classico, moderno, jazz, afro-brasiliano e dance asiatiche a Parigi.
Con il “Gen Rosso International Peforming Arts” ha girato il mondo esibendosi con concerti e performace in importanti teatri nazionali ed internazionali come l'Albert Hall di Londra, La Salle Pleyel di Parigi, Teatro Sistina di Roma, Maracanazinho del Brasile, lo Stadio Flaminio di Roma, l'Arena di Verona, la Picc di Manila, la Fumon Hall di Tokyo. Nel 1995 è stato incaricato di curare la direzione artistica della Giornata Mondiale della Gioventù tenutasi a Manila alla presenza di Papa Giovanni Paolo II, raccogliendo più di 5 milioni di persone.
Nel 2005, Marcy è stato fermato da una seria malattia che ha però superato con coraggio e forza di volontà vincendo la sorte. Da questa vicenda è nata una bellissima canzone da lui composta che viene inclusa nel suo nuovo album prodotto da BAM, “I Can Win”. Attualmente legato a BAM International, Marcy ha inciso un CD sia con canzoni che lui ha reso famose mentre lavorava con il Gen Rosso più altri brani da lui composti negli ultimi anni come “Torno a casa” che dà il titolo al CD.
Un flusso di coscienza, un ordinario racconto di dubbio e turbamento risolto dal potere salvifico della musica.
“Viene la musica" e tutto passa. Un brano ostinato e introverso che si sfoga in un ritornello luminoso, aperto, a maglie larghe. Il violino insegue un fraseggiare alla Lucio Dalla: una smisurata compostezza in una scomposta misura.
Il pezzo è estratto dall’album “La gravità senza peso”. Nel disco, registrato da Rossano Villa presso l'Hilary studio di Sori e masterizzato da Marco Canepa, Fabio Biale è accompagnato da Riccardo Barbera (contrabbasso), Saverio Malaspina (batteria), Fabio Vernizzi (pianoforte), Stefano Ronchi (chitarre), Luca Falomi (chitarre), Marco Vescovi (chitarra manouche), Stefano Cabrera (violoncello), Giorgia Mammi (clarinetto).
Il disco è impreziosito dalla presenza di alcuni ospiti tra i quali Zibba, Dario Canossi dei Luf e l’attore Mauro Pirovano.
DICONO DI LUI
“Tra l'uno e l'altro innamoramento, a dare respiro alla narrazione, tristissimi ma al tempo stesso rivitalizzanti inni swing-manouche. Sembra di assistere alla messa in scena della goffagine sognante dello Sean Penn di "Accordi e Disaccordi" del malinconico Woody Allen”.Marco Pancrex – VivaLowcost
“Un album in cui Fabio Biale dà molto della sua “artisticità”, e al quale auguriamo che possa ricevere molto, in tutti i sensi, dagli ascoltatori”.Francesca Rita Rombolà – Poesia e letteratura.it
“L'album La Gravità senza peso” di Fabio Biale è musicalmente bello, complesso, ben studiato, cantato e interpretato”. Causaeffetto
“La gravità senza peso'' offre un'esperienza acustica intensa, capace di coinvolgere l'ascoltatore e permettergli di calarsi nella vita quotidiana raccontata sotto forma di canzoni, di sentirsi parte di ogni storia”. Valeria Surace – Sharing Musica
“La musica è essere e non ha confini. Ascoltando quest’album ti ritrovi a non averli, a non credere che possano esistere e magari che la gravità sia veramente solo un’idea, sia veramente senza peso”. Roberto Teofani – Lifestyle Madeinitaly
BIO
Fabio Biale, violinista, cantante e polistrumentista, dopo gli studi violinistici classici, si dedica alla musica tradizionale del mondo e alla musica d'autore, suonando con svariati artisti fra cui Lou Dalfin, Giorgio Conte, Flavio Oreglio, The Gang, Paolo Bonfanti, Giua.
Dal 2004 fa parte ufficialmente del gruppo i Luf, uscendone per la parte live nel 2011, pur collaborando ancora e comparendo come autore nell'album Mat e Famat del 2013.
Dal 2005 al 2013 è il violinista polistrumentista di Zibba e Almalibre con i quali pubblica tre album. Con loro vince, tra l'altro, il Premio Bindi 2011 con “Anche di lunedì” (di cui è coautore) e il premio Targa Tenco 2012 nella categoria "Album dell'anno”con Come il suono dei passi sulla neve. Dal 2013 è uno dei musicisti della band di musica irlandese Birkin tree. Insieme a Fabio Rinaudo, Michel Balatti e Filippo Gambetta fonda nel 2005 il gruppo di musica tradizionale ligure Liguriani. Con i Liguriani pubblica “Suoni dai Mondi Liguri” e “Stundai” presentati entrambi a La Stanza della Musica su RadioTre. Con i Liguriani partecipa a festival di grande rilevanza internazionale tra cui MITO 2010 e 2012 in Italia, l'International Folk Festival of Tolo d'Asturies 2009 in Spagna, Celtic connection 2011 in Scozia, Bardentreffen Festival 2015, TFF Rudolstadt 2013 e Rheingau Musik Festival 2012 e 2013 in Germania. Dal 2008 collabora, sia con i Liguriani, sia autonomamente, con l'attore Mauro Pirovano.
Nel 2012 pubblica il suo primo album solista La sostenibile essenza della leggera.
Dal 2014 collabora come violinista e percussionista con Vittorio Ghielmi e Dorothee Oberlinger, Ensemble 1700 e Il Suonar Parlante, con i quali registra l'album "The passion of musick" per Sony / Deutsch Harmonia Mundi, vincendo il premio Echo Klassik 2015. Attualmente è in uscita con il secondo album solista che si intitola "La gravità senza peso".